TRIESTE (ITALPRESS) – “In questo momento i dati sulla circolazione del virus sono molto alti e la domanda ospedaliera inizia a essere importante. Va sottolineato con forza però che la differenza fra i livelli di infezione e la necessità di curare le persone in ospedale è decisamente più bassa rispetto a quando non avevamo a disposizione il vaccino. Dobbiamo continuare a spingere le persone ad andare a vaccinarsi”.
Lo ha affermato oggi a Trieste il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi durante la presentazione all’Ospedale di Cattinara dei dati sui tracciamenti 2020-2021 e delle nuove disposizioni entrate in vigore per contrastare la diffusione del Covid-19.
“Siamo chiamati a un lavoro imponente. In particolare a chi ogni giorno fa polemiche strumentali è bene ricordare che in un anno sono state somministrate quasi 2 milioni e mezzo di dosi.
Soltanto a dicembre – ha detto Riccardi – abbiamo vaccinato 300mila persone. Se sono circa 900mila quelle da richiamare, vuol dire che in tre mesi dobbiamo fare il doppio rispetto quanto fatto alla velocità del 2021″.
“Nella nostra Regione infatti abbiamo stimato che circa 860mila persone debbano sottoporsi alla terza dose, mentre oggi abbiamo finora 590mila prenotazioni. La dose booster è stata somministrata a circa 400mila persone. Rimangono quindi fuori dalla prenotazione 270mila cittadini che – ha aggiunto – dobbiamo assolutamente convincere”.
Nel ringraziare tutti gli operatori del sistema sanitario regionale, Riccardi ha ricordato che recentemente è stato chiesto al Comitato tecnico scientifico se siamo ancora dentro una pandemia o se la situazione sta diventando endemica.
“Ci attendiamo una risposta che deve essere prettamente di carattere scientifico – ha evidenziato il vicegovernatore -. Se guardiamo, infatti, in caso di contatto stretto con un positivo, alla recente misura che consente a un vaccinato di terza dose o un vaccinato in seconda dose inferiore ai 120 giorni di uscire con la mascherina mentre prima doveva fare 7 giorni di quarantena, è evidente che stiamo andando nella direzione di alleggerire la capacità di movimento delle persone che hanno deciso di sottoporsi al vaccino”.
“In questa fase abbiamo inoltre una quota estremamente importante – più di 26mila persone – in isolamento che – ha spiegato Riccardi – sono sottoposte a misure, restrizioni e procedure che oggi i dipartimenti di Prevenzione faticano a seguire in tutto il Paese e non solo in Friuli Venezia Giulia”.
Nel corso del suo intervento il vicegovernatore ha espresso la sua forte preoccupazione nei confronti di chi non si è ancora vaccinato nel settore della scuola e nel sistema sanitario. “I dati ci dicono che oggi complessivamente stimiamo circa 30mila gli operatori della sanità e della scuola che non hanno prenotato la terza dose. Ci potrebbero essere anche delle prenotazioni di queste categorie non classificate ma siamo tuttavia in presenza di un dato alto. Ci auguriamo che queste persone si vaccinino quanto prima”.
“Soprattutto per quanto riguarda il nostro sistema di cura, a pagare questa situazione è quella che definiamo ‘l’altra sanità’, cioè tutte quelle prestazioni che purtroppo stiamo mettendo in attesa da ormai quasi due anni”.
“Inoltre, non possiamo gestire con regole ordinarie eventi straordinari come quelli che stiamo vivendo. Stante la condizione di emergenza, bisognerebbe avere il coraggio – ha rimarcato Riccardi – di derogare ai principi e alle pratiche burocratiche che fanno ritardare le azioni nei confronti di chi non è vaccinato e oggettivamente si pone fuori dalle regole”.
Secondo le analisi effettuate dalla direzione centrale Salute della Regione e dai tre dipartimenti di Prevenzione oggi si registrano infatti circa 8mila casi in più rispetto un anno fa.
Sempre a livello regionale il numero dei ricoveri risulta leggermente aumentato rispetto a una settimana fa in area medica, mentre sono stabili gli accessi che riguardano le terapie intensive.
Per quanto concerne Asugi entrambe le province di Gorizia e di Trieste rimangono in fase di rapido e sensibile aumento dell’incidenza e dell’indice Rt. Il numero dei positivi da focolai nelle scuole giuliane e isontine è in ulteriore flessione. Il numero dei positivi delle residenze per anziani è invece sostanzialmente stabile.
Attualmente si registrano 9 focolai ospedalieri nell’area giuliana per un totale di 37 casi, mentre sono numerosissimi i focolai familiari.
E’ triplicato inoltre il numero dei casi che non sono apparentemente riconducibili a focolai noti (3321), a sottolineare una scarsa efficacia del sistema di tracciamento.
In merito alla campagna vaccinale, al 4 gennaio 2022 le dosi complessivamente erogate da Asugi ammontavano a 726.838. Tra le azioni da mettere in campo si è parlato della definizione dei criteri di estrazione dei dati e della creazione di un algoritmo per la chiusura automatica, in collaborazione con Insiel, delle quarantene e dell’isolamento degli asintomatici.
Dai professionisti di Asugi è stata avanzata inoltre l’opportunità di predisporre risorse per l’assistenza di soggetti positivi in quanto è prevedibile un graduale aumento delle ospedalizzazioni e di mettere in campo ogni sforzo per vaccinare la fascia di popolazione ancora non immunizzata e per completare con la dose di richiamo l’immunizzazione delle altre fasce d’età.
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Friuli Venezia Giulia, Riccardi “Spingere con forza sui vaccini”
Minacce a immunologa Antonella Viola, solidarietà di Zaia
PADOVA (ITALPRESS) – Assegnata la scorta all’immunologa padovana Antonella Viola, che ha ricevuto nei giorni scorsi una lettera contenente un proiettile. Le sono stati assegnati due carabinieri per la tutela personale.
Due giorni fa, nel suo ufficio di Padova, una collaboratrice della scienziata che dirige l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza ha ricevuto una lettera minatoria, con allegato un proiettile, ritenuta così credibile da far decidere in fretta che sarebbe stata necessaria la sua protezione.
“Esprimo ad Antonella Viola tutta la mia solidarietà, umana e istituzionale. Mai avrei pensato che in un Paese civile si potesse arrivare a minacciare una scienziata che, come molti altri, sta combattendo in prima persona per curare e salvare vite dall’attacco del Covid”. Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprime la sua vicinanza all’immunologa padovana, minacciata con l’invio di una lettera, accompagnata da una pallottola.
“Purtroppo – aggiunge Zaia – dobbiamo prendere atto che alcune frange della popolazione si sono lasciate andare in una sorta di conflitto sociale contro chiunque si adoperi per arrivare a sconfiggere il virus. E’ triste e preoccupante, ma è così, e la risposta è una sola: continuare nella battaglia, nella ricerca, nella cura, nel lavoro per affermare la fondamentale cultura della salute pubblica come bene primario di ogni cittadino”.
“La professoressa Viola non è sola – conclude il Governatore – perchè al suo fianco ci siamo praticamente tutti. Tutti quelli che, a cominciare dai semplici cittadini, non chiedono altro che di sconfiggere per sempre il Covid e sono grati a chi si impegna in trincea, come Antonella Viola e molti altri, medici, ricercatori, scienziati, amministratori”.
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Giani “Dobbiamo vaccinare di più, aspettiamo a riaprire le scuole”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono un convinto patrocinatore della scuola in presenza. Indispensabile, assolutamente consigliabile”, ma “qualche giorno di pausa in più ci avrebbe consentito di vaccinare un numero maggiore di ragazzi ed essere ancora più pronti contro il virus”. Lo dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in un’intervista al Corriere della Sera. “Io sono sempre pronto a far squadra e, in collaborazione con il governo, garantire la migliore sicurezza e la migliore didattica possibili”, a partire “dalle vaccinazioni obbligatorie. Quelle per i lavoratori saranno un ottimo passo in avanti – spiega – ma non possono bastare”. Per quanto riguarda le vaccinazioni “la priorità sono i no vax. Sono loro il vero elemento di difficoltà. In Toscana sono 200 mila. In termini percentuali poco più del 6% della popolazione, ma in termini pratici cambiano. Loro obbligano a fare 50 mila tamponi in più e intasano il sistema”.
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Abruzzo, Marsilio e D’Annuntiis incontrano i sindaci per la linea ferroviaria adriatica
PESCARA (ITALPRESS)- Questa mattina nella sede della Regione a Pescara, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale d’Abruzzo Umberto D’Annuntiis, con il presidente Marco Marsilio in videocollegamento, ha incontrato i sindaci dei Comuni della fascia costiera interessati dal passaggio della linea ferroviaria per esporre gli scenari di intervento predisposti da RFI per il potenziamento del tracciato adriatico.
“All’incontro – ha dichiarato il sottosegretario D’Annuntiis – erano presenti i rappresentanti dei Comuni di Alba Adriatica, Città Sant’Angelo, Francavilla al Mare, Giulianova, Montesilvano, Ortona, Pescara, Rocca San Giovanni, Roseto degli Abruzzi, San Salvo, Silvi, Tortoreto e Vasto. La riunione è stata fortemente voluta dai vertici regionali al fine di condividere con i territori coinvolti le prospettive di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie per velocizzare i tempi di percorrenza, raccogliendo così osservazioni e proposte da sottoporre all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e di RFI”.
Il Sottosegretario D’Annuntiis, coadiuvato dal direttore del Dipartimento Emidio Primavera, ha esposto gli scenari di intervento prospettati da RFI che riguardano in generale il potenziamento delle velocità di percorrenza e l’aumento dei flussi, sia per il trasporto delle merci che dei passeggeri.
I sindaci presenti hanno espresso apprezzamento per la prospettiva di sviluppo legata alle ipotesi in oggetto, manifestando nel contempo l’esigenza di porre molta attenzione alla sicurezza dei centri attraversati ed alla qualità della vita dei loro abitanti, condividendo ipotesi di arretramento o interramento in alcuni tratti della linea ferroviaria, allargamento delle banchine esistenti e modifiche delle curvature.
Nell’occasione, il presidente Marsilio, insieme al sottosegretario D’Annuntiis, si è impegnato a farsi portavoce delle esigenze emerse nei prossimi incontri di concertazione con RFI, che saranno utili a fornire dettagli progettuali più approfonditi, sollecitando altresì i sindaci a collaborare nell’obiettivo comune di dotare finalmente l’Abruzzo di una linea ferroviaria moderna e rispondente alle sue potenzialità.
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Toscana, cresce il numero degli hub aziendali per la terza dose
FIRENZE (ITALPRESS) – E’ in pieno svolgimento la campagna vaccinale della Toscana, che punta ad aumentare la già ragguardevole platea dei vaccinati con terza dose. Il prossimo lunedì 10 gennaio apriranno tre hub aziendali per la somministrazione della dose booster: Eli Lilly a Sesto Fiorentino, Confindustria Toscana Nord a Montecarlo-Lucca, Solvay a Rosignano in provincia di Livorno. Lunedì 17 gennaio inizierà le vaccinazioni anche Società Autostrade con hub presso la Chiesa di San Giovanni Battista (Uscita A1 – Firenze Nord). Società Autostrade non vaccinerà solo i propri dipendenti, ma anche 160 cittadini toscani al giorno, che potranno prenotare la vaccinazione sul portale https://prenotavaccino.sanita.toscana.it/#/home. Lo scorso dicembre era stato attivato l’hub di Confindustria Pisa a Ospedaletto.
“Ringrazio le aziende e le associazioni di categoria toscane di questa disponibilità, che contribuisce ad accelerare la campagna di somministrazione dei richiami, che è tra i nostri obiettivi di contrasto al Covid, vista la circolazione del virus nella popolazione – commenta il presidente Eugenio Giani -. Questo ulteriore canale di vaccinazione ci consente di raggiungere più persone possibili e di mantenere alta la protezione di quelle già vaccinate con ciclo completo. Anche se siamo tra le Regioni che hanno somministrato più terze dosi in Italia, il virus corre e noi dobbiamo contrastarlo con ogni mezzo”.
“Ringrazio queste realtà produttive, che ci aiutano a ottenere i massimi risultati possibili – fa sapere l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – e auspico che il numero degli hub vaccinali aziendali possa crescere ancora. La loro disponibilità testimonia responsabilità sociale e attenzione in un periodo in cui la variante Omicron si diffonde a ritmi esponenziali nella popolazione. Questa nuova variante, estremamente contagiosa, non va sottovalutata. E’ importante vaccinarsi, come mostrano i dati, soprattutto per contrastare le forme severe della malattia, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi. Fondamentale è anche rispettare tutte le misure di prevenzione, individuale e collettiva”. “La collaborazione con le aziende e le associazioni di categoria, che abbiamo avviato la scorsa estate per aumentare il numero delle somministrazioni del vaccino, è stata molto positiva – afferma l’assessore alle attività produttive Leonardo Marras -. E’ una sinergia che rende forte la Toscana, nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia. Ringrazio tutti loro del contributo concreto, del senso civico e della responsabilità, di cui danno quotidianamente prova. Sono al nostro fianco anche nel ricordare che dobbiamo continuare a essere prudenti e a rispettare in modo rigoroso tutte le misure anticontagio – aggiunge – a partire dall’uso puntuale e corretto della mascherina. Da parte nostra – conclude – continueremo a mantenere alto il livello di allerta lungo tutta la filiera di contrasto al Covid”.
Le imprese e le associazioni di categoria, interessate a partecipare alla campagna di vaccinazione in azienda, potranno richiedere i necessari chiarimenti tecnici al seguente indirizzo email: [email protected].
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Bini “Via con 6 mln a bando ponte per ricerca e sviluppo in Friuli”
UDINE (ITALPRESS) – “Uno dei bandi più attesi dal sistema produttivo regionale per incentivare le attività di ricerca e sviluppo delle piccole, medie e grandi imprese che mette in connessione i progetti della programmazione comunitaria 2014-2020 con quelli della futura programmazione. Partiamo con 6 milioni di euro ma le risorse potranno essere integrate con dotazioni aggiuntive”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, ha annunciato l’approvazione da parte della Giunta regionale del “bando ponte” per ricerca e sviluppo gestito dal Servizio industria e artigianato della direzione centrale Attività produttive e turismo, finalizzato alla creazione di un parco progetti prontamente rendicontabile nell’ambito del Programma Regionale FESR 2021-2027.
“A seguito dell’approvazione definitiva della strategia di specializzazione della Regione (S3 2021-2027), aggiornata e trasmessa alla Commissione europea, ora siamo pronti ad aprire il bando a fine gennaio che ha per beneficiari le Pmi e le grandi industrie del settore manifatturiero e del terziario interessate a realizzare progetti di ricerca industriale o sviluppo sperimentale specificatamente attinenti e rivolti ad almeno una delle aree di specializzazione e coerenti con almeno una delle relative traiettorie di sviluppo della Strategia” ha spiegato Bini, aggiungendo che “è un’occasione attesa dal 2017, anno dell’ultimo bando in ricerca e sviluppo, che imprimerà un ulteriore balzo in avanti alle nostre imprese”.
La dotazione finanziaria iniziale del bando, comunque integrabile successivamente, è di 6 milioni di euro.
I contributi sono a fondo perduto e sono concessi per il sostenimento di spese connesse all’attività collaborativa di ricerca e sviluppo. Tra le spese rientrano quindi il personale, le attrezzature, le consulenze qualificate, le prestazioni e i servizi, la realizzazione di prototipi, i beni immateriali e materiali. L’attività di ricerca e sviluppo deve essere obbligatoriamente svolta in una delle forme collaborative previste dal bando (con altre imprese, con enti di ricerca, con l’apporto di consulenze esterne).
Il limite minimo di spesa ammissibile del progetto è di 60mila euro per la piccola impresa, 200mila euro per la media impresa, 350mila euro per la grande impresa.
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Covid, in Abruzzo 921 nuovi casi e 3 decessi in 24 ore
PESCARA (ITALPRESS) – Sono 921 (di età compresa tra 1 e 95 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 98633. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi (di età compresa tra 37 e 89 anni, uno in provincia di Chieti e due in provincia di Pescara) e sale a 2634. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 85586 dimessi/guariti (+398 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 10413 (+520 rispetto a ieri).
172 pazienti (+12 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 24 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10217 (+508 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 6707 tamponi molecolari (1713399 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 26886 test antigenici (1721782).
Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 2.74 per cento.
Del totale dei casi positivi, 24397 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+311 rispetto a ieri), 24987 in provincia di Chieti (+168), 23537 in provincia di Pescara (+240), 24688 in provincia di Teramo (+164), 827 fuori regione (+29) e 197 (+9) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
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Lavori sotto Ponte Vecchio in Toscana, Monni “Tutelare i fiumi”
FIRENZE (ITALPRESS) – Fine dell’anno con i lavori di bonifica sull’Arno sotto il Ponte Vecchio. Il luogo simbolo è stato l’occasione per spiegare l’intervento di manutenzione in corso e fare un bilancio di fine anno per la difesa del suolo nel Medio Valdarno e in Toscana. Gli scavatori del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno hanno lavorato anche durante le feste di Natale per eseguire l’importante lavoro di manutenzione sulla sponda destra dell’Arno dove si affaccia la Società Canottieri di Firenze.
Gli interventi presentati stamani sono realizzati dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno su richiesta e in accordo con il Genio Civile Valdarno Superiore.
E’ stata riprofilata la banca a fiume per ripristinare la condizione di progetto; con l’intervento attuale è stato pulito il materiale che negli anni si era sedimentato a causa del passaggio delle piene creando sulla banca un profilo longitudinale “a schiena d’asino” che rendeva difficoltosa la manutenzione della sponda . L’intervento, che al momento sembra aver stravolto lo stato dei luoghi ma che a breve comunque tornerà ad essere com’era ovvero erboso ben tenuto e fruibile, permetterà poi una manutenzione ancor più agevole e curata che in precedenza. “La manutenzione dei nostri fiumi – ha detto l’assessora all’ambiente e alla difesa del suolo Monia Monni- è un pezzo fondamentale dell’insieme di interventi che garantiscono la maggiore sicurezza dal rischio idrogeologico, ma non solo. Fiumi curati e manutenuti rappresentano per le città aree verdi da restituire alla cittadinanza. Presentiamo oggi un intervento simbolico, portato avanti dal Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno, in uno dei luoghi più belli e suggestivi al mondo: Ponte Vecchio, nella sede dei Canottieri di Firenze. Lo presentiamo proprio per testimoniare quanto la Regione, insieme ai Consorzi, sia attiva in questo tipo di opere. Ringrazio tutte le lavoratrici e i lavoratori impegnati in questa opera”.
Durante i lavori sono riemersi dal fondo del Fiume alcuni reperti tali da far intervenire anche la Soprintendenza, che ha classificato i resti come risalenti all’epoca romana e ha chiesto di repertoriare tutto quanto il ritrovato per poter eventualmente creare una piccola esposizione.
“Questo nostro ultimo intervento ci permette, essendo giunti a fine anno, di fare anche un bilancio dei nostri lavori del 2021 – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica Marco Bottino – bilancio che somma a oltre 30 milioni di euro, di cui 18,7 di manutenzioni ordinarie finanziate con il contributo consortile, 2,2 milioni di manutenzione ordinarie in convenzione con la Regione Toscana e più di 10 milioni di manutenzioni straordinarie, nuove opere e sistemazioni idrauliche”.
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