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Parlamento Ue “Rafforzare il sostegno all’Ucraina”

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – La guerra in Ucraina, l’aumento del’autoritarismo nel mondo, la politica assertiva della Cina e l’emergenza climatica hanno causato un cambiamento epocale nel panorama geopolitico. Il Parlamento Europeo ha adottato le relazioni annuali 2022 sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sull’attuazione della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC). Nel testo della relazione PESC, si chiede all’UE e ai suoi Paesi di rafforzare il sostegno militare, politico e umanitario all’Ucraina e potenziare la loro difesa per contrastare le minacce russe alla sicurezza europea.
Secondo il testo, la risposta UE alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina è seguita con grande attenzione da molte autocrazie in tutto il mondo ed eserciterà un’influenza determinante nel definire il loro comportamento sulla scena internazionale.
La relazione PESC è stata adottata con 407 voti favorevoli, 92 contrari e 142 astensioni.
I deputati chiedono all’UE di utilizzare le disposizioni del trattato UE che consentono al Consiglio di adottare alcune decisioni senza implicazioni militari a maggioranza qualificata rafforzata, anzichè all’unanimità, in particolare le decisioni relative alle sanzioni e ai diritti umani.
Inoltre, invitano le istituzioni europee a presentare proposte concrete su come ottenere e garantire un seggio proprio e permanente per l’Unione in tutti i consessi multilaterali, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
La sicurezza UE va di pari passo con il consolidamento del processo di allargamento, nel rispetto dei criteri di adesione e del consolidamento della politica di vicinato dell’UE.
I deputati invitano l’Unione “a ridurre la propria dipendenza dalle fonti energetiche e da altri materiali critici per le proprie infrastrutture importati dai paesi terzi, in particolare quelli che non condividono i valori UE o con i quali l’Unione si trova in uno stato di rivalità sistemica”.
Nel testo della relazione sull’attuazione della Politica di Sicurezza e Difesa Comune, i deputati chiedono “l’immediato dispiegamento di armi moderne e moderni sistemi di difesa aerea e invitano il Cancelliere tedesco Scholz a consegnare senza ulteriori ritardi i carri armati da combattimento Leopard 2 all’Ucraina”. Sottolineano inoltre che “l’Ucraina sta difendendo la sua integrità territoriale e ha urgentemente bisogno di aiuti militari e di armi pesanti per vincere questa guerra”.
Gli eurodeputati sostengono le nuove iniziative UE per rafforzare la sicurezza e la difesa europea, in particolare la dichiarazione di Versailles, la Bussola strategica, la comunicazione congiunta sulle lacune negli investimenti per la difesa e la proposta della Commissione di un regolamento per rafforzare l’industria europea della difesa mediante appalti comuni (EDIRPA). Inoltre, i Paesi UE dovrebbero continuare a sviluppare la politica e le capacità di ciberdifesa dell’UE e stabilire partenariati per la sicurezza e la difesa con partner che condividono gli stessi principi in tutto il mondo.
La relazione PSDC è stata adottata con 459 voti favorevoli, 93 contrari e 85 astensioni.

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Ue, Giorgetti “Allentare regole su aiuti di Stato non è una soluzione”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Come Italia vorremmo sottolineare che il semplice allentamento delle regole degli aiuti di Stato non è una soluzione, perchè sarebbe sproporzionato avvantaggiare gli Stati membri che godono di un margine di bilancio più ampio, aggravando così le divergenze economiche all’interno dell’Unione e conseguente frammentazione del mercato interno”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles sull’Ira (Inflation Reduction Act). “Va bene rispondere all’Ira, ma attenzione a fare autogol in Europa. Servono regole comuni. Dovremmo stare attenti a non replicare all’interno dell’Ue – ha aggiunto Giorgetti – le stesse dinamiche di agguerrita competizione che l’Ira ha determinato tra Usa ed Europa. Vorrei anche ricordare che abbiamo progetti comuni, come gli Ipcei che sono la dimostrazione dell’importanza di percorsi di sviluppo europeo per l’industria dell’innovazione tecnologica. Grazie anche agli effetti di ricaduta, tutti gli Stati membri beneficerebbero direttamente o indirettamente di questi fondi. Potremmo sfruttare l’efficacia di strumenti comuni come Next Generation Eu e Sure, che possono essere replicati con successo nel contesto dell’attuale crisi. Auspichiamo che tutte queste questioni possano essere discusse a fondo nelle prossime settimane – conclude – anche in occasione del prossimo Consiglio europeo e in vista del dibattito della riforma della governance europea. Infine, lasciatemi dire che la Bei è ben posizionata”, ha concluso.
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Ue, Giorgetti “Rivedere il sistema degli aiuti di Stato”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Siamo consapevoli della necessità di rivedere la politica degli aiuti di Stato che deve diventare meno burocratica e più flessibile. Questo deve valere anche per gli strumenti già costituiti dagli Ipcei al Next Generation Eu. E’ un atto doveroso di fronte alle sfide di competitività dell’industria europea, soprattuto per i suoi settori strategici e per le mutate condizioni di contesto economico di prezzi e disponibilità di materiali”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in merito all’Eurogruppo.
“Il tutto deve avvenire senza mettere a rischio le condizioni di competitività all’interno dell’Ue discriminando Paesi in base al rispettivo spazio fiscale. Forme comuni di finanziamento dei progetti strategici europei sono la corretta risposta a questa sfida”, aggiunge.

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Eurozona, Gentiloni “Si può evitare profonda recessione”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “C’è possibilità di evitare una profonda recessione, e forse entrare in una contrazione superficiale più limitata nell’area euro: abbiamo avuto delle notizie incoraggianti, penso che siamo riusciti a ridurre la dipendenza energetica, i prezzi dell’energia sono diminuiti significativamente e l’inflazione ha avuto il suo picco in Europa alla fine dello scorso anno”. Così Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia, in una dichiarazione alla stampa prima della riunione dei ministri dell’Economia dell’Eurogruppo che si è tenuta a Bruxelles.
“Tutto dipende dalle nostre politiche: dobbiamo lavorare ancora molto per implementare i prossimi piani per la ripresa europei, per trovare un accordo sulle nostre regole fiscali e supportare la nostra competitività e i nostri investimenti, ed è fondamentale coordinare al meglio le politiche fiscali per fare in modo di affrontare i prezzi dell’energia in maniera più mirata, evitando aumenti”, ha concluso Gentiloni.
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Von der Leyen “In primavera proposta di riforma del mercato elettrico”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Continuiamo a lavorare per rendere l’energia più economica e prodotta entro i nostri confini. Proporremo questa primavera una riforma del mercato elettrico”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, in occasione dell’avvio della presidenza di turno svedese dell’Unione.
“Non vedo l’ora che ci siano rapidi progressi sotto la presidenza di turno svedese. Per accelerare la transizione green, so che può guidarci nell’ultimo tratto verso Fit for 55”, ha aggiunto Von der Leyen.

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Meloni incontra vertici del Mes “Strumento anomalo, valutare correttivi”

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha incontrato a Palazzo Chigi il direttore generale del Meccanismo europeo di stabilità, Pierre Gramegna, e il segretario generale Nicola Giammarioli.
Nel corso del colloquio, anticipato dal presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di fine anno, Meloni ha ribadito la sua posizione e ha sottolineato “l’anomalia di uno strumento economico-finanziario che, pur disponendo di ingenti risorse, non viene utilizzato da lungo tempo dagli Stati aderenti nonostante la difficile congiuntura economica nella quale si trovano – si legge in una nota di Palazzo Chigi -. Situazione che, a giudizio di molti e viste le diverse criticità che permangono, non sembra destinata a cambiare a seguito della riforma del MES”.
Il presidente del Consiglio ha auspicato infine con il direttore Gramegna, al suo primo incontro formale con un capo di Governo di uno Stato Membro, “la possibilità di verificare, insieme agli altri Stati aderenti al MES, possibili correttivi volti a rendere il Meccanismo europeo di stabilità uno strumento effettivamente capace di rispondere alle esigenze delle diverse economie”.

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Bce “In Eurozona possibile recessione ma lieve”

ROMA (ITALPRESS) – Nel quarto trimestre del 2022 e nel primo del 2023 “l’economia dell’area dell’euro potrebbe subire una contrazione dovuta alla crisi energetica, all’elevata incertezza, all’indebolimento dell’attività economica mondiale e alle condizioni di finanziamento più restrittive”. Lo evidenzia la Banca Centrale Europea nel Bollettino Economico.
In base alle proiezioni macroeconomiche formulate a dicembre 2022 dagli esperti dell’Eurosistema, “una eventuale recessione sarebbe relativamente breve e di lieve entità – sottolinea l’Eurotower -. Tuttavia nel 2023 la crescita dovrebbe essere contenuta ed è stata rivista significativamente al ribasso rispetto alle proiezioni degli esperti della BCE di settembre 2022 per l’area dell’euro. Oltre il breve periodo l’espansione economica dovrebbe segnare una ripresa, con il venir meno delle circostanze sfavorevoli”. Nel complesso le proiezioni di dicembre 2022 segnalano una crescita dell’economia del 3,4 per cento nel 2022, dello 0,5 nel 2023, dell’1,9 nel 2024 e dell’1,8 nel 2025.

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Sassoli, Metsola “Ue ha perso leader, traduceva in azioni suoi valori”

ROMA (ITALPRESS) – “E già passato un anno da quando David Sassoli ci ha lasciati. David non si è mai sottratto alle sfide, durante tutta la sua presidenza ha guidato il Parlamento con dignità, equilibrio, onestà e chiarezza d’intenti. Diceva sempre che l’Europa non è un’entità astratta, ma è fatta dai suoi cittadini. Ha sempre saputo tradurre in azioni concrete i valori in cui credeva, determinato affinchè questo mondo fosse più equo e giusto”. Lo ha detto la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, in un videomessaggio diffuso durante la commemorazione da parte del Partito Democratico di David Sassoli a un anno dalla sua scomparsa.
“In più occasioni ha ribadito che non ci vuole coraggio ad alzare muri, ma a scavalcarli e ad abbatterli, e che se restiamo uniti e non crediamo alle sirene di chi agita le bacchette magiche, possiamo fare molta strada e migliorare la vita delle persone – ha aggiunto -. David Sassoli era un leader, ma soprattutto un grande amico”.

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