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Ue, Urso “Sulle materie prime critiche serve chiarezza”

ROMA (ITALPRESS) – “Sul regolamento sulle materie prime critiche abbiamo chiesto alla Commissione Europea di essere molto chiara sulla sostenibilità di quegli obiettivi. Chiediamo che nel regolamento che si dovrà varare ci siano chiare indicazioni su come fare, su come aprire i giacimenti nel nostro Paese, su come insediare imprese che lavoreranno le materie prime critiche e su come riciclare più e meglio nel campo della transizione elettrica”. Così il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, da Bruxelles, a margine del Consiglio Ue per la Competitività Mercato interno e industria.
“Per farlo servono indicazioni precise”, ribadisce.

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Bce, per l’inflazione ancora prospettive al rialzo

ROMA (ITALPRESS) – Le prospettive di inflazione continuano a essere troppo elevate da troppo tempo. Alla luce delle perduranti pressioni inflazionistiche elevate, nella riunione del 4 maggio il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della Bce. Nel complesso, le informazioni più recenti sono sostanzialmente in linea con la valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine condotta dal Consiglio direttivo nella riunione di politica monetaria precedente, il 16 marzo. L’inflazione complessiva ha registrato una riduzione negli ultimi mesi, sebbene le pressioni di fondo sui prezzi rimangano intense. E’ quanto si legge nel Bollettino economico della Bce. Al contempo, i passati incrementi dei tassi di interesse si stanno trasmettendo con vigore alle condizioni monetarie e di finanziamento nell’area dell’euro, mentre il ritardo e l’intensità della trasmissione all’economia reale restano incerti.
“Le decisioni future del Consiglio direttivo – spiega la Banca Centrale Europea – assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finchè necessario. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare un livello e una durata della restrizione adeguati. In particolare, le decisioni sui tassi di riferimento continueranno a essere basate sulla valutazione del Consiglio direttivo circa le prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”.
I tassi di interesse di riferimento della Bce restano lo strumento principale utilizzato dal Consiglio direttivo per definire l’orientamento di politica monetaria. In parallelo, il Consiglio direttivo continuerà a ridurre il portafoglio del programma di acquisto di attività (PAA) dell’Eurosistema a un ritmo misurato e prevedibile. Coerentemente con tali principi, il Consiglio direttivo prevede di porre fine ai reinvestimenti nell’ambito del PAA a partire da luglio.

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Ucraina, sito web Odessa Journal sotto attacco hacker

ROMA (ITALPRESS) – Da diversi giorni il sito web dell’Odessa Journal, quotidiano online in inglese che pubblica notizie sulla guerra dalla capitale marittima dell’Ucraina, è da diversi giorni sotto un pesante attacco cibernetico a opera di hacker di nazionalità sconosciuta. Lo ha reso noto il direttore Ugo Poletti nel corso di “Radio Odessa”, il format televisivo dell’Italpress che conduce insieme a Claudio Brachino.
“Avevamo già ricevuto diversi attacchi nei mesi scorsi, ma era stato facile per i nostri tecnici respingerli”, ha detto Poletti. L’ultimo attacco è stato così intenso da obbligare il team dell’Odessa Journal a migrare su una piattaforma informatica più protetta. Per tale ragione il giornale ha sospeso temporaneamente la pubblicazione quotidiana. “La mia consolazione è che il nostro lavoro sta dando fastidio a qualcuno. Quindi stiamo lavorando bene”, ha aggiunto Poletti.
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Le elezioni europee si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Le prossime elezioni per il Parlamento Europeo si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024. Lo hanno confermato gli ambasciatori dell’Unione Europea.
“L’Unione europea non è perfetta, è in costante evoluzione. Il mondo cambia e noi dobbiamo tenere il passo. Abbiamo anche bisogno di riforme. Non dobbiamo temere i cambiamenti, ma accoglierli e continuare a restare in ascolto, a dare chiarimenti e a mantenere gli impegni – afferma in una nota la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola -. Alle prossime elezioni europee, non restate a guardare. Partecipate al più grande esercizio democratico d’Europa. Non lasciate che qualcun altro scelga per voi. Votate”.

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La Commissione Ue alza le stime di crescita dell’Italia, nel 2023 +1,2%

BRUXELLES (ITALPRESS) – La Commissione europea ha alzato le stima di crescita del Pil per l’Italia, rispetto alle previsioni di febbraio. In particolare, si prevede un +1,2% nel 2023 e +1,1% nel 2024, rispetto al precedente +0,8% e +1,1%. Nel 2023 l’Ue stima un calo di 4 punti nel rapporto debito Pil del nostro paese, che dal 144,4% del 2022(comunque di oltre 10 punti inferiore al record del 2020 “pandemico”) quest’anno scenderebbe – secondo le nuove stime della Commissione Europea – al 140,4%. Minimo miglioramento invece nel 2024, con un debito al 140,3%. Sul fronte deficit invece quest’anno è stimato al 4,5% del Pil (era all’8% nel 2022) con un miglioramento nel 2024 al 3,7%. la Commissione europea prevede che quest’anno il tasso disoccupazione cali al 7,8%, dall’8,1% del 2022 e che nel 2024 si limi ulteriormente al 7,7%.
Secondo le ultime previsioni dell’esecutivo comunitario, dopo il balzo del 3,8% del 2022, la crescita dell’occupazione nella Penisola dovrebbe attenuarsi ma proseguire con un più 0,8% quest’anno e più 0,6% il prossimo. Nonostante il raffreddamento di alcuni fattori, come i prezzi energetici, l’inflazione nel nostro paese quest’anno non dovrebbe scendere a livelli ‘normalì: le nuove previsioni di primavera della Commissione Europea infatti, vedono la crescita dei prezzi per l’Italia quest’anno attestarsi a un livello del 6,1%, un dato in miglioramento rispetto al +8,7% del 2022, ma pur sempre uno dei dati più alti fra le grandi economie dell’Eurozona.

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Ue, Meloni “Nuovo Patto di Stabilità consideri sfide e investimenti”

PRAGA (REPUBBLICA CECA) (ITALPRESS) – “Con il presidente Fiala siamo d’accordo sul fatto che le nuove regole non possano non tenere conto delle grandi sfide che l’Europa si è data. Se l’Europa si è data degli obiettivi sulla transizione verde e digitale non possiamo immaginare che con le nuove regole gli investimenti necessari per queste transizioni non vengano considerati”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando a Praga dopo l’incontro con primo ministro della Repubblica Ceca Petr Fiala.
“Esattamente come accade per la difesa: in un momento in cui l’Europa decide di investire sulla difesa e sulla sua libertà, gli investimenti non possono non essere tenuti in considerazione nel calcolo del rapporto tra deficit e Pil – ha aggiunto Meloni -. C’è quindi ancora lavoro da fare sul documento presentato dalla Commissione e su questo siamo d’accordo, così come siamo d’accordo su una transizione verde che sia socialmente sostenibile e sia pragmatica”.

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Scholz “L’Ue dev’essere più ampia, riformata e aperta al futuro”

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Parlando alla Plenaria del Parlamento Ue in occasione della Giornata dell’Europa, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto un’Europa unita e in grado di cambiare per assicurarsi un posto nel mondo di domani.
Scholz ha sottolineato che l’Europa ha una responsabilità globale che va oltre i suoi confini, “perchè il benessere dell’Europa non può essere separato dal benessere del resto del mondo”. Il mondo del XXI secolo, ha affermato, “sarà multipolare, lo è già”. Il Cancelliere Scholz ha individuato tre lezioni per l’UE: “Primo, il futuro dell’Europa è nelle nostre mani. In secondo luogo, più l’Europa è unita, più sarà facile assicurarsi un buon futuro. In terzo luogo, non meno, ma più apertura e più cooperazione sono all’ordine del giorno”. Per garantire il posto dell’Europa nel mondo di domani, l’UE deve cambiare, ha affermato il Cancelliere. “Abbiamo bisogno di un’UE geopolitica, di un’UE allargata e riformata e di un’UE aperta al futuro”. Sulla guerra della Russia contro l’Ucraina, il Cancelliere ha affermato che l’UE deve tracciare la strada per la ricostruzione dell’Ucraina.
L’Europa deve anche difendere la sicurezza alimentare, lottare contro la povertà e mantenere le sue promesse di azione sulla protezione internazionale del clima e dell’ambiente. Per quanto riguarda l’allargamento dell’UE, il Cancelliere ha affermato che “una politica di allargamento onesta mette in atto le sue promesse, in primo luogo nei confronti degli Stati dei Balcani occidentali”. Inoltre, ha annunciato di voler insistere per estendere il processo decisionale a maggioranza qualificata a un maggior numero di decisioni sulla politica estera e fiscale. Sul tema della migrazione e dell’asilo, ha dichiarato: “Siamo uniti dall’obiettivo di migliorare la gestione e la regolamentazione della migrazione irregolare, senza tradire i nostri valori”.
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Ue, Parlamento rinnova misure di sostegno al commercio con l’Ucraina

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Parlamento europeo ha rinnovato per un altro anno la sospensione dei dazi sulle esportazioni ucraine nell’Unione Europea di prodotti agricoli, per sostenere l’economia del Paese.
I deputati hanno approvato con 537 voti favorevoli, 42 contrari e 38 astenuti, la proposta di rinnovare per un altro anno la sospensione dei dazi all’importazione, dei dazi antidumping e delle misure di salvaguardia sulle esportazioni ucraine verso l’Unione europea, in reazione alla guerra di aggressione della Russia che sta ostacolando la capacità dell’Ucraina di commerciare con il resto del mondo.
La sospensione dei dazi si applica ai prodotti ortofrutticoli soggetti al sistema dei prezzi di entrata, nonchè ai prodotti agricoli e ai prodotti agricoli trasformati soggetti a contingenti tariffari. I prodotti industriali sono soggetti a un regime di dazi zero dal 1° gennaio 2023 in base all’Accordo di associazione UE-Ucraina, e non sono quindi inclusi nella nuova proposta.
“Sono fortemente a favore del rinnovo delle misure di liberalizzazione del commercio che attualmente contribuiscono a garantire che il commercio ucraino possa continuare durante la brutale guerra causata dalla Russia. Queste misure sono fondamentali per rafforzare la resistenza dell’Ucraina, mentre lavoriamo per far progredire la sua graduale integrazione nel mercato interno dell’UE. La nostra solidarietà con l’Ucraina è coerente, trasparente e solida, ed è stata ulteriormente rafforzata dallo status di candidato dell’Ucraina all’UE. Il futuro dell’Ucraina è nell’Unione europea”, ha dichiarato la relatrice Sandra Kalniete (PPE).
Le relazioni tra l’UE e l’Ucraina sono regolate da un accordo di associazione. La creazione di una zona di libero scambio, prevista dall’accordo, garantisce alle imprese ucraine un accesso preferenziale al mercato dell’UE dal 2016.
L’Unione Europea è il principale partner commerciale dell’Ucraina e ha rappresentato nel 2021 il 39,5% del suo commercio. L’Ucraina è il 15° partner commerciale dell’UE e rappresenta circa l’1,2% del commercio totale dell’Unione.
Una volta approvata dal Consiglio dell’UE, la misura sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione e si applicherà dal giorno successivo.

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