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Firenze, un restauro-evento per le sculture di piazzale Michelangelo

FIRENZE (ITALPRESS) – Da “guardiano” del panorama cittadino a elemento centrale di un restauro-spettacolo, fruibile da studiosi e visitatori: è in corso in questi giorni a Firenze l’allestimento per il restauro del Monumento a Michelangelo, composto dalla copia in bronzo del David, dalle quattro copie bronzee delle Allegorie delle Cappelle medicee in San Lorenzo e da un basamento in marmo, uno dei simboli della città nel mondo, posto sulla terrazza panoramica del Poggi. Si tratta del primo intervento strutturale mai subito dall’opera. La ditta affidataria, Cooperativa Archeologia, ha proposto un progetto denominato “Cantiere come evento”: un cantiere che diventa esso stesso scenografia, garantendo la visibilità del monumento per turisti e cittadini in visita a piazzale Michelangelo. I cantieri dei gruppi scultorei di Piazza della Signoria, a partire da gennaio 2022, saranno inoltre di tipo interattivo, e coinvolgeranno il fruitore in un’esperienza di visita alternativa e altamente didattica. “Ripartiamo ora con un progetto ideato e progettato quando la pandemia era ben al di là della nostra immaginazione e nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare che il mondo sarebbe stato chiuso per mesì, dichiarano il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi. “Ringraziamo la maison Salvatore Ferragamo S.p.A. che con lo strumento dell’Art Bonus ci accompagna ancora una volta dopo il prezioso restauro della fontana dell’Ammannati in piazza della Signoria”, aggiungono Nardella e Sacchi. “Siamo orgogliosi di celebrare assieme a tutti i fiorentini l’inizio dei lavori di restauro delle statue di piazza della Signoria e della copia del David al Piazzale Michelangelo”, dichiara Leonardo Ferragamo, Presidente di Salvatore Ferragamo Spa. L’idea proposta per l’allestimento del cantiere è stata mutuata dal mondo dello spettacolo. Per completare la spettacolarità del cantiere, i tralicci porteranno degli apparecchi dedicati all’illuminazione artistica appositamente studiata durante le ore notturne: l’utilizzo della tecnologia RGB, in grado di modulare il colore a seconda degli eventi, garantisce un vero “spettacolo” di luci.
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Venezia, Zaia “Bene stop grandi navi ma c’è tema ristori e concessioni”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Noi facciamo parte di coloro che pensano che le grandi navi debbano uscire dal canale della Giudecca e dal Bacino di San Marco”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, nel suo punto stampa sulla situazione coronavirus, in merito allo stop alle grandi navi a Venezia. Il governatore ha riferito di averne parlato con il presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Oggi c’è una soluzione – ha aggiunto – l’unica richiesta che ho fatto al presidente, che conosce, è un fatto di correttezza istituzionale. Siamo davanti a una società concessionaria (la società Venezia Terminal passeggeri, ndr)” che “ha un diritto” e c’è “un tema di transiti che non avremo più”. Per Zaia, quindi, “c’è un tema di ristoro dei mancati proventi” e uno “di comunicazione internazionale”. “Non può passare l’idea – ha affermato – che in Italia arriva uno, spegne l’interruttore e tutti a casa”. “Il presidente del consiglio – ha evidenziato Zaia – non l’ho trovato avulso da questi ragionamenti, ha condiviso il ragionamento e ci siamo lasciati con l’impegno, che ha preso corpo subito, di mettere i rispettivi tecnici a discutere”. “In questo contesto – ha aggiunto – dovremo anche pensare a una possibile rinegoziazione della concessione”.
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Vaccino, Riccardi “Dosi a calciatori Triestina esempio per giovani”

TRIESTE (ITALPRESS) – Visita lampo quest’oggi del vicegovernatore della Regione con delega alla salute Riccardo Riccardi all’hub allestito nella centrale idrodinamica di Trieste dove erano attesi i vertici societari e giocatori della Triestina calcio per sottoporsi alla vaccinazione anticovid con siero mRna. Alla presenza del direttore generale di Asugi Antonio Poggiana e dell’amministratore unico della formazione alabardata Mauro Milanese, il vicegovernatore ha voluto evidenziare l’importanza del gesto compiuto dalla squadra, che può essere di esempio per molti altri coetanei dei calciatori. “Quella di oggi – ha detto Riccardi a margine dell’incontro – è stata l’occasione in cui ribadire l’importanza che anche i più giovani si sottopongano alla vaccinazione. I giocatori della Triestina calcio possono rappresentare un esempio per tanti loro pari età, affinchè nella nostra regione si possa marciare spediti verso l’incremento del numero di persone che si sono sottoposte ad inoculazione e di conseguenza il raggiungimento dell’immunità di gregge. A tutti gli atleti e alla società va il ringraziamento della Regione perchè è solo compiendo uno sforzo collettivo che potremo ottenere il traguardo prefissato, con il quale arginare le conseguenze della pandemia ancora in atto”.
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Terme di Arta, Fedriga “FVG investe per accrescerne attrattività”

ARTA TERME (ITALPRESS) – “Le Terme di Arta sono un polo attrattivo non solo per il comprensorio montano ma per tutta la regione e i territori contermini. Gli investimenti dell’Amministrazione regionale vanno in questa direzione e puntano a rendere maggiormente competitivo il complesso termale non solo sul fronte sanitario ma anche sul lato wellness. Auspichiamo di poter inaugurare presto la riqualificazione complessiva che ha comunque già visto un importante ammodernamento delle strutture esistenti, garantendo un miglior servizio agli utenti”. Lo ha indicato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in visita oggi alla realtà termale accompagnato dal sindaco di Arta Terme, Luigi Gonano, e dai gestori della struttura dopo l’illustrazione in municipio del progetto di riqualificazione e ampliamento delle terme.
Fedriga ha evidenziato come il polo termale rappresenti un bacino occupazionale per il comprensorio montano oltre che un elemento di crescita e di sviluppo per l’indotto capace di generare ulteriori opportunità occupazionali. Gli ultimi investimenti della Regione in ordine di tempo per una struttura ritenuta di interesse strategico sono stati previsti nella legge di stabilità del 2021 e nel ddl di assestamento.
Come è emerso nel corso dell’incontro le prestazioni complessive nel triennio (2017-2019) nelle terme sono incrementate passando da 78.742 del 2017 alle 114.271 (trend complessivo su prestazioni e ingressi sanità e wellness). Le prestazioni termali sono cresciute dalle 57.926 del 2017 alle 61.637 del 2019. Le prestazioni erogate (fisioterapia, estetica, corsi di nuoto, palestra) sono incrementate invece da 6.189 del 2017 a 24.459 nel 2019. Il polo termale è strategico per il turismo ma anche per l’occupazione. “Il personale – ha chiarito Gonano – proviene da tutti i Comuni della Carnia, segno che le terme sono anche uno sbocco professionale per il territorio non solo per Arta Terme”.
Il progetto di riqualificazione e ampliamento prevede la razionalizzazione degli spazi esistenti e la creazione di nuovi e verrà ultimato entro l’autunno del prossimo anno. Nello specifico è prevista la costruzione di un ulteriore corpo attiguo alle terme, con una nuova piscina e una serie di servizi accessori per il pubblico. Accanto a ciò ci saranno anche la risistemazione e la rivisitazione delle attività già esistenti. Sono oltre 7 milioni di euro le risorse che negli ultimi anni l’Amministrazione regionale ha investito nel complesso termale.
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Covid, 63 nuovi casi e nessun decesso in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 244.861 i casi di positività al Coronavirus, 63 in più rispetto a ieri (61 confermati con tampone molecolare e 2 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,03% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,01% e raggiungono quota 236.445 (96,6% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 5.429 tamponi molecolari e 4.431 tamponi antigenici rapidi, di questi lo 0,6% è risultato positivo. Sono invece 4.242 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui l’1,5% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 1.528, +2,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 85 (2 in più rispetto a ieri), di cui 16 in terapia intensiva (1 in più). Oggi non si registrano nuovi decessi. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
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Covid, solo in 5 Regioni indicazioni per rafforzare tracciamento

ROMA (ITALPRESS) – Ad oggi, solo cinque regioni hanno emanato provvedimenti atti a definire linee guida, piani, programmi etc. volti a rafforzare il tracciamento e la prevenzione per Covid-19. In particolare, si tratta dell’Abruzzo, della Calabria, della Liguria, della Lombardia e del Veneto, secondo l’analisi dei provvedimenti delle Regioni e delle Province Autonome in merito all’emanazione di indicazioni per screening, tracciamento e contact tracing per Covid-19 aggiornata al 5 luglio 2021. E’ quanto emerso dalla 60ma puntata dell’Instant Report Covid-19 – https://altems.unicatt.it/altems-covid-19 – una iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale. Il contact tracing acquisisce una funzione cruciale ora che l’incidenza dei contagi è sotto i 50 nuovi casi settimanali per 100.000 abitanti e quindi i focolai sono controllabili. “Ancora una volta risulta differente il comportamento delle Regioni/PA in merito all’emanazione di indicazioni per screening, tracciamento e contact tracing per Covid-19 – afferma il professor Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (ALTEMS) – in quanto al 5 luglio 2021, solo cinque Regioni/ hanno emanato provvedimenti atti a definire linee guida, piani, programmi etc. volti a rafforzare il tracciamento e la prevenzione per Covid – 19. Tali misure, continua Cicchetti, risultano essere di fondamentale importanza per ridurre la trasmissione del contagio ed evitare, così, la conseguente pressione in Terapia Intensiva che assieme alle vaccinazioni sono le uniche armi che al momento abbiamo per contrastare il virus sul territorio”. Quanto ai vaccini, in riferimento alle prime dosi somministrate sulla popolazione residente (per 100 ab.) per fascia di età, a livello nazionale si registrano le seguenti percentuali per le fasce di età considerate: 12-19 anni (22,27%), 20-49 anni (52,21%), 50-69 (74,52%), 70-79 (85,52%), over 80 anni (90,97%). La media nazionale (che considera la fascia di età maggiore di 12 anni) è pari al 63,73%.
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Agrobiodiversità, 790mila euro per razze e varietà a rischio in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Coltivatori custodi, banche del germoplasma vegetale e animale, un’anagrafe nazionale della biodiversità: sono queste le colonne di una squadra vera e propria impegnata a 360 gradi a far vincere l’agrobiodiversità in Toscana con il suo prezioso patrimonio di razze animali e vegetali a rischio estinzione.
Una storia che viene raccontata bene nell’ultima relazione a consuntivo delle attività svolte nel 2020 portata in giunta dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi che ha sottolineato la qualità di un sistema regionale che, nonostante l’emergenza pandemica, in un anno ha permesso in totale di finanziare oltre 790mila euro.
Risorse così divise: – 281mila euro per sostenere le aziende agricole nell’allevamento di 20 razze animali autoctone a rischio di estinzione; – 46mila euro per sostenere le aziende agricole nella coltivazione di varietà locali a rischio di estinzione la cui semente è rientrata in commercio come varietà da conservazione (32 in tutto)
– 375mila euro, tramite Terre Regionali Toscane, per i coltivatori custodi, per le banche del germoplasma vegetale e animali, per la Rete di conservazione e sicurezza e i progetti di recupero, caratterizzazione, conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali a rischio di estinzione;
– 83mila euro per programmi di animazione nelle Scuole superiori di secondo grado, ad indirizzo agrario della Toscana, per sensibilizzare i giovanissimi nei confronti della tutela dell’agrobiodiversità e finanziare un sistema di Comunità del cibo di interesse agricolo e alimentare.
“A sedici anni dall’emanazione della legge regionale sulla tutela e valorizzazione del patrimonio di razze e varietà locali a rischio di estinzione della Toscana – ha detto la vicepresidente Saccardi – possiamo dire di avere un bilancio positivo. Il sistema regionale attivato nel 2004 che si calava, rafforzandolo, in un sistema già presente istituito nel 1997 dalla legge 50 sulla tutela delle risorse genetiche autoctone toscane, prima legge in Italia sul tema, mostra ancora i suoi effetti e ne propone altri per possibili interessanti evoluzioni future sul tema dell’agrobiodiversità anche in vista della prossima programmazione del piano di sviluppo rurale. Significativo in questo settore è il numero crescente di giovani imprenditori che decidono di dedicarsi alla tutela dell’agrobiodiversità, che con le loro idee coniugano tradizione e innovazione, che lanciano un grande segnale di speranza per il futuro”.
Il risultato fa contare in Toscana la presenza di 758 risorse genetiche locali a rischio di estinzione di cui 732 già iscritte nell’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare (L. 194/2015); 9 banche del germoplasma vegetale e una di germoplasma animale del sistema regionale toscano; 192 coltivatori custodi dislocati su tutto il territorio regionale, 152 dei quali già riconosciuti a livello nazionale; 137 iscritti alla Rete di conservazione e sicurezza come altri soggetti rispetto ai coltivatori custodi e alle banche del germoplasma, interessati a vario titolo alla conservazione e alla valorizzazione delle varietà vegetali locali a rischio di estinzione per un totale di 339 soggetti componenti la Rete, gestita, coordinata e animata per conto della Regione, dall’ente Terre Regionali Toscane.
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Vaccino, da oggi i turisti possono fare la seconda dose in Trentino

TRENTO (ITALPRESS) – Come annunciato, i turisti che si fermano in Trentino per più di 14 giorni ed hanno già fatto la prima dose di vaccino possono completare i ciclo con il ‘richiamò senza dover rientrare nel proprio comune. “Seconda dose possibile dunque in Trentino – conferma l’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana – per corrispondere secondo una logica di buon senso ma al contempo di rispetto delle regole anti contagio alle necessità del comparto turistico”. “Questo provvedimento – aggiunge l’assessore al turismo Roberto Failoni – viene ovviamente incontro a chi dovrebbe diversamente interrompere la vacanza per rientrare a casa e terminare l’iter di vaccinazione. In questo modo questo processo che mette in sicurezza se stessi e gli altri può essere completato anche se ci si trova in vacanza in Trentino”.
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