LIGNANO SABBIADORO (ITALPRESS) – “Il colpo d’occhio di migliaia di ombrelloni aperti contemporaneamente questa mattina lungo i 130 chilometri di costa della nostra regione è meraviglioso: è un evento straordinario, un messaggio di ottimismo per la ripartenza e per far sapere ai turisti che il Friuli Venezia Giulia è pronto ad accoglierli, garantendo per tutta l’estate 2021 sicurezza, digitalizzazione ed esperienze”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini dalla Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro da cui ha lanciato il messaggio di accoglienza a turisti e frequentatori delle spiagge del Friuli Venezia Giulia con un evento simbolico: 25.654 ombrelloni nelle spiagge da Lignano Sabbiadoro a Muggia, passando per Grado, Marina Julia, Sistiana e Trieste, si sono aperti contemporaneamente nelle prove generali dell’avvio della stagione, promuovendo una costa unica che coniuga spiagge dorate alle baie rocciose, piccoli lidi tra le falesie e l’ambiente della laguna con le oasi e riserve naturali.
L’iniziativa è stata promossa da PromoTurismoFVG assieme ai 40 gestori degli stabilimenti balneari della regione, che operano nei 66 stabilimenti (39 a Lignano Sabbiadoro, 12 a Grado e 15 nel golfo di Trieste), 43 dei quali offrono ad oggi (12 sono new entry) il servizio di booking on line sul sito www.marefvg.com.
“I dati delle prenotazioni – ha reso noto Bini – sono assolutamente positivi, in certi casi abbiamo già raggiunto i risultati in forte crescita del 2019, con un luglio e un agosto full e la possibilità, condizioni metereologiche permettendo, di un allungamento della stagione oltre settembre e con una coda nel mese di ottobre: occorre dare un segnale di ottimismo ad un settore a cui la Regione è stata vicina sia nella fase acuta della pandemia con ingenti aiuti economici e che continuerà ad essere promosso con un’importante campagna nazionale e internazionale”.
Ringraziando PromoTurismoFvg e gli operatori, Bini si è videocollegato, alla presenza dell’assessore comunale al Turismo di Lignano Sabbiadoro Massimo Brini, con i sindaci delle località costiere Dario Raugna (Grado), Anna Maria Cisint (Monfalcone), Daniela Pallotta (Duino-Aurisina), Roberto Dipiazza (Trieste) e l’assessore al Turismo Stefano Decolle (Muggia). Negli interventi di tutti è stato sottolineato l’apprezzamento per il messaggio di unità e per la sinergia che concretamente ha preso avvio tra tutti gli attori del settore. “Organizzare l’evento di oggi non è banale e fino a qualche anno fa anche impensabile: oggi siamo in grado di offrire una bella immagine di coesione e ciò, assieme al fatto che le amministrazioni comunali e gli imprenditori stanno investendo sulle strutture e i servizi, ci fa dire che ci sono tutti gli ingredienti per una crescita del settore turistico che dà lavoro a migliaia di persone”, ha concluso Bini.
Da domani la stagione aprirà ufficialmente – e PromoTurismoFvg ha pensato a un messaggio particolare da diffondere per gli ospiti austriaci/tedeschi Bis Bald (“A presto”) – seguendo i tre pilastri che guidano la strategia di rilancio del Friuli Venezia Giulia: sicurezza, digitalizzazione ed esperienze.
Gli stabilimenti balneari riaprono rispettando alcuni accorgimenti che già lo scorso anno erano stati adottati secondo le linee guida emanate dal Governo. Sarà confermato il distanziamento tra gli ombrelloni, che ha regalato maggior comfort agli ospiti, così come una gestione organizzata degli ingressi e delle uscite anche attraverso l’utilizzo di passerelle dedicate o personale di accoglienza. I frequentatori delle spiagge attrezzate potranno contare su una maggiore digitalizzazione e sull’implementazione dei servizi di delivery sotto l’ombrellone: il sito www.marefvg.com, oltre a presentare l’offerta della costa, è stato ottimizzato per rendere più semplice il booking online. Con “Cerca il tuo posto in spiaggia” si potrà accedere rapidamente alla prenotazione, ma il portale permette di scoprire anche tutte le alternative che offrono le località di mare.
Le esperienze saranno ancora una volta protagoniste dell’estate 2021: accanto ai numerosi sport che si possono praticare sui litorali, a visite guidate, escursioni e attività in acqua, non mancheranno le diverse proposte del calendario di “Sea&Taste”, il format che offre la possibilità di esplorare il territorio conoscendone la natura, ma anche le tradizioni attraverso esperienze enogastronomiche.
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Turismo,Bini “25.654 ombrelloni aperti meravigliosa immagine FVG unito”
Vaccino, il generale Figliuolo in visita ai drive through di Trento Sud
TRENTO (ITALPRESS) – Quella del drive through, utilizzato prima per i tamponi e ora per le vaccinazione, è una modalità ormai collaudata che ha permesso al Trentino di accelerare nelle ultime settimane sul fronte della somministrazione dei vaccini. Anche per questo il generale Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza COVID-19, ha concluso la sua visita in provincia andando a visionare il drive through vaccinale, attivo dal 14 aprile, situato nel parcheggio del palazzetto dello sport a Trento sud. Successivamente il generale Figliuolo, accompagnato dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti e dall’assessore Stefania Segnana, si è spostato presso il nuovo drive through in allestimento in una vasta area in località San Vincenzo, sempre a sud del Capoluogo. Il nuovo centro vaccinale partirà a breve e a regime dovrebbe garantire fino a 210 somministrazioni all’ora.
“Cogliamo l’occasione – ha detto il presidente Fugatti nel corso del sopralluogo – per ringraziare l’Esercito per la preziosa ed efficiente collaborazione offerta al Trentino nella lotta contro la Pandemia, sia sul fronte dei tamponi che su quello delle vaccinazioni”.
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Mobilità sostenibile, dodici nuovi bus a idrogeno per Bolzano
Sono alimentati a idrogeno, non producono nessuna emissione inquinante e hanno 350 chilometri di autonomia. A Bolzano sono stati presentati oggi (13 maggio) i primi 3 di 12 autobus ad idrogeno per il trasporto urbano. I bus, realizzati dall’azienda Solaris, si andranno ad aggiungere ai prototipi a celle a combustibile già in servizio a Bolzano dal 2013. La Provincia, che ha contribuito al finanziamento dei nuovi autobus, prosegue così lo sviluppo e gli investimenti degli ultimi anni volti a condurre la mobilità in generale e il trasporto pubblico locale in particolare verso un futuro il più possibile privo di emissioni. “La decisione della Provincia di Bolzano di investire consistenti risorse per l’acquisto di nuovi bus a idrogeno è in linea con la visione strategica del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili” ha affermato il Ministro, Enrico Giovannini. “La transizione ecologica è una delle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sul quale puntiamo per un nuovo rilancio del Paese che ponga al centro il benessere delle persone e la competitività delle imprese, nel rispetto dell’ambiente. In questo ambito – aggiunge il Ministro – è previsto un investimento di oltre 3 miliardi di euro per il rinnovo del parco autobus impiegato nel trasporto pubblico locale con l’acquisto di mezzi elettrici e a idrogeno per le aree urbane. La mobilità sostenibile nelle città, grandi e piccole, è un elemento importante per migliorare la vivibilità dei quartieri e la qualità della vita delle persone. La Provincia di Bolzano, con grande senso di responsabilità, ha già avviato questo percorso virtuoso”.
“L’innovazione, la sostenibilità e l’uso intelligente delle risorse locali sono la chiave per il riavvio – afferma il presidente della Provincia, Arno Kompatscher – attraverso la ricerca e progetti avviati come la sperimentazione di autobus ad idrogeno, l’Alto Adige negli ultimi anni è diventato pioniere in questa tecnologia. Ora stiamo per compiere il prossimo grande passo: La tecnologia non è più sperimentale e a Bolzano con 12 nuovi mezzi avremmo la prima flotta di autobus ad idrogeno d’Italia,” precisa il presidente.
“Solo un sistema di trasporto pubblico efficiente può essere una valida alternativa al trasporto individuale – sottolinea l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider – e questo dovrebbe anche essere il più sostenibile possibile, ora che le innovazioni tecnologiche lo permettono. L’Alto Adige è stato coinvolto più volte in progetti europei di successo e fa parte di una rete europea attiva che lavora per un futuro più sostenibile e vivibile. Noi puntiamo molto sulla produzione dell’idrogeno verde specialmente anche per una mobilità ad emissioni zero sia per il trasporto pubblico, ma anche per il trasporto merci. Per questo vorremmo investire, insieme al Ministero ed all’Unione Europea, in questa tecnologia, nelle infrastrutture di rifornimento e in veicoli nuovi. L’obiettivo è realizzare un Brenner Green Corridor che collega il Sud con il Nord Europa in modo sostenibile e basato su tre pilastri fondamentali: trasferimento sulla ferrovia, digitalizzazione e veicoli a basse emissioni”.
“La messa in servizio dei nuovi autobus a idrogeno è un passo importante nell’attuazione della nostra strategia a lungo termine. Questa prevede di convertire entro il 2030 gran parte della flotta SASA in veicoli sostenibili, ovvero autobus a batteria e a idrogeno. Peraltro, queste tecnologie si prestano particolarmente ad essere utilizzate in un contesto urbano, in quanto non solo riducono le emissioni atmosferiche, ma anche significativamente quelle acustiche. Per ora i mezzi sono in servizio principalmente in ambito urbano. Tuttavia, – spiega Petra Piffer, direttrice di SASA – è già in fase di studio l’impiego di mezzi a zero emissioni anche fuori dalle città.”
“Gli autobus con cella a combustibile a Bolzano sono 100% a zero emissioni. Già di per sè non producono emissioni nocive localmente; in più, l’idrogeno utilizzato è “verde”, cioè prodotto da fonti rinnovabili certificati presso il nostro impianto di produzione, evitando completamente l’emissione di CO2 o di altre sostanze inquinanti”, sottolinea Dieter Theiner, presidente dell’Istituto per Innovazioni Tecnologiche (IIT) Bolzano.
“Crediamo che le sinergie nello sviluppo di tutti i rami dell’elettromobilità siano indispensabili per una efficiente decarbonizzazione del trasporto pubblico ed è proprio in questo ambito che si colloca l’autobus ad idrogeno – spiega Alberto Fiore, direttore generale di Solaris Italia, – in Europa si nota una spinta propulsiva verso l’autobus ad idrogeno con i progetti Jive II (per l’acquisto di veicoli) e Mehrlin (per la realizzazione di infrastrutture); si pensi che attualmente più di 200 stazioni per il rifornimento di idrogeno sono già operative e altre 120 sono in corso di realizzazione e più di 300 autobus ad idrogeno sono stati acquistati, di cui molti di essi prodotti dalla Solaris.”
Il veicolo elettrico “Solaris Urbino 12 hydrogen” è un autobus ultramoderno a zero emissioni che combina, per la sua trazione, una cella a combustibile ad alte prestazioni ed una batteria performante al titanato di litio da 29,2 kW/h. Il veicolo è equipaggiato con assale di trazione elettrico, con rispettivamente due motori elettrici alle ruote con potenza massima di 125 kW cadauno. La potenza della cella a combustibile è di 70 kW, la capacità del serbatoio dell’idrogeno è di 37,5 chilogrammi per una percorrenza giornaliera superiore a 350 km. Gli unici prodotti di “scarto” generati durante il funzionamento di “Solaris Urbino 12 hydrogen” sono vapore acqueo a 55° circa. I veicoli sono a zero emissioni inquinanti ZEV. L’acquisto della nuova flotta di bus è cofinanziato al 30% attraverso il progetto UE JIVE. Il progetto JIVE è finanziato dal Fuel Cells and Hydrogen 2 Joint Undertaking sostenuto dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea, Hydrogen Europe e Hydrogen Europe Reserach.
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Montagna, sostegno alla filiera dello sci in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Approvata una proposta di risoluzione per il sostegno agli impianti sciistici della Toscana a seguito dell’emergenza Covid-19. L’atto è stato presentato al Consiglio su iniziativa della commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd). La proposta è stata votata, su richiesta del capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, separatamente nelle sue varie parti. La premessa ha ricevuto il voto favorevole di Pd, Iv, Lega e M5S, mentre Fi si è astenuta e FdI non ha partecipato al voto.
La prima parte dell’impegnativa, in cui la Giunta regionale è chiamata a intervenire presso il governo nazionale affinchè siano riviste “le modalità e il riparto delle risorse previste dall’art. 2 del decreto legge 41/2021 per quanto concerne le imprese operanti nella gestione degli impianti sciistici, individuando un nuovo criterio di ripartizione dei fondi che includa tutti i territori nei quali sono ubicati impianti o attività collegate al settore sciistico e che si basi sulla perdita di fatturato rispetto alle annualità precedenti anzichè sulle presenze turistiche” in modo tale che “vi sia un compiuto sostegno di tutte le attività turistiche in tali comprensori e delle professionalità inerenti gli sport invernali”, ha avuto il voto favorevole della maggioranza, mentre si sono astenuti M5S, FdI e Fi. L’ultima parte, per cui la Giunta dovrà “valutare la possibilità di effettuare un intervento diretto finalizzato ad esonerare o sospendere, per quanto attiene al demanio regionale, il pagamento dei canoni di concessione per i gestori degli impianti in quanto, in assenza di attività, si configurano come costi difficilmente sostenibili” è stata approvata con voto favorevole all’unanimità.
Illustrando l’atto in aula, Marco Niccolai ha ricordato come gli impianti sciistici sono stati fermi per due stagioni. “Si tratta di un settore che produce un indotto molto importante ed è un presidio economico e occupazionale fondamentale nelle aree montane – ha spiegato -. La decisione di distribuire gli aiuti guardando le presenze penalizza fortemente le realtà dell’Appennino a tutto vantaggio di quelle del nord, così come è necessario dare attenzione a tutti gli operatori del settore che sono in forte sofferenza e non solo ai gestori degli impianti”.
Luciana Bartolini (Lega) ha commentato che “la sofferenza è tangibile, a maggior ragione se si considera che i problemi di questi territori sono tanti: ricambio generazionale, aiuti alle imprese agricole e alla progettazione dei piccoli comuni, interventi per la selvicoltura”. “Se non si interviene la montagna si spopola, e il danno sarà per tutta la Toscana”, ha concluso.
Alessandro Capecchi (FdI) ha sottolineato che “tutta la filiera è in crisi e si inserisce in un territorio, quello appenninico, che è sostanzialmente debole, a differenza di quanto succede sulle Alpi”. Per questo ha chiesto la votazione diversificata per punti, perchè nella prima parte, ha spiegato, “si fa riferimento all’applicazione di un modello che comunque finirà per penalizzare fortemente la Toscana e farà sì che almeno il 90% delle risorse vada al nord”.
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Coronavirus, in Toscana 367 nuovi casi e 21 decessi
FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 234.097 i casi di positività al Coronavirus, 367 in più rispetto a ieri (355 confermati con tampone molecolare e 12 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,5% e raggiungono quota 211.216 (90,2% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 9.906 tamponi molecolari e 12.007 tamponi antigenici rapidi, di questi l’1,7% è risultato positivo. Sono invece 6.985 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 5,3% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 16.458, -4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.263 (48 in meno rispetto a ieri), di cui 195 in terapia intensiva (10 in meno). Oggi si registrano 21 nuovi decessi: 14 uomini e 7 donne con un’età media di 80,7 anni.
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Trentino, nascerà a Rovereto polo per le scienze della vita
TRENTO (ITALPRESS) – Il Trentino rilancia sulle scienze della vita, uno dei settori più innovativi e dinamici dell’economia italiana e il più attrattivo per gli investimenti privati tra le imprese hi-tech. Le realtà che negli ultimi anni si sono dimostrate ai vertici della ricerca internazionali – dal DiCIBIO al CiMec, al Centro di Protonterapia – troveranno a Rovereto, per le loro startup, un hub con laboratori d’avanguardia, piattaforme tecnologiche condivise, spazi per le imprese ed ambienti di co-working. Un progetto territoriale attorno al quale la Provincia autonoma di Trento ha voluto chiamare a raccolta i principali attori del sistema trentino della ricerca e dell’innovazione. Un’intesa formalizzata con la firma di un protocollo d’intesa tra la stessa Provincia, Trentino Sviluppo, Università di Trento e Fondazione HIT – Hub Innovazione Trentino.
La progettazione della struttura, che dovrebbe essere ultimata entro il 2023, prevede la costruzione di laboratori dedicati all’interno della nuova Be Factory di Progetto Manifattura a Rovereto, ma anche di aree di lavoro in co-working e facility condivise per un valore di 6 milioni di euro. Il Polo, che farà incontrare ricerca pubblica, privata e imprese, fungerà da leva per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo di nuove joint venture in Trentino e si concentrerà sui temi strategici emersi dal Forum per la Ricerca ed implementati nel Piano Pluriennale della Ricerca della Provincia, quali le biotecnologie, la biomedicina e le tecnologie per il settore medicale.
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Toscana, Giani “Turismo fondamentale nel concetto ripresa e ripartenza”
FIRENZE (ITALPRESS) – “Il turismo è fondamentale nel concetto di ripresa e di ripartenza”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana Eugenio Giani a margine di una conferenza stampa svoltasi quest’oggi a Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze. “Noi abbiamo parlato con il governo nelle riunioni con la conferenza delle regioni-ha aggiunto Giani-, l’idea è quella di eliminare quello che è sostanzialmente il periodo in cui si deve aspettare” ovvero la quarantena. “In Italia si entra se ci sono le condizioni che il pass può offrire. Occorre creare tutte le condizioni per reincentivare il turismo, perchè ci sentiamo sufficientemente sicuri, come dice il presidente Draghi c’è il rischio ma è un rischio calcolato”. “Io penso che sia molto importante la campagna promozionale che stiamo animando sia per la Toscana sia per l’area delle città storiche a partire da Firenze” ha proseguito Giani.
“Noi possiamo riprodurre tutta una serie di eventi, pensate quest’anno sono i 700 anni di Dante, la bellissima mostra che si è aperta al Bargello, le iniziative che si legheranno al ricordo del Sommo poeta padre della lingua italiana, ma anche tutta una serie di aspetti, pensate allo stesso anniversario dei 200 anni dalla scomparsa di Napoleone Bonaparte che era di origini toscane, che possono richiamare eventi collegati alla capacità attrattiva naturale che esercita per l’arte, la bellezza, la montagna, la nostra Toscana”.
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Nessuna regione rossa, la nuova mappa del Covid
ROMA (ITALPRESS) – Gran parte dell’Italia resta in area gialla. Sicilia e Sardegna restano in arancione, stesso colore a cui passa la Valle d’Aosta che lascia così il rosso. Queste, a partire dal lunedì 10 maggio, le principali novità della mappa a colori dell’Italia alle prese con l’emergenza Covid così come “disegnata” dalle nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 7 maggio. La prima ordinanza classifica in area arancione la Val d’Aosta, la seconda rinnova la zona arancione per la Sicilia e la terza porta in zona gialla Basilicata, Calabria e Puglia. Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire da domani è la seguente: zona arancione Valle d’Aosta, Sicilia e Sardegna; zona gialla Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.
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