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Patto di Stabilità Ue, Brunetta “Servono nuove regole per la crescita”

ROMA (ITALPRESS) – “Il dibattito sulle regole del Patto di stabilità e crescita (Psc) ricorda la lettera rubata di Edgar Allan Poe: tutti cercano la soluzione per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche, eppure ce l’hanno già davanti agli occhi. Si chiama Next Generation Eu. Quello è il metodo, quella è la strada, quello è il modello di governance”. Lo scrive il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, in un intervento sul Corriere della Sera.
“Su una cosa i Paesi membri dell’Ue dovrebbero essere tutti concordi – prosegue il ministro -: senza finanze pubbliche sostenibili e regole credibili e applicabili che le sovraintendano, i Governi sarebbero costretti a intervenire nell’economia in maniera preponderante e continua, limitando il funzionamento del libero mercato sul quale l’Unione è fondata. Crescita economica e sostenibilità delle finanze pubbliche, tuttavia, non sono due obiettivi antitetici, ma complementari. La soluzione ce l’abbiamo già ed è quella di rendere permanente il meccanismo di governance introdotto con il Next Generation Eu. Anzichè il bastone della rigidità delle regole, delle procedure di infrazione e dei meccanismi sanzionatori, peraltro mai applicati, è più efficace usare la carota dei fondi condizionati alle politiche economiche virtuose”. Quindi “i governi, coerentemente con la strategia europea per la crescita, dovrebbero mettere in campo, soprattutto, gli investimenti necessari ad attuarla, scorporandoli con l’introduzione di una golden rule. Con una maggior crescita indotta da una spesa qualificata per investimenti di scala europea, accompagnata dalle riforme, e il controllo della spesa improduttiva assicurata dal meccanismo di governance, la sostenibilità delle finanze pubbliche sarebbe assicurata naturalmente – conclude Brunetta -, senza la necessità di rigide regole e opinabili parametri quantitativi di varia natura”.
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L’ultimo saluto a Sassoli, la moglie “Vita bella finita troppo presto”

ROMA (ITALPRESS) – “Sarà dura, durissima, ma in questi anni ci hai dimostrato che niente è impossibile”. Le commosse parole della moglie Alessandra Vittorini sono la migliore sintesi del grande vuoto lasciato da David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, scomparso l’11 gennaio all’età di 65 anni. Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Roma, si sono svolti i funerali di Stato.
Il feretro, sul quale campeggiava la bandiera dell’Unione Europea, è stato ricevuto con il picchetto d’onore, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, e le istituzioni Ue: la presidente ad interim del Parlamento europeo Roberta Metsola, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.
In chiesa visibilmente commossi la moglie Alessandra Vittorini e i figli Giulio e Livia, avvolti dall’affetto delle 4000 persone che hanno portato il loro omaggio ieri a Sassoli nella camera ardente in Campidoglio, da cui alle 11.50 il feretro è partito per arrivare in Basilica dieci minuti più tardi. Fuori è stato allestito un maxischermo che ha trasmesso in diretta la funzione.
La bara è arrivata avvolta nella bandiera europea, attesa da tutti i presenti in chiesa tra cui anche il premier spagnolo Pedro Sanchez. Sono stati in 300 i partecipanti alla funzione tra cui anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il
segretario del Pd Enrico Letta, il senatore a vita Mario Monti, Gianni Letta. Oltre al capo dello Stato Mattarella, i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, il presidente del Consiglio Mario Draghi.
I funerali sono stati officiati dall’arcivescovo di Bologna Cardinale Matteo Zuppi, amico fraterno e compagno di scuola di David al liceo Virgilio, e concelebrata dall’arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori, dal Vicario generale per la diocesi di Roma Cardinale Angelo De Donatis, dal segretario per i Rapporti con gli Stati Paul Gallagher, da monsignor Massimiliano Boiardi e da padre Francesco Occhetta.
“Non ideologie ma ideali”. Con queste parole Zuppi ha ricordato l’amico nell’omelia in cui ha sottolineato come sia stato “beato anche nella sofferenza della malattia, vissuta con dignità senza lamentarsi. David era un uomo di tutti, la politica per lui era democrazia, voleva un’Europa Unita”.
Nel suo saluto la moglie di Sassoli ha ricordato: “Ci siamo cercati e trovati sui banchi di scuola, ti ho sempre condiviso con altri tra famiglia, lavoro, politica, altri luoghi e altri tempi… ho avuto una vita bella, anche se un pò complicata, e finirla a 65 anni è davvero troppo presto: questo mi dicevi solo due settimane fa”. “Sarà dura, durissima, ma in questi anni ci hai dimostrato che niente è impossibile”, ha aggiunto.
“Grazie papà, buona strada”, così la figlia Livia, che del padre David ha sottolineato il prezioso esempio di vita nell’ottica della verità e moralità.
E suo fratello Giulio, che ha parlato per primo, molto commosso, ricordando i momenti in famiglia, sempre affettuosi e formativi, e ha lasciato spazio ad una tenera battuta: “Mi hai lasciato tanto, non i capelli” ricordando la spontaneità e “i modi di fare sempre autentici, in ogni contesto” del padre, e come “non abbia mai fatto pesare la sua malattia, nè ora nè anni fa”.
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Sassoli, in Campidoglio il commosso saluto della politica e della gente

ROMA (ITALPRESS) – Personalità di primo piano del panorama politico e tantissimi cittadini comuni hanno reso l’ultimo omaggio a David Sassoli alla camera ardente allestita in Campidoglio.
La salma del presidente del Parlamento Europeo, scomparso l’11 gennaio all’età di 65 anni, è giunta in Campidoglio intorno alle 9. Il feretro è stato accolto dalla moglie Alessandra e dai figli Giulio e Livia. Accanto a loro il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Poco dopo è arrivato in Campidoglio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito dal presidente del consiglio Mario Draghi. Tra i presenti, nel corso della mattinata, i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Tutti i leader di partito si sono recati in Campidoglio per l’ultimo saluto a Sassoli. Tra loro Enrico Letta (Pd), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Matteo Renzi (Italia Viva), Matteo Salvini (Lega), Giuseppe Conte (M5S)e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana).
Presente anche il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, per il quale Sassoli è stato “un grande presidente dell’Europarlamento. Abbiamo collaborato tanto, pur appartenendo a forze politiche diverse”. Parole di cordoglio anche da parte della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Sassoli era uno dei migliori avversari politici. Era leale, mi mancherà. Fossero tutti così i politici, il gioco della politica sarebbe più alto”.
Profondo dolore è stato ribadito dal leader del Pd Enrico Letta.
“E’ impressionante la mobilitazione che c’è stata in Italia e in Europa in queste 48 ore – ha spiegato -. E’ il segno dell’affetto, è il segno dell’entusiasmo per l’Europa e per una buona e sana politica che David Sassoli aveva generato”.
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Bce “Nel 2022 ripresa vigorosa nell’Eurozona”

FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – “La ripresa dell’economia prosegue nell’area dell’euro. La crescita è in via di moderazione, ma nel corso di quest’anno dovrebbe tornare a segnare un vigoroso recupero. Secondo le previsioni, il perdurare della ripresa economica sarà determinato da una vigorosa domanda interna. Il mercato del lavoro sta registrando miglioramenti, con l’aumento del numero di occupati e la diminuzione dei beneficiari delle misure di integrazione salariale. Ciò sorregge la prospettiva di un incremento dei redditi e dei consumi delle famiglie. Questi ultimi saranno sospinti anche dai risparmi accumulati durante la pandemia”. Lo afferma la Banca Centrale Europea nel Bollettino Economico.
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Migranti, nel 2021 arrivi in Europa oltre i livelli pre-Covid

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Secondo i dati preliminari raccolti da Frontex, il numero totale di attraversamenti illegali delle frontiere nel 2021 è stato di poco inferiore a 200.000, il numero più alto dal 2017. Si tratta di un aumento del 36% rispetto al 2019 e del 57% rispetto al 2020, quando era stato notevole l’impatto delle restrizioni per il Covid-19. “Ciò suggerisce che fattori diversi dalla revoca delle restrizioni alla mobilità globale siano la causa dell’aumento della pressione migratoria”, sottolinea l’Agenzia Europea per il controllo delle frontiere esterne.
Uno di questi fattori che ha definito il 2021 è stata senza dubbio la situazione ai confini con la Bielorussia. Nel 2021, i siriani sono rimasti la nazionalità più segnalata, seguiti da tunisini, marocchini, algerini e afgani.
Così come nel 2020, nel 2021 le donne hanno continuato a rappresentare meno di un arrivo su dieci, con un calo significativo della loro quota rispetto al 2019. Per quanto riguarda gli altri gruppi di persone vulnerabili, la quota segnalata di minori è rimasta sostanzialmente invariata, così come quella dei minori non accompagnati.
La rotta del Mediterraneo centrale è stata ancora una volta quella più utilizzata verso l’Europa nel 2021, con un terzo di tutti gli attraversamenti illegali delle frontiere.
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E’ morto David Sassoli

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 65 anni, David Sassoli. Il presidente del Parlamento europeo era ricoverato per una grave forma di disfunzione del sistema immunitario.
Nato a Firenze nel 1956 da padre fiorentino e madre pratese, a causa del lavoro del padre Domenico, giornalista, si trasferisce da piccolo a Roma dove risiede per lungo tempo.
Negli anni 80 partecipa all’esperienza della Lega Democratica, un gruppo di riflessione politica animato da Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Paolo Prodi, Roberto Ruffilli.
Inizia a lavorare al quotidiano Il Tempo di Roma per poi proseguire l’attività giornalistica in piccoli giornali.
Nel 1985 passa alla redazione romana del quotidiano Il Giorno, dove per sette anni segue i principali avvenimenti politici e di cronaca. Durante questo periodo, è testimone diretto di alcuni eventi importanti come la caduta del Muro di Berlino.
La sua carriera come giornalista televisivo ha inizio nel 1992, come inviato di cronaca nel TG3 dove ha seguito per molto tempo gli avvenimenti riguardanti mafia, Tangentopoli e le inchieste sulle stragi italiane. In quel periodo collabora con i programmi di Michele Santoro Il rosso e il nero e Tempo reale.
Nel 1996, sotto la direzione di Carlo Freccero, conduce la trasmissione pomeridiana Cronaca in diretta su Rai 2. Nel 1998 gli viene affidata la conduzione di Prima – La cronaca prima di tutto, rotocalco quotidiano del TG1.
Nel 1999 entra nella redazione del TG1 in qualità di inviato speciale, e in seguito ne diviene conduttore dell’edizione delle 13:30 e successivamente di quella delle 20. Con l’avvento della direzione di Gianni Riotta, nel 2007 Sassoli diventa vicedirettore del telegiornale, nonché dei settimanali di approfondimento Speciale TG1 e TV7. Nel 2004 viene eletto Presidente dell’Associazione Stampa Romana.
L’ingresso in politica di David Sassoli coincide con le elezioni del Parlamento europeo del 6 e 7 giugno 2009, quando il Partito Democratico lo candida su proposta del segretario Dario Franceschini come capolista nella circoscrizione dell’Italia centrale.
Con 405.967 preferenze è il primo eletto nella circoscrizione Italia centrale e risulta tra i più votati in Italia. Anche grazie al risultato delle elezioni, diventa capogruppo del Partito Democratico all’Europarlamento. In un’intervista ha rivelato che è sua intenzione “dedicare il resto della sua vita alla politica”. Durante la 7^ legislatura, è membro della Commissione Trasporti e Turismo e Relatore della proposta sul Cielo unico europeo. Inoltre è stato membro della delegazione interparlamentare UE-Israele.
Il 7 aprile 2013 Sassoli è candidato alle primarie del Partito Democratico per scegliere il candidato sindaco di Roma alle elezioni amministrative di quell’anno. Arriva al secondo posto con il 28% dei voti, davanti a Paolo Gentiloni, ma alle spalle del vincitore e futuro sindaco di Roma (Ignazio Marino).
Nel 2014 si ricandida alle elezioni europee con il PD nella circoscrizione dell’Italia centrale. Il 1º luglio 2014 viene eletto Vicepresidente del Parlamento europeo con 393 voti, risultando il secondo più votato in quota PD-PSE, con delega alla Politica del Mediterraneo, al Bilancio e al Patrimonio. Nel gennaio 2017 è riconfermato Vicepresidente con 377 voti.
Nel corso della legislatura rivolge la sua attenzione alla politica euro-mediterranea e alle tematiche relative le materie di bilancio.
Si ricandida alle elezioni europee del 26 maggio 2019 con il PD nella circoscrizione dell’Italia centrale e viene nuovamente rieletto con 128.533 voti. Il 3 luglio 2019 viene eletto Presidente del Parlamento europeo, il settimo italiano a ricoprire la carica, con 345 voti al secondo scrutinio, con il sostegno dei gruppi europeisti.
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Mattarella “Sassoli ha accompagnato la svolta decisiva dell’Ue”

ROMA (ITALPRESS) – “La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente. La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un’Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in merito alla morte del presidente del Parlamento Europeo.
“Il suo impegno limpido, costante, appassionato, ha contribuito a rendere l’assemblea di Strasburgo protagonista del dibattito politico in una fase delicatissima, dando voce alle attese dei cittadini europei. Sassoli, con gli altri leader europei, ha saputo accompagnare una svolta decisiva per il futuro dell’Europa: dai diritti civili e sociali, al dialogo con gli altri Paesi, a partire dal Mediterraneo. Anche con l’impegno per la Conferenza sul futuro dell’Unione. Politico appassionato, leader leale, rigoroso – prosegue il capo dello Stato – ha saputo nutrire con la sua cultura una iniziativa politica al servizio delle persone e delle istituzioni. Uomo del dialogo, ha fatto del metodo del confronto la cifra del suo rapporto con gli interlocutori, alla ricerca del bene comune. Qualità che aveva saputo esprimere anche nella sua attività di giornalista.
Ai suoi familiari sono rivolti la vicinanza e il cordoglio di quanti lo hanno conosciuto e il sentimento di riconoscenza della Repubblica per la sua opera preziosa, espressione di intensa passione civile”.
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Von der Leyen “Sassoli lottava per la giustizia e la solidarietà”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “E’ un giorno triste per l’Europa. Oggi la nostra Unione perde un convinto europeista, un sincero democratico, e un uomo buono”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in un breve punto stampa a Bruxelles in ricordo del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, scomparso all’età di 65 anni.
“David Sassoli era un uomo di fede profonda e forti convinzioni. Amato da tutti per il suo sorriso e la gentilezza, sapeva anche combattere per ciò in cui credeva. Nel 1989, quando cadde il muro, era a Berlino tra i giovani europei – ha aggiunto Von der Leyen -. E da allora si è sempre schierato dalla parte della democrazia e per un’Europa unita. In oltre dieci anni di servizio al Parlamento europeo, ha difeso strenuamente l’Unione e i suoi valori. Ma credeva anche che l’Europa dovesse essere più ambiziosa. Voleva un’Europa più unita, più vicina alle persone, più fedele ai suoi valori. E’ questa la sua eredità. Ed è così che lo ricorderò. Un uomo che ha lottato per la giustizia e la solidarietà, e un buon amico. I miei pensieri vanno alla moglie, Alessandra, ai figli Giulio e Livia, e a tutti i suoi amici”, ha concluso la presidente della Commissione Europea.
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