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Toscana, da Regione 1,3 milioni per progetti educativi infanzia

FIRENZE (ITALPRESS) – Ammontano a 1 milione e 304 mila euro i fondi della Regione Toscana messi a disposizione di Comuni e Unioni di Comuni per la realizzazione dei Progetti educativi zonali (Pez), ovvero i progetti destinati al sostegno del sistema di educazione della prima e della seconda infanzia della regione.
Lo prevede una delibera approvata lo scorso 5 luglio dalla giunta regionale su proposta dell’assessora all’educazione e all’istruzione Alessandra Nardini. Le risorse verranno ripartite tra le 35 Conferenze zonali per l’educazione e l’istruzione sulla base, come di consueto, di indicatori legati alla popolazione residente in fascia di età e ai parametri stabiliti con Irpet. “Si tratta di uno stanziamento – spiega l’assessora Nardini – reso possibile grazie a un minuzioso lavoro di recupero di risorse tra i capitoli del bilancio regionale. L’obiettivo – precisa – è quello di rafforzare e sviluppare i servizi educativi per la prima infanzia e i coordinamenti pedagogici e gestionali di livello zonale, considerati anche a livello nazionale un modello di qualità per i sistemi regionali zerosei”. La Toscana si colloca storicamente a un livello di eccellenza nell’ambito del sistema di educazione dalla nascita fino a sei anni. La continuità educativa è al centro delle azioni del Pez Infanzia che promuove e finanzia la formazione congiunta degli educatori dei nidi e dei docenti della scuola dell’infanzia. “Le risorse che stanziamo – conclude Nardini – consentiranno ancora una volta di integrare, e rendere dunque più solido, il complesso di azioni e interventi a sostegno del sistema regionale zerosei”.
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Fedriga “Sui vaccini ci sono difficoltà ma le risolveremo”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ indubbio che adesso, con due vaccini di meno a disposizione per gli under 60 (AstraZeneca e J&J, ndr) per le Regioni ci sono più difficoltà, ma le risolveremo…”. Lo afferma Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il rapporto col generale Figliuolo è molto costruttivo – aggiunge -. Già questa settimana, e io ho spinto molto per questo, ci saranno incontri bilaterali tra le singole Regioni e la struttura commissariale per affrontare insieme le criticità dei territori. Bisogna essere operativi, sono d’accordo con ciò che ieri ha detto al Corriere il generale: bisogna continuare ad andare spediti, l’immunità di gregge a fine settembre è un traguardo ancora possibile e stiamo lavorando tutti per questo obiettivo. A giugno abbiamo corso con le prime dosi, a luglio e agosto dovremo correre con le seconde, restando sulle 500 mila inoculazioni al giorno perchè questo per il momento ci possiamo permettere. Ma l’obiettivo vero sarà convincere gli indecisi del vaccino, perchè la fascia dei no vax è molto piccola, più estesa è la fascia intermedia, quelli che hanno paura. La ministra Gelmini ha detto che bisogna andarli a trovare casa per casa: giusto, sarà fondamentale il ruolo dei medici di base”.
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Mafie, processo Taurus: Regione Veneto sarà risarcita con 500mila euro

VENEZIA (ITALPRESS) – “La Regione Veneto ha diritto di essere risarcita in caso di delitti di stampo mafioso commessi nel proprio territorio. All’esito dell’udienza preliminare odierna del maxi processo cosiddetto Taurus – relativo alle infiltrazioni mafiose nella provincia di Verona – il Giudice, Dott. Luca Marini, ha infatti confermato il principio di diritto secondo cui in caso di reati di matrice mafiosa è l’intera collettività locale a subirne le gravissime conseguenze, pregiudicando anche l’immagine dell’Ente, in questo caso la Regione Veneto, costantemente impegnata nel contrasto alla criminalità organizzata. Il Giudice ha condannato pressochè tutti gli imputati che hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, rinviando a giudizio gli altri che non hanno optato per riti alternativi, fissando la prima udienza dibattimentale del processo avanti il Tribunale di Verona per l’udienza dell’8 novembre prossimo”. Lo dichiara l’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova, patrocinante della Regione del Veneto nel maxi processo “Taurus”. Gli imputati sono stati inoltre condannati in solido a risarcire tutti i danni subiti dalla Regione Veneto, costituita parte civile con l’assistenza dell’avv. Fabio Pinelli, riconoscendo in favore dell’Ente una provvisionale immediatamente esecutiva pari a complessivi 500.000 euro.
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Covid, in Toscana 49 nuovi contagi e un morto. Età media 32 anni

FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 244.484 i casi di positività al Coronavirus, 49 in più rispetto a ieri (tutti confermati con tampone molecolare). I nuovi casi sono lo 0,02% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,03% e raggiungono quota 236.042 (96,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 5.689 tamponi molecolari e 5.990 tamponi antigenici rapidi, di questi lo 0,4% è risultato positivo. Sono invece 4.138 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui l’1,2% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 1.567, -2,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 95 (8 in meno rispetto a ieri), di cui 16 in terapia intensiva (2 in meno). Oggi si registra 1 nuovo decesso: una donna di 85 anni. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in regione. L’età media dei 49 nuovi positivi odierni è di 32 anni circa (27% ha meno di 20 anni, 45% tra 20 e 39 anni, 20% tra 40 e 59 anni, 6% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più). Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (tutti confermati con tampone molecolare). Sono 67.534 i casi complessivi ad oggi a Firenze (31 in più rispetto a ieri), 22.621 a Prato (2 in più), 23.040 a Pistoia (3 in più), 13.322 a Massa-Carrara, 24.686 a Lucca (3 in più), 29.251 a Pisa (3 in più), 17.517 a Livorno (2 in più), 22.
884 ad Arezzo, 13.894 a Siena (3 in più), 9.180 a Grosseto (2 in
residenti in altre regioni. Sono 37 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 7 nella Nord Ovest, 5 nella Sud est. La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 6.665 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.193 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.835 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 7.922, Pisa con 7.024, la più bassa Grosseto con 4.201.
Complessivamente, 1.472 persone sono in isolamento a casa, poichè presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (26 in meno rispetto a ieri, meno 1,7%). Sono 8.346 (156 in meno rispetto a ieri, meno 1,8%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perchè hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 4.027, Nord Ovest 3.945, Sud Est 374). Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 95 (8 in meno rispetto a ieri, meno 7,8%), 16 in terapia intensiva (2 in meno rispetto a ieri, meno 11,1%). Le persone complessivamente guarite sono 236.042 (82 in più rispetto a ieri, più 0,03%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 236.042 (82 in più rispetto a ieri, più 0,03%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo. Relativamente alla provincia di residenza, la persona deceduta è a Prato. Sono 6.875 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 2.218 a Firenze, 600 a Prato, 629 a Pistoia, 527 a Massa-Carrara, 666 a Lucca, 702 a Pisa, 416 a Livorno, 507 ad Arezzo, 334 a Siena, 185 a Grosseto, 91 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 187,4 per 100.000 residenti contro il 215,4 per 100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (277,6 per 100.000), Prato (234,3 per 100.000) e Firenze (224,9 per 100.000), il più basso a Grosseto (84,7 per 100.000).
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Covid, in Friuli Venezia Giulia zero terapie intensive e giù i ricoveri

TRIESTE (ITALPRESS) – Oggi in Friuli Venezia Giulia su 1.473 tamponi molecolari sono stati rilevati 9 nuovi contagi – di cui 4 riguardanti migranti-richiedenti asilo nell’area dell’ex provincia di Trieste – con una percentuale di positività dello 0,61%. Per il 66% si tratta di persone al di sotto dei 29 anni.
Sono inoltre 506 i test rapidi antigenici eseguiti, dai quali non sono stati rilevati casi. Oggi non si registrano decessi e non risultano esserci persone ricoverate nelle terapie intensive, mentre i pazienti in altri reparti scendono a 6. Sono i dati resi noti dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 3.789, con la seguente suddivisione territoriale: 813 a Trieste, 2.012 a Udine, 671 a Pordenone e 293 a Gorizia. I totalmente guariti sono 103.003, i clinicamente guariti 18 mentre quelli in isolamento scendono a 180. Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 106.996 persone con la seguente suddivisione territoriale: 21.149 a Trieste, 50.343 a Udine, 21.070 a Pordenone, 13.049 a Gorizia e 1.385 da fuori regione. Infine non vi sono positività tra gli ospiti e gli operatori delle strutture residenziali per anziani, così come non si registrano casi all’interno del Sistema sanitario regionale.
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Veneto, tra gennaio e maggio autorizzate 77 milioni di ore Cig

VENEZIA (ITALPRESS) – Dai dati di Veneto Lavoro risulta che nella regione in periodo Covid (aprile 2020- maggio 2021) sono state autorizzate 577.411.177 ore con causale emergenza sanitaria Covid, 126.011.341 delle quali autorizzate da gennaio a maggio di quest’anno tra cassa integrazione ordinaria, in deroga e fondi di solidarietà. Sempre considerando il periodo gennaio-maggio, in Veneto si è passati dai 6,4 milioni di ore del 2019 di ore Cig ai 166 milioni del 2020 fino ad arrivare ai quasi 77 milioni del 2021. I dati del 2020 sono superiori a quelli del 2021 perchè nel primo semestre ci fu il lockdown con la conseguenza che la maggior parte delle aziende è rimasta chiusa. I dati Istat indicano che il Veneto è tra le regioni che nel mese di maggio ha avuto il maggior numero di autorizzazioni per i fondi di solidarietà (13,7 milioni di ore), secondo solo alla Lombardia (20,4 milioni). A livello nazionale, le ore autorizzate nei fondi di solidarietà sono state 35,5 milioni per il settore “alberghi e ristoranti”, delle quali 18,6 milioni per “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” e 17 milioni per il “commercio”. “I dati fotografano un mercato del lavoro congelato ma la realtà è ben diversa – dichiara l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – Le misure volute dal Governo a tutela dell’occupazione in epoca pandemica sono andate nella giusta direzione di mettere in protezione i lavoratori e le imprese affinchè le imprese non perdessero il capitale umano e non ci trovassimo di fronte ad una massa di disoccupati in cerca di lavoro ma ora serve una seria riforma degli ammortizzatori sociali. Non possiamo più permetterci solo politiche passive, il modello veneto lo insegna anche se parliamo di regole nazionali – continua – Il Veneto da solo non può decidere di attivare politiche di formazione del personale quando il lavoratore è sospeso. Credo sia assolutamente necessaria una riforma degli ammortizzatori che deve essere necessariamente nazionale”.
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Istituita commissione inchiesta su campagna vaccini in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Toscana ha deciso l’istituzione della commissione di inchiesta finalizzata alla verifica del corretto svolgimento delle misure messe in atto dal sistema sanitario regionale per contrastare la pandemia da Covid-19 ed in particolare della campagna vaccinale in Toscana. La commissione è composta da un rappresentante per ogni gruppo consiliare, come previsto dal regolamento interno, e avrà per ogni eventuale decisione un voto ponderato corrispondente alla consistenza numerica del gruppo di appartenenza. Nella stessa seduta si è decisa la revoca della commissione speciale “supporto, monitoraggio e controllo della campagna vaccinale prevenzione infezioni da Sars-Cov-2”, che non ha mai eletto l’ufficio di presidenza e la cui scadenza era comunque prevista per mercoledì 3 luglio. La delibera con la proposta di revoca della commissione speciale sarà portata al voto del Consiglio regionale.
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Veneto, Zaia dichiara stato crisi per grandinate nel trevigiano

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, con proprio decreto, ha dichiarato lo stato di crisi a seguito delle violente grandinate che ieri hanno interessato la zona della Pedemontana trevigiana. Il decreto rimarrà “aperto”, anche in vista delle avverse previsioni meteo per le prossime ore e in attesa che i comuni interessati effettuino le opportune ricognizioni e il censimento dei danni provocati dal maltempo.
Contestualmente, il Presidente Zaia ha avviato le procedure per lo stato di calamità naturale, per il ristoro ai danni che hanno interessato le attività agricole della zona, in particolare le colture vitivinicole.
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