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Piantedosi e Johansson a Lampedusa “Priorità lotta a trafficanti”

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – “Contrastare il traffico di esseri umani, questa è la priorità del Governo italiano e dell’Unione Europea”. Così hanno aperto la conferenza stampa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Commissario Europeo agli Affari Interni Ylva Johansson, al termine della visita all’hotspot di Lampedusa. Una visita durata circa un’ora, durante la quale hanno evidenziato l’ottimo lavoro svolto dalla Croce Rossa Italiana in questo primo mese di nuova gestione dell’hotspot di contrada Imbriacola. “Tutti gli stati membri dell’Unione europea sono sempre stati, e continueranno ad esserlo, accanto ai paesi che vivono periodi di forte stress, lo abbiamo fatto con la Polonia e continueremo a farlo anche con l’Italia”, ha sottolineato la commissaria europea arrivata sull’isola.
Entrambi i rappresentanti istituzionali hanno ringraziato le forze dell’ordine e le istituzioni locali, che quotidianamente fronteggiano con grande impegno i flussi migratori di questo periodo. Oltre 65 mila migranti sono arrivati in Italia dall’inizio del 2023. “Nei prossimi mesi, in Italia, sarà rafforzato l’intero apparato di accoglienza comprese le operazioni di rimpatri nei paesi di origine e di partenza” ha proseguito il ministro Piantedosi, affermando inoltre, che “l’hotspot di Lampedusa sarà monitorato costantemente e di volta in volta sarà adeguato alle esigenze, per garantire condizioni ottimali a tutti coloro i quali approderanno sulla più grande delle Pelagie”.

– foto xn3/Italpress –
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Ue, niente accordo sulle migrazioni per il veto di Ungheria e Polonia

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Niente accordo nel Consiglio Europeo sulle migrazioni. Ungheria e Polonia non hanno approvato la bozza di intesa, e al tema non viene dedicato un capitolo specifico nel testo finale delle conclusioni del Consiglio.
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha diffuso un comunicato sulla migrazione, nel quale la definisce tra l’altro “una sfida europea che richiede una risposta europea”.
Durante il Consiglio “la situazione migratoria alle frontiere esterne dell’UE e all’interno dell’UE è stata riesaminata in modo globale ed è stato preso atto del lavoro svolto finora nel quadro di una risposta europea”, ha spiegato Michel.
“La Polonia e l’Ungheria hanno dichiarato che, nel contesto dei lavori in corso sul patto sulla migrazione e l’asilo – ha proseguito il presidente del Consiglio Ue -, in linea con le precedenti conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2016, giugno 2018 e giugno 2019, è necessario trovare consenso su un’efficace politica in materia di migrazione e asilo, che, nel contesto delle misure di solidarietà, la ricollocazione e il reinsediamento dovrebbero essere su base volontaria e che tutte le forme di solidarietà dovrebbero essere considerate ugualmente valide e non fungere da potenziale fattore di attrazione per la migrazione irregolare”.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Ue, Meloni “Mai delusa da chi difende interessi nazionali”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “L’Italia ha avuto un ruolo da protagonista e credo che chiunque abbia seguito il Consiglio potrà confermarlo. Sono soddisfatta del lavoro fatto”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo caratterizzato da un mancato accordo sul tema migranti a causa dell’opposizione di Polonia e Ungheria. “Io non sono delusa dall’atteggiamento di Polonia e Ungheria, io non sono mai delusa da chi difende i propri interessi nazionali. Con Polonia e Ungheria ho un ottimo rapporto, ho tentato una mediazione e fino all’ultimo continuiamo a lavorarci. Sarò a Varsavia mercoledì, è un lavoro da continuare a fare. La questione che loro pongono non è peregrina, sono le due nazioni che in Ue si stanno più occupando dei profughi ucraini, lo fanno con risorse”, aggiunge.
Per Meloni “l’unico modo per affrontare la questione tutti insieme è lavorare sulla dimensione esterna, ed è su questo che siamo riusciti ad imprimere una svolta totale su questo dibattito. La dimensione esterna coinvolge tutti i Paesi, su questo c’è un consenso unanime dei 27 e su questo bisogna continuare a lavorare. Io non chiedo i ricollocamenti, chiedo di fermare insieme l’immigrazione illegale a monte. Rimango della posizione che la questione vada affrontata da un altro punto di vista. Servono investimenti, lavoro, formazione e migrazione legale quando serve, ma combattere i flussi illegali – ribadisce -, su questo noi abbiamo il consenso unanime. Continuiamo a lavorare perchè si possa finalmente affrontare questo tema in maniera strutturale. Non è il tema di risolvere il problema scaricandolo sul vicino, perchè io non sono d’accordo su questo, per questo per ma la questione sul Patto di immigrazione e asilo è secondaria, tanto non troveremo mai la soluzione che va bene per tutti”.
“Fermare l’immigrazione illegale a monte con un partenariato strategico con l’Africa – sottolinea -. Il Patto non esce ammaccato perchè non era in discussione al Consiglio, non è un tema che si riapre; era un tema sul quale la posizione di Polonia e Ungheria era quella di esprimere il proprio dissenso. Era stato già portato a casa e il Patto non viene ridiscusso, per noi migliora le regole ma non abbiamo risolto il problema”, osserva. Poi la Tunisia. “Nelle conclusioni del Consiglio c’è scritto che quello che noi stiamo facendo con la Tunisia può essere un modello, è esattamente dove vogliamo arrivare nel rapporto tra Ue e Paesi del Nord Africa. Quando la Commissione nella revisione del bilancio pluriennale propone l’utilizzo fino a 15 miliardi di euro per la dimensione esterna, vuol dire che siamo riusciti a convincere su un approccio che era tutto italiano”. Infine, Pnrr e Mes, due temi che stanno accendendo il dibattito politico in Italia.
“Non si sta aggravando la situazione sulla terza rata, continuiamo a lavorare. Gli spoiler che cercano di minare un lavoro paziente che stiamo facendo non rischiano di minare l’obiettivo. Stiamo lavorando bene sulla terza rata, sulla quarta c’è un lavoro lungo. Sono molto ottimista. Il Mes è un tema non mi è stato posto, evidentemente da parte dei colleghi non c’è la stessa attenzione che c’è in Italia”, conclude la premier.

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Consiglio europeo al via. Sul tavolo Ucraina, migranti e Mes

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BRUXELLES (ITALPRESS) – Si apre a Bruxelles il Consiglio Ue che vedrà tra i suoi temi principali l’appoggio a Kiev, le migrazioni e il Mes. Il Consiglio europeo si occuperà degli ultimi sviluppi della guerra della Russia contro l’Ucraina e del costante sostegno dell’UE all’Ucraina, compreso il sostegno finanziario e militare. Dall’inizio della guerra, l’UE e i suoi Stati membri hanno messo a disposizione dell’Ucraina e del suo popolo più di 77 miliardi hanno adottato una serie di misure restrittive senza precedenti nei confronti della Russia. Ieri è stata approvata da Camera e Senato la una risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Giorgia Meloni.
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La Commissione Ue vara il quadro giuridico per l’euro digitale

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “La Commissione oggi ha adottato il quadro giuridico per l’introduzione dell’euro digitale”. Lo ha detto a Bruxelles il commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni.
“Il messaggio semplice: non possiamo immaginare, in un futuro digitale, che la moneta sia dominata soltanto da privati e da criptovalute e l’assenza di un ruolo per gli Stati e per la sovranità monetaria”, ha aggiunto. “Quindi, anche in un mondo completamente diverso come il mondo digitale, abbiamo bisogno di una moneta basata sulla sovranità e sulle banche centrali: questo sarà l’euro digitale quando nascerà”, ha chiarito Gentiloni.
“Confermiamo l’importanza del contante, perchè nessuno deve avere l’idea che l’introduzione dell’euro digitale comporti la cancellazione del contante – ha detto ancora Gentiloni -. Possiamo limitare il contante per evitare frodi e utilizzi criminali, ma un conto è mettere dei limiti alla quantità, un conto è immaginare di ridurre l’uso del contante. Quindi oggi diamo anche questo secondo messaggio: rafforziamo l’uso del contante in Europa”.

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Meloni “Non è utile per l’Italia una polemica interna sul Mes”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ una partita complessa, sulla quale io credo che l’Italia abbia obiettivi condivisi da gran parte delle forze politiche e che sono stati oggetto di sostegno bipartisan già con i governi precedenti. Per questa ragione, lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza, non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il MES”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo nell’Aula della Camera in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno.
“L’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del patto di stabilità, il completamento dell’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale – ha aggiunto -. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale”.

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Bce, Lagarde “A luglio nuovo rialzo dei tassi”

ROMA (ITALPRESS) – “Il nostro lavoro non è ancora finito. Escludiamo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, quindi continueremo a innalzare i tassi a luglio”. Lo dice la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, parlando al Forum della Bce a Sintra, in Portogallo.
“L’inflazione nell’area dell’euro è troppo elevata e rimarrà prevedibilmente tale per troppo tempo. Sta però cambiando la natura della sfida che pone”, aggiunge. “Il tasso di inflazione sta diminuendo con l’attenuarsi degli shock che l’avevano inizialmente sospinto al rialzo e con la progressiva trasmissione dei nostri interventi di politica monetaria all’economia. Tuttavia, gli effetti di tali shock si stanno ancora esplicando, rendendo il calo dell’inflazione più lento e il processo inflazionistico persistente”.

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Gentiloni “L’Ue guiderà la transizione verso la sostenibilità”

PALERMO (ITALPRESS) – “La pandemia o l’invasione russa dell’Ucraina avrebbero potuto costringerci a mettere in secondo piano l’agenda sulla sostenibilità. Non è stato così, queste crisi ci hanno portato a raddoppiare i nostri sforzi. E il messaggio da Palermo e dalla Sicilia, che tante occasioni di sviluppo possono avere nella transizione globale, è che l’Europa continuerà a guidare la transizione verso la sostenibilità climatica, rendendola inclusiva e giusta, perchè fa parte del nostro Dna”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento al XVI Simposio Cotec Europa, il summit internazionale di Italia, Portogallo e Spagna, quest’anno dal tema “L’innovazione nella finanza sostenibile”, in corso al Teatro Massimo di Palermo.
“Con il Green Deal europeo e il nostro pacchetto Fit for 55 abbiamo fissato nuovi obiettivi ambiziosi per le emissioni e posto la transizione verde al centro – ha aggiunto l’ex premier italiano -. E’ fondamentale l’attuazione di questi programmi ai quali il presidente Mattarella richiama continuamente la società italiana. Stiamo cercando di orientare i flussi di capitali verso investimenti verdi e più sostenibili: la posta in gioco è davvero enorme, si tratta di inaugurare una nuova stagione in cui avremo un capitalismo più moderno e responsabile verso le sorti del nostro paese”.

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