VENEZIA (ITALPRESS) – “In queste ore avremo incontri con i colleghi presidenti e poi con il governo, con i ministri Gelmini e Speranza, e non escludo che prima del 5 marzo si arrivi a fare un incontro con il presidente del Consiglio circa le misure da adottare. Penso che questo Dpcm che andremo a scrivere, spero assieme al governo e non in maniera unilaterale, rappresenti la pietra miliare di questa seconda fase di Covid”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, nel consueto punto stampa sui numeri del coronavirus in regione. Per Zaia il dpcm “rappresenterà il grande spartiacque tra l’inverno che si va a chiudere e la primavera che inizia”. “Spero – ha aggiunto – che si prendano in considerazione seriamente misure di aiuto alla nostra economia, premesso che la salute viene prima di tutto”.
(ITALPRESS).
Coronavirus,Zaia “Dpcm pietra miliare, spero scritto assieme al Governo”
Coronavirus, in FVG calano ancora ricoveri in terapia intensiva
PALMANOVA (UDINE) (ITALPRESS) – Oggi in Friuli Venezia Giulia su
1735 tamponi molecolari sono stati rilevati 114 nuovi contagi con
una percentuale di positività del 6,57%. Sono inoltre 1122 i test
rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 31
casi (2,76%). I decessi registrati sono 11; i ricoveri nelle
terapie intensive scendono a 56 mentre rimangono stabili quelli in
altri reparti (350). Lo rende noto il vicegovernatore con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi. I decessi complessivamente
ammontano a 2.775, con la seguente suddivisione territoriale: 627
a Trieste, 1.382 a Udine, 584 a Pordenone e 182 a Gorizia. I
totalmente guariti sono 60.153, i clinicamente guariti 1.889,
mentre quelle in isolamento oggi risultano essere 8.885.
Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate
positive complessivamente 74.108 persone con la seguente
suddivisione territoriale: 14.455 a Trieste, 33.485 a Udine,
16.520 a Pordenone, 8.776 a Gorizia e 872 da fuori regione.
(ITALPRESS).
Veneto, Donazzan “La scuola di Vò esempio per tutta Italia”
VENEZIA (ITALPRESS) – Elena Donazzan, Assessore Regionale
all’Istruzione del Veneto, ha partecipato stamane in
videoconferenza all’iniziativa “Io ricordo” promossa, ad un anno
dalla prima vittima veneta del Covid-19, da Alfonso D’Ambrosio,
Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Lozzo Atestino,
Cinto Euganeo e Vò Euganeo. Presenti in collegamento il Prefetto
di Padova Renato Franceschelli, il Questore di Padova Isabella
Fusiello, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del
Veneto Carmela Palumbo e di quello territoriale di Padova-Rovigo
Roberto Natale. Anche il neo-Ministro all’Istruzione Patrizio
Bianchi, cogliendo l’invito dell’Assessore Donazzan, è intervenuto
per un saluto. “La scuola di Vò, come pur tutta la comunità di
quel territorio, è stata per mesi sotto i riflettori dell’intera
Nazione e ci ha resi orgogliosi della capacità di affrontare un
problema allora sconosciuto e grave con compostezza e voglia di
reagire: ciò grazie soprattutto ad un Dirigente scolastico
appassionato ed innovatore, che ha accompagnato tutta la comunità
scolastica verso le nuove metodologie di insegnamento della
didattica a distanza” ha affermato l’Assessore Regionale nel suo
intervento, seguito da tutte le classi, dall’infanzia alla scuola
secondaria di primo grado, dell’Istituto comprensivo di Lozzo
Atestino, Cinto Euganeo e Vò Euganeo.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
“La scuola certamente va vissuta in presenza e con le relazioni
umane che la rendono il luogo di educazione per definizione, a cui
non dobbiamo e non possiamo più rinunciare. La didattica a
distanza è stata e resterà uno strumento utile, ma dovrà esserlo
in modo complementare a quella in presenza, perchè i bambini ed i
ragazzi hanno bisogno del rapporto fisico ed empatico tra di loro
e con i propri docenti” ha precisato Donazzan. “Ai giovanissimi
studenti ho lasciato il messaggio che attraverso i nostri
comportamenti, individuali e di comunità, attraverso il rispetto
delle regole, possiamo difendere la bellezza della scuola in
presenza. Ai docenti ho portato il saluto del Presidente della
Regione del Veneto Luca Zaia, unito al mio personale
ringraziamento e a quello del Ministro Bianchi” conclude Elena
Donazzan.
(ITALPRESS).
Toscana, corsa dei medici per vaccinare gli anziani: 80% ha già aderito
FIRENZE (ITALPRESS) – Alle ore 20 di venerdì 19 febbraio, erano già 2.162 i medici di Medicina generale registrati nella pagina a loro dedicata sul portale della Regione Toscana per la vaccinazione anti-Covid degli anziani ultraottantenni. Di questi, 1.380 sono riferibili a medicine di gruppo e 782 a singoli professionisti. “Si tratta di un dato che testimonia la grande partecipazione dei medici toscani e l’unità d’intenti di tutti i soggetti interessati, che sono elementi chiave per il successo della campagna di vaccinazione”, osserva il presidente della Regione, Eugenio Giani, che evidenzia anche come “la vaccinazione degli utraottantenni, che vede in prima linea la Medicina generale, crescerà con il coinvolgimento degli altri medici e con la messa a disposizione di più dosi di vaccino”. In effetti il dato dei medici che si sono registrati sul portale regionale è significativo. Nelle prossime settimane la vaccinazione degli utraottantenni crescerà anche in relazione alle dosi di vaccino a disposizione, che aumenteranno, così come il coinvolgimento progressivo di altri medici di Medicina generale.
Considerando che i medici di Medicina generale in Toscana sono circa 2.700, coloro che hanno già operato sul portale sono più o meno l’80 per cento.
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Da domenica Campania, Emilia-Romagna e Molise in zona arancione
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.
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Cassa di espansione dei Renai, al via lavori del primo lotto in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Al via i cantieri per la realizzazione del primo lotto della cassa di espansione dei Renai, a Signa, alle porte di Firenze, una delle opere considerate strategiche per ridurre il rischio alluvioni non solo a Signa, ma in un’ampia porzione di territorio che comprende anche Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. La consegna dei lavori alla ditta che si aggiudicata la gara (costo complessivo dell’intervento 13,2 mln di euro, ndr) è avvenuta lo scorso 4 febbraio. Oggi a Signa la conferenza stampa organizzata dalla Regione alla quale hanno partecipato il presidente Eugenio Giani, l’assessora all’ambiente Monia Monni, il sindaco di Firenze Dario Nardella, di Signa Giampiero Fossi, di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Bottino. La cassa di espansione dei Renai è inserita, tra le opere finalizzate alla mitigazione del rischio idraulico, nel Piano di Bacino del Fiume Arno-Stralcio Rischio Idraulico. Dopo un complesso iter, nel luglio 2012 si è conclusa la Via (Valutazione di impatto ambientale), la quale, in considerazione della dovuta attenzione al contesto territoriale, ambientale, sociale e economico interessato, ha previsto la necessità di indagini ambientali.
Nel 2014 è stato approvato il progetto esecutivo ed è indetta la gara di appalto. Le analisi ambientali hanno rilevato la presenza di inquinanti, con la conseguente necessità di provvedere alla bonifica la cui certificazione avviene il 31 luglio 2020. Il 1 ottobre 2020 viene firmato il contratto con l’impresa appaltatrice; il 4 febbraio scorso la consegna dei lavori, che hanno una durata prevista di 1035 giorni, cioè circa 2 anni e 10 mesi. La cassa d’espansione dei Renai, integrata all’interno del Parco dei Renai sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico, insiste su un’area di 195 ettari per un volume massimo di invaso stimato in 11.080.000 metri cubi. La presa dell’opera idraulica si colloca nel tratto terminale del Bisenzio, dove quest’ultimo confluisce nell’Arno e ne risente prevalentemente del rigurgito. La cassa è strategica ai fini della regimazione delle piene dell’Arno ed è una delle principali tra quelle originariamente previste dal Piano di Bacino.
L’intervento, che ha un costo totale di 13,2 mln di euro, prevede anche la riprofilatura della sponda sinistra del Bisenzio e la stabilizzazione del fondo alveo, la costruzione degli argini della cassa a quota 38 metri sul livello del mare, la realizzazione dell’opera di presa del tipo a argine fusibile, il manufatto di scarico con paratoia regolabile con i relativi organi elettromeccanici e gli scarichi di esaurimento ed il collegamento dei laghi presenti nell’area.
E’ inoltre prevista la realizzazione, a quota di sicurezza, del nuovo ponte di accesso all’area, la demolizione del vecchio ponte e il rialzamento della circonvallazione di Signa. Il nuovo Ponte ha una luce di 77 metri con impalcato in cemento armato precompresso con cavi post-tesi sostenuto da un sistema di sospensione metallico con archi e pendini. I lavori saranno realizzati con una particolare attenzione alla salvaguardia della biodiversità della fauna e della flora presenti nel Parco dei Renai e saranno condotti in modo da permettere la continuità delle attività lavorative e ricreative che normalmente sono presenti nella zona. Il progetto è stato inoltre adeguato alle prescrizioni in materia di salute e sicurezza a seguito dell’emergenza Covid-19 e prevede la presenza del Tutor di cantiere, figura strategica per supportare le imprese e tutti i lavoratori, in particolare i rappresentanti del lavoratori per la sicurezza, che opereranno in questo grande cantiere. La direzione dei lavori è affidata al Genio Civile Valdarno Centrale della Direzione Difesa del Suolo della Regione Toscana.
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Terziario, a marzo terza tranche ristori da 25 milioni in Friuli
TRIESTE (ITALPRESS) – “A marzo, ultimato l’iter di approvazione dei codici Ateco, erogheremo le risorse della terza tranche di ristori: quasi 25 milioni di euro, mirati ad allargare la platea di beneficiari di contributi regionali tra le attività economiche, culturali e sportive colpite dalla crisi figlia dalla pandemia”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, intervenendo stamane alla presentazione dei dati dell’Osservatorio congiunturale di Confcommercio Fvg. La conferenza stampa, tenutasi a Trieste, ha visto la partecipazione del presidente regionale di Confcommercio, Giovanni da Pozzo, e del suo omologo per la provincia giuliana Antonio Paoletti. Tra i dati evidenziati dallo studio, la riduzione dei consumi (-12% sul 2019) e le perdite registrate in particolare dalle attività di ricezione turistica (-65%), ristorazione (-55%) e di commercio al dettaglio non alimentare (-40%): numeri preoccupanti, dai quali emergono tuttavia una forte resilienza del tessuto produttivo regionale, i cui indicatori risultano migliori rispetto alla media nazionale, e un crescente clima di fiducia sulle prospettive legate alla ripresa dell’economia. “L’approccio dell’Amministrazione regionale agli effetti dell’emergenza Covid sul mondo delle imprese – ha sottolineato Bini – si è fondato in primo luogo sull’ascolto delle categorie, più prossime interpreti delle esigenze del territorio, e si è successivamente sviluppato attraverso iniziative a sostegno delle realtà più colpite, mettendo sul piatto un ammontare complessivo di 70 milioni di euro a fondo perduto”. L’assessore ha inoltre posto l’accento sull’importanza di mantenere vivo il dialogo tra le istituzioni e le imprese, “superando il modello delle comunicazioni unilaterali, ne è esempio quella resa dal Ministero della Salute sulla chiusura all’ultimo minuto degli impianti sciistici, a favore di una maggior condivisione di decisioni strategiche, il cui impatto ha riflessi determinanti sulla vita di imprese e lavoratori”. Lo studio di Confcommercio ha infine sottolineato l’apprezzamento delle imprese e dei cittadini in merito all’efficacia dell’azione svolta dal governo regionale a sostegno dell’economia del Friuli Venezia Giulia, registrando rispettivamente un indice di gradimento del 79% e del 69%. “Dati che ci confermano di aver imboccato la strada giusta – ha commentato Bini – ma che al contempo ci responsabilizzano nell’obiettivo di analizzare, comprendere e affrontare, in un’ottica inclusiva, le necessità di tutti”.
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Vaccino, arrivate nuove dosi Pfizer ai medici di famiglia in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – E’ stata consegnata oggi in Toscana la nuova fornitura di 44mila e 460 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech, con il quale procede a pieno ritmo la campagna di vaccinazione, che da ieri coinvolge anche gli ultraottantenni.
Dopo il V-day over 80 di ieri, prosegue la settimana di rodaggio per questo filone di vaccinazione, che vede in prima linea i medici di medicina generale.
Partono oggi altre consegne per circa 30 medici, appartenenti a ulteriori medicine di gruppo. Ognuno di loro riceverà sei dosi.
Dopo gli 84 di ieri, sono altre 180 le persone anziane, quindi, che saranno vaccinate in questa settimana, selezionate dal proprio medico, in relazione alle priorità anagrafiche. Ogni medico organizzerà autonomamente le sedute vaccinali sulla base della propria organizzazione ambulatoriale, delle priorità assistenziali e degli accordi con i propri assistiti. L’obiettivo è familiarizzare sempre di più con il sistema di consegna, allestimento e somministrazione di questo tipo di vaccino.
Da domani, mercoledì 17 febbraio, si aprono anche le agende sul portale regionale, messo a disposizione dei medici di famiglia, perchè ciascuno di loro possa prenotare le dosi, che cresceranno, da utilizzare la prossima settimana individualmente o all’interno della propria medicina di gruppo.
Per le medicine di gruppo le consegne delle dosi richieste saranno effettuate da lunedì 22 febbraio a indirizzi predefiniti, mentre per i medici, che non sono in associazione, le consegne avverranno nelle farmacie convenzionate, che ciascun medico potrà scegliere, ritiransi le dosi da martedì.
“Attualmente la campagna di vaccinazione si snoda su 3 filoni – spiega il presidente Eugenio Giani – Ieri abbiamo avviato quello per gli ultraottantenni, che va ad aggiungersi ai due in corso, dedicati agli operatori sanitari e socio-sanitari e al personale e ospiti delle rsa, dove stiamo completando la vaccinazione degli anziani anche con i richiami; e al personale scolastico e alle forze armate e di polizia con AstraZeneca, che coinvolgerà presto le altre categorie, indicate dal Governo. Stiamo facendo il massimo per accelerare sulla somministrazione delle dosi giornaliere e arrivare a immunizzare i cittadini nel più breve tempo possibile”.
“La Toscana registra oggi dieci punti percentuali sopra la media nazionale – dichiara l’assessore Simone Bezzini – affermandosi tra le prime regioni per capacità di vaccinazione. Ieri abbiamo superato le 200mila somministrazioni totali di vaccino e il percorso vaccinale degli ultraottantenni sta proseguendo grazie alla collaborazione con i medici di medicina generale: un cammino nuovo e decisivo per il successo della campagna, che crescerà progressivamente nelle prossime settimane, anche in virtù dell’incremento delle forniture. C’è un intenso lavoro collettivo e ogni aspetto della filiera e della macchina organizzativa viene pianificato nel dettaglio. Ringrazio i medici e tutti gli operatori sanitari, coinvolti in questa grande sfida per tutelare la salute di tutti e vincere questa battaglia per la vita”.
(ITALPRESS).









