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Mostra fotografica sulla Toscana di Dante, Giani “Viaggio straordinario”

FIRENZE (ITALPRESS) – Il doppio volto della Toscana di Dante, quello immortalato dai Fratelli Alinari durante la loro storia che parte dal 1852, e quello fotografato dalla professionalità contemporanea di Massimo Sestini.
Corre su questo duplice registro il racconto per immagini che ci restituisce la mostra “Viaggio nella regione del Poeta – La Toscana dantesca nelle fotografie degli Archivi Alinari e di Massimo Sestini” inauguarata oggi dal presidente Eugenio Giani nella sala Rossa al primo piano di Palazzo Strozzi Sacrati.
“Nel giorno clou del settecentesimo anniversario della morte di Dante, il 13 settembre, data in cui il Sommo Poeta scomparve, la sala delle esposizioni del Palazzo della Regione si apre a questa mostra a lui dedicata e al rapporto che Dante, il “tosco” come egli ama definirsi in tante immagini della Divina Commedia, ebbe con la Toscana – ha detto il presidente Eugenio Giani – Un viaggio attraverso foto storiche dell’archivio Alinari per cui ringrazio il presidente della Fondazione Giorgio Van Straten e foto che fanno parte della vita quotidiana scattate da Massimo Sestini, fotografo d’eccellenza nel panorama italiano e non solo”. “La mostra – aggiunge – darà a questo palazzo anche una dimensione “espositiva” quella con la quale anche in futuro vorremmo rendere vivo Palazzo Strozzi Sacrati, non più riservato solo a ospitare gli uffici regionale, ma dedicato a mostre aperte alla cittadinanza. Invitiamo pertanto i cittadini, nel rispetto delle norme anti Covid a vistare “Viaggio nella regione del Poeta”.
Ventidue sono le fotografie esposte: 11 dell’Archivio e 11 di Sestini. Dalla piccola montuosa Gorgona, ai bianchi marmi sopra Carrara da dove Aronte poteva guardare il mare e le stelle, dalla torre medievale di San Miniato che fu la prigione di Pier delle Vigne, fino il Santuario della Verna il “crudo sasso” dove Francesco d’Assisi si narra abbia ricevuto le stimmate. E poi ancora il Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano ristrutturato da Castruccio Castracani, le torri di San Gimignano con la Vernaccia, unico vino citato nella Divina Commedia, Siena una delle città più ricordate da Dante sia direttamente sia attraverso i vari personaggi senesi, Arezzo ispiratrice di versi caustici ma anche di amore per la sua natura ed i suoi paesaggi, Pisa che lo ospitò per quattro anni e dove compose il De Monarchia e, infine la sua Firenze, un amore nonostante tutto, immenso ed infinito.
“Queste opere d’arte – conclude Giani – ci offrono la grande possibilità di vedere la realtà con occhi diversi, più attenti, più sensibili e di cogliere istanti che emozionano, spingono alla riflessione e celebrano la grandezza e l’eternità di Dante”.
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P.a., da Summer School formazione in chiave Ue in Friuli

TRIESTE (ITALPRESS) – “Dobbiamo lavorare per fare in modo che anche i nostri amministratori locali siano al passo con la dimensione europea così come già lo sono imrese e cittadini. La Summer School va in questa direzione e rappresenta un concreto sostegno nell’offrire quelle competenze necessarie per diventare protagonisti in Europa”. E’ uno dei concetti espressi, oggi, dall’assessore al Patrimonio del Friuli Venezia Giulia Sebastiano Callari in occasione della conclusione della quinta edizione della Summer School 2021 ‘Strategie di sviluppo locale e programmazione europea per costruire il futurò per gli amministratori locali. L’iniziativa ha previsto la partecipazione di 30 amministratori locali, di cui 24 provenienti dai Comuni del Friuli Venezia Giulia e 6 in rappresentanza della Regione Veneto e della Provincia autonoma di Trento. Si tratta un’opportunità formativa per acquisire elementi di conoscenza e strumenti essenziali per guidare la ripresa e lo sviluppo sostenibile del territorio, assumendo la programmazione come metodo e la progettazione come prassi per identificare e strutturare interventi coerenti, finanziabili con i fondi europei o con altre risorse nell’ambito delle politiche internazionali, nazionali e regionali.
L’esponente della Giunta regionale ha sottolineato il valore dell’iniziativa che permette di preparare e fornire agli amministratori gli strumenti per migliorare le politiche a favore dei cittadini alla luce della nuova dimensione europea.
Le idee, la passione e il cuore che gli amministratori locali hanno sempre dedicato al proprio territorio non sono mai venuti meno nel tempo ma ora, soprattutto per i giovani politici, è necessario affiancare a questi aspetti, maggiori e più specifiche competenze tenendo conto di un contesto cambiato rispetto al passato. Per l’assessore al Patrimonio le imprese e i giovani vivono già la dimensione europea mentre la politica si sta muovendo più lentamente; è necessario quindi lavorare per capire come riuscire ad essere protagonisti in Europa all’interno di un contesto in cui sono necessarie diverse capacità: dall’intercettare e utilizzare le risorse della programmazione europea alla realizzazione di progetti credibili, solo per citarne alcune. L’assessore ha ricordato, poi, la tragedia dell’11 settembre con la caduta delle Torri gemelle: una lezione che vent’anni dopo deve spingerci con urgenza a far cadere le ideologie, ad abbattere i muri. Bisogna lavorare ad un mondo in cui le posizioni, anche distanti, restino sempre e solo uno scontro fra idee affinchè questo diventi terreno e valore per la politica capace di generare ricadute positive per i cittadini. Questa quinta edizione ha previsto 9 incontri – svolti in un arco temporale che va dal 23 giugno all’11 settembre – strutturati con esposizione frontali, discussioni in gruppo, illustrazione di strumenti metodologici, project work e workshop. Nata nel 2017, fino ad ora la Summer School ha formato circa 150 amministratori del Friuli Venezia Giulia e una quindicina del Veneto e Trentino.
A proporre l’esperienza sono Anci Fvg e Aiccre Fvg (l’associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa) in collaborazione con Ocse (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sede di Trento, Informest (Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale) ed Isig (Istituto di sociologia internazionale di Gorizia).
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Toscana, limiti a uso caminetti e impianti biomasse in piana lucchese

FIRENZE (ITALPRESS) – In 14 Comuni della piana lucchese scatterà da novembre il divieto di utilizzo di camini e impianti a biomasse con classe emissiva inferiore a 3 stelle. Contemporaneamente la Regione vara un bando da 3 mln di euro per il triennio 2021-2023 per incentivare la sostituzione degli impianti inquinanti. Ogni anno (a partire dal 2021), nel periodo che va dal 1 novembre al 31 marzo, sarà vietato l’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomasse (legna, pellet, cippato di legna, etc..) con una classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle. Sono compresi anche i focolari aperti o che possono funzionare aperti, mentre sono esclusi i generatori di calore che rappresentano l’unico sistema di riscaldamento dell’abitazione. Lo prevede la legge regionale 26 (approvata a inizio agosto e che modifica la precedente legge in materia, la 74 del 2019), che si è resa necessaria in seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea del 10 novembre 2020, che ha accertato per il periodo 2008-2017, da parte dell’Italia, il non rispetto dei valori limite in materia di PM10 previsti dalla direttiva in materia di qualità dell’aria. In Toscana ci sono alcune aree oggetto della sentenza: l’area di Prato-Pistoia, che dal 2018 non registra più superamenti, e la piana lucchese in cui tuttora permangono i superamenti. Questi i Comuni dove scatterà il divieto: Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari, Uzzano. Al tempo stesso la Regione, per incentivare alla sostituzione degli impianti inquinanti, ha predisposto un programma di contributi stanziando 3 mln di euro per il triennio 2021-2023, con priorità per le aree in cui si verificano i superamenti dei valori limite. Contributi che vanno ad aggiungersi al pacchetto già varato a fine 2020. A questo si aggiunge un piano di comunicazione per informare i cittadini sul tema della qualità dell’aria e sugli incentivi a disposizione. “Continueremo a rafforzare le azioni per risanare la qualità dell’aria nella piana lucchese – spiega l’assessora all’ambiente Monia Monni – e, per ridurre i giorni di superamento del valore limite giornaliero, così come accaduto ad esempio nell’area di Prato-Pistoia”.
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Veneto, ok del MIPAAF a interventi compensativi del Fondo di Solidarietà

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha accolto la richiesta del Veneto con cui la Regione chiedeva l’attivazione di interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale – destinate nello specifico alle produzioni vegetali e apistiche – per le aree colpite dalle gelate del 7 e 8 aprile 2021, nelle Province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Città metropolitana di Venezia, Vicenza e Verona. Il riconoscimento dello stato di calamità per le colture agricole si basa sulla valutazione del carattere di eccezionalità dell’ondata di gelo che all’inizio dello scorso aprile ha colpito tutte le province della regione, ed è la prima volta, nel 2021, che viene assegnato per coltivazioni e produzioni. La decisione ministeriale fa seguito e applica sia il Regolamento UE n. 702/2011 – riguardante gli aiuti destinati a indennizzare i danni causati da avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali – sia il decreto legislativo n. 102/2004 – che disciplina gli interventi finanziari previsti dal Fondo di solidarietà nazionale in base agli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C28/02) – sia infine, il decreto legge n. 106/2021 – che, nel quadro dell’emergenza Covid19, regola gli interventi per la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche, in particolare gelate, brinate e grandinate eccezionali verificatesi nel mese di aprile e che, al verificarsi dell’evento, non beneficiavano della copertura assicurative a fronte del rischio gelo.
L’iter che ha condotto al riconoscimento dello stato di calamità da parte del Mipaaf è iniziato immediatamente dopo l’ondata di gelo, con un monitoraggio dei danni che hanno colpito colture frutticole e orticole, e allevamenti apistici. Conseguentemente è stata avviata al Ministero una richiesta di fondi per poter indennizzare gli operatori del settore. Il Ministero, riconosciuto alla Regione di aver effettuato i necessari accertamenti che hanno condotto ad una valutazione circa l’eccezionalità degli eventi calamitosi, ha quindi accolto la proposta del Veneto. L’elenco completo dei territori e delle province ai quali si applicano le specifiche misure di intervento è disponibile nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 206 del 28 agosto 2021.
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Fvg, Regione al lavoro per vaccinare almeno altre 100mila persone

UDINE (ITALPRESS) – La Regione lavora per raggiungere almeno circa 100mila persone ancora non vaccinate, sulla platea di quanti possono essere immunizzati, anche attraverso le strutture di vaccinazione per raggiungere i piccoli Comuni o le località più lontane dai centri vaccinali e dalle strutture sanitarie dei capoluoghi. Un contributo all’adesione potrà arrivare anche dai provvedimenti sull’uso del green pass facendo un balzo in avanti raggiungendo la quota di persone che mancano all’appello. Gli ultimi dati aggiornati mostrano che scontiamo un’adesione alla campagna vaccinale sulla platea complessiva di circa il 69%. Ne ha dato conto oggi il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, durante la Terza commissione consiliare ricordando come su 1 milione e 189 mila persone residenti in Fvg, 820 mila hanno scelto di vaccinarsi e, di queste, buona parte ha già ricevuto la prima dose. Secondo l’ultimo report, sul 75% di persone che possono essere immunizzate, l’adesione negli over 60 è dell’82,5% e per quanto concerne la popolazione in età scolare, dai 12 ai 19 anni, si attesta al 60,7%.
Riccardi ha sottolineato come il problema non riguardi le strutture ma l’adesione delle persone alla vaccinazione. Nel dettaglio ha evidenziato l’andamento delle fasce d’età rispetto alla campagna vaccinale: dai 12 ai 15 anni l’adesione è al 50%; dai 16-19 anni al 72%; 20-29 anni al 76,5%. Una flessione invece riguarda le categorie dai 30 ai 39 anni a cui ha aderito il 68% e dai 40 ai 49 anni al 70%; con la fascia 50-59 anni si sale invece al 75% per superare queste soglie nelle fasce successive. L’esponente dell’esecutivo ha poi ribadito come la scuola sia un luogo sicuro, la preoccupazione è semmai la mobilità della popolazione scolastica e come il Friuli Venezia Giulia sia in testa rispetto alle adesioni del personale scolastico. Infine è stato ricordato il ruolo delle Aziende sanitarie nella ferma applicazione delle norme rispetto al personale non vaccinato.
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Telecamere su vie e piazze, finanziati 42 progetti in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Telecamere (e telecamere anche ‘intelligentì, capaci di funzionare in rete) pronte ad essere presto installate in oltre quaranta comuni toscani, per la sicurezza dei cittadini. La giunta regionale, su proposta dell’assessore Stefano Ciuoffo, ha deciso di sostenere, con 911.821 euro, quarantadue progetti che in un bando del 2019 non avevano trovato risorse sufficienti per essere finanziati. Dei 139 progetti ammessi, solo i primi novantasette (e, in parte, il novantottesimo) avevano infatti ricevuto un contributo. Adesso lo avranno anche tutti gli altri: 42 progetti per 47 amministrazioni comunali coinvolte, visto che sono presenti un paio di unioni di Comuni. Il costo complessivo ammonta ad oltre 1 milione e 360 mila euro. I comuni cofinanzieranno acquisti ed opere, con risorse proprie, per un minimo del 30 per cento fino, in qualche caso, al 71 per cento. Il contributo della Regione oscilla tra 10mila e 38 mila euro.
I territori coinvolti sono Pratovecchio Stia, Licciana Nardi, Castelfranco di Sotto, Serravalle Pistoiese, Crespina Lorenzana, Castell’Azzara, Aulla, Foiano della Chiana, Pieve a Nievole, Pitigliano, Lucignano, Porcari, Lamporecchio, Pontremoli, Montecarlo, Monterchi, Sestino, Piombino, Follonica, Pescia, San Giovanni Valdarno, San Marcello Piteglio, Marliana, Fauglia, Pisa, San Vincenzo, Larciano, Tresana, Guardistallo, Caprese Michelangelo, Carrara, Signa, Pistoia, Prato, Reggello, San Giuliano Terme, Borgo a Mozzano, Grosseto, Capannori, Camaiore, Sansepolcro e Santa Maria a Monte.
I Comuni dovranno affidare i lavori entro otto mesi, pena la revoca del finanziamento. I risparmi che derivassero da eventuali ribassi d’asta potranno essere utilizzati per ulteriori investimenti. Tutti i progetti dovranno essere rendicontati entro il 31 dicembre 2022. Dal 2015 la Regione aveva già investito diciannove milioni di euro per sostenere progetti sulla sicurezza urbana presentati dai Comuni. Di questi quasi sei milioni avevano riguardato le telecamere: duecentocinquanta le amministrazioni interessate, la quasi totalità.
“La sicurezza urbana – commenta l’assessore Ciuoffo – si compone di più interventi integrati fra loro. La ricetta per avere città e quartieri più sicuri passa anzitutto dalla loro rigenerazione, provando a ridurre ogni forma di disagio, ripensando gli spazi urbani e rinsaldando i legami di vicinato. Rafforzare i legami e le relazioni è il miglior viatico per dare nuova vita a tante aree, oggi degradate, delle nostre comunità. Infine vi è anche la videosorveglianza, che può funzionare da deterrente e allo stesso tempo rivelarsi uno strumento utile alle indagini delle forze dell’ordine”.Negli ultimi anni oltre un milione e ottocentomila euro è servito a finanziare 34 progetti di rivitalizzazione di quartieri ed aree difficili. Oltre nove milioni sono stati investiti su progetti di polizia di prossimità, che interessano quaranta comuni. La Regione ha poi sostenuto con oltre un milione e 300 mila euro, negli ultimi cinque anni, la formazione dei vigili urbani. Se si considerasse anche la riorganizzazione urbanistica di spicchi di città, ripensati per essere più accoglienti e dunque anche meno disagiati e percepiti come più sicuri, si dovrebbero aggiungere altri 44 milioni, che hanno interessato otto diversi progetti.
(ITALPRESS).

“Mare Nordest” promuove la cultura dell’ambiente e la tutela della costa

TRIESTE (ITALPRESS) – Mare Nordest è una manifestazione ormai
consolidata che ha una grande rilevanza per Trieste perchè
consente, in una città che fonda la propria economia in larga
parte sul mare, di diffonderne la cultura.
E’ questo, in sintesi, il concetto espresso dall’assessore
regionale alle Autonomie locali alla presentazione di Mare
Nordest 2021, il festival dedicato al mare che si svolgerà nel
capoluogo regionale, in piazza dell’Unità d’Italia, dal 10 al 12
settembre. Nel corso dell’illustrazione del programma e dei dettagli dell’evento, che quest’anno giunge alla decima edizione,
l’assessore ha rilevato che Mare Nordest, oltre ad arricchirsi
ogni anno di contenuti e momenti di confronti di grande spessore
e rilevanza, si conferma un appuntamento di valore anche per la
capacità dei suoi organizzatori di anticipare, prima che
divengano noti alle grandi masse, temi di grande impatto, come
quello delle microplastiche. Infine, è stato rilevato, la
manifestazione unisce agli incontri e ai dibattiti educativi e
culturali un’attività concreta di pulizia dei fondali marini di
Trieste, a tutto vantaggio dell’ambiente.
Ideato e organizzato dall’omonima associazione sportiva
dilettantistica, con il patrocinio del Comune di Trieste e della
Regione, il festival unisce istituzioni, professionisti,
ricercatori e soggetti che abbiano un profondo legame con il mare
ed è adatta a ogni genere di pubblico. Sono previsti diversi
appuntamenti che andranno a coprire varie tematiche:
dall’innovazione green alla cultura storica, dalla ricerca
scientifica all’intrattenimento.
Il Festival prenderà avvio con un convegno sullo Scuttling, ossia
l’operazione di autoaffondamento volontario e pilotato di
naviglio dismesso dai ruoli civili o militari per la
rivalorizzazione, moderato dal giornalista sportivo Romano
Barluzzi, recentemente insignito del Tridente d’Oro, al quale
parteciperanno tra gli altri Paola Del Negro, direttore generale
dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale OGS e Paolo Ferraro, direttore dell’Accademia
Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee.
In collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare
Adriatico Orientale, Asi Sub e i volontari di diverse
associazioni e circoli subacquei, sarà inoltre eseguita una
prospezione subacquea dell’area prospiciente il Molo Audace di
Trieste al fine di consentire la rilevazione e l’aggiornamento
della situazione esistente con un intento di carattere didattico
e sportivo.
Durante Mare Nordest 2021 verrà dato ampio spazio ad aMare.fvg
che da progetto pilota regionale è diventato realtà per nove
Comuni del litorale del Friuli Venezia Giulia, contribuendo a
dare un ulteriore importante messaggio di attenzione verso il
mondo marino.
(ITALPRESS).

Fvg, da Regione “pacchetto scuola” da 3mln per ripartenza in sicurezza

UDINE (ITALPRESS) – Via libera della Giunta regionale al pacchetto scuola da tre milioni di euro proposto dall’assessore regionale all’Istruzione. A concretizzarlo è un protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale per la realizzazione di interventi finalizzati a garantire l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico 2021-2022 e la qualità del servizio di istruzione delle scuole statali e paritarie di tutta la regione. Il protocollo è già stato illustrato alle rappresentanze sindacali di categoria e contiene azioni condivise tese a risolvere le criticità che in questi mesi sono emerse dal confronto con l’Ufficio scolastico regionale, il territorio e i dirigenti scolastici. L’accordo dà copertura innanzitutto all’incremento della dotazione oraria del personale docente con contratto a tempo determinato, con l’obiettivo di evitare la formazione di classi troppo numerose. Similmente viene coperto l’incremento della dotazione oraria di personale Amministrativo, tecnico e ausiliario (personale ATA) e l’incremento della dotazione oraria di insegnanti di sostegno e del personale docente necessario a garantire la scuola in ospedale e la didattica a domicilio.
In tema di integrazione della dotazione oraria la Regione interverrà sul personale scolastico per attività di supporto amministrativo e organizzativo alle funzioni dei Dirigenti scolastici e dei Direttori dei servizi generali e amministrativi nelle scuole prive di tali figure (scuole in reggenza). Si interviene poi sull’aumento delle ore a disposizione del personale che svolge assistenza tecnica alla didattica digitale integrata, con priorità agli istituti comprensivi, e sui progetti per l’innovazione metodologica e didattica, sempre nell’ambito della scuola digitale. La Regione ha deciso anche di garantire la copertura dei Patti di comunità rimasti esclusi dai finanziamenti statali, ovvero quelle progettualità nate da accordi di collaborazione tra scuole e Comuni o istituzioni e associazioni culturali, sportive o del terzo settore, per ampliare nel corso del 2021 la permanenza a scuola degli allievi, alternando l’attività didattica di rinforzo con attività laboratoriali di approfondimento culturale, artistico, motorio.
(ITALPRESS).