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Migranti, ingressi irregolari nell’Unione Europea +68% in un anno

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Nei primi undici mesi di quest’anno, secondo i calcoli preliminari di Frontex, sono stati rilevati più di 308.000 ingressi irregolari alle frontiere esterne dell’Unione europea. Dati che segnano un aumento del 68% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ed è il più alto dal 2016. Secondo l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera la rotta dei Balcani occidentali rimane la più attiva, con il 45% di tutti gli ingressi irregolari nell’Unione europea registrati dall’inizio dell’anno.
A novembre, gli Stati membri dell’UE hanno registrato circa 27.000 attraversamenti irregolari delle frontiere, il 15% in più rispetto allo stesso mese del 2021. Per sostenere i paesi che affrontano forti pressioni migratorie e altre sfide alle loro frontiere, Frontex sta attualmente fornendo più di 2.100 ufficiali del corpo permanente e varie attrezzature in operazioni congiunte.
Entrando nel dettaglio dei numeri, si legge che sono 308.000 gli ingressi irregolari registrati nei primi 11 mesi del 2022, 27.000 gli ingressi irregolari registrati a novembre.
Le rotte del Mediterraneo occidentale, dell’Africa occidentale e del confine orientale registrano un calo dei rilevamenti. I Balcani occidentali continuano a essere la rotta migratoria più attiva verso l’UE con 14.105 rilevamenti a novembre, il doppio rispetto a un anno fa.
La regione dei Balcani occidentali ha registrato il maggior numero di rilevamenti dal picco della crisi migratoria nel 2015.
La pressione migratoria, sostenuta sulla rotta dei Balcani occidentali, può essere attribuita ai ripetuti tentativi di attraversare il confine da parte di migranti già presenti nella regione e al fatto che alcuni migranti abusano dell’accesso senza visto alla regione per avvicinarsi alle frontiere esterne dell’UE. Alla fine di novembre, la Serbia ha limitato il suo regime di visti che dovrebbe ridurre il numero di attraversamenti illegali.
Frontex sostiene i paesi dei Balcani occidentali dispiegando quasi 500 ufficiali e personale del corpo permanente.
La seconda rotta migratoria più attiva verso l’UE è il Mediterraneo centrale. Qui, dall’inizio dell’anno il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere rilevati è aumentato del 49% rispetto al 2021, superando quota 94.000. Nel frattempo, entro la fine di novembre la rotta del Mediterraneo orientale ha registrato un aumento del 116% con quasi 40.000 rilevamenti.
Nel gennaio-novembre 2022, il numero di migranti irregolari individuati nella Manica è stato di 68.000, con un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

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Pnrr, Gentiloni “Fino a questo momento Italia ha rispettato tutti gli obiettivi”

ROMA (ITALPRESS) – “A Bruxelles le porte sono aperte per eventuali emendamenti, che però devono essere circoscritti e giustificati. Quello che non si può accettare, invece, sarebbe una eventuale inadempienza sulle riforme”. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, ospite a Mezz’ora in più su Rai 3, parlando del Pnrr. “Fin qui il governo Draghi ha rispettato tutti gli obiettivi, il governo Meloni è altrettanto intenzionato a rispettarli”, ha detto Gentiloni.
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Ue, Nordio “Confische nel rispetto dei diritti”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha partecipato a Bruxelles al Consiglio dei Ministri Ue di Giustizia e Affari interni. Tra i temi all’ordine del giorno, i passi in avanti nella lotta all’impunità per i crimini di guerra commessi in Ucraina, il capitolo sulle e-evidence, la tutela penale ambientale, le proposte di direttiva sulla confisca dei beni.
Sul contrasto ai crimini di guerra in Ucraina, il ministro Nordio ha ribadito che l’Italia è impegnata a perfezionare l’adozione di un codice dei crimini internazionali, per assicurare l’adempimento degli obblighi assunti con la ratifica dello Statuto di Roma.
Nella sezione pubblica mattutina della riunione dei ministri, il dibattito si è sviluppato intorno alle proposte di direttiva sulla tutela penale dell’ambiente e sul recupero e la confisca dei beni. Sul primo punto, i ministri della Giustizia sono arrivati ad un accordo preliminare, che costituirà la base per i negoziati con il Parlamento Ue. “L’Italia è pronta ad offrire il proprio sostegno per un testo condiviso” sulla tutela dell’ambiente con strumenti penali, ha assicurato Nordio.
Quanto alla proposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio sul recupero e la confisca dei beni, il Guardasigilli ha innanzitutto ricordato come in questo campo l’Italia abbia “una profonda e lunga esperienza, alla luce anche del contrasto alla criminalità organizzata. Un’esperienza consolidata – ha aggiunto Nordio – che l’Italia è pronta a condividere, in linea con i principi elaborati dall’ampia giurisprudenza di Strasburgo. E’ possibile costruire un sistema efficace di misure patrimoniali di contrasto alla criminalità organizzata, nel pieno rispetto – sottolinea il Guardasigilli – dei principi del giusto processo e del diritto di difesa delle persone interessate”.

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Ucraina, Ue fissa price cap a 60 dollari per il petrolio russo

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio europeo ha deciso di fissare a 60 dollari al barile un massimale per il prezzo del petrolio greggio e degli oli di petrolio ottenuti da minerali bituminosi originari o esportati dalla Russia. Il livello del cap è stato stabilito in stretta collaborazione con la Price Cap Coalition e diventerà applicabile a partire dal 5 dicembre.
Il prezzo massimo del petrolio russo limiterà gli aumenti di prezzo guidati da condizioni di mercato straordinarie e ridurrà drasticamente le entrate che la Russia ha guadagnato dal petrolio dopo aver scatenato la guerra di aggressione contro l’Ucraina. Servirà inoltre a stabilizzare i prezzi globali dell’energia, mitigando nel contempo le conseguenze negative sull’approvvigionamento energetico di paesi terzi.
La decisione odierna fissa il livello di applicazione dell’esenzione e introduce un periodo transitorio di 45 giorni per le navi che trasportano greggio originario della Russia, acquistato e caricato sulla nave prima del 5 dicembre e scaricato nel porto di destinazione finale prima del 19 gennaio 2023. Poichè il price cap può essere periodicamente rivisto per adeguarsi alla situazione del mercato, la decisione odierna fissa anche un periodo transitorio di 90 giorni dopo ogni modifica del price cap, per garantire un’attuazione coerente del price cap da parte di tutti gli operatori. Il funzionamento del meccanismo del price cap sarà rivisto ogni due mesi per rispondere agli sviluppi del mercato e sarà fissato almeno del 5% al di sotto del prezzo medio di mercato del petrolio e dei prodotti petroliferi russi, calcolato sulla base dei dati forniti dal Agenzia Internazionale dell’Energia.
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Von der Leyen “Creeremo un tribunale ad hoc per i crimini russi”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “La Russia deve pagare per i suoi orribili crimini. Collaboreremo con la Corte penale internazionale e contribuiremo alla creazione di un tribunale specializzato per giudicare i crimini della Russia”. Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Con i nostri partner, faremo in modo che la Russia paghi per la devastazione che ha causato, con i fondi congelati degli oligarchi e i beni della sua Banca centrale”, aggiunge.

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Lagarde “Contro l’inflazione prenderemo le misure necessarie”

MILANO (ITALPRESS) – I falchi hanno avuto la prevalenza nel direttivo della Bce. Christine Lagarde, in audizione all’Europarlamento, ha dichiarato che il comitato direttivo della Banca centrale europea è pronto “a riportare l’inflazione all’obiettivo di medio termine” ed è determinato a prendere le “misure necessarie”. Vuol dire che i tassi continueranno a salire fino a quando la dinamica dei prezzi non sarà scontata. Non importa se il prezzo da pagare è la recessione che gli esperti di Francoforte vedono ormai inevitabile nel primo trimestre dell’anno prossimo. Una novità non trascurabile perchè finora Francoforte aveva sempre parlato di un “tasso neutrale” che veniva individuato fra il 2 e il 2,25%. Adesso invece Christine Lagarde annuncia che potrebbero arrivare molto più in alto. Una decisione che allinea l’Europa agli Stati Uniti. Il presidente della Fed, Jay Powell ha utilizzato espressioni simili facendo capire che i tassi Usa potranno salire ben oltre il 4-5% ipotizzato dai mercati. Tutto dipenderà dall’andamento dell’inflazione. La Lagarde è stata molto esplicita al riguardo. Un eurodeputato aveva chiesto se la politica monetaria, dopo un rialzo del 2% dei tassi poteva arrivare in “territorio restrittivo”.
La risposta del capo della Banca centrale è stata netta: “Potrebbe essere”. Nei giorni scorsi era stata la tedesca Isabel Schnabel (riferimento dei falchi della Bce insieme all’olandese Klaas Knoot), a indicare la necessità di aumentare ulteriormente i tassi “probabilmente in territorio restrittivo” e che i dati indicano che “lo spazio per rallentare il ritmo degli aggiustamenti dei tassi di interesse restano limitati”.
L’aumento dei tassi che sarà deciso nella prossima riunione di dicembre non sarà certo l’ultimo.
“In questa situazione di alta incertezza e con shock complessi che colpiscono l’economia, le decisioni del Consiglio direttivo continueranno a basarsi sui dati e verranno adottate riunione per riunione”, prosegue Lagarde, decisa a continuare la stretta monetaria per riportare l’inflazione torni al 2% “in tempi ragionevoli”.

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Ucraina, Parlamento Ue approva prestito da 18 miliardi per il 2023

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – I deputati del Parlamento europeo hanno approvato un prestito di 18 miliardi per sostenere l’Ucraina. I 18 miliardi copriranno circa la metà dei 3-4 miliardi di finanziamenti mensili di cui l’Ucraina ha bisogno nel 2023. Secondo la proposta della Commissione, il denaro servirà a sostenere i servizi pubblici essenziali – come la gestione di ospedali e scuole e la fornitura di alloggi per le persone trasferite -, la stabilità macroeconomica e il ripristino delle infrastrutture critiche distrutte dalla Russia. Il prestito, che sarà finanziato dall’UE sui mercati finanziari, sarà erogato in rate trimestrali, con una continuità e una prevedibilità essenziali per mantenere l’Ucraina a galla nel contesto della guerra. Il prestito è collegato a una serie di riforme da adottare per rafforzare le istituzioni del Paese e prepararlo sia alla ricostruzione che al percorso di adesione all’UE.
Queste includono misure per la lotta alla corruzione, la riforma giudiziaria, il rispetto dello Stato di diritto, il buon governo e la modernizzazione delle istituzioni. Il loro stato di avanzamento sarà esaminato dalla Commissione prima dell’erogazione di ciascuna rata. Il testo è stato approvato con 507 voti a favore, 38 contrari e 26 astensioni.
“L’Ucraina sta combattendo per i valori europei. Il Parlamento europeo e l’Unione europea hanno dimostrato una notevole solidarietà con l’Ucraina sul fronte umanitario, militare e finanziario. E’ importante che abbiamo concesso all’Ucraina lo status di candidato all’UE. Ieri abbiamo lanciato la campagna europea ‘Generatori di speranzà per aiutare l’Ucraina a superare l’inverno. Oggi abbiamo approvato a larga maggioranza e a velocità record un pacchetto di aiuti da 18 miliardi per sopravvivere alla guerra e ripristinare le infrastrutture critiche”, ha dichiarato la presidente del Parlamento Roberta Metsola dopo il voto.
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Tetto al prezzo del gas, Pichetto “C’è la volontà di un accordo”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “La posizione dell’Italia è chiara e non condivide la proposta di tetto al prezzo del gas della Commissione europea. Durante il Consiglio Ue si è aperta una discussione molto positiva che dimostra la volontà di tutti di raggiungere un accordo su un provvedimento che abbia dei criteri che lo rendano efficace”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Picchetto Fratin a margine del Consiglio Ue straordinario Energia a Bruxelles.

“Si può fare a meno di fissare un tetto se i criteri decisi attraverso la mediazione fra le parti saranno chiari e volti a raggiungere l’obbiettivo prefissato, ossia quello di intervenire evitando un’esplosione dei prezzi”, ha aggiunto il ministro italiano.

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