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Regioni

Ue, Fedriga “Serve meccanismo ad hoc per proteggere competenze Regioni”

ROMA (ITALPRESS) – “Il dibattito sulle competenze delle Regioni è fondamentale anche per l’Europa stessa. Si dovrebbe prevedere un meccanismo ad hoc, per proteggere le competenze delle Regioni con poteri legislativi, da attivare, in modo preventivo, ogni volta che una proposta della Commissione sta per minarle. Il rischio, altrimenti, è di compromettere la relazione con i cittadini”. Così Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni nel corso dell’evento online The place of regions in the European Union architecture in the context of the Conference on the Future of Europe”. “Come Regioni dovremmo essere più ambiziosi e cercare effettivamente di avere una cooperazione più forte con la Commissione Europea – ha detto ancora Fedriga – Penso che sarebbe utile per tutti e secondo me si tratta dell’unico modo per concretizzare le cose. Dobbiamo fare in modo che la Commissione ci ascolti. E’ importante che i governi nazionali tengano in considerazione le osservazioni dei territori, le esigenze dei cittadini che rappresentiamo. L’alleanza istituzionale rafforza le istituzioni stesse, proprio durante la pandemia ci siamo resi conto dell’importanza della vicinanza delle politiche al cittadino”.
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Toscana, la banda ultralarga arriva a San Giuliano Terme

FIRENZE (ITALPRESS) – Anche i cittadini di San Giuliano Terme potranno accedere a un servizio per navigare fino a 1 Gbps (Gigabit al secondo) in modalità FTTH (Fiber to the home), cioè con la fibra ottica che entrerà direttamente nelle case, nelle scuole, nelle aziende e negli uffici pubblici. Oggi la conferenza stampa, alla quale è intervenuto anche l’assessore alla connettività Stefano Ciuoffo. Insieme a lui il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, Maurizio Ferrarini, network e operation di Open Fiber in provincia di Pisa, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di San Giuliano Terme Francesco Corucci, il dirigente delle Opere pubbliche Leonardo Musumeci e il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio. A San Giuliano Terme l’azienda inizierà a breve i lavori per la realizzazione di una nuova rete di oltre 57 chilometri che vedrà 3.320 unità immobiliari connesse con tecnologia FTTH, la stessa delle grandi città. “Dopo alcuni mesi ed una serie copiosa di approfondimenti – ha detto Stefano Ciuoffo – Open Fiber è riuscita a presentare i progetti definitivi per la realizzazione della banda ultralarga affinchè anche il Comune di San Giuliano Terme possa, nei prossimi mesi, essere messo nelle condizioni di usufruire dei benefici della fibra e di poter impostare le basi per un nuovo modello di sviluppo, capace di dare risposte e soluzioni concrete a imprese e cittadini”. Per le aree bianche presenti nel territorio comunale di San Giuliano Terme si prevede saranno realizzate opere per un valore di 1,7 mln di euro. Saranno coperte in banda ultralarga 3.320 unità immobiliari. L’intervento della Regione per consentire l’accesso alla banda larga ad alta velocità alla totalità della popolazione toscana ha un valore complessivo di 160 mln di euro, a fronte di una spesa di 74 mln di euro. Le opere realizzate permetteranno di attivare servizi in banda ultralarga per 770 mila cittadini residenti in aree bianche, per un totale di circa 531 mila unità immobiliari (abitazioni ed imprese). Il progetto interessa la quasi totalità dei Comuni toscani. Al momento ne sono esclusi solo 14 per i quali la percentuale di territorio coperto da servizi di banda ultralarga da parte di operatori privati supera il 95%.
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Territorio, Bini “La Regione sostiene il sistema delle Pro Loco”

PALMANOVA (UDINE) (ITALPRESS) – “La Regione sostiene le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia e, dopo circa due anni, oggi possiamo rendere omaggio, in presenza, a queste realtà. Il loro impegno è continuato anche nel corso della pandemia, si è manifestato in modo diverso ma ha garantito, assieme a quello degli uomini e alle donne della Protezione civile, un sostegno fondamentale durante l’emergenza sanitaria a favore, soprattutto, delle fasce più deboli della popolazione. A questi volontari va il profondo ringraziamento dell’Amministrazione regionale”. Lo ha detto oggi l’assessore alle Attività produttive e Turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, durante l’assemblea ordinaria annuale per il Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale tra le Pro Loco d’Italia, a Palmanova nel teatro Gustavo Modena, a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin. “C’è stata una contrazione degli eventi a causa dell’emergenza pandemica – ha indicato Bini – ma oggi ripartiamo con uno spirito unitario forse più consapevoli della nostra forza e del ruolo che ricoprono le Pro Loco nel contribuire a diffondere, trasmettere e preservare i valori storici, culturali, artistici del territorio con le sue tradizioni e peculiarità”. Per l’esponente della Giunta Fedriga “il legame fra Pro Loco e Regione è solido e proseguirà a mantenersi saldo”. La Regione interviene a loro favore per promuovere l’attività delle associazioni, erogare contributi per l’insediamento, il funzionamento e l’attività degli uffici e di quelli delle sedi dei consorzi delle associazioni Pro loco.
“Con una delle prossime delibere della Giunta regionale – ha informato Bini – verranno resi disponibili complessivamente 850.000 euro a favore del sistema delle Pro loco. Saranno 150 quelle che riceveranno le risorse per la realizzazione degli eventi locali e per le spese di funzionamento delle singole realtà e dell’Unione nazionale Pro Loco del Fvg”. Il presidente Unpli Fvg Valter Pezzarini ha annunciato l’organizzazione, nel prossimo autunno, dei primi Stati Generali delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia: saranno un momento di confronto e sintesi nel quale le 220 associazioni regionali delineeranno il proprio futuro dopo che l’emergenza sanitaria ha impedito loro di organizzare eventi (sono saltati tra il 70 e l’80% delle manifestazioni) ma che le ha viste impegnarsi nelle proprie comunità nella lotta al Covid-19 con raccolte fondi, distribuzione di materiale di prima necessità, donazioni e aiuto a giovani e anziani. “Le Pro Loco – ha aggiunto Pezzarini durante l’assemblea – hanno saputo rispondere in maniera tempestiva ad una situazione nuova ed emergenziale: i volontari c’erano, ci sono e ci saranno”.
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Veneto, fatta espoldere la frana della Busa del Cristo

VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stata fatta esplodere oggi una parte della frana della Busa del Cristo nel Comune di Perarolo. L’idea dell’esplosione per risolvere un’annosa problematica era stata avanzata dall’assessore al Dissesto Idrogeologico Gianpaolo Bottacin.
“Inizialmente la mia idea fu scartata dai tecnici per ilmargine di rischio che presentava – spiega Bottacin – ma poi venne rivalutata perchè oggettivamente era necessario dare risposte ai cittadini in tempi utili”. Oggi si sono svolte le operazioni, coordinate dalle strutture regionali di Protezione Civile e Difesa del Suolo e in particolare dal braccio operativo rappresentato da Veneto Strade. A posizionare le cariche, Danilo Coppe, uno dei massimi esperti in materia, conosciuto con il soprannome di “mister dinamite”, colui che aveva già lavorato per l’esplosione di Schiucaz e successivamente anche per la più famosa demolizione del Ponte Morandi a Genova. “Abbiamo scelto di intervenire con un’azione di alleggerimento mediante l’impiego di esplosivo del corpo di frana – prosegue l’assessore Bottacin – con l’obiettivo di ridurre il rischio idraulico connesso alla potenziale ostruzione del torrente Boite e conseguentemente difendere i circostanti abitati”. Un’operazione complessa per la quale ci si è dovuti coordinare anche con Enel, che ha garantito per alcune ore la riduzione della portata dell’asta del torrente dagli attuali 10 a 5 metri cubi al secondo, e anche con Rfi, che contestualmente sta operando il consolidamento delle proprie strutture sulla sommità della frana per garantire la continuità del servizio di trasporto ferroviario. “L’esplosione ha permesso il distacco in parete di circa 10mila metri cubi di materiale – continua Bottacin – corrispondenti ad un volume disgregato di oltre 15mila metri cubi”. Materiale immediatamente spostato in prossimità della frana garantendo così un primo ripristino dell’alveo entro sera e che successivamente verrà stoccato in un’area esondabile a valle. “Gli interventi ovviamente non si fermano qui dettaglia l’assessore – proseguiremo poi con le attività già programmate di rafforzamento dell’argine in destra Boite a consolidamento degli abitati e del piede di frana in sinistra, con diversi drenaggi superficiali e non, e consolidamenti ulteriori con tiranti”.
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Pnrr, Fedriga “Coinvolgere le Regioni nelle scelte”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è – come sottolineato da tutti – un’occasione storica che rilancia sotto una luce nuova anche l’idea stessa di Europa, ma soprattutto fornisce strumenti immediati ed efficaci per garantire alle giovani generazioni le condizioni per un futuro migliore, come suggerisce il nome stesso del programma dell’Unione, e per rimettere rapidamente in moto le economie europee”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, in occasione della cerimonia al Quirinale per il 40ennale degli enti, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“In questa partita occorre che ciascun livello istituzionale faccia fino in fondo e responsabilmente la propria parte. La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ne è consapevole – ha proseguito -. Per questo abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio, anche recentemente, un coinvolgimento ed un ruolo attivo delle Regioni ora che il Piano entra nella fase più importante, quella delle scelte. E devo dire che – rispetto alle proposte che abbiamo avanzato – abbiamo trovato la massima attenzione ed anche una larga condivisione da parte del Governo”.
“La nostra non è stata un’iniziativa di “sindacalismo istituzionale”, né una semplice rivendicazione di competenze, ma piuttosto un’offerta di ampia e leale collaborazione istituzionale nella consapevolezza che impegnarsi in una sfida e in una opportunità eccezionali – calendarizzando e implementando in poco tempo investimenti per oltre 200 miliardi – comporti non solo la condivisione con le autonomie, a anche l’impegno fermo, determinato e costante delle Regioni e degli enti locali”, ha detto ancora Fedriga.
“E’ certamente indispensabile una regia nazionale, ma occorre anche una visione chiara, regione per regione, degli interventi necessari per i singoli territori, verificando ed incrociando gli investimenti con la programmazione regionale per rendere ogni azione più spedita, più efficace. Basti pensare alle risorse per la sanità e per l’edilizia scolastica, ma anche per la digitalizzazione, o per la transizione ecologica, settori chiave per il futuro sviluppo delle Regioni – ha proseguito -. Occorre poi un lavoro di squadra per semplificare le norme, per accelerare le procedure, per creare le sinergie con i territori, prima interfaccia delle istituzioni con i cittadini del nostro Paese. Non dobbiamo infatti dimenticare che accanto alle risorse del PNRR, partono anche le programmazioni regionali e nazionali per l’utilizzo dei fondi europei per i prossimi 7 anni, altri 43 miliardi di euro”.
“Sfide per le quali è davvero necessaria quella concordia istituzionale a cui Lei, in molte occasioni, ha fatto richiamo. Nel suo recente discorso, in occasione della Festa della Repubblica, Lei, Signor Presidente, ci ha ricordato come la pandemia abbia reso quanto mai evidente che “Ciascuno ha bisogno degli altri” e che “Le cure che la Repubblica è riuscita ad assicurare a tanti italiani, ci pongono adesso di fronte alla necessità, comune, di avere cura della Repubblica”. Ed è proprio all’esigenza di “aver cura della Repubblica” che vorrei richiamarmi per provare a rappresentarle alcune questioni che avvertiamo come prioritarie – ha evidenziato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia -. Sin dalle primissime fasi dell’emergenza pandemica, le Regioni hanno anteposto ad ogni altro aspetto la tutela della salute dei cittadini, la necessità di riorganizzare e ristrutturare velocemente i servizi, in particolar modo penso alle terapie intensive, e di garantire l’approvvigionamento degli strumenti indispensabili per la prevenzione come i diversi dispositivi di protezione individuale, ponendo a carico dei loro bilanci rilevanti anticipazioni di cassa”.
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Toscana, Giani premia con il Pegaso gli “angeli” del piccolo Nicola

FIRENZE (ITALPRESS) – Tre Pegaso della Regione a tre persone simbolo della storia a lieto fine del piccolo Nicola, il bimbo di 21 mesi scomparso per 30 ore nei boschi di Palazzuolo sul Senio. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha deciso di consegnarli a Gian Piero Philip Moschetti, sindaco di Palazzuolo; a Giuseppe Di Tommaso giornalista de ‘La vita in direttà; a Danilo Ciccarelli, luogotenente dei Carabinieri. “Tre simboli – ha detto Giani – dell’Italia e della Toscana che amiamo e che vogliamo”. La cerimonia si è svolta nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione dove erano presenti insieme a Giani il sindaco Moschetti e il luogotenente Ciccarelli, mentre il giornalista Di Tommaso era collegato in video. “Questi tre uomini rappresentano la vittoria di una comunità – ha detto Giani – A loro e a tutte le forze dell’ordine, soccorritori e volontari va il più grande ringraziamento della Toscana”. Giani insieme al sindaco Moschetti e a Ciccarelli ha ripercorso le ore precedenti al ritrovamento: la paura, l’ansia, le telefonate nella notte col sindaco di Palazzuolo; lo straordinario lavoro dei volontari e di tutte le forze scese in campo per tutta la durata della sparizione di Nicola. Per il sindaco è stata “la vittoria della competenza, dell’ostinazione , della voglia di andare avanti senza arrendersi. Voglio ringraziare – sottolinea Moschetti- questo sistema e questa organizzazione che rappresenta una squadra straordinaria”. Ciccarelli ha raccontato l’emozione del ritrovamento, le braccia al collo del bambino, la vocina che lo chiamava ‘mammà nel momento in cui la testolina di Nicola è sbucata dall’erba alta. “In un primo momento – racconta Ciccarelli- pensavo potesse essere un capriolo o un daino, ma ho deciso di verificare e mi sono calato nella scarpata”. Il giornalista Rai Di Tommaso, in collegamento video per la premiazione, racconta il momento dell’avvistamento: “Sono sceso dalla macchina e poi non so, è stato un’intuizione a farmi trovare Nicola, ma sono felice di aver aiutato a ritrovare un bimbo di soli 21 mesi dopo 30 ore di scomparsa. Questo – conclude Di Tommaso- è il più bel premio che potessi ricevere nella mia vita e nella mia carriera professionale. Il bambino sta bene, ci siamo abbracciati con i familiari mentre il piccolo Nicola mi mandava i bacini, è la miglior cosa che potesse capitarmi nella vita”.
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Toscana, ritrovato vivo il bambino di 2 anni scomparso da casa

FIRENZE (ITALPRESS) – E’ stato ritrovato vivo il bambino di due anni scomparso nella notte tra lunedì e martedì da una casa di Palazzuolo sul Senio, al confine tra Romagna e Toscana, in provincia di Firenze.
Secondo quanto riferito dai carabinieri, in località Quadalto un giornalista ha segnalato ai militari dell’Arma un flebile gemito provenire da una scarpata. Il comandante della Stazione Scarperia, impegnato nelle ricerche, si è calato a 25 metri individuando il piccolo che ha chiesto subito della mamma. Lo stesso luogotenente lo ha riportato sulla strada serrata riconsegnandolo alla madre. Il bambino si trovava a circa tre chilometri dalla sua abitazione.
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Covid, dopo un anno vuote le terapie intensive in Friuli Venezia Giulia

TRIESTE (ITALPRESS) – In Friuli Venezia Giulia su 3.454 tamponi molecolari sono stati rilevati 8 nuovi contagi da Coronavirus – di cui uno riguardante un migrante richiedente asilo a Trieste – con una percentuale di positività dello 0,23%. Sono inoltre 1.501 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 7 casi (0,47%). Nella giornata odierna non si registra alcun decesso; inoltre non risultano esserci più persone ricoverate nelle terapie intensive, cosa che non accadeva dal 29 agosto del 2020. I pazienti in altri reparti invece sono stabili e pari a 9 unità. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente ammontano a 3.799, con la seguente suddivisione territoriale: 818 a Trieste, 2.011 a Udine, 676 a Pordenone e 294 a Gorizia. I totalmente guariti sono 93.673, i clinicamente guariti 5.642, mentre quelli in isolamento oggi scendono a 4.370. Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 107.493 persone con la seguente suddivisione territoriale: 21.409 a Trieste, 50.726 a Udine, 21.050 a Pordenone, 13.094 a Gorizia e 1.214 da fuori regione. Infine, non si registrano positività tra il personale del Sistema sanitario regionale nè tra gli ospiti e gli operatori delle strutture residenziali per anziani.
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