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Oltre 11 milioni di Euro dal FEAMP per la pesca del Veneto

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) dà il via libera a oltre 11 milioni di euro a favore del mondo della pesca del Veneto. “Con queste risorse messe a disposizione delle imprese, – ha dichiarato l’Assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari – la Regione del Veneto, nel considerare il settore della pesca e dell’acquacoltura strategico sotto i profili socio-economici e storico-culturali, risponde concretamente alle richieste di sostegno per una ripartenza e rivitalizzazione delle attività produttive dopo uno dei periodi più bui, dovuti dal COVID-19, che ha impattato negativamente anche questo settore”. La Regione del Veneto, con l’approvazione della graduatoria definitiva della misura del FEAMP, destinata a progetti di sviluppo sostenibile dell’acquacoltura, potrà così finanziare 51 aziende ittiche con un contributo pubblico complessivo di 5.369.118 euro. Il consistente contributo consentirà alle imprese un ammodernamento e un potenziamento delle proprie strutture produttive, rafforzando anche la capacità imprenditoriale da sempre all’avanguardia di questo settore. Sempre alle aziende del comparto dell’acquacoltura, è stato inoltre pubblicato un bando di finanziamento di 2.118.272 euro come sostegno a seguito della sospensione o riduzione dell’attività produttiva causata dall’epidemia di COVID-19.
Per il sostegno al settore della pesca marittima, anch’esso messo in crisi, soprattutto nel periodo del lockdown, dall’emergenza sanitaria tutt’ora in corso, è attualmente aperto un bando di finanziamento con una dotazione di 1.723.430 euro che andrà in scadenza martedì 5 ottobre: il provvedimento interesserà potenzialmente almeno 300 imprese del settore. La Regione del Veneto, infine, visto l’approssimarsi della conclusione del periodo di programmazione del FEAMP, ha inoltre intenzione di utilizzare le risorse ancora disponibili per uno scorrimento delle graduatorie sia per l’acquacoltura sostenibile di recente approvazione, sia per la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, la cui graduatoria è stata approvato lo scorso mese di febbraio. Per lo scorrimento di queste graduatorie la Regione stanzierà ulteriori fondi per complessivi 2.262.737 euro, che potranno, in gran parte, soddisfare le richieste pervenute dalle aziende ittiche del Veneto, attualmente ammesse al contributo FEAMP, ma non ancora finanziate.
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Tribunale blocca licenziamenti Gkn, Giani “Torniamo a parlare di lavoro”

ROMA (ITALPRESS) – Il tribunale ha dato ragione alla Fiom. Gkn deve ritirare i licenziamenti dei lavoratori di Campi Bisenzio (Fi). Lo ha reso nono il sindacato dei metalmeccanici. “Sono soddisfatto, la sentenza del Tribunale che annulla i licenziamenti voluti da Melrose permette a tutti noi di parlare di lavoro, territorio e produzione”, ha dichiarato il presidente della Regione, Eugenio Giani. “Ci stiamo battendo perchè non accada mai più che fondi internazionali possano permettersi di acquisire pezzi della nostra terra e delle nostre industrie per scaricarci, poi, come fossimo scarti – ha aggiunto – E’ fondamentale che intervenga il Governo con una normativa apposita”.
“Abbiamo vinto insieme ai lavoratori perchè avevamo ragione, i licenziamenti alla Gkn sono illegittimi. Oggi il Tribunale del Lavoro di Firenze ha revocato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per le lavoratrici e i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, accogliendo il ricorso depositato dalla Fiom di Firenze e riconoscendo, quindi, la violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori per comportamento anti-sindacale. Ringraziamo per l’ottimo lavoro il collegio legale della Fiom fiorentina e nazionale”, dichiarano Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil Firenze e Prato.
“Il ricorso – aggiungono – è stato uno degli strumenti che la Fiom ha utilizzato in questa vertenza insieme alla grande resistenza dei lavoratori e alla capacità di costruire intorno alla vertenza una rete di solidarietà, a partire dalla comunità fiorentina fino al resto del Paese, come dimostrato anche dall’imponente manifestazione di sabato scorso a Firenze. Ora il presidente del Consiglio e il ministero dello Sviluppo Economico facciano la loro parte e intervengano in tema di delocalizzazioni e a una soluzione che garantisca la ripresa produttiva e l’occupazione nello stabilimento per i lavoratori di Campi Bisenzio e di tutto l’indotto”, concludono.
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Fvg, da Regione 20 mln per scorrimento graduatoria edilizia agevolata

TRIESTE (ITALPRESS) – La Regione Fvg sta proseguendo nell’azione che mira a dare risposta alle necessità delle famiglie; queste ultime, nonostante i rallentamenti subiti dalla società a causa della pandemia, non hanno abbandonato i loro progetti di vita e consolidamento della realtà familiare. Procede pertanto lo scorrimento della graduatoria per la concessione dei contributi per la prima casa: attraverso la legge di assestamento di bilancio, sono stati assegnati al canale contributivo dell’edilizia agevolata ulteriori stanziamenti per 40 milioni di euro, con i quali consentire nuovi finanziamenti. Questa iniziativa si inserisce nel percorso scelto dalla Regione e assicurerà a 1.350 famiglie la possibilità di disporre di una propria abitazione. La Giunta regionale, come ricorda l’assessore alle Infrastrutture, al territorio e all’edilizia Graziano Pizzimenti che ha proposto il provvedimento, ha approvato l’elenco delle domande di contributo “prima casa” presentate dai privati cittadini, che saranno ammesse al finanziamento. La legge regionale consente di richiedere un sostegno per l’acquisto, la nuova costruzione, il recupero e l’acquisto con il contestuale recupero della prima casa. L’assestamento di bilancio, per il periodo dal 2021 al 2023, ha assegnato 40 milioni di euro, suddivisi in due tranche, per dare modo ai cittadini di presentare la documentazione necessaria al riconoscimento del contributo con tempistiche adeguate, che tengano conto del numero di cittadini interessati dall’atto di ammissione. E’ così stata presentata alla Giunta regionale l’ammissione al finanziamento di parte delle domande inoltrate e giacenti che possono essere coperte con la disponibilità finanziaria della somma di 20 milioni di euro, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle richieste. La somma restante sarà destinata a un ulteriore scorrimento della graduatoria e alle nuove domande di accesso ai contributi per la edilizia agevolata.
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Veneto, 3 mln di contributi a fondo perduto per imprenditoria giovanile

VENEZIA (ITALPRESS) – Apre il 20 settembre il nuovo bando per bando destinato a promuovere e sostenere le piccole e medie imprese giovanili nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi promosso dalla Regione del Veneto attraverso l’Assessorato allo sviluppo economico. Tre milioni di euro le risorse stanziate dalla Giunta regionale a favore dei giovani di età compresa tra i 18 e 35 anni compiuti, che decidono di investire, in Veneto, nella creazione di nuove attività economiche o nello sviluppo di attività già esistenti. “I giovani imprenditori sono il futuro del sistema economico veneto – ha precisato l’Assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato in occasione della presentazione del bando -; anche quest’anno abbiamo scelto di sostenere chi, tra i 18 e i 35 anni, decide di investire sulla creazione di nuove attività economiche o sullo sviluppo di attività già esistenti nei vari settori offrendo loro contributi a fondo perduto pari a tre milioni di euro”.
“La nostra economia è ripartita dopo un lungo periodo di difficoltà – ha sottolineato ancora l’assessore regionale -. Questo è un sostegno per dare fiducia e slancio ai nostri giovani Ma si tratta anche di sostenere quelli tra loro che decidono di investire sul proprio futuro in Veneto, nella loro terra, senza andare altrove. Vogliamo continuare a sostenere fermamente chi sceglie di restare qui per costruirsi un futuro in Veneto”.
Beneficiarie del contributo del bando sono le PMI dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi che rientrano in una delle seguenti tipologie: imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni; società e cooperative i cui soci siano per almeno il sessanta per cento persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero il cui capitale sociale sia detenuto per almeno i due terzi da persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. Tali requisiti devono sussistere alla data del 20 settembre 2021. Le domande di partecipazione al bando, potranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 20 settembre 2021 fino alle ore 12.00 del 30 settembre 2021.
Per ulteriori informazioni sul bando: https://www.regione.veneto.it/web/attivita-produttive/imprenditoria-femminile-e-giovanile
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Stati generali della salute in Toscana, i cittadini chiedono servizi territoriali

FIRENZE (ITALPRESS) – Si è chiuso con la forte richiesta di servizi territoriali e maggiore e migliore organizzazione delle Asl il percorso partecipativo sugli Stati generali della salute in Toscana. Oltre 200 le richieste formulate da cittadini e stakeholders che la commissione del Consiglio regionale, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), non lascerà inevase. “Per la prima volta – dichiara infatti Sostegni – abbiamo fatto una ricognizione a 360 gradi su tutto il mondo della salute in Toscana. Il prossimo passo sarà una proposta di risoluzione per fissare nero su bianco impegni di riforma da chiedere alla Giunta”. A conti fatti, queste le risultanze: oltre 180 contributi da cittadini, operatori sanitari e socio-sanitari, operatori economici e del terzo settore, che hanno indicato – lasciando un contributo scritto o richiedendo un’audizione in Commissione – come priorità per la definizione di nuove politiche della salute in Toscana l’organizzazione del territorio, delle case della salute, delle zone distretto e Società della salute e l’organizzazione delle aziende sanitarie, Asl e ospedaliere universitarie, e della rete ospedaliera.
A fine anno, come già annunciato da Sostegni, si terrà una giornata di approfondimento del percorso partecipativo che segnerà un “passaggio molto importante. Per la prima volta – spiega infatti il presidente – abbiamo aperto una consultazione pubblica sul sistema della salute nella nostra regione per evidenziarne le criticità ma soprattutto per trarre degli spunti di riforma”.
Un lavoro complesso che si sviluppa su più fasi: la prima di consultazione ed ascolto, con il portale web dedicato alla raccolta di suggerimenti e con le audizioni in commissione, che si chiuderanno alla fine del mese di settembre con un numero di circa 200 soggetti auditi tra operatori del campo socio-sanitario, del terzo settore, delle categorie economiche e sociali; la seconda di lavoro istituzionale, con la redazione e l’approvazione da parte del Consiglio di un atto contenente le priorità per la Salute in Toscana sulle quali chiedere un impegno preciso da parte del governo regionale; infine la fase di “traduzione” da parte della Giunta delle richieste dei cittadini e del Consiglio in politiche di riforma di tutto il sistema socio-sanitario della nostra regione.
«E’ davvero fondamentale – prosegue Sostegni – vedere tutto questo lavoro come un percorso unico, che si sviluppa su tre tempi: partecipazione e ascolto, discussione istituzionale, decisione. Ma vorrei sottolineare l’importanza del primo passaggio, quello che abbiamo sviluppato attraverso il portale per la consultazione pubblica e che rappresenta il primo vero tentativo, a partire dalla riforma del 2015, di coinvolgere a 360° i cosiddetti “stakeholders”, tutti coloro cioè che sono interessati a dare un contributo di proposta per migliorare il mondo della salute, perchè ci lavorano, perchè lo vivono come volontari, perchè ci entrano in contatto quotidianamente per ricevere una prestazione”. “Naturalmente – afferma ancora il presidente della Commissione – il lavoro va avanti: per tutto settembre ascolteremo ancora numerosi soggetti, una sessantina, che hanno richiesto un’audizione tramite il portale e faremo anche un focus tematico sulla digitalizzazione. Poi ci dedicheremo alla stesura di una risoluzione in cui saranno individuate le priorità che abbiamo raccolto in questi mesi di ascolto e che di fatto sarà la “cassetta degli attrezzi” che il Consiglio consegna alla Giunta regionale per impostare le politiche della Salute per la Toscana dei prossimi anni”.
Soddisfazione per il lavoro fatto e i primi risultati raggiunti, la esprime il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Ringrazio il Presidente Sostegni e tutti i membri della Commissione, perchè Il lavoro svolto dalla Commissione e da tutta l’Assemblea nell’organizzare gli Stati Generali della Salute è doppiamente importante sia da un punto di vista di metodo che di merito. La partecipazione diffusa di cittadini, professionisti della sanità, associazioni di volontariato e del terzo settore ci hanno permesso di aprire ancora di più le porte di questa Istituzione a tutti coloro che vivono, lavorano o studiano nella nostra regione su un tema fondamentale come il diritto alla salute”. “Questo – continua – dimostra che quando cittadini vengono invitati a partecipare, colgono l’occasione. Le Istituzioni democratiche ne escono rafforzate anche nel loro legame con i cittadini”. Nel merito degli Stati generali, il presidente è convinto che le indicazioni emerse “sono importanti perchè tracciano alcune necessità fondamentali su cui ci sentiamo impegnati a riscrivere l’offerta sanitaria della nostra regione che è sì ai primi posti nazionali per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza, ma che presenta ancora varie aree su cui intervenire per migliorarla e soprattutto per portare il diritto alla salute sempre più vicino alle cittadine e cittadini della Toscana”. Una necessità che a detta di Mazzeo la pandemia ha reso “sempre più evidente”. “L’emergenza sanitaria ci ha insegnato una cosa che non dobbiamo dimenticare: la sanità pubblica è un bene collettivo da difendere e implementare affinchè non vi siano più differenza nella qualità dell’assistenza e della cura tra chi vive in una grande città e che vive in un piccolo borgo o in un’area periferica. Il cittadino di Zeri deve avere la stessa qualità nei servizi sanitari del cittadino che vive a Firenze, perchè il diritto alla salute non deve conoscere disuguaglianze”.
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Zaia “Il Monte Grappa diventa Riserva Unesco”

VENEZIA (ITALPRESS) – Dopo un negoziato durato due anni, il Consiglio intergovernativo dell’Unesco ha iscritto il territorio del “Monte Grappa” nella Lista delle Riserve di Biosfera Mab Unesco. Ne dà notizia il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. “Poco fa – dice il Governatore – il Monte Grappa e tutto il Veneto hanno ricevuto un riconoscimento prestigioso che premia le qualità del territorio nella relazione tra uomo e natura, confermando come, qui e in tutta la regione, il rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema vada di pari passo ed in coerenza con lo sviluppo dell’attività umana. Ancora una volta il Veneto è in prima fila con le sue eccellenze alle quali si aggiunge un altro prestigioso riconoscimento da parte dell’Unesco – sottolinea il Presidente – per una parte di territorio veneto che racchiude bellezza, storia, unicità, sostenibilità. Da questo punto di vista il Veneto è uno scrigno che passo dopo passo, sta ricevendo il giusto riconoscimento”.
I lavori del Consiglio intergovernativo del Programma Mab Unesco sono iniziati lunedì 13 e proseguiranno per tutta la settimana. La delegazione italiana, guidata dal Professor Pier Luigi Petrillo, presidente del comitato tecnico nazionale Mab Unesco, con la presenza dell’Ambasciatore italiano all’Unesco, Massimo Riccardo, al momento della proclamazione ha espresso viva soddisfazione per questo riconoscimento che conferma che è possibile e doveroso assicurare il benessere delle comunità e lo sviluppo economico attraverso la preservazione dei valori ecosistemi. Il Monte Grappa è la 20° Riserva della Biosfera italiana Mab/Unesco. Dopo il negoziato di questi anni condotto dal professor Petrillo, il Consiglio intergovernativo del Programma Mab Unesco si è convinto, all’unanimità, della assoluta qualità e unicità della candidatura del “Monte Grappa” giungendo a sottolineare, nella decisione finale assunta quest’oggi, come il sito del “Monte Grappa” sia un “laboratorio di idee concrete e innovative” in settori cruciali quali l’economia circolare e la mobilità sostenibile, in piena coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile della Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Per i valutatori, la nuova Riserva Mab rappresenta un “ponte bio-ecologico” tra la pianura padana e l’arco alpino sud orientale, punto di unione-divisione e, quindi, di equilibrio e scambio tra climi, ecosistemi, culture ed economie.
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Quasi metà risorse toscane per agricoltura con finalità ambientali

ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo costruendo un’agricoltura in linea con le indicazioni dell’Europa, sempre più attenta alla lotta contro il cambiamento climatico e alle ragioni della compatibilità ambientale. A questi obiettivi, nel periodo 2014-2022, andranno complessivamente più di 580 milioni di euro, il 45 per cento delle risorse disponibile nel Piano di sviluppo rurale”. Lo ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, intervenendo oggi al workshop “Cambiamenti climatici e fertilità del suolo” presso l’Auditorium di Sant’Apollonia, a Firenze. Il seminario è stato organizzata dalla Regione Toscana e dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili e il supporto di Fondazione Sistema Toscana, nell’ambito delle iniziative per il G20 dei ministri dell’agricoltura che si terrà a Firenze dal 16 al 18 settembre.
“Quello del cambiamento climatico – ha sottolineato Saccardi – non un tema, è il tema. Oggi la sfida è quella di praticare un’agricoltura che non soltanto nutra l’umanità, ma curi anche il pianeta e la Toscana vuole essere protagonista. Questi sono gli orientamenti dell’Unione europea, confermati sia dalle finalità dei finanziamenti degli ultimi due anni che da quelli della Pac 2023-2027. A queste linee guida noi ci stiamo attenendo. Abbiamo già attivato politiche a favore dell’agricoltura biologica, che in Toscana è già al 32 per cento, ben più avanti dell’obiettivo europeo del 25 per cento: voglio ricordare che per quel bando, per il quale erano disponibili 50 milioni, si sono avute richieste per 65 milioni. Anche questo è un segnale forte, che dà la misura della radicalità della strada intraprese, condivisa – ha concluso – dai protagonisti dell’economia agricola”.
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Veneto, dalla Regione 13 milioni per rottamare vecchie auto

VENEZIA (ITALPRESS) – “Continua con azioni puntuali e continuative la nostra battaglia per ridurre lo smog e migliorare la qualità dell’aria”. A dirlo l’assessore all’Ambiente del Veneto Gianpaolo Bottacin nel comunicare che la Giunta regionale, su sua proposta, oggi ha deliberato lo stanziamento di ulteriori 7.866.000 euro (per un totale di quasi 13 milioni di euro) che permetteranno di ampliare il numero dei beneficiari del bando 2021 per la rottamazione delle vecchie auto, con contestuale acquisto di nuovi mezzi a basso impatto ambientale, che era stato promosso nei mesi scorsi con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro. “Un percorso virtuoso che dal 2017 ci vede costantemente impegnati su questo tipo di misura antismog – prosegue l’assessore – una delle tante contenute nel nostro piano regionale, che passo dopo passo stanno portando buoni frutti. Sebbene la nostra regione si trovi all’interno del Bacino Padano dove c’è scarsissimo ricambio d’aria, il valore medio del PM10 è infatti al di sotto dei limiti imposti a livello europeo e il superamento, che pur si verifica, è relativo al solo valore limite giornaliero, non per il valore medio annuale che risulta invece ampiamente rispettato da alcuni anni”.
“Nel nostro piano regionale sono previste settanta misure antismog – specifica l’assessore – che, gradatamente, stiamo portando avanti. Nelle prossime settimane ad esempio partirà il nuovo bando per il rinnovo di stufe e caldaie, in quanto, va ricordato, le emissioni di PM 10 primario derivano principalmente dalla combustione di biomasse”.
“Da anni, insieme alle altre Regioni del Bacino Padano – conclude l’assessore – stiamo lavorando con una visione unitaria per dare risposte concrete alla difficile problematica. Come Veneto, in particolare, per misure dedicate a riscaldamento, trasporti ma anche azioni in agricoltura, negli ultimi tre anni abbiamo stanziato un miliardo di euro”.
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