ROMA (ITALPRESS) – Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi di Maio, ha incontrato ieri, prima di partire per la riunione dei ministri degli Esteri del G7 in programma oggi e domani a Londra, il vice presidente Esecutivo della Commissione Europea e Commissario per il clima, Frans Timmermans. Al centro del loro colloquio i temi ambientali e la Conferenza sul Futuro dell’Europa.
Il titolare della Farnesina ha innanzitutto ribadito “il pieno sostegno italiano al Green Deal europeo, strumento fondamentale per la protezione dell’ambiente e grande opportunità per la crescita economica in un momento cruciale per la ripresa dell’economia europea”. Al riguardo, Di Maio ha evidenziato “come l’Italia abbia lavorato ad un PNRR particolarmente ambizioso sul tema dell’ambiente, a cui sono destinati circa 60 miliardi di euro, ossia oltre il 40% delle risorse a disposizione, con l’obiettivo di rendere più sostenibile la nostra economia”. “L’Italia – ha ricordato il ministro – ha inoltre posto il nesso Energia-Clima al centro della sua Presidenza G20, al fine di favorire la neutralità climatica e promuovere l’innovazione tecnologica”.
Di Maio si è poi soffermato sull’impegno dell’Italia nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa, sottolineando come questa dovrà concentrarsi sulle priorità dei cittadini dell’Unione europea, dando quindi importanza preminente ai contributi provenienti della società civile e dai Parlamenti nazionali e ascoltando i giovani.
(ITALPRESS).
Di Maio incontra Timmermans “Pieno sostegno al Green Deal Ue”
Ue, Sassoli “Per il dopo Covid riforma del Patto di Stabilità”
ROMA (ITALPRESS) – “L’emergenza Covid ha aiutato l’Europa ad avere una politica di solidarietà, in particolare per la messa in campo di strumenti eccezionali. La scommessa sul green deal e l’idea della sostenibilità sociale e ambientale hanno consentito all’Unione europea di dare risposte, nel momento si cui i è verificata la crisi del Covid. Adesso dobbiamo proseguire, e trovare degli strumenti che ci allontanino ancora di più dalle regole del passato, perchè indietro non torneremo. Ecco perchè il patto di Stabilità e Crescita non deve essere solo sospeso, deve essere riformato. Quelle regole non funzionano più”. Lo ha detto parlando a Radio Immagina il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a margine dell’iniziativa “Our Europe, our future” che si è tenuta al Nazareno per il lancio della Conferenza sul futuro dell’Europa.
“Dal Covid – ha spiegato Sassoli – si può uscire tutti insieme e nessuno deve rimanere indietro, per questo abbiamo bisogno di ripensare a molte competenze dell’Ue. Una per tutte: dobbiamo avere una politica sanitaria europea, credo che il Covid ci dia questa lezione”.
A proposito della messa al bando da parte della Federazione Russa, Sassoli ha affermato: “Non avevo chiesto di andare in Russia, dunque non c’è nessuna questione personale. E’ evidente che stiamo parlando di un attacco politico all’istituzione che rappresento, molto impegnata nella difesa dei diritti umani in particolare sulle questioni dell’opposizione russa. Vogliamo che Alexei Navalny venga liberato presto, e naturalmente non è con queste sanzioni che ci tapperanno la bocca”.
“Siamo in un momento di svolta e di grave difficoltà per le nostre società, servirebbe collaborazione e non aumento del conflitto”, ha concluso Sassoli.
(ITALPRESS).
Ue, Von der Leyen “Rilanciare turismo ma attenzione a varianti Covid”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “E’ ora di rilanciare l’industria europea del turismo e di riaccendere le amicizie transfrontaliere in sicurezza. Ci proponiamo di accogliere nuovamente i visitatori vaccinati e quelli provenienti da paesi con una buona situazione di salute. Ma se emergono varianti dobbiamo agire rapidamente: proponiamo un meccanismo di emergenza dell’UE per frenare gli arrivi”. Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.
(ITALPRESS).
La Russia vieta l’ingresso a otto europei, c’è anche Sassoli
MOSCA (ITALPRESS) – La Russia vieta l’ingresso nel Paese al presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e ad altri sette cittadini europei, tra funzionari Ue e funzionari di singoli stati. E’ quanto riporta in una nota il ministero degli Esteri russo. “L’Unione europea – si legge nel comunicato – continua la politica di misure restrittive unilaterali illegittime contro i cittadini e le organizzazioni russe. Solo nel marzo 2021, sei russi sono stati soggetti a restrizioni UE illegali. Questa pratica è contraria alla Carta delle Nazioni Unite e alle norme fondamentali del diritto internazionale. E’ accompagnato da isteria anti-russa deliberatamente dispersa nei media occidentali. Non supportato da prove. Tutte le nostre proposte per risolvere eventuali problematiche che sorgono tra la Russia e l’UE vengono costantemente ignorate o respinte”.
“Tali azioni dell’Unione europea – prosegue il documento – non lasciano dubbi sul fatto che il loro vero obiettivo sia frenare ad ogni costo lo sviluppo del nostro paese. Per imporre il loro concetto unilaterale di un ‘ordine mondiale basato su regolè che mina il diritto internazionale. Lanciare una sfida aperta all’indipendenza della politica estera e interna russa; questo viene fatto apertamente e deliberatamente. E, naturalmente, con la conoscenza e l’incoraggiamento degli Stati Uniti, che non nascondono il loro interesse a trasformare l’Europa in un’arena di acuto confronto geopolitico”. Ecco quindi che Mosca ha annunciato il divieto “in risposta delle misure restrittive del Consiglio dell’UE nei confronti di sei cittadini russi” di vietare l’ingresso “nel territorio della Russia ai seguenti cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea e i rappresentanti delle strutture ufficiali dell’Unione Europea: Ivars Abolins, presidente del Consiglio nazionale della Repubblica di Lettonia per i media elettronici, Maris Baltins, direttrice del Centro linguistico statale della Repubblica di Lettonia, Jacques Maire, membro della delegazione francese all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Jorg Raupach, capo della procura di Berlino nella Repubblica federale di Germania, David Maria Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, Asa Scott, capo del laboratorio chimico, biologico, radiazioni e sicurezza nucleare dell’Istituto di ricerca sulla difesa totale del Regno di Svezia, Ilmar Tomusk, capo del dipartimento linguistico della Repubblica di Estonia, Vera Jourova, vice Presidente della Commissione Europea per i Valori e la Trasparenza”.
(ITALPRESS).
Ue, Cnel “Riformare governance e processi decisionali”
ROMA (ITALPRESS) – Riforma della governance europea e semplificazione dei processi decisionali; aumento graduale delle risorse al 3% del Pil del bilancio Ue; convergenza politica per un’Unione più integrata su materie fondamentali (sicurezza e difesa) e capace di rispondere con maggior efficacia alle sfide attuali; applicazione vincolante per i Paesi membri dei principi contenuti nel Pilastro europeo dei diritti sociali. Sono le proposte sul futuro dell’Europa elaborate dalle forze sociali e produttive rappresentate al CNEL, che sono state illustrate oggi dal coordinatore della “Commissione Politiche UE e Cooperazione internazionale” del CNEL, Gian Paolo Gualaccini, nel corso di un’assemblea tematica su “Il CNEL per la Conferenza sul Futuro dell’Europa”, svoltasi a Roma con gli interventi, tra gli altri, del presidente del CNEL Tiziano Treu; del sottosegretario di Stato agli Affari Europei, Vincenzo Amendola; della vicepresidente CESE, Giulia Barbucci; e del direttore generale per l’UE del MAECI, Vincenzo Celeste.
“La drammatica crisi sanitaria si è trasformata in occasione per voltar pagina rispetto al passato, spingendo l’Unione a compiere, negli ultimi mesi, scelte inedite e finora impensabili. Questo ha reso necessario e urgente ripensare l’Europa rimettendone in discussione il funzionamento istituzionale, come auspicato da tutti i documenti del CNEL già dall’inizio del 2019. L’occasione della ‘Conferenza sul futuro dell’Europà che inizierà il 9 maggio 2021 è la circostanza adatta per presentare, con la partecipazione delle parti sociali, proposte concrete di riforme sostanziali comprese la revisione dei Trattati”, ha detto il presidente Treu.
“La Conferenza sul futuro dell’Europa è l’occasione che l’Unione si dà per una grande partecipazione popolare alla formazione del proprio domani – ha sottolineato il sottosegretario Amendola – La pandemia ci ha costretti a trasformare i vecchi modelli e questa conferenza, partita come momento di riflessione, diventa vettore di reale cambiamento: l’Ue ne uscirà riformata e più democratica. Ringrazio il Cnel per aver voluto dedicare un dibattito a questa fase cruciale per la storia di noi europei e per tutto il lavoro che svolgerà nel corso della Conferenza sul futuro dell’Europa”.
(ITALPRESS).
Greenpeace “La Commissione europea apre la porta ai nuovi Ogm”
ROMA (ITALPRESS) – La Commissione europea sta preparando la strada ad esentare i nuovi organismi geneticamente modificati (OGM) dalle attuali norme di tutela dell’ambiente. Lo denuncia Greenpeace, sottolineando che “la Commissione Ue ha pubblicato oggi un rapporto sulle nuove tecniche di modifica genetica come CRISPR/Cas, indicando che potrebbero essere accettate regole più permissive per gli OGM prodotti con queste tecniche. Nel 2018 la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che i nuovi OGM devono essere regolamentati secondo le vigenti norme Ue sugli OGM, in quanto esentarli “comprometterebbe l’obiettivo della protezione” e “non rispetterebbe il principio di precauzione””.
“L’Unione europea ha la responsabilità di proteggere il diritto degli agricoltori di sapere ciò che coltivano e delle persone di scegliere ciò che mangiano, oltre che di proteggere l’ambiente e la biodiversità dai potenziali danni causati dai nuovi OGM – sottolinea Federica Ferrario, responsabile Campagna agricoltura di Greenpeace Italia -. La Commissione e i governi nazionali devono rispettare il principio di precauzione e la decisione della Corte di giustizia europea: gli OGM, anche se gli si dà un nome diverso, restano comunque OGM e devono essere trattati come tali”.
(ITALPRESS).
Parlamento Ue investe 5,4 miliardi in progetti climatici e ambientali
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’accordo con i Paesi UE su LIFE, l’unico programma a livello UE dedicato esclusivamente all’ambiente e al clima. Entrerà in vigore retroattivamente dal 1° gennaio 2021.
Il testo è stato approvato senza votazione perchè non sono stati presentati emendamenti, secondo i termini della procedura legislativa ordinaria in seconda lettura.
Il programma UE contribuirà a compiere il passaggio necessario verso un’economia ecologica, circolare, efficiente dal punto di vista energetico, a basse emissioni di carbonio e sostenibile per il clima, a proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente e ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità.
Il bilancio totale assegnato a LIFE nel compromesso sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027 è di 5,4 miliardi di euro (prezzi correnti), di cui 3,5 miliardi di euro saranno destinati alle attività ambientali e 1,9 miliardi di euro all’azione per il clima.
Per i finanziamenti, la Commissione dovrebbe dare la priorità ai progetti che, tra le altre cose, hanno un chiaro interesse transfrontaliero, il più alto potenziale di replicabilità e di adozione (nel settore pubblico o privato), o di mobilitare i maggiori investimenti. LIFE promuoverà anche l’uso di appalti pubblici verdi.
Il programma contribuirà a rendere le azioni per il clima un aspetto fondamentale di tutte le politiche dell’UE e a raggiungere l’obiettivo generale di spendere almeno il 30% del bilancio dell’UE per gli obiettivi climatici. LIFE sosterrà anche molti progetti sulla biodiversità e contribuirà a spendere il 7,5% del bilancio annuale dell’UE per gli obiettivi della biodiversità dal 2024 e il 10% nel 2026 e nel 2027.
La Commissione monitorerà e riferirà regolarmente sull’integrazione degli obiettivi del clima e della biodiversità, tracciando anche la spesa.
“Quando guardiamo a ciò che è stato raggiunto da LIFE finora, è chiaro che un bilancio più grande può aiutarci a raggiungere ancora di più in futuro – ha detto il relatore Nils Torvalds (Renew Europe) -. Anche se avrei preferito un budget ancora maggiore per LIFE, sono molto contento che abbiamo raggiunto un nuovo livello di impegno verso la natura e il clima, in modo che il programma possa continuare a testare idee e mostrare soluzioni verdi future. LIFE ora può anche mobilitare molto meglio ulteriori finanziamenti per azioni sulla natura, il clima e l’energia”.
(ITALPRESS).
Ue, il calo dell’occupazione colpisce soprattutto i giovani
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Nell’Unione Europea il tasso di occupazione delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni era del 72,6% nel quarto trimestre del 2020, ancora al di sotto dei livelli precedenti alla crisi del Covid-19, ma in ripresa rispetto al trimestre precedente. Secondo i dati Eurostat, sono stati i giovani tra 15 e 24 anni a registrare il calo più netto dell’occupazione durante la crisi sanitaria. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il suo picco nel terzo trimestre del 2020, con il 7,1%, poi è diminuito.
(ITALPRESS).









