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Fvg, proroga a fine 2021 per garanzie e tassi agevolati a Pmi

TRIESTE (ITALPRESS) – In Friuli Venezia Giulia il regime di concessione delle garanzie e dei tassi di interesse agevolati alle imprese concessi dalla Regione – insieme a Camere di commercio ed Enti locali – in tempo di Covid-19 e attualmente in vigore è stato prorogato a tutto il 2021. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Finanze Barbara Zilli.
Si tratta delle misure temporanee di aiuti di Stato predisposte dalla Regione in relazione alla pandemia, in accordo con la Commissione europea, e integrate via via con modifiche espansive.
A giugno 2020 la Giunta regionale aveva esteso anche alle Pmi non tenute alla pubblicazione del bilancio di esercizio e alle microimprese le garanzie e i tassi d’interesse agevolati per prestiti il cui importo massimo è aumentabile fino a coprire il fabbisogno di liquidità, determinato sulla base di un’autocertificazione del beneficiario, dal momento della concessione per i seguenti 18 mesi. Inoltre Regione, Enti locali e Camere di commercio, in aggiunta ai prestiti al tasso d’interesse agevolato definiti nel DL Rilancio con durata fino a 6 anni, erano state abilitate a concedere alle imprese del Friuli Venezia Giulia prestiti a tasso di interesse fisso con una durata fino a 8 anni.
Successivamente, con delibera regionale del 18 dicembre 2020 è stata ampliata la sfera dei beneficiari anche alle piccole e micro imprese in difficoltà al 31.12.2019 e sono stati prorogati i termini del provvedimento al 30 giugno.
Come ha rilevato l’assessore Zilli, “la delibera odierna completa il percorso di progressivo ampliamento delle agevolazioni alle imprese, prorogando ulteriormente il regime di concessioni di garanzie e tassi d’interesse agevolati a tutto il 2021.
Dall’inizio della pandemia a oggi – ha concluso l’assessore – l’impegno della Giunta regionale è massimo per offrire alle imprese tutti gli strumenti finanziari utili per un agevole accesso al credito”.
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Covid, Valle d’Aosta in zona rossa, 5 regioni in arancione

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. E’ in area rossa la regione Valle D’Aosta. Sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.
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Covid, rilevati due casi di variante indiana in Friuli Venezia Giulia

PALMANOVA (UDINE) (ITALPRESS) – “La situazione, seppur migliorata, non comporta alcun tipo di rilassamento nell’osservanza delle misure di prevenzione. A partire dal monitoraggio delle persone provenienti dall’estero, nella fattispecie in relazione agli ultimi due casi registrati in regione: un marinaio trovato positivo alla variante indiana e una persona di origine argentina con la variante inglese in un’ulteriore mutazione del virus che potrebbe comportare il rischio di una riduzione della risposta immunitaria nei soggetti contagiati”. Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso della riunione con i direttori generali e i responsabili dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie. All’ordine del giorno dell’incontro questi ultimi casi di variante al virus rilevati in Friuli Venezia Giulia.
Come ha sottolineato Riccardi, il sistema di sorveglianza delle aziende sta lavorando per tenere costantemente sotto controllo con i sequenziamenti la presenza di mutazioni del Covid sul territorio regionale “e la scoperta di questi due ultimi casi ne è la prova”. Da qui, come ha spiegato il vicegovernatore, la necessità di intensificare quei meccanismi di gestione dell’emergenza che prevedono in primo luogo il coinvolgimento delle comunità straniere che afferiscono ai paesi focolaio delle varianti: India e Bagladesh in particolare. “Manteniamo quindi – ha detto Riccardi – uno stato di allerta sul fronte degli arrivi dall’estero e al contempo riaffermiamo il concetto che, alle vaccinazioni in corso e all’allentamento delle restrizioni dovuto alla classificazione in zona gialla, non deve corrispondere un calo di attenzione a quelle che sono le basilari misure di prevenzione che i cittadini sono chiamati a rispettare”.
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Da Regione Toscana quasi 19 mln per persone con disabilità gravissima

FIRENZE (ITALPRESS) – La Giunta regionale della Toscana, su proposta dell’assessora al sociale, Serena Spinelli, ha approvato una delibera con la quale stanzia 18,7 milioni destinati alle persone con gravissime disabilità perchè possano assumere chi è in grado di prendersi cura di loro. Lo stanziamento, che deriva dal Fondo nazionale per le non Autosufficienze, riguarda i 7 milioni che vanno a saldare le quote relative al 2019 e gli oltre 11 che sono una parte del fondo 2020. Andranno alle 16 Società della salute e alle 10 Zone distretto, che provvederanno quindi a prendere in carico le persone e progettare le risposte ai bisogni di ciascuna. A loro andrà un contributo variabile da un minimo di 700 ad un massimo di 1.000 euro al mese, sulla base dei bisogni di ciascuno.
“Confermiamo un contributo – spiega l’assessora regionale al sociale, Serena Spinelli – destinato a chi non è autosufficiente ma ha diritto a continuare a vivere nel miglior modo possibile nel proprio ambiente domestico e familiare, secondo le proprie aspettative. E che per farlo ha bisogno dell’aiuto di un assistente personale. Un contributo tramite il quale da anni la Regione intende sostenere i percorsi domiciliari di assistenza e cura per persone con gravissime disabilità, con l’obiettivo, appunto, di evitare o comunque differire il più possibile il ricovero in strutture sociosanitarie”.
Le persone con gravissime disabilità alle quali è stata data una risposta in termini di contributo per il sostegno all’assistenza al domicilio sono ad oggi circa 1.640 in tutta la regione. Si tratta di interventi che sono integrativi rispetto a quanto già previsto dai Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza.
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Numero unico emergenza 112, Mazzeo “Aiuto per i cittadini toscani”

FIRENZE (ITALPRESS) – “L’estensione del numero unico per la sicurezza 112 rappresenta un ulteriore passo in avanti per una nuova fetta di famiglie toscane che comprende anche quelle della provincia di Pisa verso un servizio sempre più essenziale”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, commentando la notizia dell’attivazione del numero unico per l’emergenza, il 112, alle province di Pisa e Livorno, completando così, con oggi, la copertura dell’intero territorio regionale.
“La regione Toscana – spiega Mazzeo – è riuscita in pochi mesi a rendere effettiva una grande intuizione Europea, perchè consente a tutte le persone per qualsiasi esigenza di avere un unico numero telefonico di riferimento che è valido sia quando si ha bisogno della Polizia di Stato e dei Carabinieri che quando si ha bisogno dei vigili del fuoco o dell’ emergenza sanitaria”. Secondo il presidente, si tratta di un passo importante “per semplificare la vita delle persone e quindi rendere effettivo un principio di vicinanza funzionale delle istituzioni pubbliche ai propri primi referenti e cioè i cittadini”.
Ma, come precisa ancora Mazzeo, si tratta anche “di uno strumento utile per tutte le attività di emergenza, perchè la chiamata in arrivo viene esaminata e filtrata così che la struttura più utile e più vicina al luogo del bisogno possa essere immediatamente allertata. Infatti – aggiunge – la centrale unica di ricezione che ha sede a Firenze, che ho avuto il piacere di inaugurare insieme al presidente della Giunta, Eugenio Giani, sarà immediatamente capace, perchè dotata di personale preparato specificatamente, di trasferire la chiamata in entrata alle centrali operative di secondo livello (Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco o emergenza sanitaria, ndr) che prenderanno in gestione il contatto e porranno in essere le attività necessarie per risolvere l’emergenza”. Il nuovo servizio, che permette di identificare le telefonate, “è anche un aiuto per eliminare le false chiamate. Siamo cioè di fronte a una riforma che presenta effetti positivi in entrambi i lati del rapporto fra istituzioni pubbliche cittadine e che porta la Toscana ad allinearsi ai grandi paesi europei che già da tempo hanno adottato il numero unico per le emergenze”.
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Covid, Zaia “In Veneto due casi di variante indiana”

VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stata individuata, a Bassano, in Veneto la variante indiana del Coronavirus. Lo ha detto il governatore Luca Zaia nel corso del punto stampa. “Si tratta – ha detto – di due indiani, padre e figlia, con la variante indiana”. “Se arrivano vaccini – aggiunge – il mio obiettivo massimo sarebbe riuscire a vaccinare anche tutti gli ultracinquantenni prima dell’estate, questo potrebbe essere un bel l’obiettivo”. “C’è un plotone delle vaccinazioni, ne abbiamo già fatte un milione e mezzo, ciò vuol dire un terzo dei veneti più o meno”.
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Covid, in FVG calano ricoveri e terapie intensive

UDINE (ITALPRESS) – In Friuli Venezia Giulia su 6.307 tamponi molecolari sono stati rilevati 153 nuovi contagi con una percentuale di positività del 2,43%. Sono inoltre 2.091 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 51 casi (2,44%). I decessi registrati sono 7, a cui si aggiunge uno pregresso del 7 aprile scorso; i ricoveri nelle terapie intensive scendono a 37, così come quelli negli altri reparti che calano a 291. Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
I decessi complessivamente ammontano a 3.653, con la seguente suddivisione territoriale: 774 a Trieste, 1.944 a Udine, 657 a Pordenone e 278 a Gorizia. I totalmente guariti sono 86.914, i clinicamente guariti 5.235, mentre le persone in isolamento scendono a 8.123.
Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 104.253 persone con la seguente suddivisione territoriale: 20.299 a Trieste, 49.865 a Udine, 20.241 a Pordenone, 12.695 a Gorizia e 1.153 da fuori regione.
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Dalla Regione Toscana un fondo per aiutare le vittime di usura

FIRENZE (ITALPRESS) – E’ attivo in Toscana un fondo antiusura, per aiutare le vittime di questa forma di vero e proprio ricatto.
E’ la regione toscana che, in collaborazione con la “Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura onlus”, dal 2013 contribuisce al fondo antiusura con un impegno importante, confermato fino al 2025. “Il fondo – spiega l’assessore regionale alla legalità, Stefano Ciuoffo – svolge un’importante funzione di aiuto per singoli cittadini e famiglie vittime degli usurai e impossibilitati a rientrare dal debito contratto a causa dei tassi di interesse richiesti loro da chi si approfitta di situazioni economiche di reale difficoltà. Si tratta di difficoltà che purtroppo stanno crescendo anche a causa del Covid. Prevenire l’usura è quindi fondamentale per aiutare il nostro tessuto economico e sociale a mantenersi sano, senza cadere vittima della criminalità”. Il fondo rilascia garanzie per i mutui per le abitazioni potenziando la capacità di intervento della fondazione in forma aggiuntiva e complementare rispetto ai contributi messi a disposizione dallo Stato. Grazie ai fondi regionali, nel 2019 sono state fornite garanzie per 144 mutui per un totale di 12,7 milioni di euro. Una cifra che nel 2020 è salita a 14,3 milioni di euro, con un incremento del 12,6%, per la concessione di 157 mutui. Le banche con cui la Fondazione ha sottoscritto convenzioni sono il Monte dei Paschi di Siena, la Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Banca Cambiano 1884, Banca di Pisa e Fornacette, Banca Popolare di Lajatico, Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci e Cassa di Risparmio di Volterra. Il Fondo ha consentito quindi a numerose famiglie di evitare la perdita della propria casa. Le garanzie rilasciate dalla regione evitano infatti che la banca proceda a pignoramenti quando chi è in difficoltà non riesce a pagare le rate perchè versa in gravi difficoltà finanziarie. Oltre a mettere a disposizione il fondo regionale, la Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura supporta le persone e le famiglie affinchè possano superare gravi situazioni di difficoltà e fornisce consulenze sul campo, e aiuta a riorganizzare i bilanci familiari e a ristrutturare le passività.
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