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Metsola “Sui migranti l’Europa deve dare delle risposte”

ROMA (ITALPRESS) – “Per troppo tempo abbiamo smesso di parlare agli elettori che abbiamo ritenuto erroneamente non essere ‘nostrì, immaginando che, così facendo, potessimo fermare l’ascesa degli estremismi. Voglio ribaltare il ragionamento: ci sono molti europei per cui la migrazione è il tema numero uno. A loro dobbiamo dare delle risposte. Nella scorsa legislatura, il Parlamento aveva approvato la sua posizione sulla riforma delle regole sulla migrazione, ma è mancato l’ok del Consiglio. Parliamo spesso di rimozione del veto lì dove ancora esiste, ma spesso capita sia difficile pure ottenere la maggioranza qualificata”. Lo dice il presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola in una intervista a “Il Messaggero”. “Il Parlamento ha messo in piedi una posizione chiara, ma abbiamo bisogno adesso del Consiglio (che proprio in questi giorni sarà impegnato in una maratona negoziale sul Patto Ue sulla migrazione e l’asilo) per definire una risposta comune. Lo stesso vale per ambiente e crescita. Tocca al centro dell’arena politica formulare soluzioni. Gli estremismi, invece, danno risposte semplici a domande complesse” conclude Metsola.

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Migranti, Piantedosi “L’Italia chiede un cambio di passo all’Europa”

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha avuto un colloquio telefonico con il ministro per la migrazione svedese, Maria Malmer Steenergard. “In questa fase cruciale del negoziato sul Patto europeo Asilo e Migrazione – ha dichiarato il ministro – apprezzo lo sforzo della presidenza di turno svedese della UE per arrivare a un possibile conclusione del negoziato in occasione del prossimo Consiglio Giustizia e Affari Interni previsto il giovedì 8 giugno in Lussemburgo”.
Nel corso della telefonata, è stata menzionata la disponibilità europea alla richiesta del ministro Piantedosi di ottenere supporto logistico e finanziario per gli oneri che l’Italia dovrà sostenere per far fronte ai flussi migratori. “Il nostro Paese – ha aggiunto Piantedosi – continua a non puntare sullo strumento della relocation perchè non si è rivelato un meccanismo solidale così come concepito”.
Il titolare del Viminale ha inoltre sottolineato che “l’Italia si aspetta un cambio di passo da parte dell’Europa soprattutto nell’ambito della dimensione esterna, unica vera soluzione strutturale al problema delle migrazioni dall’Africa”.

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Ucraina, ok Parlamento Ue a regolamento per nuova produzione armi

ROMA (ITALPRESS) – Via libera al mandato negoziale sul regolamento europeo a sostegno della produzione di munizioni e missili (Asap). Il Parlamento europeo, riunito in plenaria a Bruxelles, ha votato infatti il regolamento che punta a potenziare la capacità di produzione e permettere la consegna tempestiva all’Ucraina e aiutare i Paesi UE a rifornire i propri arsenali. Grazie all’introduzione di misure specifiche, tra cui un finanziamento di 500 milioni di euro, l’ASAP mira a potenziare la capacità produttiva dell’UE per far fronte all’attuale carenza di armi e loro componenti. Il mandato è passato con 446 voti favorevoli su 625 totali, 67 contrari e 112 astenuti. Respinti tutti gli emendamenti presentati dal Pd e dal gruppo S&D per bloccare il ricoso a fondi del Pnrr e della coesione per finanziare la produzione di armamenti.
L’efficacia del regolamento sarà valutata entro la metà del 2024, tenendo conto dell’evoluzione del contesto della sicurezza. Sulla base dei risultati, si deciderà sull’estensione eventuale di tali misure e sull’assegnazione di un bilancio supplementare.

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Spagna, Sanchez annuncia elezioni anticipate per il 23 luglio

ROMA (ITALPRESS) – Il premier spagnolo Pedro Sanchez dopo i risultati delle elezioni comunali e regionali che hanno sancito la sconfitta del partito socialista che guida il Paese, ha convocato a sorpresa le elezioni anticipate per il prossimo 23 luglio. Sanchez ha detto di aver comunicato al capo dello Stato, il re Filippo VI, la sua decisione di “sciogliere il Parlamento e procedere alla convocazione di elezioni generali per domenica 23 luglio. Serve un chiarimento della volontà del popolo spagnolo, un chiarimento delle politiche che il governo nazionale deve applicare e un chiarimento delle forze politiche che devono guidare questa fase. Credo che la cosa migliore sia che gli spagnoli prendano la parola e si esprimano senza indugio per definire la direzione politica del Paese”.
Il Partito popolare spagnolo ha infatti vinto le elezioni comunali con il 31,53% dei voti, oltre 7,4 milioni di preferenze, circa 800 mila in più dei Partito socialista operaio spagnolo, conquistando 23.267 consiglieri comunali. Oltre che a Madrid, il Pp si è assicurato la maggioranza assoluta a Malaga, Almeria, Cadice, Cordoba, Granada, Murcia, Oviedo, Santander, Teruel, Logrono, Badajoz e Salamanca. Valencia, una della città più contese, è andata al partito di Alberto Nunez Feijoo, anche che gli mancano quattro seggi per raggiungere la maggioranza assoluta. Il leader del PP, ha sottolineato che il suo partito ha vinto “nettamente” le elezioni comunali e regionali e ha fatto il “primo passo verso un nuovo ciclo politico” che aprirà in Spagna “nei prossimi mesi”.
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Maltempo, Gentiloni “Spese straordinarie non conteggiate nel deficit”

TRENTO (ITALPRESS) – “Nelle raccomandazioni che abbiamo pubblicato ieri, ai diversi paesi europei si chiarisce che le spese straordinarie per far fronte all’alluvione, essendo una tantum, nella nostra impostazione non verranno conteggiate nel deficit da parte della Commissione”. Lo ha detto il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, al Festival dell’Economia di Trento.
“Ne abbiamo discusso brevemente anche nella riunione settimanale della Commissione europea. C’è un fondo per le catastrofi naturali che va attivato entro 12 settimane da quando si produce l’evento”, poi “il meccanismo europeo di protezione è stato attivato, in particolare nella zona di Ravenna – ha aggiunto -. Ne ho parlato due o tre giorni fa con il sindaco di Ravenna e con i responsabili che sono arrivati da Slovenia, Slovacchia, Francia e Belgio su richiesta della Protezione Civile italiana: lo dico perchè credo sia la prima volta che la Protezione Civile italiana, che è un pò una superpotenza, chiede aiuto al meccanismo europeo”, sottolinea.

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Bce, Lagarde “Il 2022 punto di svolta per la politica monetaria”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 2022 ha segnato un punto di svolta per la politica monetaria della Bce. Le prospettive di inflazione sono mutate bruscamente per effetto di due tipologie di shock che hanno colpito l’economia contemporaneamente. Innanzitutto, l’area dell’euro ha subìto una serie senza precedenti di shock negativi dal lato dell’offerta, causati dalle interruzioni nelle catene di approvvigionamento indotte dalla pandemia, dall’ingiustificabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dalla conseguente crisi energetica, che hanno significativamente accresciuto i costi degli input in tutti i settori dell’economia. In secondo luogo, si è verificato uno shock positivo della domanda a seguito della riapertura delle attività economiche dopo la pandemia, che ha consentito alle imprese di trasmettere gli aumenti dei costi ai prezzi molto più rapidamente e intensamente che in passato”.
Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, nell’editoriale che accompagna la presentazione del rapporto annuale.
“Abbiamo adottato una serie di misure per normalizzare l’orientamento della politica monetaria e rispondere tempestivamente alla sfida che si profilava sul piano dell’inflazione. Tuttavia, con l’evolvere delle prospettive di inflazione è apparso chiaro che conseguire un orientamento di politica monetaria sostanzialmente neutrale non sarebbe stato di per sè sufficiente”, ha aggiunto. “Nel mese di dicembre, dopo l’ultima riunione di politica monetaria dell’anno, abbiamo quindi annunciato che i tassi di interesse avrebbero continuato ad aumentare in misura significativa a un ritmo costante, per raggiungere livelli abbastanza restrittivi da assicurare un tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo. Al tempo stesso abbiamo dichiarato che avremmo anche iniziato a ridurre il portafoglio dei titoli del PAA a partire da marzo 2023, a un ritmo misurato e prevedibile”, ha concluso.
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Alluvione, Von der Leyen con Meloni in E.Romagna “Europa è con voi”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “L’Europa è con voi”. Lo ha assicurato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione della visita in Emilia-Romagna duramente colpita dall’alluvione, che ha parlato di una “tragedia che ha spezzato il cuore”. Ad accogliere von der Leyen, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che dopo un sorvolo in elicottero sulle aree alluvionate, ha ricordato come nei primi giorni del disastro la presidente della Commissione “da subito abbia mostrato la sua attenzione e solidarietà, come hanno fatto gli altri leader – ha spiegato -, è stato attivato il meccanismo europeo di Protezione Civile e hanno già offerto la loro disponibilità 9 Stati membri. Ci sono già molti segnali concreti di solidarietà dal punto di vista europeo. La presenza di von der Leyen è un segnale di disponibilità più che formale, concreto. Il sostegno della Commissione e dell’Unione può essere in questa fase molto importante, nelle prossime settimane con una stima complessiva dei danni faremo la richiesta per l’attivazione del Fondo di solidarietà. Avremo bisogno di un occhio di riguardo per questa Regione anche per altri programmi e fondi”.
La premier, per la seconda volta in Emilia-Romagna dopo l’alluvione, ha poi raccontato: “La cosa che mi ha colpito di più è stata la reazione della gente. Qui troverai un popolo molto orgoglioso che si è già rimboccato le maniche e già sta ricostruendo, un popolo che non si rassegna. Questo mette tutti noi nella responsabilità di fare di tutto per essere all’altezza”.
Meloni, inoltre, ha sottolineato come nello scorso Cdm che ha dato il via libera al Decreto Alluvione stanziando oltre 2 miliardi per l’emergenza, il governo abbia dato “un segnale di un impegno molto significativo” ma non sufficiente. “Ci sarà una seconda fase dove con una definizione precisa dello stato delle cose e dei danni e poi, con l’ausilio di tutti, tireremo fuori le altre, immagino significative, risorse per tornare alla normalità”. Infine, la questione che sta tenendo banco nelle ultime ore: la nomina del Commissario. “Sono molto colpita dal fatto che questo sia il dibattito che interessa tutti mentre ancora si stanno celebrando i funerali delle persone. Quando arriveranno i tempi della ricostruzione ci occuperemo del Commissario. Oggi il mio principale problema non è chi spende i soldi ma trovarli”, ha concluso Meloni prima di rientrare a Roma per una nuova riunione del Consiglio dei ministri, che dovrà prendere ulteriori decisioni sulla gestione dell’emergenza nelle zone colpite dal maltempo.
“E’ stato duro, mi ha spezzato il cuore vedere le inondazioni e il fango. Ci sono cicatrici profonde lasciate dalle valanghe, dai crolli e dagli smottamenti. E’ stato molto utile per rendermi conto dell’entità della devastazione. Dal punto di vista economico – ha detto von der Leyen – questa è una Regione molto importante, questo mi ha spezzato ancora di più il cuore. Sono qui per mandare un messaggio molto importante: l’Europa è con voi”. La presidente della Commissione europea ha ricordato l’attivazione del meccanismo della Protezione Civile con molte persone che sono già venute qui per operare, “è un ottimo esempio di solidarietà europea. Sono rimasta molto colpita dai volontari venuti da molte parti d’Italia che voi chiamate ‘angeli del fangò”. Per von der Leyen, infine, “è’ urgente far partire il meccanismo del Fondo di solidarietà, ma ci sono regole molto importanti da rispettare, c’è un primo pagamento e poi serve la stima dei danni per avere in maniera chiara il contributo che serve. Questo accadrà nel giro di 3 mesi”. Daremo “tutto l’aiuto possibile. Voglio menzionare che può anche essere utilizzato il Fondo di Coesione. Nell’ambito di Next Generation Eu sono stanziati 6 miliardi di euro per la prevenzione di eventi come questo. Adotteremo un approccio graduale e lavoreremo bene insieme”, ha concluso.

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Ucraina, dalla Commissione Ue aiuti per altri 1,5 miliardi

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione Europea ha effettuato oggi il quarto pagamento da 1,5 miliardi di euro nell’ambito del pacchetto di assistenza macrofinanziaria (AMF+) per l’Ucraina, del valore complessivo di 18 miliardi di euro. Con questo strumento l’Unione cerca di aiutare l’Ucraina a coprire il suo fabbisogno di finanziamenti immediati, con un sostegno finanziario stabile nel 2023.
“Questo sostegno – spiega la Commissione in una nota – aiuterà l’Ucraina a continuare a pagare stipendi e pensioni e a mantenere in funzione i servizi pubblici essenziali, come ospedali, scuole e alloggi per gli sfollati. Consentirà inoltre all’Ucraina di garantire la stabilità macroeconomica e ripristinare le infrastrutture critiche distrutte dalla Russia nella sua guerra di aggressione, come infrastrutture energetiche, sistemi idrici, reti di trasporto, strade e ponti”.
Il pagamento odierno arriva dopo che il 23 aprile la Commissione ha constatato che “l’Ucraina ha continuato a compiere progressi soddisfacenti verso l’attuazione delle condizioni politiche concordate e ha rispettato gli obblighi di comunicazione, che mirano a garantire un uso trasparente ed efficiente dei fondi. In particolare, l’Ucraina ha compiuto importanti progressi per rafforzare lo Stato di diritto, rafforzare la stabilità finanziaria, migliorare il funzionamento del sistema del gas e promuovere un clima imprenditoriale migliore. Tale riscontro consentirà inoltre l’erogazione nel mese di giugno di un’ulteriore mensilità di 1,5 miliardi di euro”.
Complessivamente, dall’inizio della guerra, il sostegno all’Ucraina ammonta a circa 70 miliardi di euro, e include l’aiuto finanziario, umanitario e militare all’Ucraina da parte dell’Ue, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie europee, nonchè le risorse messe a disposizione per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze degli ucraini in fuga dalla guerra.

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