ROMA (ITALPRESS) – “Il tragico naufragio al largo di Crotone è un forte richiamo alla necessità di trovare soluzioni reali e praticabili per gestire meglio la migrazione e combattere il traffico di migranti”. Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera di risposta alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in seguito al naufragio al largo di Cutro. “Al Consiglio europeo del 9 febbraio, abbiamo affermato la nostra determinazione collettiva a sviluppare un’adeguata risposta europea al complesso fenomeno della migrazione. Abbiamo concordato una serie di misure pratiche e concrete. Allo stesso tempo, abbiamo chiarito che è imperativo che i colegislatori continuino i lavori sul patto sulla migrazione e l’asilo, in linea con la tabella di marcia comune del Parlamento europeo e delle presidenze di turno del Consiglio, e in vista dell’adozione delle proposte prima della fine dell’attuale legislatura”, aggiunge. “L’attuazione delle conclusioni del Consiglio europeo di febbraio è ora fondamentale. Non abbiamo tempo da perdere ed è per questo che la Presidenza svedese del Consiglio e la Commissione ci informeranno sui progressi finora compiuti già durante la prossima riunione del 23 e 24 marzo. La rapida attuazione delle misure concordate è una priorità per tutti noi e su questo punto conto fermamente sull’Italia. Lavorando insieme e agendo con decisione dobbiamo evitare che si ripetano tragedie così terribili come quella al largo della Calabria”, conclude Michel.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
Migranti, Michel “Lavorare insieme per evitare tragedie come Cutro”
Commissione Ue “Garantire debito sostenibile a medio termine”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Dalla Commissione Europea arrivano i nuovi orientamenti agli Stati membri sulla politica di bilancio per il prossimo anno.
“Nel complesso, le politiche di bilancio nel 2024 dovrebbero garantire la sostenibilità del debito a medio termine e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri”, sottolinea la Commissione, che spiega come “la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita, che prevede una deviazione temporanea dai requisiti di bilancio normalmente applicati in caso di grave recessione economica, sarà disattivata alla fine del 2023”. Riprenderanno quindi le raccomandazioni specifiche per Paese sulla politica di bilancio.
E’ in corso un confronto sulla riforma della governance economica, basato sugli orientamenti della Commissione presentati nel novembre 2022. “Finchè non entrerà in vigore un nuovo quadro di governance economica e alla luce della nuova realtà post-pandemia, non è opportuno tornare alla sola attuazione delle regole del Patto di stabilità e crescita in vigore prima dell’attivazione della clausola di salvaguardia generale nel 2020 – spiega la Commissione -. Dato che non è ancora stato istituito un nuovo quadro giuridico, basato sull’esito dell’attuale revisione della governance economica, continua ad applicarsi l’attuale sistema di regole. Allo stesso tempo, per consentire un ponte efficace verso le future regole di bilancio e per tenere conto delle sfide attuali, alcuni elementi degli orientamenti di riforma della Commissione che sono coerenti con l’attuale legislazione potrebbero già essere incorporati nel ciclo di sorveglianza di bilancio”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
Inflazione, Gentiloni “Dovrebbe attestarsi poco sopra il 6% nel 2023”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “La nostra previsione è che l’inflazione si ridurrà in modo sostanziale quest’anno”. Il tasso dovrebbe attestarsi “poco sopra il 6% nella media annuale del 2023” mentre “nel 2022 era vicino al 10%”. Così il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, in un punto stampa al termine della riunione settimanale del collegio dei commissari a Bruxelles. “Questa riduzione, tuttavia, si sta mostrando non semplicissima per quanto riguarda le componenti dell’inflazione che non sono legate all’energia o ai generi alimentari”, ha continuato Gentiloni, specificando che negli Stati Uniti e in parte anche in Europa è “più lenta del previsto”.
Il commissario ha poi sottolineato la difficoltà di fare previsioni, ma ha concluso affermando che l’inflazione “certamente scenderà” e che questo “sarà un’ottima notizia soprattutto per chi vive di uno stipendio, ha un reddito fisso o un mutuo”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
Ucraina, Metsola “Orgogliosa delle scelte fatte”
ROMA (ITALPRESS) – “E’ passato poco più di un anno da quando Putin ha lanciato la sua aggressione contro l’Ucraina, un anno in cui coraggiosi ucraini hanno rischiato la loro vita per proteggere la loro patria e per difendere i nostri valori”. Lo ha detto la presidente della Parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo alla 14ma riunione plenaria degli uffici esperti della Guardia di Finanza in servizio all’estero. “Sono qui per dirvi che sono orgogliosa delle scelte che abbiamo fatto. Ognuno di noi è stato tentato di andare avanti da solo, ma abbiamo resistito e ci siamo uniti come mai e oggi più che mai l’Unione europea è in prima linea per difendere gli interessi dei nostri cittadini. Tutti stiamo facendo la nostra parte anche voi come Guardia di Finanza”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
Ue, Italia e Francia verso proposte comuni su industria e transizione
ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy la prima riunione del Forum di Consultazione ministeriale tra Italia e Francia previsto dal Trattato del Quirinale, co-presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale della Francia, Bruno Le Maire.
Al termine della riunione è stata adottata la dichiarazione congiunta dei ministri “Una visione condivisa per una strategia industriale dell’UE verso la transizione verde e digitale” che, sulla base dello stesso Trattato, e consolidandone le ambizioni, riafferma la volontà di approfondire la cooperazione bilaterale dei due Paesi a favore di una visione strategica industriale aggiornata dell’Unione, che contemperi le sfide di breve e medio periodo e le aspettative di lungo termine. La dichiarazione, strutturata in 16 punti, rappresenta la comune visione di Italia e Francia per un’Europa sempre più competitiva e attrattiva per gli investitori, a fronte del potenziale della transizione green e digitale.
I due Paesi dichiarano di accogliere con favore le conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 9-10 febbraio scorso, sulla maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi europei e nella prospettiva che venga istituito un fondo sovrano a sostegno della capacità produttiva nei settori strategici. A questo scopo, Italia e Francia hanno sottolineato la loro determinazione nel voler contribuire ai lavori dell’Unione con una proposta congiunta da presentare alla Commissione, al fine di delineare un’agenda ambiziosa.
Il documento si basa sulle conclusioni dei gruppi di lavoro tra le due amministrazioni, istituiti ai sensi del Trattato del Quirinale dopo il precedente incontro a Parigi fra Urso e Le Maire, con l’obiettivo di identificare soluzioni da proporre a livello europeo in ambiti di comune interesse, mediante un dialogo produttivo e inclusivo, aperto agli stakeholder dei due Paesi.
“La prima riunione del Forum di Consultazione ministeriale tra Italia e Francia rappresenta un momento decisivo nell’elaborazione di una rinnovata politica industriale europea, pragmatica e non ideologica. La dichiarazione approvata oggi ne è la dimostrazione, affermando chiaramente che i due Paesi condividono l’ambizione di consolidare, a livello comunitario, un’autonomia strategica sulle transizioni green e digitale. Tale percorso potrà realizzarsi con una maggiore flessibilità nell’utilizzo di fondi europei e con l’adeguamento delle norme sugli aiuti di Stato fondato sul principio di solidarietà, per garantire un equo sostegno ai settori strategici attraverso un’effettiva ed efficace semplificazione e velocizzazione delle procedure. Questa la strada per fornire una risposta concreta da parte dell’Unione Europea alle sfide di natura globale per il nostro comparto industriale”, ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nel corso del suo intervento.
“Ringrazio Adolfo Urso e i suoi collaboratori per il loro caloroso benvenuto a Roma. Quella di oggi è la prima riunione ufficiale del Forum di Consultazione al nostro livello dall’entrata in vigore del Trattato del Quirinale nel febbraio 2023. Questa riunione è tanto più necessaria in quanto si svolge in un contesto globale radicalmente nuovo in cui dobbiamo proiettarci insieme. Per affrontare queste nuove sfide, Francia e Italia devono rafforzare la loro cooperazione, in particolare nei settori industriali, definendo una chiara tabella di marcia. E’ su questo che abbiamo potuto lavorare oggi e la dichiarazione che firmiamo rappresenta una nuova tappa decisiva nelle relazioni franco-italiane. Condividiamo le stesse ambizioni: definire una nuova politica industriale europea, più verde, e più competitiva e indipendente”, ha dichiarato Bruno Le Maire.
– foto ufficio stampa Mimit –
(ITALPRESS).
Ue, Meloni “Per azzerare le emissioni ogni Stato scelga la sua strada”
ROMA (ITALPRESS) – “Il rinvio, a data da destinarsi, del voto alla riunione degli ambasciatori Ue sul Regolamento che prevede lo stop dal 2035 alla vendita di auto nuove diesel e benzina è un successo italiano. La posizione del nostro governo è infatti chiara: una transizione sostenibile ed equa deve essere pianificata e condotta con attenzione, per evitare ripercussioni negative sotto l’aspetto produttivo e occupazionale. La decisione del Coreper di tornare sulla questione a tempo debito va esattamente nella direzione di neutralità tecnologica da noi indicata”. Lo scrive su Facebook il premier Giorgia Meloni.
“Giusto puntare a zero emissioni di Co2 nel minor tempo possibile, ma deve essere lasciata la libertà agli Stati di percorrere la strada che reputano più efficace e sostenibile. Questo vuol dire non chiudere a priori il percorso verso tecnologie pulite diverse dall’elettrico. E’ questa la linea italiana che ha trovato largo consenso in Europa”, prosegue.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
Auto green, rinviato il voto Ue
ROMA (ITALPRESS) – Rinviato a data da destinarsi il voto in Europa sul divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035. Si tratta dell’espressione del parere da parte del “Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea” sul Regolamento Ue che blocca la produzione e la commercializzazione dei veicoli alimentati a benzina e diesel dal 2035.
Per il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini il rinvio è “un grande segnale arrivato anche grazie alla Lega: è stata ascoltata la voce di milioni di italiani, e il nostro governo ha dimostrato di offrire argomenti di buonsenso sui tavoli internazionali, a difesa della nostra storia e del nostro lavoro. La strada è ancora lunga ma non ci svenderemo alla Cina. La Lega c’è”.
“Il nuovo rinvio in sede UE sulla decisione riguardante lo stop ai motori termici al 2035 tiene giustamente conto di una forte resistenza di alcuni Paesi europei, con l’Italia in prima fila, a un’impostazione del Regolamento troppo ideologica e poco concreta”, sottolinea il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, commentando i
“L’Italia – prosegue – ha una posizione molto chiara: l’elettrico non può essere l’unica soluzione del futuro, tanto più se continuerà, come è oggi, ad essere una filiera per pochi.
Puntare inoltre sui carburanti rinnovabili – spiega il ministro – è una soluzione strategica e altrettanto pulita, che consente di raggiungere importanti risultati ambientali evitando pesanti ripercussioni negative in chiave occupazionale e produttiva”.
“La decarbonizzazione del settore dei trasporti, che resta obiettivo prioritario – aggiunge Pichetto – deve tenere conto delle peculiarità nazionali e di tempistiche compatibili con lo sviluppo del settore dell’automotive. Ci auguriamo che questa pausa consenta anche ad altri paesi e alle stesse istituzioni europee un’ulteriore riflessione su un tema così importante per cittadini e imprese”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
Brexit, nuovo accordo Ue-Regno Unito sul Protocollo Irlanda del Nord
LONDRA (REGNO UNITO) (ITALPRESS) – La Commissione Europea e il Governo del Regno Unito hanno raggiunto un accordo politico per la revisione del Protocollo per l’Irlanda del Nord, l’intesa post-Brexit fra Londra e Bruxelles.
“Si tratta di un insieme completo di soluzioni congiunte volte ad affrontare, in modo definitivo, le sfide pratiche affrontate dai cittadini e dalle imprese dell’Irlanda del Nord, fornendo loro certezza e prevedibilità durature”, spiega la Commissione in una nota.
Le soluzioni congiunte riguardano, tra l’altro, nuove disposizioni in materia di dogane, agroalimentare, farmaci, IVA e accise, oltre a strumenti specifici “volti a garantire che la voce della popolazione dell’Irlanda del Nord sia meglio ascoltata su questioni specifiche particolarmente rilevanti per le comunità”. “Queste nuove disposizioni sono sostenute da solide salvaguardie per garantire l’integrità del mercato unico dell’UE, a cui l’Irlanda del Nord ha un accesso unico”, prosegue la Commissione.
L’accordo politico in linea di principio consente alle due parti di aprire un nuovo capitolo del nostro partenariato, basato “sulla fiducia reciproca e sulla piena cooperazione”, consentendo anche “di sbloccare il pieno potenziale della loro relazione”.
“Il Windsor Framework è stato reso possibile da un’autentica volontà politica e da un duro lavoro guidato dal principio fondamentale che gli interessi e i bisogni delle persone dovrebbero sempre essere al primo posto – spiega la presidente Ursula Von der Leyen -. Sostenere e proteggere i sudati guadagni dell’Accordo del Venerdì Santo (Belfast) era il prerequisito del nostro impegno. Oggi, i nostri risultati ci consentono di proporre soluzioni definitive che funzionino per i cittadini e le imprese dell’Irlanda del Nord e proteggano il nostro mercato unico. Ci permette anche di voltare pagina verso un rapporto bilaterale che rispecchi quello di stretti alleati che stanno fianco a fianco in tempi di crisi”.
L’accordo si basa su una “soluzione globale, trasversale e definitiva, che affronti le difficoltà pratiche nel funzionamento del protocollo; un equilibrio tra flessibilità per la circolazione delle merci per l’uso finale nell’Irlanda del Nord e salvaguardie efficaci che garantiscano la protezione del mercato unico dell’UE; una netta distinzione tra merci a rischio e merci che non rischiano di entrare nel mercato unico dell’UE”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).









