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Ue, al via indagine sulle sovvenzioni alle auto elettriche cinesi

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione europea ha avviato un’indagine sulle sovvenzioni alle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina. L’indagine dovrà stabilire innanzitutto se le catene del valore dei veicoli elettrici in Cina beneficiano di sovvenzioni illegali che causano un danno economico ai produttori europei. Sulla base dei risultati, la Commissione stabilirà se sia nell’interesse dell’Unione porre rimedio agli effetti delle pratiche commerciali sleali accertate, imponendo dei dazi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina.
L’indagine era stata annunciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il 13 settembre nel discorso sullo stato dell’Unione europea. Seguirà procedure legali in linea con le norme dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, consentendo a tutte le parti interessate, comprese il governo cinese e le aziende esportatrici, di presentare commenti, prove e argomentazioni.
Per Ursula von der Leyen “i produttori automobilistici dell’Unione Europea e i settori correlati stanno investendo e innovando. Ovunque troveremo prove che i loro sforzi siano ostacolati da distorsioni del mercato e concorrenza sleale agiremo con decisione”, ha aggiunto.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Ue, Parlamento chiede 10 miliardi in più per affrontare le crisi

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il Parlamento Europeo ha approvato la sua posizione negoziale sulla proposta della Commissione di revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Con 393 voti a favore, 136 contrari e 92 astensioni, la Plenaria di Strasburgo ha chiesto 10 miliardi di euro in più per il periodo 2024-2027, oltre ai 65,8 miliardi di euro proposti dalla Commissione.
I deputati chiedono 2 miliardi di euro in più per affrontare e le questioni relative alla migrazione, 3 miliardi di euro per la nuova “Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa” e 5 miliardi per migliorare la capacità dell’Unione di rispondere a crisi impreviste.
Per quanto riguarda i pagamenti del rimborso del debito derivante dal Recovery Fund, i deputati chiedono che siano previsti al di sopra dei massimali di bilancio dell’Unione per garantire che i programmi a diretto beneficio dei cittadini non vengano compromessi, soprattutto in considerazione della potenziale volatilità dei costi a seguito dell’aumento dei tassi di interesse.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Sangiuliano “Tutelare le identità storico-culturali europee”

ROMA (ITALPRESS) – “Più siamo forti e consapevoli della nostra identità storico-culturale, delle nostre radici, meglio sapremo aprirci al dialogo con gli altri”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, concludendo il suo intervento alla riunione dei Ministri della Cultura dell’Unione europea, convocata a Caceres dalla presidenza spagnola. Nella sessione dedicata al tema della cultura come bene pubblico globale, il ministro ha citato il filosofo e saggista Ortega y Gasset, secondo cui, nel modernizzare la società e la cultura, si deve tener conto dell’esperienza storica e dell’identità nazionale di ciascun popolo. “E” necessario che l’Unione tuteli e promuova le lingue e le tradizioni europee, il patrimonio materiale e immateriale, in definitiva i valori e gli ideali europei”, ha aggiunto Sangiuliano il quale, insieme all’omologa tedesca Claudia Roth, ha ricordato che l’Unione europea deve sostenere l’Ucraina nella difesa del suo patrimonio culturale dall’invasione russa, che è anche una “guerra culturale”.
“Forti della propria identità, le istituzioni culturali europee devono promuovere la creatività contemporanea”, ha sottolineato il ministro che, al riguardo, ha illustrato i progetti della “Capitale italiana dell’Arte Contemporanea” e della “Capitale del Libro” e gli altri programmi sviluppati dal ministero della Cultura per sostenere le industrie culturali italiane.
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– Foto: ufficio stampa ministero della Cultura –

Da Consiglio Ue via libera a Euro 7 ma con limiti meno stringenti

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio dell’Ue ha adottato la sua posizione sulla proposta di regolamento relativo all’omologazione dei veicoli a motore e dei motori, nonchè dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli, per quanto riguarda le loro emissioni e la durata delle batterie , meglio noto come Euro 7. Il nuovo regolamento, che per la prima volta copre auto, furgoni e veicoli pesanti in un unico atto giuridico, mira a stabilire norme più adeguate per le emissioni dei veicoli e a ridurre ulteriormente le emissioni di inquinanti atmosferici derivanti dal trasporto stradale.
La posizione del Consiglio trova un equilibrio tra requisiti rigorosi per le emissioni dei veicoli e investimenti aggiuntivi per l’industria, in un momento in cui i produttori automobilistici europei stanno attraversando una trasformazione verso la produzione di automobili a emissioni zero.
L’approccio generale mantiene i limiti di emissione e le condizioni di prova esistenti per i veicoli leggeri. Nel caso dei veicoli pesanti, i limiti di emissione sono più bassi e le condizioni di prova sono leggermente adattate. Euro 7 contiene anche una disposizione speciale sugli autobus urbani per garantire la coerenza con l’obiettivo di emissioni zero 2030 recentemente proposto per questi veicoli. Euro 7 stabilisce limiti per le emissioni non di scarico come le particelle provenienti da freni e pneumatici. Copre inoltre i requisiti minimi di prestazione per la durata della batteria nelle auto elettriche e impone requisiti più severi per la durata del veicolo. Il regolamento prevede inoltre l’utilizzo di tecnologie avanzate e strumenti di monitoraggio delle emissioni.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

Pnrr, l’Italia ha chiesto il pagamento della quarta rata da 16,5 mld

ROMA (ITALPRESS) – E’ stata presentata alla Commissione europea la richiesta di pagamento della quarta rata del PNRR, relativa al raggiungimento dei 28 obiettivi previsti. “La richiesta di pagamento presentata oggi dal Governo è il frutto di un proficuo lavoro svolto in piena sintonia con la Commissione europea che il 28 luglio 2023 ha approvato la proposta di modifica di 10 obiettivi e di aggiunta della milestone relativa ai posti letto per gli studenti universitari”, spiega il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione, e il Pnrr Raffaele Fitto.
“La revisione degli obiettivi è stata definitivamente approvata dal Consiglio affari generali dell’Unione Europea il 19 settembre,” prosegue.
“Gli obiettivi che il governo ritiene raggiunti, e che saranno ora oggetto di verifica da parte della Commissione per giungere al pagamento, riguardano importanti riforme quali la giustizia, il codice dei contratti pubblici, la pubblica amministrazione, la riduzione dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione, la legge per le persone non autosufficienti nonchè le semplificazioni per la diffusione dell’idrogeno. Gli obiettivi in tema di investimenti riguardano la sperimentazione dell’idrogeno nel settore stradale e ferroviario, l’aggiudicazione degli appalti per il progetto sport e inclusione sociale, gli asili nido, l’installazione di ricariche elettriche, il rinnovo del parco ferroviario regionale con treni alimentati con combustibili puliti, tecnologia satellitare, cinecittà, digitalizzazione, imprese femminili, produzione di idrogeno nei siti dismessi e investimenti per combattere la povertà educativa nel mezzogiorno, oltre che gli interventi per l’incremento dei posti letto per studenti universitari”.
“L’erogazione dell’importo dovuto, pari a 16,5 miliardi di euro, avverrà da parte della Commissione nei prossimi mesi, al termine dell’iter di valutazione previsto, in linea con quanto già fatto con le precedenti richieste di pagamento”, conclude il ministro.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Meloni “Il piano Ue sui migranti in linea con il Governo italiano”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Piano in dieci punti presentato ieri a Lampedusa dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen è, per certi versi, sorprendente, perchè perfettamente in linea con quel cambio di paradigma che questo Governo ha sostenuto fin dal suo insediamento e che ora si è affermato a livello europeo”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Il piano “prevede di difendere i confini esterni dell’Unione europea e fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa”, ha spiegato. “Mi chiedo se ora anche alla presidente von der Leyen verranno rivolte le medesime accuse e gli stessi insulti che ci hanno rivolto quando proponevamo le stesse misure” come quella “che prevede di adottare misure per limitare l’uso di navi non idonee alla navigazione e agire contro le catene di approvvigionamento e la logistica dei trafficanti, garantendo la messa fuori servizio delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Migranti, dalla Commissione Europea un piano in 10 punti

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Un piano di “azioni immediate” in 10 punti per l’emergenza migranti. L’ha presentato la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, nel corso della conferenza stampa a Lampedusa con il premier Giorgia Meloni dopo la visita congiunta nell’hotspot dell’isola e al molo Favaloro.
Ecco i dieci punti nel dettaglio: “1. Rafforzare il sostegno all’Italia da parte dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA) e della guardia costiera e di frontiera europea (Frontex) per gestire l’elevato numero di migranti e garantire la registrazione degli arrivi, il rilevamento delle impronte digitali, il debriefing e il deferimento alle autorità competenti. 2. Sostenere il trasferimento di persone fuori Lampedusa, anche verso altri Stati membri, utilizzando il meccanismo volontario di solidarietà e con particolare attenzione ai minori non accompagnati e alle donne. 3. Intensificare i rimpatri intraprendendo una rinnovata e concertata azione di sensibilizzazione verso i principali paesi di origine dei nuovi arrivati, vale a dire Guinea, Costa d’Avorio, Senegal e Burkina Faso, in modo da migliorare la cooperazione e facilitare la riammissione; e aumentare il sostegno di Frontex, anche per quanto riguarda la formazione e lo sviluppo delle capacità, per garantire la rapida attuazione dei rimpatri”.
“4. Sostenere la prevenzione delle partenze stabilendo partenariati operativi in materia di lotta al traffico di esseri umani con i paesi di origine e di transito – ha proseguito Von der Leyen -. Ciò include la possibilità di un accordo di lavoro tra la Tunisia e Frontex e una task force di coordinamento in seno a Europol per concentrarsi sulla lotta al traffico di esseri umani lungo la rotta verso la Tunisia e poi verso Lampedusa. 5. Intensificare la sorveglianza delle frontiere in mare e quella aerea, anche attraverso Frontex, ed esplorare opzioni per espandere le missioni navali nel Mediterraneo. Inoltre, accelereremo la fornitura di attrezzature e aumenteremo la formazione delle guardie costiere tunisine e delle altre autorità di contrasto. 6. Adottare misure per limitare l’uso di navi non idonee alla navigazione e agire contro le catene di approvvigionamento e la logistica dei trafficanti; e garantire la messa fuori servizio delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati”.
“7. Aumentare il sostegno da parte dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo per applicare procedure di frontiera rapide e accelerate, compreso l’uso del concetto di paese d’origine sicuro, respingendo le domande in quanto manifestamente infondate, emettendo divieti d’ingresso e registrandoli nel Sistema d’informazione Schengen (SIS). 8. Aumentare le campagne di sensibilizzazione e comunicazione per disincentivare le traversate del Mediterraneo, continuando a lavorare per offrire alternative come l’ammissione umanitaria e percorsi legali. 9. Intensificare la cooperazione con l’UNHCR e l’OIM per adottare un approccio globale basato sul percorso per garantire la protezione lungo il percorso e aumentare il ritorno volontario assistito dai paesi di transito. Attuare il Memorandum d’Intesa UE-Tunisia (MoU) e dare priorità alle azioni con impatto immediato per affrontare la situazione attuale e accelerare l’aggiudicazione di nuovi progetti nell’ambito del MoU”, ha concluso Von der Leyen.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Patto Stabilità, Gentiloni “Aperti a modifiche decise dagli Stati”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ chiaro che, dal nostro punto di vista, la nostra proposta è aperta alle modifiche che decideranno gli Stati membri, ma bisogna che, se ci sono delle correzioni, vadano nella direzione di non cambiare l’equilibrio che c’è nella nostra proposta. Non possiamo modificare in un modo che va soltanto in una direzione una proposta che deve tenere insieme l’obiettivo della sostenibilità finanziaria e quello di promuovere investimenti e crescita, in un contesto di rallentamento dell’economia”. Così il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, a margine dell’Ecofin informale a Santiago de Compostela.
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