BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – A febbraio 2021 il tasso di disoccupazione dell’area dell’euro era dell’8,3%, stabile rispetto a gennaio 2021 e in aumento dal 7,3% nel febbraio 2020. Lo rileva l’Eurostat. Stabile su base mensile anche il tasso di disoccupazione dell’UE, al 7,5% nel febbraio 2021. Il dato è in aumento dal 6,5% a febbraio 2020.
A febbraio sono stimati 15,953 milioni di disoccupati nell’UE, di cui 13,571 milioni nell’area dell’euro. Rispetto a febbraio 2020, la disoccupazione è aumentata di 1,922 milioni di unità nell’UE e di 1,507 milioni nell’area dell’euro.
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A febbraio disoccupazione stabile nell’Eurozona
Banche, Meloni “Con le nuove norme Ue si rischia una bomba sociale”
ROMA (ITALPRESS) – “Vogliamo denunciare il rischio di una vera bomba sociale che rischia di abbattersi su milioni di cittadini e imprese italiane. Una questione di cui non si sta parlando, mi pare non ci sia la sensibilità sufficiente rispetto alla questione che poniamo. Dall’1 gennaio 2021 è entrata in vigore una nuova normativa europea in tema di regolamentazione bancaria sul default che rischia di impattare in maniera pesante sulla tenuta del nostro sistema economico e sociale”. Lo ha detto il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in conferenza stampa sulla nuova regolamentazione bancaria europea dove sono intervenuti il capodelegazione al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, i capigruppo FdI alla Camera e al Senato Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani, il dirigente nazionale di FdI Roberta Angelilli e il presidente dell’associazione vittime del salvabanche Letizia Giorgianni.
“Sono previste norme più stringenti per il titolare di un conto corrente che dovesse andare in rosso, le banche sono autorizzate a bloccare un conto con tre requisiti: esposizione di più di 90 giorni, superiore all’1% del totale e che superi la cifra di 100 euro per i privati e 500 euro per le Pmi – ha spiegato Meloni -. In un momento come quello in cui ci troviamo, qualcuno si rende conto dell’impatto che potrebbe avere autorizzare le banche a dichiararti cattivo pagatore? E qualcuno si rende conto dell’impatto che questo potrebbe avere sul sistema bancario? E’ una norma che impatta su banche, credito, imprese e cittadini e rischia di diventare una ecatombe. In Italia non ce ne stiamo rendendo conto – ha aggiunto – perchè c’è una moratoria sui debiti ma che finirà, quando accadrà ci troveremo con milioni di persone che vengono segnalate alla centrale rischi”.
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Ue, il costo del lavoro più basso in Bulgaria
ROMA (ITALPRESS) – Sono notevoli all’interno dell’Unione Europea le differenze di costo del lavoro. Secondo i dati Eurostat, nel 2020 la cifra media oraria si è attestata a 28,5 euro nell’Ue e a 32,3 euro nell’Eurozona, ma si passa da un minimo di 6,5 euro, in Bulgaria, a un massimo di 45,8 euro, in Danimarca. Il costo del lavoro è aumentato rispetto al 2019 in tutti gli Stati membri a eccezione di Malta, Cipro e Irlanda. Gli aumenti maggiori sono stati registrati in Portogallo, Lituania e Slovacchia.
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Eurozona, accelera l’inflazione a marzo
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Accelera l’inflazione dell’Eurozona. A marzo, secondo i dati Eurostat, ha fatto segnare +1,3% su base annua, rispetto allo 0,9% di febbraio. A trainare l’aumento dei prezzi è il settore dell’energia, che rispetto a marzo 2020 ha visto i prezzi salire del 4,3%. Seguono i servizi, cibo, alcol e tabacco. I tassi più alti si registrano in Lussemburgo, Germania, Austria e Paesi Bassi. Al contrario, quelli più bassi riguardano Irlanda, Cipro, Portogallo e Slovenia. La Grecia è l’unico Paese dell’Eurozona in deflazione, con l’indice dei prezzi che su base annua ha fatto segnare -2%.
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Eurozona, ancora alta l’incertezza sui tempi della ripresa
ROMA (ITALPRESS) – Nel quarto trimestre del 2020 l’attività economica nell’area dell’euro è diminuita meno del previsto ma il recupero dei ritmi produttivi è previsto a partire dal secondo trimestre del 2021. E’ quanto emerge dall’Outlook economico dell’Eurozona, diffuso da Istat, Istituto Economico dell’Università di Monaco e Istituto Economico Svizzero.
All’inizio dell’anno l’inflazione è aumentata, risentendo dell’incremento dei prezzi dell’energia e del venir meno della misura di riduzione delle aliquote Iva applicata in Germania nel secondo semestre 2020. I prezzi al consumo sono previsti in aumento nel corso del 2021.
Il quadro macroeconomico è caratterizzato da una elevata incertezza che accompagna sia l’evoluzione della pandemia e la velocità della campagna di vaccinazione, sia i tempi di realizzazione del programma Next Generation EU.
Nel quarto trimestre 2020, il Pil dell’area dell’euro è diminuito meno del previsto (-0,7%), mentre la caduta dell’attività economica nel 2020 si è attestata al 6,6%. La seconda ondata dei contagi registrata in autunno ha indotto i governi nazionali all’adozione di ulteriori misure di distanziamento sociale la cui intensità è stata comunque eterogenea tra paesi. Gli effetti negativi hanno riguardato prevalentemente le attività dei servizi mentre l’impatto sull’industria è stato più lieve, attenuando quindi la caduta del Pil.
Il quadro delle previsioni è soggetto a un’elevata incertezza determinata dalla ripresa dei contagi in molti paesi europei. Da un lato le campagne vaccinali sembrano procedere più lentamente del previsto accompagnate da una costante difficoltà nel reperimento delle dosi. Dall’altro, l’inizio dell’utilizzo dei fondi del piano Next Generation EU, dovrebbe sostenere la ripresa nell’area euro a partire dal terzo trimestre del 2021. Inoltre, i segnali di ripresa dell’economia statunitense e cinese costituiscono uno stimolo per la crescita globale. I rischi al ribasso sono legati alla terza ondata di contagi e al possibile prolungamento delle misure di contenimento che ritarderebbero la ripresa economica.
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Vaccino, Sassoli “Possibile risarcimento clamoroso”
ROMA (ITALPRESS) – “Non è vero che non è prevista una sanzione per i contratti firmati dall’Europa con le aziende farmaceutiche. Di che tipo? Un risarcimento. Sono stati dati soldi da parte di tutti gli Stati per opzionare e comprare, quando non esisteva un vaccino, il vaccino; e oggi il risarcimento può essere clamoroso. In particolare noi stiamo parlando di AstraZeneca doveva essere prodotto in 5 stabilimenti e invece è stato prodotto in uno solo, quindi il contratto prevede una sanzione”. Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a “In Mezz’ora in più” su Rai3. Poi Sassoli ha precisato sull’export: “Il presidente Draghi ha puntato l’accento sul fatto che le aziende hanno fatto talmente tanti contratti che hanno promesso la stessa merce, così come è insopportabile alcune autorizzazioni sull’export date alle aziende per fare business. Non era necessario autorizzarle. Il Consiglio europeo ha detto con chiarezza che non si blocca l’export, ma un conto è mandare un milione di fiale in Giappone, un conto è mandarle in Senegal o Uganda o nei paesi a basso reddito, sono due filosofie diverse”.
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Ue, Gentiloni “Debito e investimenti sfide da gestire dopo la crisi”
ROMA (ITALPRESS) – “Alla fine dell’emergenza bisognerà affrontare il tema delle prospettive della nostra politica economica comune e fare passi ulteriori in questa direzione. Quando si stabilizzerà la ripresa, ci saranno due grandi problemi: un debito medio attorno o superiore al 100%, e un rischio di caduta degli investimenti che nella crisi precedente si sono gradualmente avvicinati allo zero”. Lo ha evidenziato Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia, intervenendo al Finance Workshop The European House – Ambrosetti 2021. “Il rischio è evidente e dobbiamo affrontare con le nostre regole queste due sfide: come gestiamo il percorso di uscita dal debito e come riusciamo a incoraggiare gli investimenti”, ha detto ancora Gentiloni.
“Le nostre previsioni sono di una crescita media del 3,8% quest’anno e l’anno prossimo”, ha spiegato il commissario europeo. “Vedremo nelle prossime settimane se saranno confermate o se alcune ulteriori misure restrittive le modificheranno, ma credo che nell’insieme potranno essere confermate”, ha aggiunto.
“Il Next Generation Eu – ha sottolineato ancora Gentiloni – è importante non solo per il contributo economico, ma anche perchè per la prima volta in Europa stabiliamo una strategia comune di crescita. E questa somma viene incanalata su grandissime priorità”.
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Alitalia, via libera Ue ad aiuti per 24,7 milioni causa covid
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione europea ritiene che l’importo di 24,7 milioni stanziato dall’Italia a favore di Alitalia sia conforme alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato. Tale misura mira a compensare la compagnia aerea per i danni subiti su determinate rotte a causa della pandemia di coronavirus tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2020.
La Commissione ritiene che la pandemia di coronavirus rappresenti un evento eccezionale, trattandosi di un fenomeno straordinario e imprevedibile con significative ricadute economiche. Di conseguenza, gli interventi eccezionali compiuti dallo Stato membro per compensare i danni connessi all’epidemia sono giustificati. La perdita di redditività sulle rotte ammissibili dovuta alle misure di contenimento durante il periodo in questione può quindi essere considerata un danno direttamente connesso all’evento eccezionale. Essa ha inoltre ritenuto che la misura sia proporzionata, in quanto l’analisi quantitativa rotta per rotta presentata dall’Italia identifica adeguatamente i danni riconducibili alle misure di contenimento e, pertanto, il risarcimento non va oltre lo stretto necessario per compensare i danni su tali rotte. Per Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, “la misura approvata oggi consente all’Italia di compensare ulteriormente i danni diretti subiti da Alitalia tra novembre e dicembre 2020 a causa di tali restrizioni. Continuiamo a collaborare strettamente con tutti gli Stati membri per garantire che le misure di sostegno nazionali possano essere attuate in modo coordinato ed efficace, in linea con le norme dell’UE”.
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