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Giani “A Prato centro studi Covid e logistica per distribuzione vaccini”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Il varo dell’ospedale per la cura Covid nell’ex struttura Creaf di Prato il prossimo 8 dicembre era il dato che ci eravamo proposti. Secondo la mia idea, questo diventa il centro Covid Pegaso ovvero il punto di riferimento per la Toscana che rappresenterà l’eccellenza degli studi su quello che rappresenta questa malattia che oggi vediamo sotto forma di pandemia ma che nel corso degli anni diventerà qualcosa con cui convivere”. Lo ha annunciato il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani. Della creazione a Prato di un ospedale Covid, ha affermato Giani, “ne ho parlato con il presidente dell’Istituto di sanità Brusaferro, ne ho parlato con il commissario Arcuri. Questo diventa il primo centro italiano dedicato alla cura, all’analisi e probabilmente alla raccolta in una banca del sangue e del plasma di ciò che è la specificità Covid”. Per quanto riguarda i vaccini, il centro ex Creaf di Prato, ha spiegato Giani, sarà punto di riferimento logistico per l’intera Toscana. “Potrà offrire quella capacità di risposta non solo per la Toscana ma anche per il Centro Italia”.
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Veneto, apre il terzo tratto della Pedemontana

VENEZIA (ITALPRESS) – Apre la terza tratta funzionale della Pedemontana Veneta, dal casello di Breganze a quello di Bassano del Grappa Ovest. Con questi ulteriori 15 chilometri si arriva a una percorribilità complessiva provvisoria di circa 35 chilometri della più rilevante infrastruttura viaria in costruzione in Italia che si svilupperà, quando sarà completata, su 94 chilometri, attraversando 36 Comuni, con 14 caselli, per un investimento di 2 miliardi e 258 milioni di euro. “Si tratta di un tratto strategico – ha detto il presidente della Regione Luca Zaia, annunciandone l’apertura oggi nel corso del consueto punto stampa nella sede della Protezione Civile a Marghera – che consentirà un dimezzamento dei tempi di percorrenza tra le diverse località servite dalla nuova arteria stradale, in quello che è il cuore produttivo del Veneto. Con l’apertura del primo tratto nel giugno 2019, del secondo nel giugno scorso e il terzo di domani, stiamo gradualmente constatando i grandi vantaggi di questa infrastruttura dal punto di vista logistico e ambientale, nuova nel suo genere, anche gradevole da percorrere, con scarpate dolci, molte alberature e ampie superfici a prato”.
“Grazie a quest’opera – ha precisato il presidente – da Bassano sarà possibile raggiungere Vicenza in poco più di 30 minuti anzichè gli attuali 55, Breganze in 10 minuti anzichè 25, Malo in 17 minuti anzichè 45, liberando i centri abitati dell’area interessata dai flussi di traffico, soprattutto quelli pesanti, riducendo le emissioni di gas di scarico e abbattendo la pericolosità delle strade comunali. Cambia, insomma, il modo di circolare, di pensare, di lavorare. Considerando i rallentamenti nelle lavorazioni provocati dal Covid, contiamo di completare l’opera nella primavera del prossimo anno, eccezion fatta per la galleria di Malo e l’innesto sulla A27 a Villorba per i quali dovremo aspettare il 2022”.
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Coronavirus, Regioni chiedono al Governo un confronto sulle fasce Covid

ROMA (ITALPRESS) – La Conferenza delle Regioni chiede al governo un confronto prima di riesaminare i parametri per la definizione delle fasce Covid. “La proposta di Regione Friuli Venezia Giulia di revisione dei parametri e di modifica del processo decisionale è stata accolta dalla Conferenza delle Regioni – ha dichiarato il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga – Il nostro obiettivo è quello di avere a disposizione dei parametri immediatamente disponibili da parte delle Regioni, che devono essere il frutto di un confronto con la parte tecnico scientifica sia a livello nazionale che regionale. Confronto che deve essere da supporto per la decisione finale che non può che essere di carattere politico”.
“Da noi è partita la richiesta di un confronto preventivo con il Governo sui parametri e le modalità”, ha commentato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Criteri più trasparenti, semplici e aggiornati alla realtà delle singole Regioni – ha scritto su Facebook il governatore della Liguria Giovanni Toti – Un serio confronto politico tra Governo e Regioni sulle misure da prendere in ogni territorio, che tengano conto anche della situazione economica e sociale. Queste sono le richieste che i governatori hanno inoltrato questa mattina al Governo prima delle valutazioni che porteranno in settimana alla definizione di nuovi passaggi di zona delle Regioni”. “Il 3 dicembre scade anche il Decreto del Presidente del Consiglio che regola attualmente il contrasto al Covid – aggiunge Toti – Prima di rinnovare il provvedimento occorre stabilire un meccanismo di condivisione delle decisioni più efficiente e comprensibile per i cittadini. Oggi le istituzioni devono lavorare insieme, evitando le troppe polemiche e i giudizi sommari di questi giorni”.

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Coronavirus, Zaia in diretta si sottopone al test fai da te

VENEZIA (ITALPRESS) – “Il test è molto semplice”. Così Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, nel corso del suo punto stampa sulla situazione del Covd-19 trasmesso in diretta su Facebook, ha presentato il test fai da te, alla presenza di Roberto Rigoli, coordinatore delle microbiologie del Veneto. Zaia ha provato il test su di sè, eseguendo i passaggi in diretta. “La scatola al suo interno ha la saponetta, provetta con reagente, il tamponcino e il sacchetto per la spazzatura”, ha spiegato indicando poi l’esito negativo. “Abbiamo deciso di presentarlo – ha aggiunto – per una serie di motivi. E’ giusto rendere onore a chi per primo ne ha dato uno sviluppo. Dopodichè sono convinto che nel giro di un mese avremo più aziende sul mercato che proporranno test fai da te”.
“Non c’è nessuna presunzione di avere la sfera della verità in mano, il dottor Rigoli – ha continuato Zaia – è uomo di scienza e avvierà una sperimentazione che è già iniziata e che dà già risultati accettabili e incoraggianti. Si apre un grande scenario sui test fai da te, quello della tracciabilità”, ha aggiunto poi Zaia spiegando che “tutto si basa sul senso civico”. “Viene fuori da un lavoro di squadra che è di tutto il Veneto”, ha detto Rigoli illustrando alcuni dettagli.
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Fedriga “Governo poco chiaro, chiedo riunione urgente delle Regioni”

ROMA (ITALPRESS) – “In queste ore ho mandato una lettera alla Conferenza Regioni per chiedere una riunione d’urgenza perchè non possiamo andare avanti così”. Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso del punto della situazione sull’emergenza Covid-19, commentando il passaggio dalla zona gialla alla zona arancione. “Al momento la situazione è estremamente grave nei rapporti fra Regione e Stato centrale”, ha precisato ancora Fedriga. “Venerdì la ruota della fortuna ha girato e ci ha messo in zona arancione – ha spiegato – Intanto mi chiedo se il Governo aveva dati diversi e nuovi sul Friuli Venezia Giulia perchè non ce li ha comunicati prima, ad esempio giovedì quando abbiamo emanato la nuova ordinanza. Inoltre voglio evidenziare che i parametri che ci fanno cambiare fascia non riguardano le terapie intensive e i posti letto, ma l’incremento percentuale dei positivi sui tamponi.
Ma la nostra incidenza rispetto ad altre zone gialle è più bassa”. “A questo punto ritiro l’ordinanza 241, perchè va bene tutto ma serve leale collaborazione istituzionale”, ha aggiunto Fedriga. “Credo che questo sia il momento della massima attenzione che ogni cittadino deve avere per evitare il contagio, ma se vogliamo che la lotta alla pandemia abbia successo bisogna essere chiari con i cittadini – ha detto ancora Fedriga – E io questa chiarezza non la trovo. Ci vuole correttezza, non si possono utilizzare i parametri a giorni alterni. Se questa non diventa una battaglia di comunità, se non si capisce questo, il successo non ci sarà mai”.
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Coronavirus, Zaia “Massima attenzione, Zona Arancione dietro l’angolo”

ROMA (ITALPRESS) – “In Veneto abbiamo 3.578 nuovi casi da ieri, a fronte di 53.289 tamponi in un giorno, un record di tamponi”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel punto stampa sul Coronavirus. “Attualmente abbiamo 59.705 positivi in Veneto, per un totale di 98mila da inizio pandemia. Quindi vuol dire che il 60% dei positivi li abbiamo tutti in questa seconda fase, perchè si fanno molti più tamponi”, ha detto ancora Zaia.
“Purtroppo abbiamo da ieri altri 52 morti, con 2.816 vittime totali”, ha aggiunto il governatore veneto. “Sono preoccupato, non vorrei che qualcuno abbassasse la guardia. Non è una vittoria essere in zona gialla, non abbiamo vinto nulla. Vi chiedo di non andare in centro, di diluire gli incontri, di non andare tutti nello stesso posto. Lo chiedo in particolare ai ragazzi di evitare assembramenti. Ci vuole la massima attenzione perchè la zona arancione è dietro l’angolo” ha aggiunto Zaia. “In Veneto l’Rt è 1,29 e siamo l’unica grande regione del Nord in zona gialla, ma non sono convinto che i colleghi di Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia abbiano situazioni diroccate” ha detto il presidente. “Mi rendo conto, conoscendo le condizioni dell’Emilia Romagna e del Friuli Venezia Giulia che stiamo discutendo di algoritmi e calcoli che corrono sul filo dei millimetri” ha spiegato ancora Zaia. “Penso quindi che noi veneti dobbiamo guardare con attenzione totale a quello che stiamo facendo. Questa collocazione in zona gialla, che pur conferma l’abbassamento importante dell’indice Rt e la situazione in generale, non può peraltro far dimenticare a tutti che abbiamo una pressione importante sugli ospedali, con più di 2.200 malati di Covid ricoverati, dei quali circa 230 in terapia intensiva” conclude il presidente del Veneto.
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Coronavirus, In Toscana 2420 nuovi casi e 42 decessi

In Toscana sono 76.750 i casi di positività al Coronavirus, 2.420 in più rispetto a ieri (1.779 identificati in corso di tracciamento e 641 da attività di screening). I nuovi casi sono il 3,3% in più rispetto al totale del giorno precedente.
I guariti crescono del 6,5% e raggiungono quota 23.854 (31,1% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.313.187, 19.184 in più rispetto a ieri. Sono 8.551 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 28,3% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 2.493 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 51.061, +1,9% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.945 (24 in più rispetto a ieri), di cui 266 in terapia intensiva (1 in più). Oggi si registrano 42 nuovi decessi: 23 uomini e 19 donne con un’età media di 82,4 anni. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
L’età media dei 2.420 casi odierni è di 47 anni circa (il 13% ha meno di 20 anni, il 24% tra 20 e 39 anni, il 36% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più). Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri.
Sono 22.249 i casi complessivi ad oggi a Firenze (551 in più rispetto a ieri), 6.736 a Prato (286 in più), 6.371 a Pistoia (221 in più), 4.237 a Massa (196 in più), 7.178 a Lucca (234 in più), 10.738 a Pisa (292 in più), 5.460 a Livorno (133 in più), 7.468 ad Arezzo (293 in più), 3.283 a Siena (123 in più), 2.475 a Grosseto (91 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 1.058 quindi i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 855 nella Nord Ovest, 507 nella Sud est.
Complessivamente, 49.116 persone sono in isolamento a casa, poichè presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (908 in più rispetto a ieri, più 1,9%). Sono 43.908 (1.187 in più rispetto a ieri, più 2,8%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perchè hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 15.876, Nord Ovest 16.784, Sud Est 11.248). Oggi si registrano 42 nuovi decessi: 23 uomini e 19 donne con un’età media di 82,4 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 11 a Firenze, 4 a Prato, 9 a Pistoia, 2 a Massa Carrara, 2 a Lucca, 8 a Pisa, 2 a Livorno, 2 a Siena, 2 a Grosseto. Sono 1.835 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 670 a Firenze, 103 a Prato, 141 a Pistoia, 227 a Massa Carrara, 194 a Lucca, 178 a Pisa, 118 a Livorno, 98 ad Arezzo, 52 a Siena, 37 a Grosseto, 17 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.
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Toscana e Campania zone rosse, arancioni Marche, Friuli, Emilia

ROMA (ITALPRESS) – Cambia la mappa dell’Italia del Covid e alcune regioni finiscono, sotto il peso dei numeri del contagio, per cambiare colore. Campania e Toscana finiscono in zona rossa, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche si colorano di arancione. I dati forniti dalle regioni preoccupano, e l’Istituto superiore della Sanità, a cui è affidato il monitoraggio, esprime da un lato cauto ottimismo su alcuni territori, dall’altro invece non nasconde preoccupazione per altre aree del Paese. Le misure avranno una durata di almeno 15 giorni e prevedono il divieto di spostamento sia con mezzi privati che pubblici all’interno del territorio, salvo che per comprovate esigenze: dunque per lavoro, studio e salute. La chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Mentre restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.
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