ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore dopo i tre giorni di area rossa nazionale previsti per il 3, 4 e 5 aprile. A partire da martedì 6 aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in area arancione. E’ quanto si apprende da fonti del ministero della Salute.
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Veneto, Marche e Trentino in zona arancione da martedì
Banda ultralarga,entro anno copertura fibra ottica in 113 comuni Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Internet corre veloce anche nei piccoli paesi. Grazie alle risorse e all’intervento della Regione proseguono i lavori per portare la banda larga nei borghi e nelle frazioni più sperdute.
Secondo l’ultimo report sono 74 i comuni nei quali sono già stati completate le opere di installazione della banda ultra larga (BUL), e ulteriori 45 quelli nei quali saranno terminati entro la fine dell’anno.
Questo e altri dati sono emersi nel corso di una conferenza stampa indetta per fare il punto su questa grande opera di infrastrutturazione digitale e cui hanno preso parte l’assessore alla digitalizzazione Stefano Ciuoffo e il responsabile network e operations area centro Open Fiber Roberto Tognaccini.
Finalità di tutto l’intervento è quella di azzerare il digital divide tra le città toscane e il tessuto dei piccoli paesi: la realizzazione di quest’opera permetterà infatti di navigare in questi ultimi a una velocità di connessione fino a 1 gigabit al secondo, quindi assolutamente competitiva sia per i privati che le aziende.
Secondo i dati illustrati da Open Fiber, la società pubblica aggiudicataria dell’appalto, al 31 marzo sono 74 i comuni nei quali la copertura in fibra ottica è stata completata per un totale di 75.000 unità immobiliari. Entro la fine dell’anno i comuni diventeranno 113 per un totale di quasi 184.000 unità immobiliari.
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Inaugurato centro vaccinale a San Vito al Tagliamento in Friuli
PORDENONE (ITALPRESS) – “Stiamo intensificando l’attività vaccinale perchè questa è la nostra arma migliore contro il coronavirus. Lo sforzo da parte del sistema sanitario e dei suoi professioni è notevole, quindi l’alleanza con la Protezione civile è strategica, cosi come l’apporto fornito dai Comuni, che mettono a disposizione le strutture necessarie”. Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, al centro vaccinale di San Vito al Tagliamento, allestito nel locale Palasport (via Progresso34), che è entrato in funzione questa mattina ed entro la giornata odierna consentirà l’inoculazione di oltre 750 dosi di vaccino Pfizer, tra over 80 e soggetti fragili. La struttura, gestita dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, è dotata di sette linee di vaccinazione e di spazi al coperto e posti a sedere per le persone in attesa e per il momento, sarà attiva due giorni a settimana.
Riccardi ha spiegato che “riuscire ad erogare un migliaio di vaccinazioni nelle singole strutture attivate sul territorio non è un’operazione semplice, ma tutti i soggetti coinvolti stanno lavorando con grande impegno per raggiungere l’obiettivo di 10mila somministrazioni al giorno”.
Il vicegovernatore ha quindi rimarcato che “rimane il problema della disponibilità di vaccini. Le dosi di Pfizer sono infatti quasi esaurite e siamo in attesa della nuova fornitura. Oggi è prevista la consegna di un quantitativo rilevante di vaccini AstraZeneca, il quale sarà certamente molto utile dato che i primi dati evidenziano un’alta adesione alla campagna anche nella fascia d’età 70-74 per la quale abbiamo aperti oggi le prenotazioni”.
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Veneto, Donazzan “Formazione fondamentale per colmare differenza genere”
VENEZIA (ITALPRESS) – “Tra le numerose iniziative proposte dalla Regione del Veneto in campo formativo, molte anche con l’Ordine degli Avvocati, ritengo che quelle indirizzate a colmare la differenza di genere e a far fronte sul tema delle discriminazioni siano particolarmente importanti. Il ruolo della politica non è quello di intervenire sulla scorta di fatti eclatanti ma di prevenire. E per farlo è necessario ascoltare, andando incontro alle esigenze delle persone”. Così l’Assessore al lavoro, all’istruzione e pari opportunità Elena Donazzan commenta la presentazione avvenuta oggi a conclusione dei corsi di formazione per Avvocati in diritto antidiscriminatorio promossa dalla Consigliera Regionale di Parità con i CPO degli Ordini degli Avvocati del Veneto. “Per questo plaudo al percorso formativo promosso dalla Consigliera di Parità che garantisce di diffondere una cultura corretta nell’affrontare questi temi, formando in maniera specifica dei professionisti. Cultura che va sempre più rafforzata con iniziative puntuali per garantire la realizzazione della donna nell’ambito professionale, perchè l’indipendenza, economica in particolare, garantisce di colmare le differenze in qualsiasi ambito”.
Il percorso formativo avviato nel 2019 è stato suddiviso in 7 giornate per un totale di 28 ore, e ha affrontato varie materie come, ad esempio, i principi della Costituzione e la disciplina nella CEDU; il licenziamento e la discriminazione di genere; i rapporti di lavoro; le azioni positive ed esperienze giurisprudenziali, i profili di tutela contro le condotte discriminatorie. Il corso ha visto 105 iscritti, 85 donne e 20 uomini, che hanno ricevuto i crediti dal CNF, e la partecipazione di relatori illustri come docenti universitari, magistrati e avvocati che hanno arricchito la formazione con la propria competenza ed esperienza professionale. Il 30 marzo 2021 si è conclusa la seconda fase del corso, con ulteriori 4 giornate formative on line (12 ore integrative) organizzate sempre dalla Consigliera Nazionale di Parità e dal CNF.
“Con queste ultime ore di formazione, i corsisti Avvocati potranno essere iscritti su una short list nazionale di Avvocati specializzati in diritto antidiscriminatorio – spiega la Consigliera regionale di Parità Sandra Miotto – e potranno affiancare le Consigliere di Parità sia regionali che di area vasta. L’iniziativa a favore del Veneto sarà di mettere a disposizione subito i corsisti Avvocati che hanno partecipato ai corsi, quindi creare nuove opportunità di lavoro per gli stessi Avvocati, considerato che la Regione del Veneto è una delle prime a livello nazionale a concludere questo corso di formazione su materie che non sono mai state trattate”.
“Questo – conclude la Consigliera – è l’inizio della costruzione di una rete fra i 7 CPO degli Ordini degli Avvocati, fra le 7 Consigliere di Parità provinciali e la Consigliera regionale di Parità per affrontare tutte le tematiche dalla violenza, dalle discriminazioni alla rappresentanza di genere, concetti che in questo momento risultano molto attuali nonchè accentuati con la situazione emergenziale, in cui a pagare il prezzo a livello lavorativo, sono soprattutto le donne. Come riportano i dati ISTAT, c’è stato un crollo quasi esclusivamente al femminile: in totale i lavoratori scendono di 101mila unità, ma di questi 99 mila sono donne e 2.000 sono uomini”.
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Pisa, un assistente vocale per rispondere agli utenti della Camera di Commercio
PISA (ITALPRESS) – La tecnologia prende sempre più piede alla Camera di Commercio di Pisa. Dopo la digitalizzione di buona parte dei servizi camerali, dal 30 marzo prende servizio WelCam: un totem che integra uno smart speaker Alexa-Amazon e che andrà ad affiancare il più tradizionale servizio di portineria.
Ma cosa fa WelCam e a cosa serve? WelCam è un totem che, grazie al collegamento a internet, permette ad un sistema di intelligenza artificiale di “comprendere” le domande delle persone e “rispondere” in linguaggio umano. Per rispondere ai quesiti più frequenti di chi si reca alla Camera di Commercio di Pisa, dopo un’apposita ricerca di mercato, l’azienda 22HBG srl di Ferrara ha sviluppato un’apposita “skill”, vale a dire un’applicazione con attivazione vocale, chiamata WelCam. La “skill”, al momento privata, è composta dal servizio “come fare per” e si attiva grazie ad un comando vocale, attualmente disponibile solo in lingua italiana. Assieme alla risposta vocale all’utente, viene visualizzata una mappa con l’indicazione del percorso da seguire per raggiungere l’ufficio cercato insieme ad un QRCode che permette all’utente di scaricare le indicazioni sul proprio smartphone.
Se l’utente dovesse fare una domanda per la quale non dispone di una risposta, viene immediatamente reindirizzato alla postazione dell’usciere per ricevere assistenza. L’elenco delle domande non evase sarà visibile al personale della Camera di Commercio di Pisa che in totale autonomia potrà procedere ad aggiornare le risposte.
È già in cantiere il passo successivo che porterà la “skill” dall’essere privata a pubblica, quindi, diventando accessibile agli utenti attraverso ogni smart speaker. Oltre a fornire informazioni più dettagliate sulla Camera, la “skill” avrà anche la funzione di prenotazione degli appuntamenti in presenza presso gli uffici. “Con la messa in servizio di WelCam – afferma il commissario Straordinario della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini – la Camera di Commercio compie un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione delle proprie attività. Dopo aver affrontato la remotizzazione del lavoro a causa della pandemia, il digitale assieme al telefono sono diventati il modo privilegiato di comunicare con l’esterno. Abbiamo quindi ripensato il rapporto con l’utenza, investendo le risorse disponibili nella comunicazione digitale: sito, social, formazione on line e adesso WelCam sono diventati, e lo saranno sempre di più, le principali porte di accesso alla Camera. Un cambiamento che prima di essere tecnico è di tipo culturale: le ricerche vocali sono in continuo aumento e noi non vogliamo farci trovare impreparati”.
“La skill WelCam – aggiunge – è stata realizzata da 22HBG, società specializzata in innovazione tecnologica, laboratorio di ricerca e sviluppo tecnologico basata a Ferrara. Proprio 22HBG, infatti, ha realizzato la Skill di Babbo Natale in collaborazione diretta con Amazon Italia. Per sviluppare i dialoghi e interazioni si avvale della partnership con Officine Millennial, startup innovativa guidata da giornalisti esperti e digital strategist che affiancano un lavoro sartoriale e creativo su testi e contenuti al potenziale dell’intelligenza artificiale per raggiungere al meglio il pubblico.
22HBG e Officine Millennial lavorano attivamente sui territori e sui distretti commerciali urbani, creando e alimentando strategie digitali che affiancano esercenti e associazioni di categoria nel loro percorso di trasformazione digitale. Sviluppano inoltre strumenti e modalità che favoriscono la digitalizzazione delle realtà locali, con un importante focus sull’utilizzo intuitivo, l’implementazione di piattaforme condivise e la formazione dei vari attori coinvolti in questi processi innovativi”.
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Toscana, riparte progetto per centro regionale al servizio innovazione
FIRENZE (ITALPRESS) – Si rimette in moto il progetto per la creazione di un Centro regionale per la ricerca, la formazione e il trasferimento tecnologico su Big Data & Artificial Intelligence (CBDAI). In linea con il Piano nazionale Impresa 4.0 e con le scelte strategiche della Piattaforma regionale Industria 4.0 – che individuano Big Data e Intelligenza Artificiale fra gli ambiti strategici per la competitività del sistema produttivo e lo sviluppo del territorio-, la Regione Toscana aveva già approvato nell’estate del 2020 un protocollo d’intesa e adesso ha ripreso le fila del progetto, rallentato dalla seconda e terza ondata della pandemia. Sono stati quindi confermati l’interesse strategico e la partecipazione al CBDAI, il centro ideato per mettere in rete le varie articolazioni delle competenze e delle infrastrutture del sistema della ricerca regionale in materia, appunto, di Big Data Analytics e Artificial Intelligence (AI). Soprattutto, è stato deliberato di attuare quanto previsto dal protocollo d’intesa, dando mandato di individuare, all’interno del nuovo assetto organizzativo regionale e presso le Università e gli Enti di ricerca aderenti, i componenti del nucleo tecnico di coordinamento preposto a monitorare la costituzione operativa del Centro e la definizione del relativo programma di attività.
Al CBDAI parteciperanno, oltre alle direzioni coinvolte di Regione Toscana con i relativi esperti, il CNR, l’IMT di Lucca, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore S. Anna, le Università di Firenze, Pisa e Siena che portano esperienze decennali di numerosi gruppi di ricerca ed eccellenze scientifiche internazionali, con una massa critica di circa 400 scienziati, tra professori, ricercatori, dottorandi e assegnisti di ricerca: grazie al loro impegno i laboratori toscani sono entrati a far parte di tutte le reti di centri di eccellenza europei in AI recentemente lanciate dalla UE, vincendo e portando a termine decine di progetti finanziati con fondi nazionali e internazionali, in particolare europei.La Regione Toscana ha inoltre coltivato negli anni la Rete Telematica Regione Toscana, un network di Comuni ed enti del territorio che hanno via via condiviso i passaggi fondamentali della digitalizzazione.
Questo asset di collaborazione con gli enti pubblici dei territori, che sarà rinnovato nei prossimi mesi alla luce delle nuove strategie europee e nazionali sulla digitalizzazione nella PA, e delle opportunità derivanti dalle nuove tecnologie emergenti, assieme all’esperienza diretta degli uffici di Regione Toscana in progetti di Big Data e di analisi di dati, permetterà di utilizzare il Centro regionale CBDAI come collettore di esigenze concrete dai territori, come stimolo di nuovi progetti su tematiche analizzabili con i Big Data e l’Intelligenza Artificiale, e al tempo stesso di formare e far crescere gli enti locali su nuove competenze digitali legate all’analisi dei dati, accompagnandoli – per il tramite di Regione Toscana e del Centro regionale – in questo percorso di innovazione.
Le tecnologie Big Data ed AI sono al centro della trasformazione digitale della nostra società e stanno generando cambiamenti sociali ed economici molto profondi. I dati e i sistemi dell’AI stanno rapidamente diventando parte integrante della nostra vita quotidiana attraverso smartphone, wearable device, assistenti personali, digitali e robotici, veicoli con un crescente grado di autonomia, città intelligenti, industria 4.0. Di fronte a queste grandi opportunità, ci sono limiti da superare e rischi da evitare o mitigare.
E proprio con questa visione, l’Europa nel 2018 ha lanciato un piano strategico per l’Intelligenza Artificiale, intesa come la combinazione di Dati, IA e robotica, volto a mettere l’Europa al passo con gli sviluppi tecnologici, incoraggiare l’adozione di tali tecnologie da parte dei settori pubblico e privato, e preparare i cambiamenti socioeconomici che ne saranno indotti assicurando un robusto quadro etico e legale.
Questa visione è affiancata da investimenti di circa 1,5 miliardi di Euro nel biennio 2018-2020 nei vari programmi H2020, e da un impegno di circa 1 miliardo l’anno nel prossimo programma Horizon Europe e Digital Europe. E’ stimato che AI potrà mobilitare 20 miliardi/anno tra fondi pubblici e privati dopo il 2020 e contribuire alla ripresa dopo la crisi pandemica con un incremento del 14% del PIL mondiale e un aumento di fatturato stimato di 12.800 miliardi di euro (cfr. Programma Nazionale per la Ricerca 2021-27).
Ed è in coerenza con questa visione, volta a far coesistere le opportunità che interessano tutti gli ambiti scientifici e tecnico-produttivi, anche a livello regionale, con il rispetto dei valori etici e dei diritti umani, che la Regione con il supporto al CBDAI contribuisce al consolidamento in unico ecosistema delle competenze presenti sul territorio regionale, in grado di formare gli esperti di analisi dei dati del futuro, di sviluppare progetti con le aziende del territorio e fare della Regione un polo di attrazione degli investimenti a livello internazionale: tanto dei giganti del web quanto delle aziende del settore manifatturiero e delle pubbliche amministrazioni.
Il Centro CBDAI costituirà uno stimolo verso la trasformazione culturale, scientifica e tecnologica del tessuto produttivo toscano, e al tempo stesso un fattore di attrazione per le imprese che desiderino effettuare investimenti nella nostra Regione, in considerazione proprio del carattere strategico di queste tematiche per i processi di innovazione del prossimo futuro.
Il Centro offrirà supporto tecnico scientifico alle imprese, alla PA e a tutti gli enti pubblici e privati interessati al tema dei Big Data & AI; predisporrà progetti di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico da presentare su bandi regionali nazionali ed internazionali; progetterà e contribuirà alla realizzazione di percorsi di formazione, educazione e divulgazione a tutti i livelli, dalle scuole di ogni ordine e grado, alle università, alle imprese, alla PA sul tema dei Big Data & AI, e loro applicazioni.
“Adesso, con l’iniziativa della Regione che dà vita al Centro regionale CBDAI, questo ecosistema unico in Italia si arricchisce di un punto di riferimento unitario, una decisione che contribuirà a spingere sull’acceleratore della ricerca e dello sviluppo, campi in cui la Toscana eccelle già da tempo. Ora, sotto l’egida di un’unica sigla, professoresse e professori, ricercatrici e ricercatori potranno impegnarsi ancora di più nel formare e trattenere in Italia, oltre che attrarli dall’estero, giovani cervelli e ricercatori” dichiarano l’assessora a università e ricerca, Alessandra Nardini, e gli assessori a sistemi informativi e e-government, Stefano Ciuoffo, e sviluppo economico, Leonardo Marras.
Potranno porsi come interlocutori con istituzioni e politica nel continuare a ideare tecnologie che migliorino la qualità della vita delle comunità: l’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale. Da una scelta come questa si potranno determinare vantaggi anche per il sistema produttivo regionale che così diventa parte di un ecosistema avanzato sul piano dell’intelligenza artificiale e dei big data” concludono. La Regione Toscana si impegna a sostenere questo centro, sulla base di progetti concreti, che permettano di coinvolgere anche importanti investimenti privati. Ora la sfida è intercettare, anche attraverso una campagna di comunicazione mirata, imprese e aziende e far capire che se vogliono investire in Toscana c’è una rete di eccellenza e capitale umano pronta a dare supporto in tutta la filiera di trasformazione dei dati in conoscenze e servizi intelligenti, in grado di contribuire al benessere e al miglioramento della vita delle persone, nel quadro dei valori democratici.
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Vaccino, Riccardi “In fiera a Pordenone modello inoculazione massiva”
PORDENONE (ITALPRESS) – “Ciò che è stato fatto bene in passato a Pordenone con il primo modello in regione per l’effettuazione dei tamponi in maniera massiva, oggi si ripropone con l’apertura di un grande centro vaccinale, sulla falsariga di quanto già compiuto in altre località del Friuli Venezia Giulia. Oltre alla Fiera, insieme ai sindaci del territorio stiamo studiando altri luoghi della Destra Tagliamento dove riproporre questa stessa esperienza”. Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi inaugurando oggi a Pordenone nei padiglioni espositivi di viale Treviso un nuovo centro vaccinale.
Accompagnato dal sindaco Alessandro Ciriani, dal presidente della Fiera Renato Pujatti, dal presidente della Terza commissione consiliare Ivo Moras, dai consiglieri regionali Mara Piccin e Alessandro Basso, nonchè dal direttore sanitario dell’Asfo Michele Chittaro, Riccardi ha assistito alle operazioni di avvio della campagna vaccinale massiva nel Friuli Occidentale.
Nel centro, aperto dalle 8.45 alle 19.45, saranno attive fino a 12 postazioni per inoculare giornalmente oltre 1.300 persone. Per l’effettuazione dei vaccini, Asfo ha messo in campo 20 unità in ogni singolo turno, a cui si aggiunge il personale della Protezione civile al quale è demandata la gestione della logistica esterna.
“A Pordenone – ha spiegato il vicegovernatore a margine dell’inaugurazione – abbiamo attivato un modello logistico e organizzativo di centro vaccinale per i Comuni di grandi dimensioni già testato in altre zone della Regione. Quello avviato oggi nel capoluogo della Destra Tagliamento è frutto della collaborazione fattiva tra l’amministrazione comunale e Pordenone Fiere, che ha permesso anche di creare un punto in cui si raccoglieranno in un unico luogo i vari centri vaccinali presenti nel comune di Pordenone”.
Riccardi si è poi soffermato sulle successive tappe della campagna di vaccinazione che riguarderà altre fasce della popolazione. “In prima battuta – ha spiegato il vicegovernatore – ora dovremo verificare la consegna delle dosi del farmaco AstraZeneca che arriveranno in Italia nei prossimi giorni e che saranno poi destinate dalla gestione commissariale al Friuli Venezia Giulia. Definiti i tempi di consegna e accertato l’andamento delle agende sulle prenotazioni già in atto, saremo in grado di decidere puntualmente quando partire con prenotazione e l’inoculazione delle dosi alla fascia 74-70 anni. Questa decisione verrà presa nel corso della settimana”.
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Vaccini, Bonaccini “Nessuno strappo con il Governo”
ROMA (ITALPRESS) – “Secondo me quello di Draghi era un forte richiamo perchè si proceda tutti speditamente. Non c’è stato nessuno strappo e se c’è stato è stato ricomposto, oggi ci sarà un incontro con il Governo”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, a Mattino 5, in merito alle parole del premier dei giorni scorsi sulle vaccinazioni e sul ruolo delle Regioni.
“Dobbiamo fare insieme, non può fare lo Stato da solo e non possono fare le Regioni da sole – ha aggiunto Bonaccini -. Lo Stato si è detto pronto a dare una mano a chi è in difficoltà. Quello che è mancato finora non è stata l’organizzazione, ma le dosi”.
Quanto alle priorità per le categorie, per Bonaccini “bisogna attenersi alle decisioni prese dal Governo insieme con le Regioni. Ora bisogna completare il più velocemente gli ultra 80enni e poi passare agli ultra 70enni, per questo servono più dosi, e stanno arrivando”.
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