Home Qui Europa Pagina 6

Qui Europa

Ue, Mattarella “Non si può prescindere dall’Italia”

ROMA (ITALPRESS) – “Non si può prescindere dall’Italia”. Così, secondo quanto si apprende, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale il premier Giorgia Meloni e una delegazione di ministri per la tradizionale colazione di lavoro alla vigilia del Consiglio Europeo. Il capo dello Stato ha comunque fatto presente che non è suo compito entrare nelle dinamiche politiche europee di questi giorni.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

Meloni “L’Europa deve fare meno e meglio”

ROMA (ITALPRESS) – “Quello che l’Ue ha di fronte oggi è un compito molto arduo, deve ripensare alle sue priorità, deve riscoprire il suo ruolo nella storia. Continuo a ritenere che la risposta a questo declino sia nella necessità di fare meno e di fare meglio”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in vista della riunione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. “Tutte le forze politiche hanno parlato della necessità di un cambiamento, nessuno si è presentato agli elettori dicendo che l’Ue andasse bene così, tutti hanno concordato che l’Ue deve intraprendere una direzione diversa. Questo posizionamento è frutto di una consapevolezza confermata dal voto dei cittadini”, ha aggiunto. Secondo Meloni “le istituzioni europee in passato non sono mai state pensate in una logica di maggioranza e opposizione ma in una logica neutrale, così gli incarichi apicali sono stati affidati indipendentemente da logiche di maggioranza e opposizione perchè si materializza in Parlamento. Oggi si sceglie di aprire uno scenario nuovo e la logica del consenso viene scavalcata dalla logica dei caminetti. L’errore che si sta per compiere con questa logica è un errore importante per un’Europa che non sembra comprendere la sfida che ha di fronte, oppure che la comprende ma preferisce dare priorità ad altro”. Il premier ha quindi sottolinetato come “i cittadini hanno detto chiaramente qual è il modello che preferiscono tra l’Ue dei compromessi a ribasso e le sfide al rialzo. Se c’è un dato indiscutibile è la bocciatura delle politiche portate avanti dalle forze dei governi in molte nazioni europee. C’è anche chi sostiene che i cittadini non siano abbastanza maturi per prendere decisioni e che l’oligarchia sia in fondo la sola forma accettabile di democrazia, ma io non sono di questo avviso, ho combattuto questo principio surreale in Italia e lo faremo anche in Ue. Sono convinta che il popolo abbia sempre ragione e che sia dovere di chiunque seguire le indicazioni che vengono dai cittadini, non conosco alternative alla democrazia e mi batterò sempre contro chi vorrebbe sublimare una visione oligarchica e tecnocratica della politica e della società”, ha concluso Meloni.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Fitto “Dall’Ue via libera alla proroga di Decontribuzione Sud”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il ministro agli Affari Europei, Raffaele Fitto, ha incontrato oggi a Bruxelles la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager.
Il colloquio si è incentrato sul tema della cosiddetta “Decontribuzione Sud”, una misura legata al Temporary Framework, lo strumento attivato dalla Commissione europea per far fronte alla pandemia e successivamente a seguito della guerra in Ucraina ed in scadenza il prossimo 30 giugno.
E’ a causa di questo carattere temporaneo che la decontribuzione sud negli anni scorsi era stata autorizzata da Bruxelles solo per periodi brevi e mai superiori ai dodici mesi.
“Ho discusso con la vice presidente Vestager del futuro di questa misura che, alla luce del venir meno del Temporary Framework dovrà essere modificata e resa più mirata facendo leva su una o più diverse basi giuridiche – ha dichiarato il ministro Fitto al termine del colloquio -. L’obiettivo è quello di trasformarla, d’intesa con la Commissione europea, in uno strumento più a lungo termine e maggiormente orientato verso gli investimenti”.
“Al tempo stesso – continua Fitto – ho ringraziato Vestager per aver accolto, nel rispetto della normativa europea, la richiesta del Governo italiano di una modifica della misura e di un’ultima proroga per ulteriori sei mesi del periodo a cui si applica la “decontribuzione” nella consapevolezza che si tratta in questa fase di una misura molto importante per l’economia e l’occupazione del nostro Mezzogiorno. Un risultato importante – conclude il ministro -, frutto di un grande impegno del Governo e giunto al termine di un proficuo ed approfondito dialogo con la Commissione europea”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Bce, ripresa meglio del previsto grazie alle famiglie

ROMA (ITALPRESS) – La ripresa registrata dall’economia dell’area dell’euro agli inizi del 2024 ha superato i livelli attesi dagli esperti della BCE nelle proiezioni dello scorso marzo, grazie all’impulso fornito dall’interscambio netto e dall’aumento della spesa delle famiglie”. Lo scrive la Bce nel Bollettino economico.
Secondo le informazioni più recenti “la crescita è destinata a proseguire nel breve periodo, a un ritmo superiore rispetto a quello precedentemente previsto. Il reddito disponibile reale dovrebbe continuare a crescere in presenza di una robusta dinamica salariale, del graduale aumento della fiducia e del miglioramento delle ragioni di scambio, dando luogo a una ripresa trainata dai consumi nel corso del 2024. Lo slancio impresso dall’interscambio netto agli inizi dell’anno riflette in parte la volatilità seguita al calo temporaneo segnato alla fine del 2023. Ci si attende tuttavia che la domanda estera continui a crescere, sostenendo l’espansione delle esportazioni dell’area. Nel medio periodo l’impatto negativo del passato inasprimento della politica monetaria subirebbe una progressiva riduzione e l’attività sarebbe sorretta dall’ipotizzato allentamento delle condizioni di finanziamento, in linea con le aspettative di mercato riguardo all’evoluzione futura dei tassi di interesse. La crescita trarrebbe altresì beneficio dalla tenuta del mercato del lavoro, in un contesto in cui il tasso di disoccupazione scenderebbe su livelli storicamente bassi nel prosieguo dell’orizzonte temporale di proiezione. Nel periodo considerato la produttività dovrebbe segnare un’accelerazione al riassorbirsi di alcuni dei fattori ciclici che ne hanno ridotto la crescita nel recente passato. Si prevede che, complessivamente, il tasso di incremento medio annuo del PIL in termini reali sia pari allo 0,9 per cento nel 2024 e salga all’1,4 nel 2025 e all’1,6 nel 2026. Rispetto alle proiezioni dello scorso marzo le prospettive di crescita del PIL sono state riviste verso l’alto per il 2024, in conseguenza dell’inattesa dinamica positiva evidenziata agli inizi dell’anno e del miglioramento delle informazioni più recenti; per il 2025 hanno subito una lieve correzione al ribasso, restando invariate per il 2026.
La Bce “non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi” e anche dopo il taglio dei tassi a giugno resta “determinata ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine e manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finchè necessario”. Tuttavia, si legge nel Bollettino economico, pur con un’inflazione tornata ad accelerare a maggio al 2,6%, “gran parte delle misure dell’inflazione di fondo è nuovamente scesa ad aprile” confermando “il quadro di graduale diminuzione delle pressioni sui prezzi”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Ue, procedura deficit contro Italia e altri sei paesi

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione europea ha avviato una procedura per deficit eccessivo per sette paesi, tra cui l’Italia.
Oltre all’Italia, anche Francia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia.
Il report diffuso oggi, ha spiegato la Commissione, è soltanto il primo passo verso l’apertura delle procedure per deficit eccessive. La Commissione proporrà al Consiglio raccomandazioni per porre fine alla situazione di disavanzo nell’ambito del pacchetto autunnale del semestre europeo.
Secondo l’organo esecutivo dell’Ue, Italia e Grecia ora presentano squilibri, dopo il giudizio di “squilibri eccessivi” che i due paesi avevano fino allo scorso anno, dal momento che le vulnerabilità sono diminuite ma rimane comunque una preoccupazione. Francia, Spagna e Portogallo, invece, secondo la Commissione, non presentano più squilibri poichè le vulnerabilità sono complessivamente diminuite.
La Commissione ha fornito orientamenti politici agli Stati membri nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo 2024.
“Il pacchetto di primavera di quest’anno – afferma il commissario all’Economia Paolo Gentiloni – arriva in un momento di graduale ripresa economica, ma anche di elevate tensioni geopolitiche e complesse sfide economiche e sociali”. Per Gentiloni “le politiche economiche e fiscali stanno ora entrando in un nuovo ciclo. Questo non significa ‘ritorno alla normalità’, perchè non viviamo tempi normali;,e sicuramente non un ‘ritorno all’austerità’, perchè sarebbe un terribile errore”, aggiunge Gentiloni.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Ue, ancora lontano l’accordo sui nuovi vertici

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Non c’è ancora l’accordo sulle nomine per i vertici della nuova legislatura dell’Unione europea. All’incontro informale, i leader dei paesi membri sono usciti senza una decisione.
Alla cena con i leader di ieri sera “ci siamo scambiati opinioni, tenendo conto del risultato delle elezioni e per preparare la riunione formale del Consiglio europeo che si svolgerà la prossima settimana a Bruxelles”, ha spiegato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
“E’ stato un bel confronto – ha aggiunto – e va nella giusta direzione. Non c’era nessun accordo stasera in questa fase. I partiti stanno svolgendo un ruolo e questo è naturale in un momento politico come questo. Hanno fatto delle proposte e nei prossimi giorni lavoreremo ulteriormente per le decisioni che dobbiamo prendere”.
Occorrerà stabilire i nomi e fare il punto sul programma. “A giugno dovremo prendere due decisioni importanti”, ha evidenziato Michel. Una riguarda il “ciclo istituzionale” e l’altra “l’agenda strategica”. “Abbiamo iniziato a lavorare su questo tema molti mesi fa, a Granada”, ha detto. E questo, ha assicurato, sarà un argomento all’ordine del giorno la prossima settimana. “Sono convinto che potremo anche concordare l’orientamento perchè dobbiamo essere d’accordo su una squadra e su un programma”.
Di fronte alla rosa di nomi che emerge in queste ore, però, il premier ungherese Viktor Orban non ci sta: “Oggi a Bruxelles la volontà del popolo europeo è stata ignorata”, ha scritto Orban su X. “Il risultato delle elezioni europee – ha continuato – è chiaro: i partiti di destra si sono rafforzati, la sinistra e i liberali hanno perso terreno. Il Ppe, invece di ascoltare gli elettori, alla fine si è alleato con i socialisti e i liberali: oggi hanno stretto un accordo e si sono spartiti i vertici dell’Ue. A loro non interessa la realtà, non si preoccupano dei risultati delle elezioni europee e non si preoccupano della volontà del popolo europeo”, ha aggiunto Orban, che ha annunciato: “Uniremo le forze della destra europea e lotteremo contro i burocrati favorevoli all’immigrazione e alla guerra”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Mattarella “Ue essenziale per non cadere nell’irrilevanza”

ROMA (ITALPRESS) – L’Unione Europea “oltre a essere giustamente definita ‘infaticabile costruttore di pacè, è essenziale per non cadere nella irrilevanza. Toccherà ora al Parlamento Europeo, appena designato dalla sovranità dei popoli europei, definire la propria identità e concorrere, con i governi, alle scelte di fronte alle quali siamo, senza indugio”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’Assemblea 2024 di Confcommercio.
“Il commercio è libertà. E’ veicolo di libertà. Libertà di fare. Libertà di scambio. Libertà di impresa. Di scelta per i consumatori. Volontà e capacità di corrispondere ai bisogni delle persone, delle famiglie. Il commercio è valore: dà valore alle cose. E’ specializzazione. E’ territorio. E’ innovazione. Circolazione di consumi e di costumi, di idee – ha detto il capo dello Stato -. Il commercio accompagna la crescita delle persone, alimenta, con l’accesso ai beni, la società del benessere. Quella che l’Italia ha conosciuto con la Repubblica, dopo la Liberazione. Quella società garantita dalla pace, conseguita in Europa con la realizzazione dell’Unione. Il commercio è dunque servizio alla coesione sociale, spinta allo sviluppo. Strumento essenziale per obiettivi come la sostenibilità ambientale. Palestra per l’integrazione, come testimonia la presenza, significativa, di aziende guidate da immigrati da altri Paesi”.
“Il commercio, radice tra le più antiche della civiltà europea, costituisce un pilastro del modello sociale del continente, oltre che un motore decisivo, imprescindibile, dell’economia – ha proseguito Mattarella -. E’ stato un elemento generativo della società moderna. L’Italia dei Comuni e delle libertà comunali deve molto ai mercanti. In quella esperienza si sono saldate le aspirazioni di autonomia – e, non a caso, l’Italia è anzitutto quella dei Comuni – con le aspirazioni del progresso sociale rispetto al feudalesimo, della innovazione, della nascita delle città, di quella che oggi chiameremmo internazionalizzazione per i rapporti creati con i corrispondenti esteri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

Europee, l’ultradestra cresce ovunque ma il Ppe è ancora il primo partito

ROMA (ITALPRESS) – Crescita diffusa della destra, anche estrema, ma il Partito popolare europeo è ancora il primo partito. Come confermano i dati che arrivano in particolare da Francia e Austria, ma anche dal Belgio, la destra aumenterà il proprio peso all’interno del Parlamento. Tiene comunque il Ppe, che secondo le ultime stime dell’Eurocamera manterrebbe la maggioranza con 184 seggi, seguito dal Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici con 139 seggi. Quindi i liberali di Renew Europe con 80 seggi e a seguire il Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei che ne conquisterebbero 73. Ancora: la destra di Id 58; i Verdi 52; The Left (La Sinistra al Parlamento Europeo) 36; 50 seggi andrebbero a non iscritti e altrettanti a neoeletti senza appartenenza a un gruppo politico del Parlamento uscente.
(ITALPRESS).

 

fonte foto: IPA