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Toscana, nasce Fondazione “Prodigi” per istruzione tecnica superiore

FIRENZE (ITALPRESS) – Nasce la Fondazione Its per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict). Si chiamerà “Prodigi” e avrà 30 soci fondatori con l’Istituto di Istruzione Superiore Ferraris Brunelleschi di Empoli (Fi) come capofila. La fondazione, che si aggiunge alle sette già operanti in Toscana, realizzerà percorsi di istruzione tecnica superiore nei tre ambiti che compongono l’area Ict: metodi e tecnologie per lo sviluppo dei sistemi software; organizzazione e fruizione dell’informazione e della conoscenza; architetture e infrastrutture per i sistemi di comunicazione. “La costituzione della Fondazione ‘Prodigì – afferma l’assessora all’istruzione, formazione, lavoro, università e ricerca Alessandra Nardini – è una bella notizia perchè rende ancora più forte il nostro sistema dell’istruzione tecnica superiore, ampliandone l’offerta”. La costituzione della Fondazione “Prodigi” giunge al termine dell’iter avviato dalla giunta regionale poco prima della scorsa estate e sulla base delle valutazioni tecniche compiute dal nucleo di valutazione sulle tre candidature pervenute. “La digitalizzazione dei processi – prosegue l’assessora Nardini – ha conosciuto una accelerazione senza precedenti in questo anno e mezzo di emergenza sanitaria ed il tema della digitalizzazione, come quello della sostenibilità, sono quanto mai attuali. Per questo, il tessuto economico e produttivo regionale necessita di figure professionali, in particolare tecnici superiori, che siano formati per lavorare nei nuovi contesti digitalizzati”. Nella realizzazione dei percorsi Ict, la nuova Fondazione sarà affiancata dalle Fondazioni Its Prime e Vita, che ormai da anni propongono percorsi Its in questa area tecnologica calibrati sulle specificità dei propri settori di riferimento (ovvero la Meccanica e le Scienze della Vita). La Fondazione Its “Prodigi” potrà già presentare progetti in occasione del prossimo avviso pubblico per i percorsi dell’anno formativo 2022-2023 che potranno essere avviati a seguito del riconoscimento della personalità giuridica, come previsto dalla normativa nazionale, da parte della Prefettura territorialmente competente.
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Fvg, restaurato e riaperto al culto il santuario di Madonna d’Aiuto

TRIESTE (ITALPRESS) – Un momento di festa e di riflessione con al centro la difesa dei valori cristiani. Su questo fronte la Giunta del Friuli Venezia Giulia non ha dubbi ed è portatrice di un pensiero che non ha possibilità di essere interpretato ovvero la tutela del nostro credo cristiano e dei suoi valori. E’ il cuore del messaggio che il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, presente assieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, ha voluto portare oggi partecipando alla celebrazione eucaristica che ha riaperto al culto il restaurato santuario di Madonna d’Aiuto a Corno di Rosazzo. La chiesetta presente sulla strada che porta a Cividale del Friuli è stata sistemata grazie alle offerte dei fedeli, pari a 110mila euro, e benedetta dall’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, alla presenza anche del parroco don Antonio Raddi che ha festeggiato oggi i 25 anni di sacerdozio.
Secondo il vicegovernatore Riccardi, non ci deve essere rassegnazione, pur nel rispetto di tutti i culti, davanti all’impossibilità per un sacerdote di recitare il Padre Nostro come accaduto qualche giorno fa a Precenicco o davanti a chi è disturbato dal suono delle campane. E’ necessario invece avere fermezza nel difendere l’identità cristiana ancor più oggi con i mezzi di informazione che ci aggiornano in tempo reale con notizie allarmanti dal mondo. Di fronte a questi segnali preoccupanti, ad un momento di incertezza per una pandemia che ancora non è conclusa, per la Regione il sentimento comune è la richiesta di sostegno che appartiene a tutti in diverse fasi della vita. Il vicegovernatore si è unito a monsignor Mazzocato e a don Raddi nell’esprimere gratitudine per quanti hanno contributo al restauro. La chiesetta fu costruita nel 1655, restaurata e ampliata nel 1760. Nuovi lavori vennero eseguiti dopo il 1838 quando il territorio fu colpito da un’epidemia di colera asiatico e la popolazione salvata volle ingrandire il santuario con l’aggiunta del porticato e del campanile. I lavori si conclusero negli anni Venti del Novecento. Dopo il sisma del 1976 furono poi necessari interventi di consolidamento. Nel dettaglio i lavori hanno riguardato la risistemazione del tetto, delle guaine, le parti lignee e il risanamento della muratura oltre alla pulizia delle pietre e alla tinteggiatura.
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Veneto, al via progetto prevenzione “Mafie e Coronavirus”

VENEZIA (ITALPRESS) – Prende il via il 24 settembre il progetto “Mafie e Coronavirus, strumenti di prevenzione e contrasto”, promosso dalla Regione del Veneto insieme all’Associazione Avviso Pubblico. Il progetto, che rientra nelle attività promosse dalla Legge regionale n.48 del 2012, consiste nella realizzazione di quindici seminari formativi, da tenersi da remoto, tra il mese di settembre e quello di dicembre. Il piano formativo inizia con un seminario dal titolo “Mafie ed economia. Turismo e grandi eventi. Focus territoriale sulla Provincia di Belluno”. Nei seminari saranno affrontati e approfonditi diversi temi per la prevenzione e il contrasto delle attività criminali di stampo mafioso, quali l’evoluzione dei fenomeni corruttivi nel Veneto; l’impatto delle conseguenze socio-economiche del Covid-19 sulle dinamiche mafiose dei territori; ecomafie e reati ambientali; beni confiscati, gioco d’azzardo; criminalità organizzata; la realtà veneta e il ruolo della Polizia Locale; organizzazione ed evoluzione delle organizzazioni criminali straniere nel territorio veneto; prevenzione e controllo del territorio attraverso le informazioni delle Forze degli Ordini, ecc. “Ci siamo sempre impegnati nel coordinamento delle politiche di prevenzione e contrasto del crimine organizzato e mafioso e del fenomeno della corruzione attivando politiche di promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile – ha detto l’Assessore regionale alla Sicurezza Cristiano Corazzari – Oggi più che mai il tema necessita di molta attenzione, soprattutto di fronte alla crisi economica accesa e inasprita dalla pandemia da Covid 19, puntando una lente di ingrandimento sul fenomeno mafioso investendo sulla formazione. Un modo concreto ed efficace per promuovere la prevenzione e contrastare così le organizzazioni criminali, il cui sviluppo, purtroppo, è in continua evoluzione”. Gli incontri online sono gratuiti e saranno tenuti da accademici, rappresentanti della Direzione investigativa antimafia, delle Prefetture, del mondo degli Enti locali e delle Istituzioni ed esponenti dell’antimafia sociale.
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Toscana, Giani “Chiesti 150 mln per sanità e rimborso spese Covid”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Nel nostro documento abbiamo chiesto 2,5 miliardi a livello nazionale, per noi circa 150 milioni, nella prospettiva del bilancio 2021. E soprattutto il rimborso di tutte le spese per l’emergenza covid, l’anno scorso non potevamo immaginare 90 hub e tutte le spese per la vaccinazione. Ieri nella riunione dei presidente delle regioni abbiamo posto in modo compatto allo stato non tanto le risorse in più che ci consentano di ridurre i disavanzi che si sono venuti a creare ma di far pensare allo stato la nuova stagione di un servizio sanitario nazionale che trovi una dignità nell’affrontare l’emergenza e nella struttura che richiede la fase post covid”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, a chi gli ha chiesto dell’accordo trovato ieri nella Conferenza delle regioni, per chiedere al governo rimborsi economici per le spese extra effettuate in campo sanitario dalle regioni durante l’emergenza Covid-19.
“Ci siamo resi conto di essere sguarniti sul piano delle cure intermedie – ha aggiunto Giani – sullo stazionamento in strutture sanitarie per più giorni, fino ad allora la logica era all’ospedale ci si sta due giorni, ci si opera, ci si cura e si va via. Ecco quindi una serie di interventi che il recovery ci offre, 2 miliardi per poter sistemare le case di comunità i presidi territoriali, 2 miliardi per gli ospedali di comunità per le cure intermedie, 2 miliardi per l’assistenza domiciliari, per ognuno di questi capitoli nazionali la toscana ha i suoi 120/30 milioni. Quindi cosa facciamo, gli ospedali senza personale? Questo significa che il fondo del servizio sanitario nazionale dovrà essere adeguato e a livello di spesa pubblica, la sanità deve avere un parte più importante”.
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Salute, a Udine panchina viola per sensibilizzare su Alzheimer

UDINE (ITALPRESS) – Un’iniziativa rappresentativa che punta a sensibilizzare sulle cronicità e che deve ricevere la giusta importanza delle istituzioni perchè grazie a gesti simbolici come quello di oggi contribuiamo a focalizzare l’attenzione sull’assistenza territoriale e sulla necessità di invertire il paradigma secondo il quale l’ospedale è il centro delle cure. Il lavoro e l’impegno dell’associazionismo e del volontariato aiuteranno in questo senso il sistema ad adeguarsi per dare le risposte ai bisogni mutati della comunità. E’ uno dei concetti espressi oggi dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, all’inaugurazione della prima panchina viola al parco Moretti, a Udine, alla presenza del vicesindaco e dell’assessore alla Sanità del Comune di Udine, della presidente e del vicepresidente dell’associazione Alzheimer Udine, rispettivamente Susanna Cardinali e Guido De Michielis, oltre a Daniela Vacca e Anna Porro, presidente e vicepresidente della cooperativa Pervinca che gestisce il centro diurno per anziani con problemi di demenza a Udine e collabora con il sodalizio udinese.
Il vicegovernatore ha espresso gratitudine verso il sistema del volontariato e dell’associazionismo il cui impegno ha spesso consentito al Paese di compiere grandi passi avanti mettendo in luce fenomeni poco conosciuti e spingendo le istituzioni a fornire le adeguate risposte. Se possiamo contare su un sistema che sta evolvendo dal punto di vista dei livelli essenziali di assistenza lo dobbiamo, secondo l’esponente della Giunta del Fvg, in prevalenza al dinamismo delle famiglie che incontrano le problematiche dettate dalle cronicità. Si è poi detto convinto della necessità di modificare i modelli organizzativi di salute non più rispondenti e adeguati ad una società che nel tempo è cambiata, più longeva rispetto al passato e con problematiche di cronicità in crescita. E per cambiare la cultura e i modelli organizzativi, secondo il vicegovernatore, un contributo importante può arrivare anche dal volontariato e dall’associazionismo che è in prima linea, dedicando tempo e risorse, a quanti vivono le difficoltà legate alla demenza.
L’Amministrazione regionale è da tempo impegnata a realizzare quell’integrazione ospedale-territorio spostando il baricentro, dal primo al secondo, operando in rete con le strutture presenti sul territorio per consentire la presa in carico integrata della persona che viene posta al centro dando quindi quelle risposte alle cronicità che, come ha ricordato il vicegovernatore, coinvolgono le persone affette dalla patologia degenerativa ma anche i loro familiari. Ad illustrare l’iniziativa è intervenuta Cardinali sottolineando come attraverso un piccolo simbolo si voglia richiamare l’attenzione sulla patologia per sensibilizzare i cittadini oltre che testimoniare il ruolo e il sostegno dell’associazione accanto alle istituzioni nel dare supporto ai malati e ai loro caregiver.
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Nue 112, in arrivo in Toscana la chiamata multimediale di emergenza

FIRENZE (ITALPRESS) – Il Nue 112 (Numero unico di emergenza 112) si arricchisce di un nuovo servizio, la “chiamata multimediale”, progettato per accompagnare il cittadino, durante il processo di localizzazione e di identificazione dell’emergenza. In sostanza, alla chiamata classica è affiancata la possibilità di ricevere direttamente dal telefono l’esatta posizione e di inoltrare anche (in una seconda fase disponibile a breve) una videochiamata all’utente. “E’ un altro importante passo in avanti che facciamo, per garantire la massima assistenza a chi è in difficoltà e chiede un rapido intervento attraverso l’attivazione di nuovi servizi, basati sull’interattività di strumenti multimediali. E la Toscana lo fa, tra le prime in Italia, con il servizio di chiamata multimediale, continuando a investire sull’innovazione – commenta il presidente Eugenio Giani -. La nostra Regione ha intrapreso un percorso di rafforzamento del sistema Nue 112, che gestisce in modo centralizzato le richieste di soccorso, convogliando in un’unica struttura con caratteristiche tecnologiche e di sicurezza avanzate, tutte le chiamate di emergenza. In linea con i Paesi dell’Unione Europea – conclude – abbiamo avviato anche una capillare campagna di comunicazione, per informare i cittadini su questa significativa novità di pronto intervento”.
“E’ un servizio in fase di sviluppo a cui teniamo molto – fa sapere l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – Nei primi sei mesi di questo nuovo servizio, che abbiamo attivato il 6 settembre scorso, punteremo sulla localizzazione gps della persona in difficoltà, in modo che l’operatore possa tracciare in tempo reale gli spostamenti dell’utente, che necessita di un rapido soccorso. Successivamente integreremo il servizio con altre funzioni fino a rendere possibile una video chiamata tra operatore e utente. Questo canale di comunicazione web consentirà di rendere ancora più efficace e efficiente la risposta della Cur, grazie anche alla già esistente stretta sinergia tra le varie centrali operative, che favorisce la tempestività di intervento a supporto dei cittadini, che hanno bisogno di aiuto”.
“E’ motivo di soddisfazione che la Toscana, che già spicca per la realizzazione della Centrale unica di risposta più estesa d’Italia, che integra le sale operative di tutte delle Forze dell’ordine del territorio regionale, possa dotarsi di un ulteriore strumento tecnologico per la localizzazione del cittadino, a maggiore garanzia della sua sicurezza” sottolinea Alessandra Guidi, prefetto di Firenze.
“Ciò grazie all’efficace collaborazione interistituzionale prestata della Regione Toscana, in attuazione degli impegni assunti con la sottoscrizione con il Ministro dell’Interno, in Prefettura a Firenze, il 22 luglio 2019, del ‘Protocollo d’intesa per l’attuazione del Numero unico di emergenza europeo 112 secondo il modello della Centrale unica di rispostà. Il percorso di realizzazione del servizio Nue 112, iniziato dal 9 dicembre 2021, ha progressivamente consentito anche in questa Regione di disporre di un sistema organico di gestione delle chiamate di emergenza e si sta rivelando uno strumento molto utile per la gestione integrata e coordinata degli enti di soccorso, nonchè per l’azione di filtraggio delle chiamate alle Forze di polizia. L’attuazione del Nue 112 – conclude – con la semplicità della memorizzazione del numero di emergenza, la gratuità del servizio e, soprattutto, con la standardizzazione delle soluzioni tecnologiche e procedurali, che consentono di dotare tutti i servizi di emergenza della funzione di localizzazione geografica del chiamante, costituisce un obiettivo importante da perseguire per il Ministero dell’Interno, cui il legislatore, con il decreto legislastivo 70 del 28 maggio 2012, ha attribuito, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, poteri di indirizzo e coordinamento per l’individuazione e l’attuazione delle iniziative connesse” conclude il Prefetto.
“L’attivazione del Nue 112 anche nella nostra regione è stata una sfida che ha prodotto risultati eccellenti. Durante i mesi di picco pandemico, grazie al sistema di filtro della centrale operativa, siamo riusciti a indirizzare i cittadini verso una corretta informazione e a gestire le reali emergenze, ottimizzando tempi e risorse – afferma Paolo Morello, direttore generale dell’Asl centro – . Il servizio innovativo, presentato oggi, va a rafforzare il sistema di localizzazione, già puntuale. Questo contribuisce a migliorare ulteriormente l’efficienza del sistema di emergenza oltre a erogare più tempestivamente i servizi ai cittadini e a garantire loro maggiore sicurezza, grazie anche alla fondamentale collaborazione con gli altri enti coinvolti in questa nuova opportunità”.
“Questo sistema si aggiunge alle altre tecnologie di localizzazione automatica già presenti nella nostra Cur e rappresenta un ulteriore tassello a garanzia della sicurezza del cittadino che necessiti di aiuto. Nei suoi primi giorni di attivazione, il nuovo servizio ha per esempio consentito l’esatta localizzazione di un cittadino che si era disperso in un bosco nel Comune di Bagni di Lucca – sottolinea Alessio Lubrani, direttore del Nue 112 di Regione Toscana -. Al 31 agosto la nostra sala operativa ha gestito più di 1 milione di chiamate oltre ad aver sperimentato la sinergica collaborazione con la Cur gemella Marche-Umbria, durante una giornata di iperafflusso determinato dall’eccezionale bomba d’acqua, che ha colpito la zona di Villa Pitignano, in provincia di Perugia. In quell’occasione sono state “traboccate” 193 chiamate di emergenza dalla Cur Marche-Umbria alla Cur Toscana, garantendo una pronta risposta ai cittadini”.
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Venezia, Al via progetto Marless per combattere problema rifiuti marini

VENEZIA (ITALPRESS) – Sono entrate in piena fase operativa le attività sul campo del progetto MARLESS (Interreg Italia Croazia), di cui la Regione del Veneto è partner, che affronta il tema dei rifiuti marini nel Mare Adriatico, grazie all’importante coinvolgimento degli operatori del settore balneare.
“Aderendo a questo progetto – dichiara l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Energia e Legge Speciale per Venezia Roberto Marcato -, il settore delle imprese venete del turismo dimostra ancora una volta la propria sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali. Questo conferma un percorso ormai consolidato in Veneto verso una sempre maggiore attenzione alla qualità dell’ambiente e al miglioramento dei servizi offerti ai numerosissimi turisti che frequentano le spiagge della nostra regione”.
Nell’ambito del pacchetto di azioni previste dal progetto MARLESS, la Regione, in collaborazione con la “Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto”, ha infatti promosso un avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse ad aderire al progetto da parte dei titolari di concessioni balneari, da coinvolgere in una specifica attività di monitoraggio dei rifiuti spiaggiati e abbandonati.
All’iniziativa hanno aderito cinque strutture: Bibione Mare, Consorzio per lo sviluppo e la gestione degli arenili della marina di Caorle, Eraclea Beach, Euro Beach – Jesolo e Camping Village Marina di Venezia di Cavallino Treporti, per le quali è stato appositamente creato il ruolo di MARLESS Ambassador, quale riconoscimento per la disponibilità dimostrata e l’aiuto concreto nelle attività di sensibilizzazione rispetto all’importante tematica della gestione dei rifiuti marini.
I dati relativi all’attività di monitoraggio dei rifiuti lungo il litorale Veneto, verranno poi raccolti ed elaborati da Arpav (Lead Partner di progetto e responsabile delle attività di monitoraggio) e saranno successivamente utilizzati per individuare nuove linee di intervento, finalizzate a contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in mare e sulle spiagge.
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Famiglia, in FVG 6,7 mln di euro per contenere rette asili nido 2021/22

TRIESTE (ITALPRESS) – Qualità e sicurezza: su questi due aspetti si sta costruendo il sistema 0-3 della Regione Friuli Venezia Giulia. Completato il percorso di accreditamento, rimasto fermo per sette anni, con il quale si è messo a sistema un impianto di servizi per la prima infanzia di qualità, la Giunta regionale continua a lavorare per sostenere gli enti gestori che si sono impegnati a contenere l’adeguamento annuale delle rette a carico delle famiglie, per l’anno educativo in corso, nella misura massima di due punti percentuali oltre la variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) registrato nel mese di gennaio. 6,7 milioni di euro serviranno a lasciare pressochè inalterate per l’anno 2021/22 le rette mensili in quasi il 90% degli asili nido del territorio regionale: su 195 strutture accreditate, 177 hanno presentato domanda e sono state ammesse a contributo a copertura delle spese di gestione, quali, a titolo esemplificativo, quelle sostenute per gli educatori, docenti, ausiliari, per la formazione del personale, acquisto di materiali di consumo, giochi, materiale didattico e derrate alimentari.
Secondo l’assessore regionale alla Famiglia questi 6,7 milioni costituiscono un’importante misura strutturale rivolta agli asili nido che, nonostante le difficoltà riscontrate lo scorso anno conseguenti alla diffusione del Covid 19, si sono impegnate a contenere le rette a carico delle famiglie anche per l’anno educativo in corso. A queste strutture la Regione, consapevole del loro importante ruolo educativo e di sostegno alla genitorialità, vuole continuare a garantire un aiuto concreto.
Grazie a questa misura, a cui si sommano i contributi rivolti direttamente alle famiglie per l’abbattimento delle rette per la frequenza ai nidi d’infanzia (23 milioni di euro per l’anno educativo in corso), la retta mensile a carico delle famiglie – tenuto conto anche del bonus Inps – viene decurtata da un minimo del 50% o addirittura azzerata in caso di nuclei familiari con più figli minori. Per l’esponente della Giunta regionale si tratta di un impegno straordinario per garantire la massima accessibilità ai servizi per l’infanzia e per sostenere la natalità in Friuli Venezia Giulia.
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