Home Regioni Pagina 151

Regioni

Un milione per riqualificare l’area di Ospedaletto nel Pisano

FIRENZE (ITALPRESS) – Firma apposta stamani sull’accordo che mette gambe al progetto di rilancio e riqualificazione dell’area produttiva di Ospedaletto in provincia di Pisa. La sigla è avvenuta presso la Camera di Commercio cittadina, alla presenza del presidente della Toscana Eugenio Giani.
La Regione parteciperà per poco meno di 800 mila euro – per la precisione 799.790, l’80 per cento dell’intera spesa – ad un intervento che ne vale circa un milione. La delibera che assegna le risorse, portata in giunta dall’assessore all’economia Leonardo Marras, è stata approvata dalla giunta nelle scorse settimane. Il progetto, presentato dall’amministrazione comunale, è figlio dell’intesa siglata nel 2019 tra Regione, Comune, associazioni di categoria del mondo imprenditoriale e Ordine degli ingegneri e degli architetti della provincia. L’intento era allora quello potenziare infrastrutture e servizi e di attrarre investimenti con la promozione anche di concorsi di progettazione e percorsi partecipati. Con l’accordo di oggi si procederà alla riqualificazione della viabilità e dei nodi di accessi, oltre che del verde pubblico, dei servizi e delle opere di urbanizzazione, laddove necessario ampliandole.
“Si tratta di un’esperienza molto importante e di un modello di accordo, che crea sinergia tra Regione e Comune che poi si riversa sul privato, che porteremo ad imitare in tutta la Toscana” spiega il presidente Giani.
L’area di Ospedaletto, pur strategica e con la presenza di aziende in forte espansione legate a più settori produttivi, stava subendo un forte degrado: alcuni lotti erano rimasti incompleti, altre lamentavano strade dissestate e fino ad un anno fa c’era anche un campo nomadi.
“Si tratta di un’intesa – chiariscono Giani e l’assessore Marras – che mette insieme risorse pubbliche per sostenere, tutti insieme, la riprese del post Covid: risorse pubbliche che si sommano a quelle dei privati, per offrire prospettive concrete di occupazione, crescita e sviluppo all’interno di un sistema economico che di impulsi pubblici ha bisogno per mantenere la sua tonicità nella ripresa dopo la crisi innescata dall’emergenza sanitaria”. Nel rilancio il potenziamento delle infrastrutture a servizio dei territori sarà dirimente. “Su questo – puntualizza Giani ai cronisti – la Regione farà la sua parte”. “Sono assolutamente convinto del lavoro che potremo fare tutti insieme per sviluppare gli impegni che, come amministrazione regionale, abbiamo preso”.
Alla firma dell’accordo per l’area di Ospedaletto a Pisa è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale toscana Antonio Mazzeo.
(ITALPRESS).

Banda ultralarga, servizi attivi in 92 Comuni veneti

VENEZIA (ITALPRESS) – “A suon di lettere, solleciti e diffide inviate personalmente a tutti i livelli governativi, registriamo una timida accelerazione sulla realizzazione della rete di banda ultra larga, ma ci aspettiamo che il piano si chiuda al più presto con un forte e significativo scatto in avanti. Ricordo a tutti che siamo ben lontano dagli obiettivi: la scadenza sarebbe stata la fine del 2020 per tutti i Comuni del Veneto, quindi non c’è da gioire troppo”.
Così l’assessore regionale allo sviluppo economico veneto Roberto Marcato commenta i dati sullo stato di avanzamento del piano regionale per l’estensione della banda ultra larga che risulta in larghissimo ritardo rispetto alla conclusione prevista dal piano nazionale. La struttura tecnica regionale comunica che, ad oggi, i Comuni collaudati positivamente risultano essere 37. Tuttavia, grazie alla deroga concessa da Infratel, il Concessionario ha potuto attivare il servizio anche nei Comuni in cui non è stato fatto il collaudo. Pertanto, a novembre 2020 risultano esserci complessivamente 92 Comuni con servizi di connettività attivi e siamo alle soglie di circa 100.000 unità immobiliari vendibili da parte di Open Fiber.
“In un anno disgraziato come questo, in cui la connessione alla rete è diventata da un giorno all’altro condizione sine qua non tanto per le scuole quanto per le famiglie e per l’intero sistema produttivo, – sottolinea ancora Marcato – il fatto di avere un progetto così importante in così ampio ritardo è di una gravità assoluta. Il continuo impegno che abbiamo messo nel portare il tema dei ritardi ai tavoli nazionali, oltre alle lettere a Ministri di tutti i Governi che si sono succeduti, alla Commissione Agenda Digitale, ecc., sta iniziando a produrre risultati”. “La strada è lunga – conclude – ma serve tenere accesi i riflettori finchè l’ultimo Comune previsto da Piano non sarà allacciato. E fino ad allora non smetterò di ricordarlo a chi di dovere”. I 37 Comuni collaudati nel corso di quest’anno risultano essere 11 in provincia di Rovigo (Corbola, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Gaiba, Papozze, Pincara, Salara, San Bellino, Trecenta, Villanova Marchesana), 7 di Belluno (Alano di Piave, Canale d’Agordo, Lentiai, Rivamonte Agordino, San Gregorio nelle Alpi, Seren del Grappa, Vallada Agordina), 6 di Vicenza (Arsiero, Cismon del Grappa, Enego, Grisignano di Zocco, Montegalda, Santorso), 5 di Padova (Bovolenta, Campodarsego, Saccolongo, Veggiano, Vò), 4 di Treviso (Altivole, Casale sul Sile, Refrontolo, Zero Branco), 3 di Verona (Concamarise, Isola della Scala, Sanguinetto) e 1 di Venezia (Fiesso d’Artico).
(ITALPRESS).

Maltempo, Riccardi “Protezione civile supporta la popolazione in Friuli”

PALMANOVA (UDINE) (ITALPRESS) – Sarà probabilmente ripristinata in giornata la viabilità forestale per un uso limitato (alcune ore al giorno) ad autoveicoli adeguati. I lavori si stanno svolgendo in una situazione di significativa complessità a causa delle precipitazioni nevose e della quantità di alberi che ostruiscono la strada. Intanto la Protezione civile regionale assisterà la popolazione residente rimasta isolata (137 cittadini) nelle frazioni isolate consegnando beni di consumo essenziali e medicinali.
Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a margine del sopralluogo compiuto oggi a Forni Avoltri a seguito dei danni causati dal maltempo, tra cui il blocco della viabilità che collega il centro del comune con le frazioni che erano rimaste isolate. Sul tema c’è stato anche in Municipio un incontro con il sindaco della località montana, Sandra Romanin.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Giani “Toscana sarebbe già da zona gialla”

FIRENZE (ITALPRESS) -“Se vengono letti i dati siamo già zona gialla rispetto a contagi e indicatori come ad esempio l’Rt, che viene considerato, visto che siamo sotto l’1%. Quando diventeremo zona gialla? Il Dpcm fissa la valutazione da parte del Comitato tecnico, se io dico una data, urto sicuramente la suscettibilità. Meglio non farlo con nessuno, io spero il prima possibile…”. Lo ha detto ai microfoni di ‘Mattino 5’ su ‘Canale 5’ il presidente della regione Toscana Eugenio Giani. “Stiamo lavorando molto-ha proseguito Eugenio Giani-. Ad esempio io oggi inauguro forse il primo ospedale in Italia post Covid: lo chiamo centro Covid Pegaso a Prato, sono 191 posti proprio dedicati a malti di Covid, e l’abbiamo fatto con una delle prime ordinanze che ho firmato da quando sono diventato presidente della regione. In qualche modo i nostri Comuni si stanno organizzando”.
(ITALPRESS).

Marsilio firma l’ordinanza per Abruzzo in zona arancione

L’AQUILA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Marco Marsilio ha firmato l’ordinanza con la quale l’Abruzzo delinea il rientro in zona arancione. L’Ordinanza ha efficacia dal momento della sua pubblicazione. Già da domani mattina si applica in tutto il territorio regionale la disciplina prevista nelle cosiddette zone arancioni per gli esercizi commerciali. Il completamento del percorso avverrà mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa.
“Il monitoraggio del fine settimana ha fornito ulteriori dati confortanti – spiega la Regione in una nota -, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale, la cui richiesta del 15 novembre scorso era stata all’origine dell’Ordinanza del 16 che ha portato la regione in zona rossa a decorrere dal 18 novembre scorso”.
“Ordinanza poi assorbita dal successivo atto del Ministro Speranza, recentemente prorogato. In particolare, non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi. Diminuiscono anche i ricoveri, sia in terapia intensiva che in area medica, mentre da metà novembre a oggi sono aumentati di alcune centinaia i posti letto complessivamente messi a disposizione del Covid – prosegue la nota -. Il tutto in un quadro in cui gli indicatori principali (Rt, tasso occupazione posti letto in terapia intensiva e area medica, tasso di ospedalizzazione sulla popolazione residente) pongono l’Abruzzo sempre perfettamente allineato alle medie nazionali e con un rischio complessivo classificato come ‘moderatò”.
Marsilio si era assunto la responsabilità di anticipare autonomamente l’applicazione della disciplina più restrittiva prevista dalle norme nazionali, con l’obiettivo di iniziare senza indugi la cura necessaria a riportare l’Abruzzo in sicurezza. “I dati di due successivi report della Cabina di Regia nazionale e quelli dell’ultimo fine settimana dimostrano che l’obiettivo è stato raggiunto nel minor tempo possibile e, come auspicato, in tempo utile a riaprire le attività commerciali per l’inizio della stagione natalizia – sottolinea la Regione -. La stessa Cabina di Regia nazionale aveva dato atto positivamente che la Regione aveva adottato in anticipo la disciplina più restrittiva”.
“Si è così contemperata l’esigenza – che rimane prioritaria – di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana, con quella di garantire la tenuta sociale ed economica – conclude la nota -. L’interlocuzione con il Ministro, che è stato informato prima dell’adozione del provvedimento, si è svolta sempre all’insegna della reciproca correttezza e leale collaborazione istituzionale, della quale il presidente Marsilio ringrazia il ministro Speranza”.

Boccia “Se Abruzzo torna domani arancione viene diffidato”
“L’Abruzzo nel momento di peggior crisi anticipò di due giorni la zona rossa. C’è il contatto con il ministero della Salute, e se la Regione Abruzzo decide di tornare zona arancione da mercoledì avrà l’appoggio del governo, se lo fa da domani viene diffidata”, ha commentato a “Live – Non è la D’Urso” su Canale 5 il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia.
“Sessantamila italiani non ci sono più, serve responsabilità, mi rendo conto che ci sono pressioni dei territori, ma la convivenza con il virus richiede il massimo di rigore”, ha aggiunto.

(ITALPRESS).

Coronavirus, In FVG nelle RSA 39 anziani e 45 operatori contagiati

UDINE (ITALPRESS) – In Friuli Venezia Giulia nel dettaglio dei
dati odierni sul Covid-19 nel settore delle residenze per anziani
sono stati rilevati 39 casi di persone ospitate nelle strutture
regionali, mentre gli operatori sanitari che sono risultati
contagiati all’interno delle stesse strutture sono in totale 45.
Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli
Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. Sul fronte del Sistema
sanitario regionale (Ssr) da registrare nell’Azienda sanitaria
universitaria Friuli Centrale le positività al Covid di tre
amministrativi, un tecnico, cinque infermieri, un medico, un
ingegnere e cinque Oss; nell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale
di un tecnico, nove infermieri, un medico e due Oss; nell’Azienda
sanitaria universitaria Giuliano Isontina di un infermiere, un
medico e due Oss.
(ITALPRESS).

Maltempo, Bottacin “In Veneto situazione ancora complessa”

VENEZIA (ITALPRESS) – “La situazione vede alcune interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino da parte di Enel, in provincia di Vicenza e Belluno, mentre abbiamo tre frazioni isolate in comune di Livinallongo, per ripristinare le viabilità da e per queste località, siamo in contatto diretto con il sindaco”. Così l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, a conclusione della riunione dell’Unità di Crisi regionale, in videoconferenza, con tutti i soggetti impegnati nell’emergenza del maltempo in Veneto: i Vigili del fuoco, il volontariato della Protezione Civile, i Consorzi di Bonifica, la Protezione Civile regionale, la Difesa del Suolo, Anas, Enel, Veneto Strade, Suem 118, Soccorso Alpino ed il Prefetto di Belluno.
Il meteo prevede che anche nelle prossime ore continuerà a nevicare in maniera copiosa sopra i 1000-1500 metri, mentre sotto i 1000-1500 metri si prevedono piogge intense per tutta la giornata di domani. Questo significa che essendo caduti già più di 300 mm di pioggia il rischio idraulico e geologico è concreto in varie zone del Veneto, nello specifico in Provincia di Belluno, nella parte alta della provincia di Treviso, nel Veneto Orientale e nell’alta provincia di Vicenza.
“Abbiamo dei problemi con i collegamenti con la frazione di Misurina, con Auronzo di Cadore, e altre problematicità legate alla viabilità considerando che i passi dolomitici sono chiusi. Permane il rischio di valanghe, che nella giornata di domani potrà raggiungere il livello 5, cioè il massimo livello di rischio, nella parte più alta della provincia di Belluno. Livinallongo, Rocca Pietra, San Pietro di Cadore e Zoppè di Cadore sono attenzionati e monitorati da parte del Soccorso Alpino e dai Carabinieri Forestali” prosegue l’Assessore.
“Abbiamo chiesto al Prefetto di emettere un’ordinanza, attraverso il Comitato operativo di viabilità, per vietare ai non residenti l’accesso alle località montane di tutta la Provincia di Belluno – conclude Bottacin -. Ciò per ridurre al minimo i rischi e assicurare strade libere e sgombere ai mezzi di soccorso. Verranno inoltre intensificati i controlli per la verifica del possesso delle catene a bordo e dei pneumatici da neve per i residenti, ai quali è sconsigliato qualsiasi spostamento non indispensabile nelle prossime ore”. La sala operativa di monitoraggio regionale rimarrà attiva nelle prossime 24 ore per seguire l’evoluzione metereologica delle prossime ore.
(ITALPRESS).

Toscana zona arancione, Giani firma ordinanza con le nuove regole

FIRENZE (ITALPRESS) – Alla vigilia del nuovo ingresso della Toscana in zona arancione, il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato un’ordinanza per regolamentare e chiarire quali sono gli spostamenti e le attività consentiti a partire da domenica 6 dicembre all’interno della regione. “Con l’ingresso in zona arancione – spiega il presidente Giani – possiamo adottare misure più morbide, che ci danno maggiore libertà di movimento e, ad esempio, consentono da domani di riaprire i negozi. Dobbiamo però essere consapevoli che il nemico è sempre con noi e che solo continuando a prendere precauzioni e a fare grande attenzione possiamo pensare di sconfiggerlo ed evitare così l’arrivo di una terza ondata a gennaio”. Sono consentiti gli spostamenti in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione (gli spostamenti devono essere autocertificati): in comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica, anche per accedere ai ristoranti con asporto; in comuni limitrofi per usufruire, in caso di rapporto fiduciario consolidato, di attività e servizi alla persona (ad esempio parrucchieri, estetisti, carrozzieri). Spostamenti consentiti inoltre per andare a trovare, anche in comuni di aree differenti, i figli presso l’altro genitore. E ancora per la cura dei terreni e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo. Possibile anche raggiungere seconde case, camper o roulotte, imbarcazioni di proprietà per manutenzione e riparazione necessarie e urgenti in tutta la Regione. Ci si può spostare anche per attività di raccolti tartufi e funghi a titolo professionale e per accudire gli animali allevati. Il rientro presso residenza, domicilio, abitazione dalle zone arancioni e rosse è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Sono comunque consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio.
(ITALPRESS).