TRIESTE (ITALPRESS) – “Da mercoledì prossimo, 10 febbraio, in Friuli Venezia Giulia sarà possibile per gli over 80 (classe 1941 compresa) prenotarsi per la vaccinazione anti Covid (presso sportelli Cup, farmacie e call center), in un contesto garantito dal fatto che nella prima fase della campagna, destinata agli operatori sanitari e agli ospiti delle case di riposo, la Regione ha inteso procedere con serietà e lungimiranza programmando le somministrazioni in maniera tale da non mettere mai a rischio le scorte per la seconda dose”. Lo ha detto oggi a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, illustrando il via alla campagna vaccinale riservata agli ultraottantenni (antidoti Pfizer e Moderna) e introducendo quelle che saranno le linee guida della fase parallela destinata gli under 55 (limite d’età imposto per il siero AstraZeneca) appartenenti alle Forze dell’ordine, al mondo della scuola e ai servizi essenziali.Fedriga, sottolineando come l’espletamento della parte relativa agli over 80 (inizio vaccinazioni previsto per il 15/2) comporterà un calo della pressione sulle strutture ospedaliere, ha anche auspicato un’accelerazione da parte delle autorità competenti per il via libera ad altri vaccini, attualmente sotto esame, che consentirebbero un importante aumento dell’offerta al fine di coprire il prima possibile una parte significativa della popolazione, in un’ottica sia sanitaria che di rapida ripresa delle attività produttive.
E se per la parte riservata agli ultraottantenni (a 15mila dei 108mila in regione, per le condizioni di salute, verrà riconosciuto il servizio domiciliare di vaccinazione) la configurazione della platea è ben che definita, non accade lo stesso, come ha spiegato il governatore, per gli under 55 con AstraZeneca, in quanto la definizione di ‘servizi essenzialì risulta troppo generica e a tal fine lo stesso Fedriga ha inviato una richiesta di chiarimenti alla struttura commissariale, “affinchè ci sia un chiarimento ufficiale che eviti fraintendimenti ed eventuali tensioni sociali sull’interpretazione delle priorità”.
E’ toccato poi al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, comunicare tempistica e numeri della campagna vaccinale per gli ultraottantenni, dopo aver rimarcato quali siano i canali per le prenotazioni “Cup, farmacie abilitate e call center (0434/223522) e – ha specificato – non i medici di base. Le agende rimarranno aperte per fissare la prima dose fino al 28 marzo e contiamo di completare il lavoro, per gli over 80, nella settimana tra il 18 e il 25 aprile”. Per quel che riguarda i siti deputati alle vaccinazioni saranno in tutto una trentina, organizzati dalle Aziende usando la rete capillare sul territorio dei distretti sanitari. Infine per quel che riguarda le categorie riservate per l’antidoto AstraZeneca (under 55, classe 1967 compresa), la programmazione verrà concordata con le articolazioni dello Stato a cui fanno capo le stesse categorie: Prefetture e Ufficio scolastico regionale. La linea è quella di operare sulle falsa riga di quanto fatto per le case di riposo, ovvero delegare le istituzioni e i servizi coinvolti nel presentare un elenco alle Aziende sanitarie per poi procedere nelle sedi deputate alla vaccinazione.
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Fedriga “Dal 10/2 prenotazioni vaccini anti-Covid over 80 in Friuli”
Vaccino, Giani “Mesi estivi per raggiungere immunità di gregge”
FIRENZE (ITALPRESS) – “Dobbiamo arrivare ad avere l’immunità di gregge e utilizzare i tre mesi estivi, fase in cui sappiamo che la pandemia rallenta, per poter arrivare alla fine di settembre con un altissimo numero di persone vaccinate”. Questo l’obiettivo della Regione Toscana, come evidenziato dal presidente Eugenio Giani, nel corso della presentazione alla stampa della nuova fase della campagna di vaccinazione anti Covid, a Firenze. “Quella che noi oggi viviamo è una fase due, una pianificazione strutturata della fase di vaccinazioni”, ha detto il presidente della Regione Toscana. Questa nuova fase della campagna inserita nel piano nazionale e nel programma regionale di vaccinazione anti Covid, prevede punti vaccinali per gli under 55, una nuova veste del portale prenotavaccino.sanita.toscana.it, e un nuovo portale per i medici di famiglia dedicato agli over 80.
“Abbiamo da fare un lavoro importante e tutti abbiamo collaborato come una grande squadra – ha detto Giani – Da qui a maggio ci saranno mesi ancora problematici, con i contagi, con i focolai, con i passaggi da zone arancioni a gialle, ma sappiamo che con l’arrivo del caldo la situazione dovrebbe tranquillizzarsi”.
Il nuovo piano “sarà qualcosa che richiederà uno sforzo che va oltre la competenza, il cuore, e richiederà impegno di tutti gli operatori sanitari, medici di famiglia, farmacisti. – ha precisato ancora il governatore della Regione Toscana – Una fase che coinvolgerà tutte le realtà. Ma i toscani possono restare tranquilli, fin dal momento in cui si accede alla prenotazione, a partire dal 12 febbraio, sarà tutto chiaro. Per gli Over 80 i medici di famiglia avranno ruolo fondamentale e saranno un punto di riferimento”.
In Toscana, ha aggiunto Giani, saranno attivati “13 grandi hub, a cominciare da Firenze con il palazzetto dello sport. Ma avremo anche una seconda e una terza fascia di luoghi intermedi, 350 per l’esattezza, che potranno subentrare nella fase di somministrazione del vaccino”. Nelle prossime settimane saranno completate le somministrazioni del vaccino ai sanitari e alle Rsa, per poi partire con gli over 80 e con la fase due del piano che consentirà di “ritrovare una luce oltre il tunnel”, ha concluso Giani.
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Coronavirus, l’Alto Adige l’8 febbraio torna in lockdown
BOLZANO (ITALPRESS) – L’Alto Adige da lunedì 8 febbraio torna in lockdown. Chiusi i negozi, didattica a distanza nelle scuole, divieto di spostamento dai Comuni.
Nonostante la strategia di effettuare test a tappeto su tutto il territorio per cercare di interrompere la catena dei contagi, si legge in una nota, non accenna a calare il numero di persone positive al Sars-Cov2 in Alto Adige, ed è già stato registrato anche il primo caso di mutazione del Coronavirus. Per questo motivo, la Giunta provinciale si è riunita questa sera trovando unità di vedute circa un inasprimento delle misure attualmente in vigore.
A partire da lunedì 8 febbraio, e per le successive 3 settimane, vi saranno nuove regole che puntano principalmente a ridurre i contatti fra le persone e, di conseguenza, a limitare la diffusione del Covid-19. In concreto, ciò significa che, contrariamente a quanto avviene ora, vi sarà un generale divieto di spostamento dal proprio comune di residenza, se non per motivi di lavoro, di salute o di urgente necessità. Bar e ristoranti continueranno ad essere chiusi, e dovranno chiudere anche le strutture ricettive dell’ambito turistico. Serrande abbassate per buona parte dei negozi, mentre aziende produttive e artigianali potranno lavorare, ma a condizione di testare regolarmente i propri collaboratori e le proprie collaboratrici.
Rimane garantita, prosegue la nota, l’apertura di servizi e strutture sociali e socio-sanitarie, oltre che dei servizi di assistenza alla prima infanzia. Lezioni in presenza per le scuole materne, mentre a partire da lunedì 8 febbraio tutte le scuole medie e tutte le scuole superiori torneranno alla didattica a distanza per il 100% delle ore di lezione. Identico passaggio, da didattica in presenza a didattica a distanza, anche per le scuole elementari, ma a partire da mercoledì 10 febbraio. Dopo la settimana di vacanza prevista per il periodo di Carnevale torneranno le lezioni in presenza per scuole elementari e medie, mentre ragazze e ragazzi delle scuole superiori dovranno affidarsi alla didattica a distanza per un’ulteriore settimana.
Restano valide, sottolinea la nota, le norme attualmente in vigore per quanto riguarda la limitazione dei contatti sociali nei luoghi pubblici e privati, comprese le abitazioni, nonchè quelle riguardanti igiene e distanziamento sociale. In alcuni ambiti considerati particolarmente a rischio, sarà inoltre obbligatorio indossare la mascherina FFP2.
La Giunta provinciale, al termine della riunione, ribadisce che è necessario l’impegno di tutti per poter riaprire le attività fra tre settimane, e fa appello al senso di responsabilità della popolazione. Il rischio di una diffusione delle nuove mutazioni del Coronavirus, infatti, necessita di particolare prudenza.
“Non basta rispettare le misure e i protocolli di sicurezza ner abbattere in maniera duratura i contagi – spiega il presidente Arno Kompatscher – serve l’impegno di tutti nel seguire sempre e costantemente le regole di comportamento anche nella propria vita privata”.
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Autonomia, Zaia “Non so idee di Draghi, governo riconosca decentramento”
VENEZIA (ITALPRESS) – “Non so quali siano le idee di Draghi. Si confronterà con il segretario Salvini. Penso che chiunque, che sia tecnico o politico, non possa non riconoscere che i paesi moderni hanno tutti delegato le competenze ai territori”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della regione Veneto, nel corso dell’aggiornamento giornaliero con la stampa. “Non so cosa pensa di portare Salvini sul tavolo del governo. Salvini sa bene che il tema dell’autonomia è un tema cocente. Finita questa fase dell’infezione si parlerà ancora della questione dell’autonomia. Noi non facciamo marcia indietro, chiunque sia al governo” conclude Zaia.
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Agroalimentare, l’olio toscano EVO diventa prodotto protetto in Giappone
FIRENZE (ITALPRESS) – Buone nuove per la Toscana nell’ambito
dell’accordo di partenariato economico tra l’Unione Europea e il
Giappone. L’olio extravergine d’oliva Toscano IGP è entrato
nell’elenco dei nuovi 28 prodotti agricoli europei di qualità
protetti in Giappone, le cosiddette indicazioni geografiche (IG).
L’accordo di partenariato economico infatti, tra le altre cose,
prevede l’aggiornamento dell’elenco delle produzioni tutelate,
ugual numero di prodotti protetti in Giappone e altrettanti
giapponesi protetti in Europa. Oltre all’elenco di prodotti IG,
l’accordo, entrato in vigore il 1 febbraio del 2019, prevede
semplificazioni di regolamentazioni, scambi di persone e servizi,
armonizzazione di standard di sicurezza tra Europa e Giappone, ma
soprattutto l’abbattimento di gran parte del miliardo di euro di
dazi doganali pagati ogni anno dalle aziende europee che esportano
in Giappone.
“L’inserimento del nostro olio Evo tra i prodotti protetti in
Giappone rappresenta un traguardo che ci inorgoglisce e fornisce
un’ulteriore grande opportunità a uno dei nostri prodotti
d’eccellenza, la nostra IGP più grande con quasi 9.000 produttori
– ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare
Stefania Saccardi – Grazie alle sue diverse proprietà
salutistiche, aspetto molto apprezzato e tenuto in alta
considerazione dal popolo giapponese, sono sicura che l’olio Evo
Toscano IGP avrà grande successo anche da loro. Non solo,
l’apertura in Giappone paese leader nell’est asiatico, significa
conseguente possibile apertura e affermazione, se accompagnata
dalla dovuta promozione, in tutto il Sud est asiatico. Prospettiva che saluto in maniera molto positiva e nella quale scorgo grandi potenzialità per i nostri produttori”.
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Piccoli comuni, stanziati 13 milioni per i prossimi due anni in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – La Regione ha messo a disposizione 13 milioni di euro per i Comuni con popolazione sotto i 5.000 abitanti per gli anni 2021 e 2022. Ne dà notizia l’assessore ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffo, che ha presentato in Giunta la delibera con cui, causa Covid, si proroga al 30 giugno prossimo la possibilità di rendicontare le opere realizzate con gli ulteriori 7 milioni di euro che la Regione aveva messo a disposizione dei piccoli Comuni per il 2020.
“Mi auguro – è l’auspicio dell’assessore Ciuoffo – che le 119 amministrazioni locali della Toscana che rientrano in questa tipologia, sappiano approfittare dell’occasione che la Regione offre loro e che impieghino le risorse stanziate per investimenti in opere pubbliche, così come richiesto dalla normativa. Hanno tempo fino al 1 marzo prossimo per presentare le relative domande”.
L’importo ottenibile nel 2020 andava da un minimo di 46.000 ad un massimo di 70.000 euro circa. Leggermente inferiore la somma disponibile quest’anno, che varierà dai 41.000 ai 58.000 euro. Una cifra che tornerà però agli stessi livelli delllo scorso anno per ciò che riguarda la quota finanziabile nel 2022.
“Questa misura – aggiunge Stefano Ciuoffo – ha riscosso un enorme successo, viste le adesioni che sono giunte presso i nostri uffici regionali da parte dei piccoli Comuni. Con l’approvazione della recente Legge regionale di Stabilità per l’anno 2021 abbiamo introdotto due aspetti di rilevante novità: da un lato abbiamo ampliato le spese ammissibili introducendo anche la possibilità di finanziare altre voci del quadro economico oltre l’affidamento dei lavori, dall’altro si è soppresso l’obbligo di co-finanziamento per gli interventi sulle strade comunali. Riteniamo che la Regione debba, oggi più che mai, essere al fianco degli Enti Locali, in particolare modo di quelli che per dimensioni o dislocazione territoriale mostrano segni di maggiore fragilità. Coltiviamo, con gesti concreti, l’idea di una “Toscana diffusa” che cerca di ridurre le disparità territoriali.”
In questo senso la Regione ha disposto uno stanziamento di 3,5 milioni di euro per consentire ai Comuni di completare la rendicontazione delle spese sostenute nel 2020 ed ottenere così nel corso di quest’anno la liquidazione del contributo concesso.
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Turismo, Caner “Preoccupato, servono certezze per la montagna in Veneto”
VENEZIA (ITALPRESS) – “Sono preoccupato per le imprese, per i ristori, per i lavoratori che chiedono risposte e per gli interventi urgenti che devono andare avanti. Anche questa mattina ho ricevuto tante telefonate da parte degli operatori della montagna che non sanno neppure se la data del 15 febbraio per la riapertura degli impianti, fissata dal decreto del 14 gennaio scorso, sarà effettiva o meno. E nel frattempo assistiamo a un teatrino che non è accettabile e che soprattutto distoglie l’attenzione dai problemi reali del Paese”.
Lo afferma l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, che nei giorni scorsi ha preso parte alla riunione nella quale la Conferenza delle Regioni ha approvato il protocollo per lo sci.
“Da parte di tutte le Regioni – prosegue l’assessore – è stato compiuto un lavoro attento per mettere a punto un documento che fissa nero su bianco le misure che dovranno essere seguite per la riapertura in sicurezza degli impianti. Attendiamo nei prossimi giorni la validazione del Comitato tecnico scientifico. Non vorrei però che questo enorme lavoro venisse vanificato da ritardi dovuti alla crisi politica in corso. Penso che a questo proposito la responsabilità sia doppia e che il tempo a disposizione debba considerarsi scaduto”.
“Servono due cose – conclude Caner -: avere quanto prima certezza sulla data di riapertura degli impianti e non perdere più tempo nell’individuazione ed erogazione delle adeguate risorse. Se anche gli impianti dovessero riaprire, cosa che appunto auspichiamo, non possiamo nascondere che per la montagna buona parte della stagione è andata persa. Da lunedì la nostra Regione è tornata in zona gialla, ma non si tratta di un ‘libera tuttì, nè per i cittadini, che ancora sono chiamati a rispettare le misure, nè per i turisti, visto che i confini regionali sono ancora chiusi. Ecco perchè i ristori per il settore turistico sono necessari e dovranno essere proporzionati alle perdite”.
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Edilizia sanitaria, in Toscana un piano da 170 mln per la Asl Centro
FIRENZE (ITALPRESS) – “Riqualifichiamo l’edilizia sanitaria della Asl centro con un piano finanziario da 170 milioni di euro. E lo facciamo con un programma di investimenti pubblici importante, perchè è nostra volontà rinnovare e riorganizzare il patrimonio strutturale e tecnologico delle Aziende sanitarie locali, e non solo, con un obiettivo ben preciso: quello di continuare a garantire servizi sempre più efficienti in tutti i territori della Toscana. Rispondere al fabbisogno di salute dei nostri cittadini è, e rimane, la nostra priorità”. Lo ha detto il presidente Eugenio Giani durante la conferenza stampa di oggi, dedicata alla presentazione degli investimenti, destinati alle opere pubbliche e, in particolare, ai lavori di edilizia sanitaria e all’acquisto di macchinari dell’Asl centro, per il biennio 2021-2022.
Il piano, illustrato nel dettaglio alla presenza dell’assessore alla sanità, Simone Bezzini, del direttore generale della Asl centro, Paolo Morello Marchese, e dei presidenti delle Società della Salute del territorio di competenza dell’azienda sanitaria, è frutto di tre diverse fonti di finanziamento, che saranno acquisite dall’Azienda tra fine febbraio e inizio marzo 2021.
“Si tratta di un programma significativo di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, decisamente strategico per la riqualificazione complessiva dei beni patrimoniali e tecnologici della nostra sanità pubblica – aggiunge Bezzini -. E’ un contributo straordinario per le politiche sanitarie della nostra Regione, che continua a investire in strutture e tecnologie sempre più moderne, appropriate e sicure, quanto funzionali alle necessità di salute della comunità e alle aspettative degli operatori e degli utenti del nostro sistema sanitario. Lavoriamo, tutti quanti insieme, per qualificare costantemente l’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale, e per migliorare i percorsi di cura e di assistenza. Gli ospedali, in particolare, avranno sempre più bisogno di investimenti anche per rispondere a requisiti di accreditamento avanzati e omogenei su tutto il territorio nazionale”.
Dei circa 170 milioni di euro complessivi, una parte (quasi 90 milioni) risale a un finanziamento ministeriale relativo alla legge finanziaria 67/88 art.20, reiterato nel corso degli anni, in cui lo Stato ha autorizzato l’esecuzione del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. 40 milioni circa sono, invece, relativi al mutuo attivo in Azienda per l’investimento in edilizia e grandi macchine. Infine, 20 milioni sono i fondi stanziati con il decreto legge 34/20 “Misure urgenti in materi di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonchè di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19” per incrementare i posti letto nelle terapie intensive e sub intensive nei presidi ospedalieri territoriali. Una quota parte di finanziamento riguarda anche fondi regionali (1 milione e 300 mila euro), già assegnati all’Azienda, e circa 11 milioni sono relativi a un mutuo precedente.
L’Asl centro, come spiegato dalla stessa azienda, andrà a capitalizzare l’ingente somma di finanziamento per la realizzazione di percorsi progettuali già avviati in questi anni per la realizzazione di grande opere pubbliche dislocate nelle 8 zone distretto (area fiorentina Centro, Nord-Ovest, Sud-Est, Mugello, Empolese Valdelsa, Pratese, Pistoiese e Valdinievole). I piani finanziari per investimenti in edilizia e ristrutturazione sono triennali (anni 2020-2021-2022) e vengono assegnati a quei progetti presentati, già in stato di avanzamento, a cui spetta l’assegnazione della gara di appalto. Nel dettaglio le somme assegnate alle singole Zone distretto: circa 87 milioni all’intera area fiorentina, 46 milioni all’Empolese Valdelsa, circa 20 milioni e 400 mila euro all’area pratese, 11 milioni e 700 mila euro all’area pistoiese, circa 3 milioni e 300 mila alla Valdinievole.
Per alcuni di questi è già in previsione l’esecuzione dei lavori nell’arco del 2021: la ristrutturazione della chirurgia ambulatoriale del presidio Palagi, l’adeguamento sismico della Casa della salute “Morgagni”, la realizzazione del Consultorio presso l’istituto degli Innocenti, la riqualificazione del Distretto di Via Gramsci, il progetto del nuovo pronto soccorso per l’ospedale “San Giovanni di Dio”, la riqualificazione area Ex Ceppo, a Pistoia. Parte dei progetti non ancora in fase di avanzamento, rispetto a questa quota di finanziamento, sono in cantiere per il 2023.
(ITALPRESS).









