ROMA (ITALPRESS) – “Vladimir Putin pensava di dividerci e invece ci ha unito ancora di più”. Lo dice a Repubblica il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. “Abbiamo deciso che questioni nazionali come energia e Difesa saranno trattate con uno spirito di sovranità europea”. “Abbiamo in riserva altre sanzioni aggiuntive” per la Russia, sottolinea Michel. “Ovviamente la Nato resta un pilastro – prosegue- ma tutti i leader Ue hanno capito che aumentare le nostre capacità militari significa rafforzare l’Alleanza”. “In pochi giorni l’Ue ha raddoppiato fino a un miliardo di euro il fondo di aiuti militari all’Ucraina – riporta il leader europeo – è Putin che ha involontariamente contribuito a questa accelerazione”. Il presidente russo “vede la democrazia come una pandemia e ne teme il contagio su popolazioni russofone”. “Tutto quello che facciamo è per portare la Russia a negoziare una soluzione diplomatica – aggiunge – Putin sta già perdendo la battaglia della comunicazione”.
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Ucraina, Michel: “Pronte nuove sanzioni per la Russia”
Draghi “A Versailles un successo, mai vista l’Ue così compatta”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Questo Consiglio europeo è stato un successo, raramente ho visto l’Unione europea così compatta, specialmente nella discussione di ieri c’era uno spirito di solidarietà su tutti gli argomenti trattati che non credo di ricordare nei tanti consigli a cui ho partecipato”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine del vertice informale Ue a Versailles con energia, difesa, situazione macroeconomica come temi in agenda. “La risposta alla situazione energetica è fondata su 4 pilastri. Il primo è la diversificazione, in due sensi: innanzitutto quello nei confronti di altri fornitori di gas rispetto al gas russo. Su questo noi abbiamo già cominciato a lavorare, l’altra direzione della diversificazione è quella della sostituzione di fonti fossili con rinnovabili, questa è l’unica strada su cui contare nel lungo periodo, ma occorre fare molto di più ora in questa situazione per aumentare visibilmente gli investimenti in quest’area. Il secondo pilastro – ha proseguito – è quello di introdurre un tetto ai prezzi del gas. Questo è un argomento molto complesso, Io credo che qualche effetto importante lo possa avere. Il terzo pilastro, in parte connesso a questo, è come staccare il mercato dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili dal mercato del gas. Il quarto punto è la tassazione degli extra profitti delle società elettriche, ed è molto importante che la Commissione l’abbia riconosciuto nella sua comunicazione di qualche giorno fa”.
Sulla difesa il premier Draghi ha spiegato che c’è stata una discussione breve ma interessante: “Quello che ha citato Josep Borrell, un dato interessante, è che l’Unione Europea spende per la Difesa tre volte quello che spende la Russia. Francamente è un dato che mi ha sorpreso, pensavo fosse molto meno. Quello che noi dobbiamo ora raggiungere è un coordinamento di gran lunga migliore di quello che c’è oggi”. Per quanto riguarda la situazione macroeconomica Draghi ha spiegato come questo sia un momento di grande incertezza, “non si può dire che l’economia vada male perchè l’Europa continua a crescere. Nello stesso tempo questa incertezza suggerisce preoccupazioni per il futuro e quindi detta quella che è l’agenda di politica economica per i prossimi mesi. Qui bisogna tener presente una cosa, i bisogni finanziari dell’Unione Europea per rispettare gli obiettivi di clima, gli obiettivi di difesa e una politica dell’energia sono molto grandi”.
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Ucraina, Zelensky “L’Ue deve fare di più”
KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “L’Unione europea deve fare di più per noi, per l’Ucraina e per sè stessa. Lo stiamo aspettando”. A dirlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale – non nascondendo la propria delusione – ha parlato di sanzioni europee “non sufficienti se la Russia continuerà la sua campagna di bombardamenti”. In un video realizzato tra le strade di Kiev, Zelensky ha auspicato che le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia “devono essere più forti. Bisogna che le decisioni degli uomini politici coincidano con gli umori dei loro popoli, dei popoli europei. Tra i popoli c’è molto sostegno: almeno il 60% degli europei è a favore”. Poi, riferendosi alla riunione dei leader dell’UE di ieri a Versailles, Zelensky ha affermato che “l’Ucraina conosce i leader che ci hanno sostenuto e coloro che hanno taciuto e hanno cercato di annacquare la formulazione per renderla insufficiente per l’Ucraina, per l’Europa e per la nostra libertà”.
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Il Parlamento Ue chiede un giro di vite contro i “passaporti d’oro”
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il Parlamento Europeo propone nuove norme comuni per far fronte ai problemi legati ai programmi di “cittadinanza e soggiorno in cambio d’investimenti” e fermare la messa in vendita della cittadinanza UE.
Gli eurodeputati hanno approvato una relazione d’iniziativa legislativa che invita la Commissione a presentare una proposta entro la fine del suo mandato. L’impegno della Commissione e di Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti per limitare l’accesso ai “passaporti d’oro” ai milionari russi con legami con il governo è stato discusso lunedì durante la sessione plenaria.
Il testo è stato approvato con 595 voti favorevoli, 12 contrari e 74 astensioni (a maggioranza assoluta).
I programmi di “cittadinanza in cambio d investimenti” (CBI – Citizenship by investment), che consentono a cittadini di paesi terzi di acquisire i diritti di cittadinanza in cambio di una somma di denaro, compromettono l’essenza della cittadinanza dell’UE. Il Parlamento descrive la pratica in atto a Malta, in Bulgaria e a Cipro come “fenomeno di parassitismo”, poichè gli Stati membri vendono ciò che non avrebbe mai dovuto diventare una merce. I deputati europei affermano che alcune domande sono state accettate anche quando non rispettavano i requisiti. Chiedono quindi che tali programmi siano gradualmente eliminati a causa dei rischi che comportano.
Pur osservando che i programmi di “soggiorno in cambio d’investimenti” (RBI – Residence by investment) pongono rischi meno gravi, il Parlamento chiede norme UE per contrastare il riciclaggio di denaro, la corruzione e l’evasione fiscale, prevedendo, tra l’altro: “rigorosi controlli dei precedenti personali dei richiedenti” (familiari e origine dei fondi inclusi), controlli obbligatori nelle banche dati dell’Unione e procedure di controllo nei paesi terzi; “obblighi di comunicazione per gli Stati membri, compreso un sistema di “notifica e consultazione” per consentire agli altri paesi UE di sollevare obiezioni”; e requisiti minimi per i richiedenti di residenza fisica, coinvolgimento attivo minimo, qualità, valore aggiunto e contributo all’economia.
Il Parlamento accoglie con favore l’impegno dei Paesi UE nell’adottare misure che limitino la vendita della cittadinanza ai cittadini russi vicini al governo russo, e chiede di cessare con effetto immediato l’applicazione dei programmi CBI e RBI a tutti i richiedenti russi. I deputati esortano i governi dell’UE a riesaminare tutte le domande approvate negli ultimi anni e garantire che “nessun russo avente legami finanziari, commerciali o di altro tipo con il regime di Putin conservi i propri diritti di cittadinanza e soggiorno “. Inoltre, chiedono alla Commissione di vietare i programmi RBI per i cittadini russi soggetti a sanzioni.
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Bce, i tassi restano invariati, rivisto il programma di acquisto titoli
FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Sulla base della sua valutazione aggiornata e tenendo conto del contesto di incertezza, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha oggi rivisto il calendario del Programma di acquisto di attività per i prossimi mesi. Gli acquisti netti mensili nel quadro del Programma saranno pari a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno. La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre sarà guidata dai dati e rifletterà l’evolversi della valutazione delle prospettive. “Se i nuovi dati confermeranno l’aspettativa che le prospettive di inflazione a medio termine non si indeboliranno neanche dopo la conclusione degli acquisti netti di attività, il Consiglio direttivo porrà termine agli acquisti netti nel quadro del PAA nel terzo trimestre – spiega la Bce -. Se invece le prospettive di inflazione a medio termine cambieranno e le condizioni di finanziamento risulteranno incoerenti con ulteriori progressi verso l’obiettivo del 2%, il Consiglio direttivo è pronto a rivedere il calendario degli acquisti netti di attività in termini di entità e/o durata”.
“L’invasione russa dell’Ucraina segna uno spartiacque per l’Europa. Il Consiglio direttivo esprime il suo pieno sostegno al popolo ucraino – si legge in una nota -. Assicurerà condizioni di liquidità distese e attuerà le sanzioni decise dall’Unione europea e dai governi europei. Il Consiglio direttivo intraprenderà qualsiasi azione necessaria per adempiere il mandato della BCE di perseguire la stabilità dei prezzi e per preservare la stabilità finanziaria”.
Il Consiglio direttivo intende inoltre continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finchè sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.
Qualsiasi modifica dei tassi di interesse di riferimento della Bce avverrà qualche tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività nel quadro del PAA da parte del Consiglio direttivo e sarà graduale.
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Tajani “Rinviare il Patto di Stabilità Ue”
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Bisogna intervenire rinviando il Patto di stabilità, che non può entrare in vigore nuovamente il 1° gennaio 2023”. Lo ha detto Antonio Tajani, eurodeputato e coordinatore nazionale di Forza Italia, a margine della sessione plenaria del Parlamento europeo.
“E’ necessario puntare sugli Eurobond, quindi raccogliere denaro per dar vita ad un nuovo e stabile Recovery plan. La Banca centrale europea deve continuare ad acquistare titoli di stato dopo il 31 marzo, per evitare una crisi finanziaria e dare più stabilità alle banche”, ha aggiunto Tajani.
“Non possiamo permetterci, specialmente dopo la pandemia e la crisi del 2008, di riaffrontare un periodo di decrescita”, ha sottolineato il coordinatore di Forza Italia.
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Dalla Commissione Ue un piano per affrancarsi dal gas russo
ROMA (ITALPRESS) – La Commissione europea ha proposto oggi una bozza di piano per affrancare l’Europa dai combustibili fossili russi ben prima del 2030, cominciando con il gas, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Il piano delinea inoltre una serie di misure volte a rispondere all’aumento dei prezzi dell’energia in Europa e a ricostituire le scorte di gas per il prossimo inverno. Da vari mesi l’Europa si trova ad affrontare un aumento dei prezzi dell’energia, ma ora l’incertezza sull’approvvigionamento sta aggravando il problema. REPowerEU mirerà a diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, accelerare la diffusione di gas rinnovabili e sostituire il gas nel riscaldamento e nella produzione di energia, rendendo così possibile ridurre di due terzi la domanda dell’UE di gas russo entro la fine dell’anno.
“Dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio, dal carbone e dal gas russi. Non possiamo assolutamente fare affidamento su un fornitore che ci minaccia esplicitamente. Dobbiamo agire ora per attenuare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare le fonti di approvvigionamento di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l’energia pulita – afferma Ursula von der Leyen, presidente della Commissione -. Quanto più velocemente passeremo alle energie rinnovabili e all’idrogeno, associati a una maggiore efficienza energetica, tanto più velocemente saremo di fatto indipendenti e in controllo del nostro sistema energetico. Discuterò le idee della Commissione con i leader europei a Versailles nel corso di questa settimana e mi impegnerò poi per attuarle rapidamente con la mia squadra”.
Per Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, “è giunto il momento di affrontare le nostre vulnerabilità e di diventare rapidamente più indipendenti nelle nostre scelte energetiche, è giunto il momento di passare alle fonti rinnovabili alla velocità della luce: le fonti rinnovabili sono una fonte di energia a basso costo, pulita e potenzialmente infinita e, invece di finanziare l’industria dei combustibili fossili altrove, creano posti di lavoro qui. La guerra di Putin in Ucraina dimostra l’urgenza di accelerare la transizione verso l’energia pulita”.
“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha aggravato la situazione della sicurezza dell’approvvigionamento e portato i prezzi dell’energia a livelli senza precedenti. Per le restanti settimane di quest’inverno l’Europa dispone di quantità di gas sufficienti, ma dobbiamo ricostituire urgentemente le riserve per il prossimo anno – sottolinea Kadri Simson, Commissaria per l’Energia -. La Commissione proporrà pertanto che entro il 1º ottobre gli impianti di stoccaggio di gas nell’UE siano riempiti almeno al 90 %. Abbiamo inoltre delineato la regolamentazione dei prezzi, gli aiuti di Stato e le misure fiscali intesi a proteggere le famiglie e le imprese europee dall’impatto dei prezzi eccezionalmente elevati”.
Il pacchetto di misure della Commissione sui prezzi dell’energia dell’ottobre scorso ha aiutato gli Stati membri ad attenuare l’impatto dei prezzi elevati sui consumatori vulnerabili e rimane un quadro di riferimento importante per le misure nazionali. Oggi la Commissione presenta agli Stati membri ulteriori orientamenti, che confermano la possibilità di regolamentare i prezzi in circostanze eccezionali e definiscono le modalità con cui gli Stati membri possono ridistribuire ai consumatori le entrate derivanti dagli elevati profitti del settore energetico e dallo scambio di quote di emissione.
Le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato offrono poi agli Stati membri la possibilità di fornire sostegno a breve termine alle imprese colpite dai prezzi elevati dell’energia e di contribuire a ridurne l’esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia a medio-lungo termine. A seguito di una consultazione su modifiche mirate degli orientamenti in materia di aiuti di Stato relativi al sistema di scambio di quote di emissione, la Commissione consulterà gli Stati membri anche in merito alla necessità e all’ambito di applicazione di un nuovo quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato che consenta di fornire aiuti alle imprese colpite dalla crisi, in particolare quelle che devono far fronte a costi energetici elevati.
La Commissione intende presentare entro aprile una proposta legislativa che preveda che gli impianti di stoccaggio sotterraneo di gas in tutta l’UE siano riempiti per almeno il 90 % della capacità entro il 1º ottobre di ogni anno. La proposta comporterebbe il monitoraggio e l’applicazione dei livelli di riempimento e integrerebbe accordi di solidarietà tra gli Stati membri. La Commissione prosegue l’indagine sul mercato del gas in risposta alle preoccupazioni su potenziali distorsioni della concorrenza da parte degli operatori, in particolare Gazprom.
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Dall’Ue nuove sanzioni alla Russia, 160 persone in black list
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di imporre misure restrittive ad altre 160 persone in relazione all’aggressione militare russa ingiustificata e non provocata in corso contro l’Ucraina e alle azioni che minano o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. “Aggiungiamo oggi al nostro elenco di sanzioni ulteriori individui chiave e i loro familiari che hanno un ruolo economico significativo nel sostenere il regime di Putin e beneficiano finanziariamente del sistema. Ora sono soggetti a congelamento dei beni e divieti di viaggio. Il nostro messaggio è chiaro: Coloro che consentono l’invasione dell’Ucraina pagano un prezzo per le loro azioni”, afferma Josep Borrell, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza. L’elenco è composto da 14 oligarchi e importanti uomini d’affari coinvolti in settori economici chiave che forniscono una sostanziale fonte di reddito alla Federazione Russa – in particolare nei settori metallurgico, agricolo, farmaceutico, delle telecomunicazioni e digitale -, nonchè i loro familiari. La decisione odierna integra gli elenchi degli oligarchi coinvolti nei settori del petrolio, del gas, delle banche, dei media e dei trasporti, decisi dal Consiglio il 23 e 28 febbraio 2022.
Restrizioni pure per 146 membri del Consiglio della Federazione Russa, che hanno ratificato le decisioni del governo del “Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza tra la Federazione Russa e la Repubblica popolare di Donetsk” e del “Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza tra la Federazione Russa e la Repubblica popolare di Luhansk”. Complessivamente, le misure restrittive dell’UE si applicano ora a un totale di 862 persone e 53 entità. Le persone designate sono soggette a blocco dei beni e ai cittadini e alle imprese dell’UE è vietato mettere a loro disposizione fondi. Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio, che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell’UE.
(ITALPRESS).









