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Dal Parlamento Europeo il premio Sacharov al popolo ucraino

STRASBURGO (ITALPRESS) – Il popolo ucraino, rappresentato dal suo presidente Volodymyr Zelensky, dai leader eletti e dalla sua società civile è il vincitore del Premio Sacharov 2022, il massimo riconoscimento assegnato dall’Eurocamera per la libertà di pensiero. La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha annunciato il vincitore dell’edizione 2022 del Premio in plenaria a Strasburgo, in seguito alla decisione della Conferenza dei Presidenti del Parlamento.
“Questo premio – ha detto Metsola – è per gli ucraini che combattono sul campo. Per quelli che sono stati costretti a fuggire. Per quelli che hanno perso parenti e amici. Per tutti quelli che si alzano e combattono per ciò in cui credono. So che il coraggioso popolo ucraino non si arrenderà, e non lo faremo nemmeno noi”.
La guerra di aggressione ingiustificata della Russia contro l’Ucraina sta infliggendo costi enormi al popolo ucraino, che non sta combattendo solo per proteggere le proprie case, la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale, ma anche per difendere la libertà, la democrazia, lo Stato di diritto e i valori europei “contro un regime brutale che cerca di minare la nostra democrazia, indebolire e dividere la nostra Unione”.
Con la nomina al Premio, vengono evidenziati gli sforzi del Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, insieme al ruolo di singoli individui, di rappresentanti della società civile e di istituzioni statali e pubbliche, tra cui i servizi di emergenza dello Stato ucraino, Yulia Pajevska, fondatrice dell’unità medica di evacuazione Angeli di Taira, Oleksandra Matviychuk, avvocatessa per i diritti umani e Presidente dell’organizzazione Centro per le libertà civili, il Movimento di resistenza civile Nastro giallo e Ivan Fedorov, sindaco della città ucraina di Melitopol, attualmente sotto occupazione russa.
La consegna del Premio Sacharov avverrà il 14 dicembre a Strasburgo.
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Von der Leyen “Ora consenso tra gli Stati per il price cap sul gas”

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STRASBURGO (ITALPRESS) -“Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa sono al 92%. La quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%, i 2/3 delle forniture russe è stato tagliato. Grazie a tutto questo siamo preparati per affrontare l’inverno”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa per anticipare le misure presenti nel nuovo pacchetto che dovrà essere presentato all’Europarlamento. “Avevamo proposto un tetto al prezzo del gas già a marzo ma allora c’era reticenza tra gli Stati. Oggi c’è una maggiore comprensione della misura. Sono fiduciosa che ora possiamo progredire su questa questione”.“Agiamo uniti e ci siamo preparati bene per l’inverno che ci aspetta, riempiendo i nostri depositi di gas, risparmiando energia e trovando nuovi fornitori. Ora possiamo affrontare i prezzi eccessivi e volatili con maggiore sicurezza”, ha detto Ursula von der Leyen. “Introdurremo un meccanismo temporaneo per limitare i prezzi eccessivi questo inverno, mentre sviluppiamo un nuovo benchmark in modo che il Gnl sia scambiato a un prezzo più equo”.
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Ucraina, Gentiloni “Non sacrifichiamo la libertà per l’economia”

STRASBURGO (ITALPRESS) – “Coordinamento, solidarietà e competitività sono le ‘tre parole chiavè con cui va affrontata la crisi energetica”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.
“Bisogna rifiutate la narrativa – aggiunge- che sostenere l’Ucraina significhi non essere capaci di aiutare i nostri cittadini. Non sacrificheremo la libertà per l’economia, Putin non ci dividerà”.
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Fuel EU, Assarmatori “Confermare esenzioni per cold ironing”

ROMA (ITALPRESS) – Confermare il regime di esenzione per i collegamenti soggetti a obblighi di servizio pubblico e per quelli con le isole minori e rigettare quegli emendamenti che, al contrario, metterebbero a repentaglio, se accolti, un principio costituzionalmente garantito come quello della continuità territoriale. E’ questa una delle richieste principali di Assarmatori, l’associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio, che riunisce numerose compagnie italiane di navigazione, fra cui quelle attive proprio in questi servizi, e alcuni tra i principali operatori mondiali in ogni settore del trasporto marittimo, al Parlamento UE, che mercoledì prossimo si riunirà in seduta plenaria a Strasburgo per votare la posizione negoziale sulla proposta Fuel EU Maritime, inserita all’interno del pacchetto Fit for 55. In tale occasione si deciderà sulla base di un accordo già raggiunto all’interno della Commissione Trasporti e Turismo che, pur non soddisfacendo interamente l’associazione, rappresenta un importante passo avanti per tutelare i collegamenti insulari, la mobilità locale e l’industria turistica a tutto questo strettamente legata.
“Oltre a prevedere tali importanti esenzioni, che ci auguriamo di rafforzare ed estendere a tutte le isole nel corso delle successive negoziazioni in vista dell’approvazione del testo finale del Regolamento, unitamente alla correzione di alcuni elementi critici che permangono – spiega il presidente di Assarmatori Stefano Messina -, l’intesa raggiunta in Commissione accoglie anche importanti elementi circa il profilo di responsabilità relativamente alle sanzioni previste dalla stessa proposta. Le compagnie di navigazione, infatti, non sarebbero chiamate a rispondere di violazioni se, opportunamente attrezzate per attingere energia da terra con il cold ironing, questo non fosse possibile per mancanza o malfunzionamento dell’infrastruttura. Analogamente, se non fossero disponibili i fuel alternativi, la responsabilità per il pagamento delle sanzioni ricadrebbe sul fornitore del carburante, con cui l’armatore ha stipulato un contratto, che risultasse inadempiente. Un ragionamento logico e di buon senso, che dovrà essere confermato dal Parlamento, rigettando inoltre quegli emendamenti che metterebbero a rischio la continuità territoriale”.
“Come detto, nonostante i passi avanti, permangono alcuni elementi critici – conclude Messina – che dovranno essere affrontati e risolti nei successivi passaggi negoziali, ma mercoledì si gioca già una partita importante e ci auguriamo che i parlamentari europei, a partire da quelli italiani, sappiano cogliere la portata di queste misure, confermando l’accordo raggiunto in Commissione. Un ringraziamento in tal senso deve essere rivolto ai deputati che hanno lavorato per tutelare questi servizi e la specificità del nostro Paese”.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Ucraina, Ue adotta nuove misure di assistenza militare

BRUXELLES (ITALPRESS) – Il Consiglio europeo ha adottato oggi misure di assistenza supplementari “a titolo dello strumento europeo per la pace (EPF) tese a sostenere ulteriormente le capacità e la resilienza delle forze armate ucraine”. In questo modo l’UE aumenta ancor più il sostegno che fornisce all’Ucraina per la difesa della sovranità e dell’integrità territoriale entro i confini del paese riconosciuti a livello internazionale e per la protezione della popolazione civile dalla guerra russa di aggressione in corso.
Con questa sesta tranche, del valore di 500 milioni, il contributo totale dell’UE a titolo dell’EPF a favore dell’Ucraina arriva a 3,1 miliardi.
La portata delle attrezzature da fornire nell’ambito del nuovo pacchetto di sostegno è in linea con le attuali priorità formulate dal governo ucraino. In questo contesto, le misure di assistenza comprendono 490 milioni di EUR per attrezzature militari concepite per l’uso letale della forza a fini difensivi e 10 milioni di EUR destinati a coprire l’invio di attrezzature e forniture, quali dispositivi di protezione individuale, kit di pronto soccorso e carburante. Inoltre, entrambe le misure di assistenza consentiranno anche la fornitura di servizi di manutenzione e riparazione delle attrezzature militari già donate dagli Stati membri dell’UE all’Ucraina a titolo dell’EPF.
Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, afferma: “La mobilitazione di 500 milioni di EUR aggiuntivi da parte degli Stati membri dell’UE è un’ulteriore dimostrazione che continuiamo a sostenere con fermezza le forze armate ucraine nella difesa del paese dall’escalation dell’aggressione illegale. I più recenti attacchi indiscriminati della Russia a danno di civili e di infrastrutture civili in Ucraina sono un’ulteriore prova della totale inosservanza dei diritti umani e del diritto internazionale da parte della Russia. L’UE continuerà a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”.
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Mattarella “L’Europa è un bersaglio di questa guerra”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa è un bersaglio di questa guerra. Ne sono sfidati i principi di civiltà, i valori che si sono affermati come risposta dei popoli alla barbarie della Seconda guerra mondiale e delle dittature che l’hanno provocata. Anche per questo l’Europa ha il dovere di una risposta unitaria e coerente. Ne è stata all’altezza con le sanzioni economiche alla Russia, con il sostegno alla resistenza dell’Ucraina e ai bisogni materiali della sua popolazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al merito del lavoro”.
“Vediamo, tuttavia, che la nostra Europa fatica a esprimere una politica di solidarietà e di coesione sulle conseguenze economiche e sociali di questa guerra – aggiunge il capo dello Stato -. Assistiamo a un’impennata dei prezzi dell’energia che è attribuibile soltanto in parte a scarsità di approvvigionamenti, ma trova radice in azioni speculative che minacciano la vita di migliaia di aziende e mettono in allarme tantissime famiglie. A questo va posto rimedio”.

– foto ufficio stampa Quirinale –
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Energia, Gentiloni “Fondi comuni europei saranno necessari”

ROMA (ITALPRESS) – “Senza solidarietà non si riesce ad affrontare una congiuntura così difficile: alta inflazione, la guerra, i prezzi dell’energia. Serve un di più di solidarietà, io sono fiducioso che, come è avvenuto per la pandemia, dopo una prima fase in cui ci sono stati tutti gli interessi nazionali, comprensibilmente, si vada verso un di più di solidarietà”. Lo dice al Tg1 il commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, in merito alla crisi energetica in Europa.
“Ci aiuteranno misure di limitazione del prezzo del gas, di sganciamento del mercato elettrico dal prezzo del gas – aggiunge -. Dobbiamo tuttavia sapere che l’economia sta rallentando, che per far fronte all’inflazione ci saranno condizioni finanziarie più strette, ma se in questa fase di rallentamento manteniamo la capacità di investire, di attuare i programmi di investimento credo che attraverseremo questa fase difficile senza una crisi drammatica”.
“Se non mettiamo in comune risorse economiche penso che rischiamo che le differenze tra Paesi che hanno più spazio di bilancio e quelli che ne hanno meno possano creare grossi problemi all’Unione a all’unità degli europei, quindi fondi comuni saranno necessari”, sottolinea Gentiloni, per il quale “la lezione di questa crisi è che bisogna essere competitivi e un pò più autonomi. I Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza sono esattamente concentrati sulla nostra competitività. Attuarli sarà fondamentale per riconquistare o mantenere il nostro ruolo nel mondo”.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Ucraina, deputati Ue chiedono forte aumento dell’assistenza militare

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – In una risoluzione i deputati de Parlamento europeo affermano che i risultati dei “referendum farsa”, condotti sotto la minaccia delle armi per annettere gli oblast di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia sono privi di valore e invitano i Paesi UE ad adottare ulteriori severe sanzioni. La risoluzione non legislativa è stata adottata con 504 voti a favore, 26 contrari e 36 astensioni. I deputati esortano gli Stati membri dell’UE e gli altri Paesi che sostengono l’Ucraina ad aumentare massicciamente l’assistenza militare, in particolare nelle aree richieste dal governo ucraino. I Paesi UE “esitanti” dovrebbero fornire la loro parte di assistenza militare necessaria, per contribuire ad abbreviare la guerra.
Le recenti minacce russe di usare armi nucleari sono irresponsabili e pericolose, avvertono i deputati, che invitano i Paesi UE e i partner internazionali a preparare una risposta rapida e decisiva nel caso in cui la Russia dovesse condurre un attacco nucleare contro l’Ucraina. Qualsiasi tentativo da parte della Russia di presentare gli attacchi ai territori occupati come un attacco alla Russia stessa, e quindi come motivo per un attacco nucleare, è illegale e privo di fondamento e non dissuaderà l’Unione Europea dal fornire ulteriore assistenza all’autodifesa dell’Ucraina. Il Parlamento europeo condanna la mobilitazione militare in Russia e le misure che obbligano i residenti dei territori temporaneamente occupati dall’Ucraina a prestare servizio nelle forze armate o ausiliarie russe, un atto che la Quarta Convenzione di Ginevra vieta. Al fine di mantenere la stabilità nel Caucaso meridionale e nell’Asia centrale, i deputati chiedono inoltre un maggiore sostegno ai Paesi della regione che hanno subito un afflusso di cittadini russi, in particolare Georgia, Kazakistan, Uzbekistan, Armenia e Kirghizistan. Per quanto riguarda le esplosioni sui gasdotti Nord Stream, i deputati affermano che aumentano le probabilità che si tratti del risultato di un atto coordinato e deliberato da parte di un attore statale. Le esplosioni dimostrano quanto sia pericolosa una politica di crescente dipendenza dai combustibili fossili russi e che l’uso dell’energia come arma è stato portato a un livello più pericoloso. La risoluzione invita gli Stati membri a considerare prioritaria la protezione delle infrastrutture critiche europee e a sostenere ulteriormente la resilienza dei partner dell’Europa orientale e dei Balcani occidentali. Infine, i deputati chiedono l’istituzione di un tribunale internazionale ad hoc per il crimine di aggressione contro l’Ucraina, per perseguire Putin, tutti i funzionari civili e militari russi e i responsabili della pianificazione, del lancio e della conduzione della guerra in Ucraina.
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