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Migranti, Lamorgese “Il nuovo patto Ue non è soddisfacente”

ROMA (ITALPRESS) – “E in atto la discussione a livello Ue sul nuovo patto di asilo, non possiamo non tenere conto che da tempo è maturata la consapevolezza che le politiche migratorie richiedono una elaborazione articolata che tiene conto del contesto internazionale. Perseguiamo con spirito costruttivo, ma anche con determinazione l’evoluzione del quadro Ue senza perdere di vista gli interessi del nostro Paese”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in audizione presso il Comitato Schengen. “Il negoziato è in corso, si tratta di un progetto ambizioso che dovrebbe instaurare un quadro sostenibile e duraturo di gestione delle politiche migratorie e di asilo. La commissione ha elaborato un pacchetto di misure ampio e diversificato, ma crediamo che l’attuale formulazione non possa ritenersi soddisfacente per l’Italia”, ha aggiunto.
“Sul sistema dei rimpatri a livello europeo ci stiamo spendendo molto, il principio è quello di far partire a livello Ue degli accordi di rimpatrio e istituire un meccanismo centrale per gestirli”, ha sottolineato Lamorgese.
“C’è convergenza sulla necessità di un rilancio della cooperazione quale nodo strategico – ha proseguito -, obiettivo che l’Europa può perseguire sotto il profilo della sussidiarietà dei vari stati membri. Serve uno sforzo straordinario dell’Ue per rilanciare il dialogo politico e l’accordo di partenariato verso i paesi terzi”.
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Il Parlamento Ue rinnova Erasmus+ e raddoppia i fondi

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Parlamento Europeo ha adottato in via definitiva Erasmus+ per il 2021-2027, il programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. I finanziamenti saranno quasi raddoppiati nel periodo 2021-2027 (oltre 28 miliardi di euro da diverse fonti) rispetto ai sette anni precedenti (14,7 miliardi di euro).
Nelle fasi conclusive dei negoziati con il Consiglio, i deputati sono riusciti a ottenere un importo aggiuntivo di 1,7 miliardi di euro.
Il nuovo Erasmus+ offrirà più strumenti e risorse a sostegno dell’inclusione. La Commissione e i Paesi UE dovranno presentare piani d’azione per migliorare l’accesso all’apprendimento e alla mobilità per le persone che storicamente hanno avuto meno possibilità di parteciparvi (persone con una disabilità, in stato povertà, o che vivono in località remote, provenienti da un contesto migratorio, ecc.).
Per chi non dovesse avere mezzi sufficienti a coprire i costi iniziali di partecipazione al programma (ad esempio per l’acquisto di un biglietto ferroviario o la prenotazione di un alloggio) sono previste sovvenzioni supplementari, compresi anticipi. Le domande con costi più elevati legati a misure a garanzia dell’inclusione non potranno essere respinte.
Rispetto al precedente Erasmus+, il nuovo programma sarà esteso per permettere agli studenti dei programmi d’insegnamento per adulti di trascorrere fino a sei mesi in un altro paese dell’Unione. Ciò aiuterà le persone di ogni età e provenienza ad acquisire nuove competenze lavorative e di vita, affinchè possano adattarsi meglio ai cambiamenti collegati alle imminenti transizioni verde e digitale e al post pandemia di COVID-19.
Il nuovo Erasmus+ offrirà uno speciale sistema di finanziamento per “partenariati su scala ridotta”, destinato alle organizzazioni più piccole come le associazioni giovanili e i club sportivi.
Verrà inoltre misurato il contributo del programma al raggiungimento degli obiettivi di spesa per il clima dell’UE e ne sarà ridotta l’impronta ambientale, per esempio incentivando mezzi di trasporto rispettosi del clima per i partecipanti.
L’iniziativa DiscoverEU fa ormai parte di Erasmus+. Offre ai giovani l’opportunità di richiedere un pass gratuito per viaggiare in Europa a scopo didattico (ad esempio per frequentare un corso intensivo di lingua o partecipare a un laboratorio museale) e scoprire la diversità culturale e linguistica del continente.
L’iniziativa “Università europee” consentirà agli studenti di laurearsi combinando gli studi in diversi paesi dell’UE. La terza iniziativa, “Centri di eccellenza professionale”, creerà ecosistemi di competenze locali, collegati a livello internazionale.
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Di Maio “Per i Balcani nell’Ue L’Italia è in prima linea”

ROMA (ITALPRESS) – “L’ingresso di tutti i Paesi balcanici è un obiettivo ambizioso, ma certamente fattibile e l’Italia è in prima linea per realizzarlo. I Paesi della regione devono affrontare sfide complesse ma necessarie. Ciascuno completerà il percorso secondo le proprie capacità, ma è fondamentale che tutti raggiungano questo obiettivo strategico”. Lo afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un’intervista al Piccolo, commentando l’idea, evocata dal presidente sloveno Borut Pahor, di un allargamento dell’Unione a tutti i Paesi balcanici extra-Ue contemporaneamente.
“A Bruxelles abbiamo tutti condiviso che l’Ue non può guardare ai Balcani Occidentali semplicemente come a una delle regioni del proprio vicinato – sottolinea il ministro -. E’ la porta di casa e questo impone un’assunzione di responsabilità maggiore. Tutti gli Stati membri sono a favore dell’allargamento, anche se possono esservi differenti sensibilità tra i Ventisette su singoli punti. E’ su questa base che occorre lavorare per un cambio di passo da parte dell’Ue”.
“Lasciare questi Paesi fuori dalla Ue sarebbe un errore di portata storica, un’ingiustificata miopia politica che favorirebbe attori terzi non necessariamente interessati alla piena integrazione della regione nella Unione – dice ancora Di Maio -. Verrebbe inoltre meno la leva più importante a nostra disposizione per risolvere le questioni aperte e sciogliere i nodi politici che ancora oggi bloccano lo straordinario potenziale dell’area”.
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Fico “Rivedere i punti dei trattati Ue che non funzionano”

VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – “Col presidente Sobotka abbiamo parlato di riaperture, di ripresa economica, di ripresa del turismo, di collaborazione parlamentare. E’ molto importante riuscire a interloquire ancora di più in questo momento perchè l’Europa ha davanti a sè una fase complicata ma piena di opportunità”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, a Vienna, a margine di un incontro con l’omologo austriaco Wolfgang Sobotka.
“La conferenza sul futuro dell’Europa assume un ruolo anche più importante di quanto si pensasse in questa fase di pandemia – ha aggiunto Fico -. All’interno di questa conferenza per lo sviluppo di un’Europa più solidale, più unita e anche più politica possiamo trovare le condizioni per rivedere alcuni punti dei trattati europei che oggi non funzionano”.
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Dal 24 al 30 maggio la Settimana europea della gioventù

ROMA (ITALPRESS) – Dal 24 al 30 maggio 2021 si svolge in tutta Europa la decima edizione della Settimana europea della gioventù, ideata dalla Commissione Europea con l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei giovani attraverso i tre pilastri della Strategia dell’UE per la gioventù “Mobilitare, Collegare, Responsabilizzare i giovani” e presentare la nuova generazione di programmi dell’UE per i giovani, Erasmus+:Gioventù e Corpo Europeo di Solidarietà.
Il tema scelto per l’edizione 2021 è “Il nostro futuro nelle nostre mani” e consentirà di avviare discussioni su argomenti molto importanti per i giovani, quali la partecipazione attiva alla società, compresa la dimensione digitale; l’inclusione e la diversità; il cambiamento climatico, la tutela e la sostenibilità ambientale; la salute e la ripresa.
L’Agenzia Nazionale per i Giovani, in collaborazione con Eurodesk Italy, coordina un programma di attività che si realizzeranno a livello nazionale per ospitare testimonianze di giovani che hanno partecipato a progetti di mobilità o iniziative di cittadinanza attiva; laboratori per l’apprendimento sulle opportunità offerte dai programmi Erasmus+:Gioventù e Corpo Europeo di Solidarietà; dibattiti e approfondimenti su tematiche prioritarie.
Accanto alle attività organizzate dall’Agenzia nazionale per i giovani ed Eurodesk Italy, la Settimana europea della gioventù consente a organizzazioni giovanili, ONG, enti e responsabili di organizzare eventi per riunire giovani (13-30 anni), partecipanti ai progetti, operatori giovanili, politici, amministratori, insegnanti, ricercatori e altre parti interessate.
“La Settimana Europea della Gioventù è un’occasione straordinaria per condividere le numerose opportunità che l’Unione europea mette al servizio dei giovani e per celebrare quelle storie di successo che hanno avuto vita proprio grazie ai programmi europei – dichiara Lucia Abbinante, direttrice dell’Agenzia Nazionale per i Giovani – Sono entusiasta di annunciare ‘Next Generation: il futuro è nelle nostre manì, l’evento online che l’Agenzia Nazionale per i Giovani realizzerà il 28 maggio, in partenariato con il Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale, la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni, il Consiglio Nazionale Giovani ed Eurodesk Italy, nella cornice della Settimana Europea della Gioventù, per riflettere sulle idee emerse e per raccontare l’esperienza diretta degli EuroPeers, gli ambasciatori della mobilità. Un prezioso momento di confronto e di condivisione, che intende valorizzare e rafforzare le connessioni tra i giovani, coinvolgendoli in un dibattito sui grandi temi che animano il momento di transizione che stiamo attraversando”.
“La Settimana Europea della Gioventù, appuntamento biennale iniziato nel 2003, cade in una fase molto importante per i giovani: finalmente si comincia a vedere la fine della pandemia e la mobilità per l’apprendimento può tornare ad essere un potente strumento per la loro crescita professionale e personale – afferma Ramon Magi, presidente della rete Eurodesk Italy – Il contemporaneo avvio del nuovo ciclo settennale di programmi europei per la gioventù ci permetterà di focalizzare le attività della Settimana sulle nuove opportunità che l’Europa mette a disposizione dei giovani, con particolare attenzione per la fascia di età 16-20 anni: i primi beneficiari dei finanziamenti per la mobilità transazionale e per progetti di sviluppo locale e solidaristici. A questo scopo è stato ideato l’evento online coordinato da Eurodesk Italy in cooperazione con l’ANG e previsto per lunedì 24 maggio!”.
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Covid, Kyriakides “A luglio vaccinato il 70% degli adulti europei”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 35% della popolazione adulta europea ha ricevuto la prima dose, il 14% la seconda. Questo ci rende ottimisti di riuscire a consegnare il numero sufficiente di fiale per raggiungere l’obiettivo del 70% di europei adulti vaccinati a luglio”. Lo dice a News Mediaset il commissario Ue alla Salute Stella Kyriakides.
Sulla Commissione europea che ha recentemente annunciato anche di stare lavorando su delle cure per il Covid dichiara: “Sì, il virus può diventare endemico e quindi guardiamo anche alle terapie. L’Ema sta al momento valutando quattro anticorpi monoclonali”.
Dopo delle innegabili difficoltà iniziali, il commissario alla Salute UE esalta il cambio di passo dell’Europa rispetto alle vaccinazioni: “Stiamo vaccinando il più velocemente possibile. L’importante soprattutto per paesi come l’Italia è di essere in grado accelerare e in sicurezza per far ripartire l’economia e tornare a viaggiare”.
Sul Green Pass rivela: “Vorremmo che fosse attivo all’inizio di giugno. Per noi è importante è stabilire un approccio comune. Avere un quadro di regole sicure, stabili e inter-operative che certifichino l’avvenuta vaccinazione, il test negativo e la completa guarigione in tutti gli stati membri”
Sulla Ue che non intende rinnovare il contratto e sull’azione legale avviata nei confronti Astrazeneca, Stella Kyriakides chiarisce: “Il vaccino Astrazeneca è efficace che protegge da forme gravi di Covid e decessi sia in Europa che nel mondo. Voglio chiarire che l’unica ragione per l’azione legale è di essere sicuri che le dosi promesse arrivino in tempo, in linea con quanto scritto nei contratti. Le nostre decisioni si basano solo su questo aspetto, sull’inadempienza della società nel fornire vaccini, è molto semplice”.
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La Commissione Ue rivede al rialzo le stime di crescita dell’Italia

ROMA (ITALPRESS) – La Commissione Europea ha rivisto al rialzo le stime della crescita economica attesa per l’Italia nel 2021 e nel 2022. Nelle previsioni economiche di primavera presentate oggi la Commissione stima una crescita del Pil italiano del 4,2% nel 2021, rispetto al +3,4% di febbraio, e del 4,4% nel 2022, rispetto al +3,5% delle previsioni precedenti.
Secondo la Commissione “la ripresa dell’economia europea iniziata la scorsa estate si è arrestata nel quarto trimestre del 2020 e nel primo trimestre del 2021, poichè sono state introdotte nuove misure di salute pubblica per contenere l’aumento del numero di casi di Covid-19. Tuttavia le economie dell’Ue e dell’eurozona dovrebbero riprendersi fortemente con l’aumento dei tassi di vaccinazione e l’allentamento delle restrizioni. La crescita sarà trainata dal consumo privato, dagli investimenti e da una crescente domanda di esportazioni da un’economia globale in rafforzamento”.
“Le previsioni di crescita per l’Italia, dopo la recessione molto significativa nel 2020, sono incoraggianti. La sfida principale sarà nei prossimi mesi e nei prossimi anni sarà l’attuazione degli investimenti del Pnrr – ha spiegato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni -. E’ evidente il contributo di questi piani alle stime di crescita e a rendere la crescita più stabile e duratura”.
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Ue, Sassoli “Farla più forte, resistente, democratica e unita”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Nel momento in cui ci accingiamo a ricostruire le nostre economie e le nostre società su nuove basi, e in vista dei colossali investimenti che l’Europa inietterà nelle politiche pubbliche, è ancora più cruciale e urgente ascoltare i nostri concittadini, sentire i loro bisogni, le loro aspettative in termini di assistenza, lavoro, dignità, sicurezza e prosperità, e la loro visione di questo futuro comune europeo. Credo che sia nostra responsabilità mettere i cittadini al centro del loro progetto europeo, e più avanziamo nell’integrazione, in questa solidarietà tra Stati, più sarà importante che i cittadini europei siano e si sentano impegnati in questo progetto”. Così il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, nel corso della Conferenza sul futuro dell’Europa.
“Siamo in un momento in cui i cittadini vogliono assumersi delle responsabilità, vogliono avere voce in capitolo nelle politiche che riguardano la loro vita quotidiana, il loro futuro, il futuro del pianeta. I meccanismi di consultazione dei cittadini sono stati testati in molti luoghi e hanno dimostrato il loro valore. E’ ora di aprirsi a coinvolgere di più i cittadini nella vita pubblica, e questo è lo scopo di questa conferenza”, ha aggiunto.
Sassoli, continuando a parlare dei possibili risultati della Conferenza, ha detto: “Credo quindi che dovremmo riflettere su come rafforzare la capacità e la centralità del Parlamento europeo, in particolare per quanto riguarda il suo potere d’iniziativa. Dovremmo anche aumentare la trasparenza delle elezioni e permettere ai cittadini di indicare le loro preferenze per la presidenza della Commissione. Spero – ha osservato – che la Conferenza affronti anche la questione del candidato leader, perchè sono convinto che questo contribuirà alle necessità dei cittadini di essere più coinvolti nel loro progetto europeo e al miglior funzionamento delle nostre istituzioni. Oggi non possiamo permetterci di avere tabù, dobbiamo affrontare questo esercizio liberamente e con fiducia nel dibattito democratico. Facciamo un’Europa più forte, più resistente, più democratica e più unita”, ha concluso.
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