ROMA (ITALPRESS) – Quasi tremila positivi nelle ultime 24 ore. Il governatore del Veneto Luca Zaia, ospite a Mattino Cinque, ha pochi dubbi: “Se rimane questo il trend, in Veneto passeremo le feste in zona gialla. Il vaccino fa il suo mestiere visto che le ospedalizzazioni in rapporto ai contagiati sono un quarto rispetto ad altre ondate, ma i parametri dicono che siamo vicini al cambio di colore. Solo il dato sui ricoveri nelle aree non critiche ancora regge, attestandosi intorno all’8%”.
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Covid, Zaia “Per Natale possibile zona gialla in Veneto”
Covid, arretra il mercato immobiliare in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Il mercato immobiliare e la situazione abitativa in Toscana sono sotto i riflettori del decimo rapporto sulla condizione abitativa redatto dall’Osservatorio sociale regionale e presentato oggi da remoto sulla piattaforma della Regione Toscana.
Come ogni anno la presentazione del rapporto è stata l’occasione per fare il punto sul mercato immobiliare, sul numero delle locazioni e degli sfratti, ma anche sulle politiche regionali di sostegno all’affitto e sull’edilizia residenziale pubblica.
Gli effetti del Covid fanno arretrare il mercato immobiliare. Dopo sei anni di crescita, diminuiscono nel 2020 le compravendite (-8,4%), e soprattutto si registra un deciso passo indietro nelle nuove costruzioni (-26,1%).
Confermato l’importante ruolo dei mutui, che caratterizzano il 55% delle transazioni, ma si riscontra una significativa riduzione relativa del numero di acquisti immobiliari realizzati utilizzando un finanziamento bancario (-4,8%),
Anche nel 2020, infine, prosegue la discesa dei prezzi degli immobili: -1,4%.
In forte aumento le risorse desinate al contributo per l’affitto: 13 milioni di euro per i bandi ordinari (a cui sono state indirizzate circa 20.000 domande, 4.000 circa in più rispetto all’anno precedente), 7,7 milioni per il fondo regionale straordinario Covid, cui si sono aggiunti gli Avvisi del Por-Fse, con ulteriori 13,3 milioni destinati soprattutto all’annualità 2021. In virtù degli interventi previsti dal decreto “Cura Italia” l’esecuzione degli sfratti per morosità, è stata sospesa a partire dal marzo 2020. Ciò ha implicato un livello di procedimenti avviati ed eseguiti insolitamente basso per il 2020 (2181 e 407).
Alla luce di quanto decretato rispetto al blocco degli sfratti, l’operatività del Fondo di sostegno alla morosità incolpevole nazionale è stata ridotta, con un riparto complessivo di 755.518,56 euro su base regionale. I beneficiari sono stati 176.
Il patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica toscana al 31 dicembre 2020 è costituito da 5.907 edifici, che assommano 49.940 alloggi (-56 unità rispetto al 2019).
Quasi la metà di questi edifici sono stati costruiti prima del 1970, mentre sono poco meno del 10% gli alloggi di recentissima costruzione. Alla data del 31 dicembre 2019 risultavano in costruzione 352 alloggi, di cui 266 con prevista disponibilità nel 2021 e 38 effettivamente entrati nel patrimonio nel corso del 2020.
Gli alloggi sfitti sono 3.625, quasi il doppio di quanti erano nel 2015. La maggior parte di questi sono in attesa di ristrutturazione (un quarto con lavori già finanziati).
I nuclei attualmente residenti in alloggi di Erp sono 46.134 su tutto il territorio regionale, e sono mediamente composti da 2,5 persone, per un totale di 114.664 inquilini.
Per concludere il quadro di sintesi, le domande presentate nel corso del 2020 per l’inserimento nelle graduatorie comunali per l’accesso agli alloggi ERP sono state 18.856, e di queste l’82,3% con esito positivo in termini di accoglimento.
Per il triennio 2020-2022, la Regione Toscana ha destinato 32,4 milioni di euro per interventi di manutenzione, qualificazione, efficientamento energetico e ripristino del patrimonio ERP. Inoltre fino al 2026 il Pnrr destina alla Toscana oltre 93 milioni di euro.
“Il 2020 è stato l’anno del Covid ma anche quello della casa. Perchè, con i ripetuti lockdown, la dimensione abitativa è diventata ancora più centrale per la condizione di individui e famiglie. mostrando il ruolo che essa può giocare nel riproporre o addirittura amplificare le disuguaglianze sociali”. Lo ha detto l’assessora regionale alle politiche per la casa Serena Spinelli introducendo il decimo rapporto sulla dimensione abitativa n Toscana redatto dall’Osservatorio Sociale regionale in collaborazione con Anci Toscana e il Settore Politiche Abitative della Regione.
La fotografia statistica, presentata nel corso di un evento online, riguarda un patrimonio residenziale di oltre 2 milioni di immobili che nel corso del 2020, anno cui si riferisce il rapporto, è rimasto pressochè stabile (+0,2%), mentre sono diminuite le compravendite (-8,4%), e soprattutto vi è stato un deciso passo indietro nelle nuove costruzioni (-26,1%).
In un anno faticosissimo per l’economia e il lavoro, e in cui si è estesa la fascia di indigenza (gli individui in condizione di povertà relativa sono passati dal 7,7% del 2019 all’8,5% del 2020), l’emergenza casa è stata però ammortizzata grazie alle varie misure emergenziali messe in atto nel primo periodo della pandemia (blocco degli sfratti, misure di sostegno straordinarie per la locazione).
“Queste misure – evidenzia Serena Spinelli – hanno impedito che l’emergenza casa assumesse toni drammatici offrendo a tante famiglie un prezioso sostegno per una delle voci di spesa più onerose: l’affitto mensile. Gli effetti dell’epidemia sono tuttavia destinati ad essere molto più duraturi sul fronte delle condizioni socioeconomiche. Perciò occorre continuare ad adoperarsi, non solo per sostenere le famiglie più a rischio, ma anche per un allargamento e una qualificazione del patrimonio abitativo e per un suo sempre miglior inserimento nel tessuto sociale.
Decisive sono, a tal fine, le potenzialità economiche offerte dai Fondi europei, a partire dal Pnrr. In particolare, all’interno del Pnrr, la questione abitativa ha assunto una forte centralità nell’ambito della Missione 5 dedicata all’Inclusione sociale, con il finanziamento di interventi dedicati alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione del patrimonio ERP, all’housing sociale. In Toscana sono già disponibili e potranno essere utilizzati di qui al 2026, 93 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”.
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In Friuli Venezia Giulia inaugurata la nuova seggiovia sullo Zoncolan
TRIESTE (ITALPRESS) – “La prima seggiovia a sei posti del Friuli Venezia Giulia rafforza e valorizza il polo dello Zoncolan su cui la Regione ha investito quasi 10 milioni di euro. Ora siamo di fronte alla punta di diamante della nostra montagna, come abbiamo potuto constatare già quest’estate dai numeri del tutto eccezionali di turisti registrati”. Attivata oggi e pronta per la stagione sciistica alle porte la nuova seggiovia sullo Zoncolan, denominata Giro d’Italia, inaugurata oggi con queste parole dall’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini, assieme all’assessore alle Finanze Barbara Zilli, al vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, e il vicesindaco di Sutrio Fiorenza Magnani.
“La Regione sta investendo oltre 70 milioni di euro per impianti e servizi che non serviranno solo per l’inverno ma anche per la stagione estiva – ha detto Bini, che poi ha lanciato un messaggio di sprone agli investimenti privati. “Servono – ha detto – strutture ricettive moderne e posti letto di qualità; per questo, a breve, apriremo il bando sul Fondo turismo da 14 milioni di euro, per dare così impulso ad un restyling a 360 gradi di tutti i nostri poli montani”.
Per Zilli “la montagna friulana merita di poter essere apprezzata tutto l’anno e l’attenzione riservata dalla giunta Fedriga a questo comparto contribuirà a dare una svolta in questa direzione, con prospettive interessanti che stiamo già evidenziando anche per il turismo lento e per quello sportivo. Il Pnrr ci consente inoltre di avere nuove opportunità; a noi l’impegno di trovare le progettualità giuste per investimenti infrastrutturali che guardano al futuro”.
Il taglio del nastro della nuova seggiovia, che porta il nome di “Zoncolan Città di tappa” è avvenuto alla presenza anche dei vertici di PromoTurismoFVG e di Enzo Cainero, patron delle frazioni rosa in Friuli Venezia Giulia, primo ad aver voluto la tappa su questa salita nel 2003. La livrea rosa e il nome legano l’impianto alla gara ciclistica che ha contribuito a render celebre in tutto il mondo lo Zoncolan (gemellato con il monte Fuji), una delle tappe più dure per i partecipanti al Giro d’Italia, tanto da aver voluto lasciare un segno del proprio passaggio a due ruote anche nel nuovo impianto.
Sei seggiole sono infatti di colore rosa e portano la firma dei vincitori della tappa dello Zoncolan, alcuni dei quali le hanno autografate; tra questi anche il campione Gilberto Simoni, due volte primo al traguardo sulla vetta del “Kaiser” e protagonista, lo scorso maggio al teatro Candoni, della presentazione dell’opera.
All’evento di oggi hanno partecipato anche i ciclisti Matteo Fabbro ed Enrico Gasparotto e il campione di calcio Gigi De Agostini, oltre a Ivan Basso anch’egli vincitore sullo Zoncolan, collegatosi con una telefona fuori programma che ha emozionato tutti i partecipanti all’evento che lo hanno salutato con un lungo applauso.
Prima e unica seggiovia a sei posti della regione, il nuovo impianto è stato realizzato tra maggio e novembre di quest’anno per essere pronto all’apertura della stagione invernale, con un investimento di cinque milioni e mezzo di euro di fondi regionali.
La seggiovia Giro d’Italia prende il posto della seggiovia Val di Nuf che molti frequentatori delle piste conoscono come la seggiovia “dell’amore”, inaugurata nel 1998. Si tratta quindi di un completo restyling dell’impianto di risalita curato dalla Leitner di Vipiteno, che ha puntato su un motore più veloce a risparmio energetico e su elevate caratteristiche di sicurezza.
Oltre ai pedoni e agli sciatori l’impianto potrà trasportare anche le biciclette, attraverso 52 “veicoli” che viaggeranno in senso orario a un dislivello di circa 300 metri, con una portata di 2.400 persone all’ora a massima capienza.
Agli investimenti sulla seggiovia si aggiungono 1,7 milioni di euro per implementazione sistemi di innevamento e per acquisto di battipista e altri mezzi, negli ultimi tre anni. E’ stata inoltre realizzata la variante della Pista Goles Z3 (283mila euro), che si sviluppa nella parte medio-alta del comprensorio; ha inizio dal sedime esistente della pista Goles ad est e termina collegandosi alla pista preesistente Zoncolan 3.
La variante pista Z4, con percorsi dedicati a sci alpinisti e mezzi di servizio ai rifugi, ha visto completati i lavori del primo lotto nel 2020 (160mila euro). In un ulteriore piano da 3 milioni di euro complessivi rientrano inoltre gli investimenti per il rifacimento della pista 3 e l’ampliamento della pista 2, che saranno completati per l’estate/autunno 2022.
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Primo caso di variante Omicron in Veneto
VENEZIA (ITALPRESS) – La variante Omicron del Covid 19 è stata sequenziata per la prima volta in Veneto nei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie – IZS. A darne notizia è il presidente della Regione Luca Zaia.
Si tratta di una persona di sesso maschile, residente nel vicentino, rientrata da un viaggio di lavoro in Sudafrica. Il paziente, che risulta vaccinato, è risultato negativo a un primo tampone fatto al rientro, ma, percependo alcuni leggeri sintomi, ne ha fatto un secondo, che ha dato esito positivo, evidenziando la variante Omicron al termine della sequenziazione. Al momento è paucisintomatico in quarantena a casa con la moglie e due figli. Di loro sono positivi la moglie e uno dei due figli, anch’essi risultati positivi al tampone e paucisintomatici. Per loro la sequenziazione è ancora in corso.
“Siamo in massima allerta su tutto il fronte – sottolinea Zaia – e questa novità, non bella ma attesa, dimostra che la rete dei controlli, dei tamponi e delle sequenziazioni funziona efficacemente. Stiamo esprimendo il massimo sforzo – aggiunge il Presidente – con una media giornaliera di circa centomila tamponi e con un sistema di sequenziazione efficiente come quello dell’Izs. Continueremo con questo sforzo di controllo e prevenzione che è stato, è, e sarà fondamentale”.
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Bullismo e cyberbullismo a scuola, accordo per prevenzione in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Per prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo a scuola e tramite il web, la giunta regionale ha approvato lo schema di accordo tra gli assessorati al diritto alla salute e all’istruzione, il dipartimento di Formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia (Forlilpsi) dell’ Università di Firenze e l’Ufficio scolastico regionale, per l’anno scolastico 2021-2022.
La delibera in questione, proposta dagli assessori Simone Bezzini (diritto alla salute) e da Alessandra Nardini (istruzione) consente di dare continuità alle azioni del progetto NoTrap! sia nelle classi che hanno già partecipato (consolidandone i risultati e le competenze acquisite) sia prevedendo, allo stesso tempo, di incrementarne l’efficacia con azioni aggiuntive e con il coinvolgimento di ulteriori alunne/i.
L’accordo (della durata di un anno, salvo eventuali proroghe legate al perdurare della pandemia) è finalizzato alla riduzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo in classe, all’incrementazione del senso di autoefficacia dei docenti e di altri professionisti (psicologi, educatori eccetera) che operano nella scuola, e al miglioramento del senso di inclusione e delle relazioni tra pari, del clima di classe, del benessere psicologico e relazionale di studenti e docenti, e dell’interazione stessa tra docenti e studenti.
“Da anni, lavoriamo nel mondo della scuola con attività di prevenzione in modo costruttivo, perchè questa diventi un luogo in cui si possa promuovere anche salute e benessere – commenta Simone Bezzini -. Attraverso i professionisti delle Asl, insieme agli insegnanti e con il supporto dell’Università, interveniamo con azioni diversificate, per contrastare le cause che determinano il bullismo e ridurre i comportamenti a rischio, cercando anche di potenziare, nello stesso tempo, le abilità personali di studentesse e studenti. Il nostro impegno è massimo per creare consapevolezza e ridurre fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo. In questo ambito, il lavoro di rete, dove ogni soggetto coinvolto può dare il proprio contributo nel prevenire il disagio, è decisamente strategico e necessario”.
“Il nostro impegno contro il bullismo e il cyberbullismo non si ferma. Nel corso degli anni è stato prodotto un lavoro importante attraverso strategie sinergiche con le istituzioni scolastiche aderenti e le asl, con l’obiettivo di tutelare studentesse e studenti – dichiara Alessandra Nardini -. Per promuovere consapevolezza e aiutare loro nel riconoscere situazioni di pericolo e comportamenti a rischio, abbiamo anche investito sulla formazione non solo di gruppi di studentesse e studenti, ma anche del personale docente. Come ha evidenziato la stessa Organizzazione mondiale della sanità, questi fenomeni sono tra le forme più diffuse di violenza tra le nuove generazioni, che purtroppo, a causa delle conseguenze della pandemia, hanno conosciuto un significativo aumento”.
Il progetto prevede, inoltre, momenti di coinvolgimento e di confronto, che assicurino un lavoro sistemico e un processo di crescita dove il potenziamento dell’autoconsapevolezza, rispetto alle proprie scelte e conseguenti comportamenti, riguardi tutta la sfera di vita dei giovani, perchè siano consapevoli di ciò che fanno e imparino a percepire internet come una risorsa e un’opportunità da utilizzare con buon senso e per finalità lecite.
In questo ambito – lo ricordiamo – un primo accordo è stato siglato nel 2017, cui hanno fatto seguito altre due intese negli anni 2018 e 2019, che hanno determinato un progressivo aumento di scuole e studenti coinvolti (tramite il programma NoTrap! e grazie anche al supporto dell’Ufficio scolastico regionale) e favorito momenti di formazione, occasioni di ascolto e di confronto all’interno delle classi.
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Vaccino, Riccardi “In FVG 346mila prenotazioni, 116mila prioritarie”
PORDENONE (ITALPRESS) – “Coloro i quali rientrano nelle fasce di età che possono sottoporsi all’inoculazione della terza dose ma che hanno il green pass ancora valido, non appartengono a categorie prioritarie e non hanno ancora prenotato potranno sottoporsi alla vaccinazione a partire da gennaio. In questo modo lasceranno spazio a quanti rientrano nelle categorie prioritarie quali fragili, sanitari, insegnanti e Forze dell’ordine e che necessitano di sottoporsi a vaccinazione entro dicembre per poter lavorare”. Lo ha ricordato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi intervenendo oggi ai lavori della I commissione integrata chiamata ad esaminare l’articolo 8 della manovra di bilancio, illustrando alcuni numeri riguardanti la campagna vaccinale in Friuli Venezia Giulia. In particolare Riccardi ha evidenziato come le richieste di prenotazione stiano cambiando ora dopo ora alla luce delle variazioni intervenute a livello nazionale sia sulla durata del certificato verde sia sull’introduzione del green pass rinforzato, a cui si è poi aggiunta l’apertura delle vaccinazioni anche alla fascia di età compresa tra i 5 e i 12 anni.
“Secondo le nostre previsioni – ha spiegato il vicegovernatore – per il mese di dicembre abbiamo a disposizione circa 420-430mila dosi di vaccino. A fronte di questi numeri, al momento le prenotazioni nelle nostre agende sono giunte a quota 346mila, di cui 230mila sono le persone che non rientrano nelle categorie prioritarie e alle quali, comunque, verrà somministrata la terza dose entro la fine del mese. Le altre 116mila persone – ha chiarito ancora Riccardi – rientrano tra coloro che appartengono alle categorie prioritarie, di cui 87mila hanno bisogno della terza dose entro la fine dell’anno per poter continuare a lavorare. Di fronte a questi numeri è chiaro che sarà necessario seguire un ordine di priorità nel momento in cui giungeranno nuove prenotazioni, dando spazio a dicembre prima a coloro i quali appartengono alle categorie prioritarie e hanno il green pass in scadenza”.
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Riccardi ha poi posto in risalto ancora altri due aspetti, il primo dei quali ha a che fare con la recente apertura della vaccinazione a quanti appartengono alla fascia di età compresa tra i 5 e i 12 anni. “Tenendo conto delle nostre forze a disposizione – ha detto il vicegovernatore – dovremo prendere in considerazione anche queste nuove richieste di prenotazione che hanno a che fare con persone appartenenti alla fascia giovanile dove in questo momento l’infezione viaggia più veloce. Abbiamo bisogno – ha concluso Riccardi – di correre con le vaccinazioni utilizzando hub di grandi dimensioni in cui concentrare le forze per smaltire grandi numeri. A questo proposito le aziende sanitarie, nell’arco di qualche giorno, stanno modificando la potenza di fuoco per far fronte alle nuove necessità”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
Infine Riccardi entrando nello specifico della legge di Stabilità ha ricordato che quella all’attenzione dell’Aula sarà una manovra senza precedenti, che permetterà di avere certezza di risorse per l’intero anno a favore delle Aziende sanitarie della regione e un aumento dei fondi per l’integrazione sociosanitaria. Inoltre, con la Finanziaria sono previste maggiori risorse destinate alle case di riposo e alla disabilità alle quali si aggiunge infine una spinta decisiva sul sostegno alla domiciliarità delle persone non autosufficienti.
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A Venezia al via il “piano freddo” per dare una mano ai senzatetto
VENEZIA (ITALPRESS) – Anche quest’anno nella stagione più rigida le persone senza dimora presenti nel territorio non saranno lasciate sole: scatta infatti, puntuale, da oggi, con l’abbassarsi delle temperature, il “Piano freddo” predisposto dal Comune di Venezia. Il servizio è stato presentato questa mattina, alla Casa dell’Ospitalità, dall’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, dal presidente della struttura, Paola Bonetti, dai presidenti della Croce Rossa di Venezia, Francesca Battan, e della Croce Verde di Mestre, Maurizio Ceriello, dal direttore della Direzione Coesione sociale del Comune, Danilo Corrà.
“E’ un servizio – ha sottolineato Venturini – non solo ormai consolidato nel tempo, ma che ogni anno migliora, grazie alla passione e alla professionalità dei soggetti che vi partecipano. Un grazie di cuore, quindi, a tutti coloro che contribuiscono a rendere possibile questa iniziativa, a cui il Comune crede molto, anche in termini economici”.
Tutte le notti almeno 35 posti letto saranno messi a disposizione per le persone senza tetto, presso il dormitorio in via S. Maria dei Battuti, dalla Fondazione di Partecipazione Casa dell’Ospitalità. Le modalità di accoglienza avverranno tramite prenotazione due volte la settimana, presso lo stesso dormitorio nelle giornate di lunedì e venerdì. La prenotazione, al fine di favorire il turn over degli ospiti darà la possibilità di pernottare per 3/4 giorni consecutivi. Per ridurre le possibilità di contagio verrà eseguito ogni volta sugli ospiti un tampone e verrà consegnato ad ognuno di loro, al momento dell’arrivo, un kit igiene (spazzolino, dentifricio, sapone, asciugamano…) e un kit di biancheria intima differenziata per genere e taglia, nonchè, al mattino successivo, un kit colazione.
Confermate inoltre le uscite serali: ogni notte due equipe di operatori di strada (una a Mestre e l’altra a Venezia) si muoveranno per la città, nei luoghi frequentati dalle persone senza tetto o segnalati dalla cittadinanza, per monitorare e rilevare eventuali situazioni di particolare vulnerabilità e se necessario accompagnare le persone all’accoglienza notturna.
Altre persone senzatetto in strada potranno beneficiare di materiali e generi di conforto (coperte, sacchi a pelo, vestiario, bevande calde, altri prodotti alimentari). Il lavoro di contatto serale si svolgerà in collaborazione con Croce Rossa Italiana e con Croce Verde: le squadre saranno composte non solo da educatori e da personale medico, ma anche da alcuni operatori Peer (pari), ovvero ex ospiti del dormitorio, italiani e stranieri, che, dopo aver superato con successo un percorso di inclusione, mettono a disposizione ora la loro “esperienza” passata per poter raggiungere con maggior facilità le persone in strada.
Il “Piano freddo” sarà attivo sino al 10 marzo: con il numero verde 800589266, che è in funzione tutto l’anno, i cittadini possono segnalare direttamente situazioni critiche riguardanti persone senza dimora.
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L’Inferno di Dante diventa 3D con la realtà virtuale
FIRENZE (ITALPRESS) – L’inferno dantesco diventa tridimensionale e arriva al Museo Casa di Dante a Firenze, per chiudere l’anno dedicato alle celebrazioni del Poeta con un appuntamento che ne celebra la grandezza e l’attualità attraverso la tecnologia del cinema in Realtà Virtuale.
Fino all’8 dicembre, infatti, il Museo offrirà la possibilità di vedere attraverso gli appositi visori “La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo”, il cortometraggio in Realtà Virtuale realizzato da ETT, industria digitale creativa che per il Museo ha curato il nuovo allestimento e il Virtual Tour. Nell’occasione della chiusura dell’anno dantesco, Ett vuole offrire ai visitatori un’esperienza emozionale di grande suggestione e qualità.
L’evento di presentazione del cortometraggio ha visto la partecipazione di Cristina Manetti, Presidente del Museo, Tullia Carlino responsabile attività museali ed eventi e Angela Spinella responsabile amministrativo – gestionale. Interverranno anche Giovanni Verreschi, Amministratore Delegato di Ett, e Adele Magnelli, responsabile del progetto cinematografico Dante in 3D
Per la prima volta il cortometraggio, della durata di circa 7 minuti, accompagnato dalla voce di Francesco Pannofino, viene presentato in una sede museale.
Durante l’anno che ha celebrato il sommo Poeta, infatti, il film è stato proposto con grande successo nei più prestigiosi contesti dedicati alla didattica e alle nuove tecnologie (Didacta, Salone Orientamenti, CHNT, MEET, BTO); nell’ambito di Festival cinematografici (Marateale, Festa del Cinema di Roma), ma non ancora in un contesto museale.
A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ETT, leader nelle soluzioni immersive del patrimonio culturale italiano e internazionale, in associazione con West 46th Films S.r.l, ha reso possibile varcare la soglia dell’Inferno dantesco e far vivere allo spettatore le atmosfere della Cantica nei panni del poeta stesso.
La produzione deve la sua efficacia espressiva all’integrazione di computer grafica e riprese cinematografiche in Realtà Virtuale, attraverso le quali è possibile vivere un’esperienza coinvolgente e immersiva.
ETT ha realizzato l’intera produzione in Computer-Generated Imagery (CGI) Animation, a partire da un accurato studio e selezione dei versi della Divina Commedia e realizzando uno storyboard strettamente connesso ad essi, al quale è seguito un lungo lavoro di ideazione, progettazione e realizzazione di modelli animati in 3D.
Regia e sceneggiatura sono di Federico Basso, Alessandro Parrello ha curato le riprese live. L’esperienza dello spettatore viene arricchita e potenziata da una particolare attenzione al sound design, con le musiche originali di Marco Morini.
Il Museo Casa di Dante ha trovato nella tecnologia messa in campo da ETT nuovi spunti narrativi e nuove opportunità di conoscenza ed interazione con il pubblico nell’allestimento interattivo e nelle nuove modalità di fruizione da remoto delle sale.
Il Virtual Tour, infatti, ha ottenuto moltissime visualizzazioni nella pagina del sito del Museo ad esso dedicata e, durante il difficile periodo pandemico, ha consentito le visite a distanza, in autonomia o accompagnati online da una guida esperta, camminando “virtualmente” tra le stanze in 3D e selezionando i contenuti da approfondire negli hot spot durante il percorso.
Cristina Manetti, Presidente del Museo Casa di Dante, sottolinea: “Sono trascorsi 700 anni dalla morte di Dante, il poeta che ha inventato la lingua italiana e ha disegnato con le sue parole i tre mondi ultraterreni, consentendoci di poterli immaginare e vedere davanti ai nostri occhi, come se fossero reali e palpabili, con le loro fiamme e la loro soavità. Adesso, grazie a tecnologie all’avanguardia, tutto questo sarà ancora più suggestivo avendo la possibilità di immergersi in uno scenario infernale percepito come reale. Una bella occasione natalizia che ci offre Ett per salutare questo anniversario dantesco”.
Giovanni Verreschi, AD di ETT commenta: “Dante torna “a Casa” come protagonista di un film che utilizza nuovi linguaggi espressivi, grazie all’attualità della sua opera e alla potenza della sua visione creativa. La Realtà Virtuale è al servizio delle atmosfere e della narrazione della Commedia: riprese live, post-produzione video, computer grafica e animazione 3D si fondono tra loro e rendono avvincenti e fruibili i registri narrativi del Poeta anche al pubblico dei più giovani. Siamo orgogliosi di aver potuto portare al Museo la nostra visione dell’utilizzo della tecnologia nell’ambito culturale, dall’allestimento che interattivamente conduce il visitatore all’immedesimazione con Dante poeta e uomo del suo tempo al Virtual Tour che ha permesso di proporre un modo diverso di fruire in 3D le sale museali anche da remoto. Con “La Divina Commedia in VR” l’immedesimazione del pubblico con il Poeta raggiunge un livello immersivo assoluto, con un nuovo modo di assimilare suoni e figure del mondo che lui ha immaginato e vivere la discesa agli Inferi assumendo il suo sguardo”.
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