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Veneto, Zaia “Il 75% dei ricoverati non ha fatto il vaccino”

VENEZIA (ITALPRESS) – “In terapia intensiva abbiamo il 75/80% di non vaccinati: se non ci fossero saremo in zona bianca. A questo si aggiunge che uno su due in area medica non è vaccinato con un’età media bassa e sono anche i casi più complicati – ha poi aggiunto -. Dei cinque morti di questa notte quattro non erano vaccinati”. Il Presidente ha poi sottolineato che la percentuale dei pazienti in area medica è del 18%, “l’unico parametro che ci fa agganciare all’area gialla”.
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Fvg, Fedriga “Nel 2021 Regione al fianco di cittadini e imprese”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Il 2021 è stato un anno difficile, il secondo consecutivo segnato dalla pandemia: proprio per questo, l’Amministrazione regionale ha voluto imprimere un’ulteriore accelerazione per favorire il rilancio del sistema produttivo, la tenuta dei livelli occupazionali e, più in generale, il mantenimento di standard qualitativi elevati nell’erogazione dei servizi”. Questa la sintesi tracciata dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, nel palazzo della Regione a Trieste.
“Quattro – ha spiegato ancora Fedriga – i macroambiti di intervento della Regione: salute, famiglia, lavoro e territorio: veri e propri pilastri, che hanno rappresentato e continueranno a rappresentare i cardini attorno ai quali ruoteranno le iniziative di questa Giunta”.
“Sul fronte della salute – ha sottolineato il governatore – in 10 mesi abbiamo somministrato oltre 2 milioni di dosi di vaccino, raggiungendo la copertura di ben 950mila cittadini. Nel solo mese di dicembre inoltre, ci siamo prefissi l’obiettivo di somministrare 400mila terze dosi, imprimendo così un’ulteriore spinta sulla lotta al Covid”.
Ammonta invece a 32 milioni l’importo stanziato a favore delle famiglie: “una cifra che, rispetto all’anno precedente, è stata triplicata – ha illustrato Fedriga – proprio per manifestare la piena attenzione dell’Amministrazione nei confronti di quello che riteniamo essere il nucleo fondamentale delle nostre comunità”.
“Sostegno alle imprese e politiche attive del lavoro rientrano anch’esse nel novero degli interventi maggiormente qualificanti, con oltre 176 milioni ripartiti tra turismo e commercio (107 milioni), artigianato e industria (5,8 milioni), accesso al credito (39 milioni), sviluppo economico locale (25 milioni) e progetto Pipol (21 milioni). Non meno essenziale appare inoltre lo sforzo operato sul versante delle politiche abitative – ha rimarcato il governatore – con lo stanziamento di 149 milioni di euro, di cui ben 103 per i contributi prima casa”.
Tra le misure a vantaggio del territorio, Fedriga ha inoltre ricordato “i 61 milioni sulla formazione, i 45 milioni per l’edilizia scolastica, i 17 milioni per contribuire al ristoro dei soci Coop, il successo dell’Art Bonus (con ben 3,3 milioni di erogazioni liberali sui dodici mesi) e quello del marchio Io Sono Friuli Venezia Giulia, attraverso il quale l’Amministrazione punta con decisione alla promozione del territorio e delle sue eccellenze”.
Ultima, ma non certo in ordine di importanza, la revisione dei patti finanziari che, nel prossimo quinquennio, permetterà al Friuli Venezia Giulia di trattenere 2 miliardi di euro: “400 milioni l’anno circa – ha concluso Fedriga – che, grazie alla proficua interlocuzione con il Governo, riusciremo a investire nelle politiche di sviluppo della regione”.
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Covid, Giani “Toscana in zona bianca a Capodanno”

FIRENZE (ITALPRESS) – “La situazione della Toscana, grazie alla campagna di vaccinazione che ci rende i primi per estensione della vaccinazione, con più dell’84% della popolazione, più del 92% dei vaccinandi, più del 98% della terza dose agli over 80, è evidente che ci permette di contenere i contagi rispetto ad altre regioni ma non voglio fare classifiche fra regioni. Il nostro livello di ospedalizzazioni è oggi al 7,11% rispetto al limite del 15% che porta in zona gialla, quindi ragionevolmente sono dati che per Capodanno ci faranno rimanere in zona bianca a differenza della metà delle regioni italiane che saranno in zona gialla e qualcuna rischia la zona arancione”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, a margine dei lavori del Consiglio regionale toscano in svolgimento a Firenze.
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Cortina diventerà un polo per bob olimpico e paralimpico, costo 61mld

VENEZIA (ITALPRESS) – Quella di Cortina non sarà solo una pista da bob, ma un polo per il bob olimpico e paralimpico. A questo proposito è già pronta la lettera della Regione Veneto per chiedere che il bob sia inserito come sport paralimpico fin dalle Olimpiadi del 2026. A Venezia il presidente della Regiobe Veneto Luca Zaia ha fatto il punto sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 con Ivo Ferriani, presidente Federazione mondiale del bob e dello skeleton, annunciando che questa notte è stato approvato in Parlamento un emendamento che finanzia il progetto con 61 milioni, di cui 5 a carico della Regione Veneto. L’impianto di Cortina ospiterà tre discipline olimpiche (bob, skeleton, slittino) ma sarà aperta anche a quanti, pur non praticando la disciplina, vogliono provare l’ebbrezza di una discesa mozzafiato ma in sicurezza.
“La pista oggi è una sorta di discarica, un cadavere eccellente – ha detto il governatore – ma è un pezzo importante della storia di Cortina e dello sport. Adesso riqualifichiamo l’area, smantelliamo tutto, riduciamo l’impatto della pista, bonifichiamo e ne facciamo una nuova, più corta e più speedy”.
La Regione si impegnerà anche nel restauro del trampolino che costerà 15-20 milioni di euro realizzerà un anfiteatro per le premiazioni che poi rimarrà alla popolazione e il villaggio olimpico”. Quello di Cortina diventerà un centro nazionale che verrà gestito con personale dedicato e attività di formazione, con una gestione manageriale, perchè il brand Cortina si possa rafforzare e le ricadute siano rilevanti. “Puntiamo alla Coppa del Mondo del 2027, poi nel 2028 ci sono i Mondiali, ci candideremo a tutto” – ha dichiarato Zaia. Quanto alla pista “Pensiamo ad una parte alta veloce, dove si fanno i tempi – ha spiegato Ivo Ferriani – e una parte bassa più scenografica. Il tutto nella massima sicurezza. L’impianto dovrà essere utilizzato il più possibile, essere funzionale, anche per coprire i costi”.
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Toscana, a Abbadia San Salvatore le Fiaccole accendono il Natale

FIRENZE (ITALPRESS) – Ad Abbadia San Salvatore (Monte Amiata – Siena) tutto è pronto per celebrare un Natale unico che profuma ancora di tradizione, di magia, di riti ancestrali grazie alle Fiaccole, una delle più antiche feste del fuoco italiane che nasce da una singolare tradizione millenaria che la città del Monte Amiata rinnova ogni 24 dicembre. Un appuntamento che viene preparato già dall’autunno quando i “fiaccolai” iniziano a cercare la materia con cui costruire le “fiaccole”, tipiche cataste di legna a forma piramidale alte fino a sette metri che, costruite in ogni angolo del piccolo borgo medioevale, si levano al cielo in attesa della vigilia quando poi verranno incendiate. Una lavorazione impegnativa che coinvolge tutta la comunità impegnandola nella realizzazione di questi monumenti rurali unici. Si intrecciano tronchi sfidando la gravità grazie a tecniche segrete che qui si tramandano di generazione in generazione, per celebrare un rito del fuoco che coinvolge tutti, sposando simbolici significati pagani e religiosi.
“Quest’anno – ha detto il presidente Eugenio Giani – la Festa delle Fiaccole ha un significato particolare perchè Abbadia, il comune più alto nel cuore dell’Amiata, candida le Fiaccole a diventare patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO. E io sostengo la candidatura perchè trovo questa manifestazione profondamente originale e legata a una storia millenaria delle nostre terre, al punto da esser entrata nel Dna di questa comunità. Una festa straordinaria alla quale ho partecipato varie volte per le vigilie degli scorsi anni e tornerò molto volentieri anche quest’anno, per uno dei momenti più coinvolgenti che la Toscana sa esprimere”. Sono “figli del fuoco” infatti gli abitanti dell’Amiata, una montagna vulcanica che nelle sue viscere nascondeva lava incandescente, una terra che da sempre offre cibo e benessere per la collettività. Un fuoco a cui per anni ci si avvicinava lavorando nella grande miniera (che oggi è diventata Museo) all’estrazione del cinabro da cui si ricavava mercurio. Una storia complessa che vede legati indissolubilmente uomo e natura, in un dialogo talvolta difficile ma sempre pieno d’amore. E’ infatti quella montagna amata e sentita come madre, come presenza sacra che i badenghi celebrano anche attraverso la tradizione delle Fiaccole.
Dopo giorni di lavoro, arriva il tanto atteso 24 dicembre con il suo rituale consolidato. Alle ore 18, in un momento spettacolare che riunisce centinaia di persone, si dà il via alla Cerimonia di Accensione con la “Benedizione del Fuoco” che segna l’inizio della festa. La filarmonica suona canti natalizi e la fiaccola davanti al Municipio viene accesa con il fuoco sacro. Da qui i Capi Fiaccola, con le loro torce divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di Fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina del Monte Amiata. Uno spettacolo carico di magnetismo e suggestione. E la comunità, che durante tutto l’anno vive e attende la sua incantevole notte, celebra un Natale unico, che non si trova in nessun altro luogo al mondo rinnovando una storia così importante da determinare l’Amministrazione Comunale ad avviare l’iter la candidatura nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale e che oggi viene raccontata anche attraverso due nuove opere editoriali volute dallo stesso Comune di Abbadia San Salvatore.
Si intitola “Sacro Fuoco” il libro fotografico di Stefano Visconti e Flavia Veronesi. Un pregiatissimo album fotografico la cui veste grafica è curata da Federica Simone che, scatto dopo scatto, guida alla scoperta di questo rito di luce. Il volume è edito da Società Editrice Fiorentina e presenta testi di Sonia Corsi, Fabrizio Tondi e Francesco De Stefano. “I Figli del Fuoco” è invece il film diretto da Barbara Castelli e Riccardo Domenichini che nasce da un’idea di Sonia Corsi. Una coproduzione del Comune di Abbadia San Salvatore e Moviement HD, da cui emerge con assoluta verità il senso che la tradizione delle Fiaccole ha per questa comunità, rappresentando un patrimonio vivo di memoria collettiva condivisa.
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Filiera del tabacco nell’Alta Valle del Tevere, l’occupazione al centro di un incontro Deltafina-parti sociali

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Dopo i recenti sviluppi riguardanti i nuovi accordi sul tabacco proveniente dalla zona dell’Alto Tevere, molti agricoltori e imprenditori locali hanno espresso preoccupazione per il futuro della filiera. All’attenzione di tutti gli attori coinvolti rimane il mantenimento della tenuta occupazionale del comparto che coinvolge sul solo territorio umbro oltre 2 mila addetti.

Il 29 dicembre, Deltafina, società attiva nella trasformazione di tabacco, incontrerà le Segreterie nazionali e territoriali di Fai, Flai e Uila per recepire le richieste dei lavoratori e condividere soluzioni sulla filiera umbra del tabacco. Al centro dell’incontro ci sarà proprio il tema occupazionale: le due parti medieranno con l’obiettivo di continuare a garantire ai coltivatori umbri costanza sotto il profilo lavorativo e contrattuale.

In Toscana 1370 nuovi casi Covid, età media 36 anni. 4 morti

FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 317.344 i casi di positività al Coronavirus, 1.370 in più rispetto a ieri (1.322 confermati con tampone molecolare e 48 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 292.869 (92,3% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 12.925 tamponi molecolari e 21.228 tamponi antigenici rapidi, di questi il 4% è risultato positivo. Sono invece 9.894 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 13,8% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 16.988, +6,9% rispetto a ieri. I ricoverati sono 386 (3 in meno rispetto a ieri), di cui 59 in terapia intensiva (1 in più). Oggi si registrano 4 nuovi decessi: un uomo e 3 donne con un’età media di 89 anni. L’età media dei 1.370 nuovi positivi odierni è di 36 anni circa (26% ha meno di 20 anni, 29% tra 20 e 39 anni, 29% tra 40 e 59 anni, 14% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più). Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (1.322 confermati con tampone molecolare e 48 da test rapido antigenico). Sono 87.225 i casi complessivi ad oggi a Firenze (348 in più rispetto a ieri), 28.119 a Prato (44 in più), 30.206 a Pistoia (128 in più), 16.710 a Massa (72 in più), 31.996 a Lucca (121 in più), 36.854 a Pisa (152 in più), 24.349 a Livorno (118 in più), 28.562 ad Arezzo (177 in più), 19.050 a Siena (102 in più), 13.718 a Grosseto (108 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 541 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 442 nella Nord Ovest, 387 nella Sud est. La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 8.651 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 9.053 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 10.982 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 10.387, Pisa con 8.850, la più bassa Grosseto con 6.277. Complessivamente, 16.602 persone sono in isolamento a casa, poichè presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (1.102 in più rispetto a ieri, più 7,1%). Sono 31.554 (476 in più rispetto a ieri, più 1,5%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perchè hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 7.952, Nord Ovest 15.042, Sud Est 8.560).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 386 (3 in meno rispetto a ieri, meno 0,8%), 59 in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri, più 1,7%). Le persone complessivamente guarite sono 292.869 (267 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 292.869 (267 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo. Oggi si registrano 4 nuovi decessi: un uomo e 3 donne con un’età media di 89 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 1 a Firenze, 1 a Massa Carrara, 2 a Lucca. Sono 7.487 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 2.401 a Firenze, 658 a Prato, 697 a Pistoia, 549 a Massa Carrara, 712 a Lucca, 759 a Pisa, 434 a Livorno, 568 ad Arezzo, 378 a Siena, 233 a Grosseto, 98 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 204,1 x100.000 residenti contro il 228,7 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (289,2 x100.000), Prato (257,0 x100.000) e Firenze (243,5 x100.000), il più basso a Grosseto (106,6 x100.000).
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Covid, in Veneto da domani obbligo mascherina anche all’aperto

VENEZIA (ITALPRESS) – Il governatore del Veneto Luca Zaia gioca d’anticipo: dalla mezzanotte di oggi una specifica ordinanza anticiperà di fatto le misure previste per la zona gialla. Quindi da domani mattina in tutto il Veneto ci sarà l’obbligo dell’uso della mascherina anche all’aperto.
Del resto i dati veneti parlano chiaro: 5577 positivi nelle ultime 24 ore su 108mila tamponi con un tasso di incidenza 5,15. Positivi di oggi 57.038, ricoverati 1254 (+24): 1090 in area non critica (+19), 164 in terapia intensiva (+5), 12.135 decessi (+10) 51 dimessi oggi. “Siamo in una fase in cui la circolazione del virus è importante. L’incidenza è alta anche grazie all’alto numero di tamponi che facciamo” spiega Zaia, “Abbiamo già sforato la zona bianca col 13% di occupazione delle terapie intensive e l’occupazione della zona non critica è arrivata al 15%”. Lo scatto di colore pare quindi scontato.
Oltre agli obblighi, l’ordinanza introduce anche principi e raccomandazioni atte a sensibilizzare il buon senso della popolazione: “Se una persona ha sintomi sospetti, deve mettersi in autoisolamento e comunicare con il medico di base, fare un tampone e verificare la situazione”. Inserito anche un passaggio relativo all’appello per l’adesione alla campagna vaccinale e la raccomandazione di evitare qualsiasi tipo di assembramento, sia all’aperto che al chiuso.
L’ordinanza avrà validità fino al 16 gennaio 2021.
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