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Maltempo, Zaia chiede stato emergenza nazionale per eccezionali nevicate

VENEZIA (ITALPRESS) – Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha formalizzato, con una lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, la richiesta di dichiarazione dello Stato di Emergenza di rilievo Nazionale per i danni subiti da decine di Comuni della montagna veneta a seguito dell’eccezionale ondata di maltempo, con abbondanti nevicate, dei primi giorni di gennaio. Zaia ripercorre gli eventi con un’articolata relazione allegata alla richiesta, descrivendo minuziosamente gli eventi, le forze messe in campo per affrontarli, i disagi, i danni subiti, e l’evoluzione meteorologica, accompagnando il tutto con una serie di fotografie a sostegno di quanto accaduto.
Il Governatore conclude la lettera chiedendo “un adeguato sostegno economico, stante la difficoltà delle Amministrazioni locali e della stessa Regione a fronteggiare la situazione con la sola adozione di misure finanziarie ordinarie, al fine di assicurare le necessarie operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, attuare gli interventi indifferibili e urgenti necessari a garantire la pubblica incolumità, ripristinare le infrastrutture e consentire la ripresa delle normali condizioni di vita della popolazione”. Della documentazione fa parte anche il lungo elenco dei Comuni colpiti, delle province di Belluno, Vicenza, Treviso e Verona.
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Da domenica zona rossa per Lombardia, Sicilia e Alto Adige

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Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, a quanto si apprende, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà nelle prossime ore una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio. Passano in area rossa la provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Lombardia e Sicilia. Passano in area arancione le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.
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Corte Giustizia Ue, sconto carburanti in Friuli non viola direttiva

TRIESTE (ITALPRESS) – Lo sconto carburanti attuato in Friuli Venezia Giulia non viola la direttiva europea e potrà quindi continuare ad essere applicato. A stabilirlo è la Corte di Giustizia dell’Ue, respingendo il ricorso della Commissione europea. “Esprimiamo grande soddisfazione – afferma il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – per la sentenza della Corte di giustizia Ue che, rigettando il ricorso della Commissione europea, oggi ha stabilito che lo sconto sul prezzo dei carburanti per i residenti della nostra Regione non comporti una violazione della direttiva europea sulla tassazione dell’energia. E’ la dimostrazione che la Regione si è mossa sempre nel rispetto delle normative vigenti, tutelando al contempo i cittadini del Friuli Venezia Giulia”.
“Si tratta di una notizia importante – ha aggiunto – soprattutto alla luce delle forti difficoltà che le famiglie e le attività economiche stanno ancora affrontando a causa della pandemia”.
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Contributi alle strutture di accoglienza per persone fragili in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Garantire contributi alle strutture di accoglienza per persone fragili, per la gestione dell’emergenza pandemica. Lo chiede una mozione, che vede come primi firmatari Gabriele Veneri (FdI) e Marco Casucci (Lega) e che è stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana con voto favorevole all’unanimità.
L’atto ricorda che in Toscana esistono circa 200 strutture, tra onlus, associazioni, fondazioni e comunità, che si occupano di circa 800 persone fragili e disagiate e che hanno dovuto sostenere costi enormi, dal marzo 2020, per rispettare i protocolli sanitari e igienici. Per questo impegna la Giunta regionale ad adoperarsi affinchè queste strutture possano ricevere dalla Regione Toscana contributi a sostegno economico, alla stregua di quelli erogati a Rsa e Rsd durante i periodi di emergenza straordinaria; la impegna, inoltre, a provvedere affinchè si effettuino “screening totali con tamponi cadenzati gratuiti a operatori e ospiti” e a intervenire affinchè gli eventuali malati di Covid-19 all’interno di queste comunità possano essere accolti in alberghi sanitari o Covid-hotel creati ad hoc.
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Coronavirus, Zaia “Con tutte le dosi in 4-5 mesi veneti vaccinati”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Con questa dotazione settimanale il programma che le Regioni si sono date è di chiudere la vaccinazione a settembre. Se noi avessimo il magazzino pieno in 4-5 mesi, prima dell’estate, il Veneto potrebbe vaccinare tutti, ma ci vogliono i vaccini”. Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, in conferenza stampa. “Se guardate i dati nazionali vedete che le Regioni stanno crescendo, si sta inasprendo la situazione e le curve non sono verso il basso, può essere che per noi ci sia una direzione in calo magari perchè abbiamo passato l’onda importante che altri non avevano, però può esserci una inversione di tendenza repentina e si torni su” ha aggiunto Zaia. “Il virus si sta veramente facendo sentire, ci sono tassi di ospedalizzazione più alti del nostro in Regioni che hanno fatto restrizioni che noi non abbiamo fatto. Il tema di un virus mutato ormai è una realtà, la preoccupazione c’è ed è reale. In Veneto c’è anche un calo della curva dei ricoveri, ora le dimissioni sono maggiori dei ricoveri, liberiamo più letti di quanti ci servono. Questo – ha spiegato – accade da un pò di giorni ma se abbassiamo la guardia ci mettiamo un istante a tornare su”.
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Coronavirus, in Alto Adige 229 casi in scuola lingua tedesca e 8 ladina

BOLZANO (ITALPRESS) – Nelle scuole e negli asili di lingua tedesca dell’Alto Adige si sono registrati nel corso dell’ultima settimana 229 casi di nuove infezioni da Covid-19. Otto, invece, i nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati in quelle in lingua ladina. Nella settimana, tra il 4 e l’11 gennaio sono state registrate 229 nuove infezioni da Covid-19 nelle scuole in lingua tedesca. Sono state inoltre collocate in quarantena preventiva 833 persone. I numeri resi noti settimanalmente dalla Direzione istruzione e formazione tedesca includono l’intero corpo docente, il personale non insegnante, nonchè bambini e ragazzi dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori.
Nelle scuole dell’infanzia le infezioni da Coronavirus sono state 25, 18 delle quali hanno colpito il personale pedagogico, una il personale non insegnante e sei i bambini. Nelle scuole elementari i positivi sono stati 60 (23 insegnanti, 34 alunni, 3 personale non docente), alle scuole medie sono state rilevate 33 nuove infezioni (10 professori, 21 studenti e 2 personale non docente), alle scuole superiori, le positività al Covid-19 sono state 65 (15 insegnanti, 49 studenti, 1 personale non docente) mentre alla formazione professionale, i casi sono stati 46 (12 insegnanti, 32 studenti, 2 personale non docente).
Nelle scuole dell’infanzia in lingua ladina non sono stati registrati casi, mentre nelle scuole primarie (scuole elementari) vi sono stati 3 casi di positività al Covid-19, due tra gli alunni e uno tra il personale docente. Nelle scuole medie è stata registrata una positività tra i ragazzi, mentre vi sono stati 4 casi tra gli studenti nelle scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori) compresa la formazione professionale. Inoltre, le quarantene preventive riguardano 29 persone: cinque nelle scuole dell’infanzia, 11 nelle scuole elementari, sette nelle scuole medie e sei nelle scuole superiori.
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Contributi da 2500 euro a ristoratori, bar, imprese in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Tempi rispettati. Come annunciato prima di Natale, da oggi, 11 gennaio, si possono presentare le domande per il bando di aiuti a ristoranti, bar ma anche pasticcerie e ‘imprese del divertimentò come locali notturni e da ballo, che hanno patito pesanti danni durante i mesi di lockdown prima e poi per le restrizioni imposte per contenere il rischio di contagi da coronvacirus .
Il bando è stato pubblicato sul sito di SviluppoToscana – https://www.sviluppo.toscana.it/ristoratori – e a disposizione ci sono oltre 19 milioni e 543 mila euro. C’è tempo fino alle 17 del 25 gennaio per inoltrare le richieste e non sarà un bando a sportello: non varrà cioè la regola che priorità avrà chi per primo presenterà la domanda, il che avrebbe avvantaggiato i più ‘smart’ e attrezzati. Per godere dei 2500 euro di contributo a fondo perduto l’unica condizione richiesta è che dal 1 gennaio 2020 al 30 novembre dello stesso anno il fatturato generato sia inferiore di almeno il 40 per cento rispetto a quello dei mesi corrispondenti del 2019. L’intervento si rivolge a micro, piccole e medie imprese della ristorazione e del divertimento contraddistinte dai codici Ateco Istat 56 e 93.29.10.
La graduatoria sarà determinata in funzione della percentuale di calo del fatturato, privilegiando chi ha avuto le maggiori perdite. Le imprese costituite nel corso del 2020 saranno posizionate tutte al primo posto nella graduatoria, ma il contributo sarà riproporzionato rispetto agli effettivi mesi di operatività. Il conteggio parte dall’emissione delle prima fattura. Se l’azienda dunque è stata attiva fino a novembre di quest’anno per meno di undici mesi il contributo sarà inferiore a 2500 euro. Le imprese che hanno iniziato ad operare tra il 16 novembre e il 31 dicembre 2019 riceveranno il contributo pieno.
La domanda di agevolazione si presentano esclusivamente on line da un legale rappresentante dell’impresa previo accesso, tramite credenziali Spid Livello 2 o Cns, al sistema informativo, Subito dopo il 25 gennaio una graduatoria sarà velocemente composta sulla base delle autodichiarazioni presentate e, laddove risulti regolarità contributiva da parte delle aziende attestata dal Durc, l’erogazione del ristoro alle imprese sarà praticamente immediata. Nel caso di problemi con il Durc, ci saranno trenta giorni per regolarizzare o chiarire la posizione.
“Tutta l’economia sta soffrendo per le conseguenze dell’emergenza sanitaria da coronavirus – commenta l’assessore Leonardo Marras – Alle imprese e al sistema economico della Toscana mancheranno 12 miliardi di ricavi nel 2020 su 120 miliardi di Pil. Dovremo dunque nel 2021 fare una riflessione con tutte le categorie per capire come utilizzare al meglio le risorse in campo. Intanto abbiamo mantenuto la promessa di fine anno e pubblicato rapidamente questo bando”.
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Covid, Zaia: “In Veneto impennata a causa del ceppo inglese”

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La diffusione del ceppo inglese e di due varianti autoctone del Coronavirus sono “il fattore x” che in Veneto ha fatto impennare la curva epidemiologica nelle ultime settimane, fino a un “30-40% in più rispetto ai picchi di marzo”. Lo afferma il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, in un’intervista al quotidiano la Repubblica. “Il virus non è più lo stesso di marzo – afferma Zaia – I genetisti dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie hanno scoperto otto mutazioni. La variante inglese è molto più contagiosa delle altre”. Questo elemento avrebbe causato il picco dei ricoveri, ma secondo il presidente della Regione Veneto è anche “cambiato il clima. Nella prima fase avevamo tutti paura di morire, ora il virus è diventato per certi versi più familiare, la guardia si è abbassata”. Zaia difende la sanità del Veneto: “Con i medici di base e le 57 unità Usca abbiamo distribuito 40 mila saturimetri, le terapie a casa funzionano. Il sistema sanitario veneto sta rispondendo bene – ha detto ancora Zaia – Ribadisco il concetto: siamo ancora un modello”.

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