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Fedriga “Serve equilibrio tra diritto alla salute e al lavoro”

MILANO (ITALPRESS) – “Tutti vorremmo tenere le scuole in presenza, però è chiaro che la scuola crea grande mobilità nel trasporto pubblico locale. Non vogliamo dare il messaggio culturale che la scuola non conta nulla, però dall’altro lato esistono tutte quelle attività che garantiscono il lavoro. Se il ristorante chiude, i genitori che lavorano in quel ristorante non portano da mangiare al figlio, anche se va a scuola in presenza. Dobbiamo tenere i piedi per terra e sapere che nei ristoranti non c’è solo la gente che va a divertirsi ma anche chi ci lavora e porta così da mangiare a casa”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24 Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. “La mia priorità in un momento di emergenza è che la gente abbia i soldi per mangiare, in un momento di emergenza bisogna ragionare in emergenza”. “Servono misure – ha aggiunto poi – per sostenere ristoranti, palestre, attività, lo hanno chiesto anche le Regioni. Dopo di che è però qualcuno mi dica dove troviamo i soldi. Siamo al 160% di debito pubblico, se pensiamo che i nostri titoli di Stato quando arriviamo al 200% qualcuno li compri. Facendo solo misure di sostentamento ho dei dubbi”.
“Adesso la scelta difficile della politica, e non c’è dubbio che sia difficile, e tenere insieme il diritto alla salute dei cittadini con anche però il diritto al lavoro e che l’economia vada avanti. Le scelte sono difficili e non ho certezze assolute, in questo momento nessuno ha la verità in tasca. Abbiamo un problema: vogliamo sapere, e lo dico da presidente di Regione, qual è la reale ipotesi, al netto di eventuali problemi di sviluppo, dell’arrivo del vaccino. Sento il presidente del Consiglio che dice dicembre, il presidente del Cts che dice in primavera, e ovviamente solo per una piccola fascia di popolazione. Non è indifferente, perchè se io sapessi che tra un mese ho il vaccino farei il lockdown, il sacrificio, poi dopo si riparte. Ma se so che il vaccino arriva alla grande popolazione tra un anno e mezzo, non si può pensare a un anno e mezzo di lockdown”. aggiunge Fedriga.
Con un lungo lockdown, ha spiegato Fedriga, “non ci troveremmo il virus per le strade, ma le rivolte. Usiamo buonsenso in questo momento, vedo posizioni estremistiche da un lato e dall’altro, teniamo tutto aperto o chiudiamo tutto, invece adesso serve equilibrio e non farsi prendere dall’emotività. Gli ospedali rischiano una tensione enorme, è quello che dobbiamo evitare. Però in Italia non stiamo guardando a tutto, anche ad esempio agli strumenti che stanno usando gli altri Paesi. In Germania hanno investito 500 milioni di euro per comprare strumenti per l’igienizzazione dell’aria, per evitare l’effetto aerosol. Quando ci sono da fare delle chiusure facciamole e diamo le risorse nel limite del possibile, ma mettiamoci anche nell’ottica che con questo virus potremmo dover convivere mesi e mesi”. “Serve il senso di comunità – ha aggiunto poi -. Bisogna difendersi a vicenda e remare tutti nella stessa direzione”.
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Coronavirus, In Toscana 1.290 nuovi casi e 8 decessi

FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana oggi sono 1.290 i nuovi positivi al Coronavirus (1.059 identificati in corso di tracciamento e 231 da attività di screening) su un totale di 27.901 casi, registrati dall’inizio dell’epidemia. I nuovi casi sono il 4,8% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 1.290 casi odierni è di 46 anni circa (il 13% ha meno di 20 anni, il 29% tra 20 e 39 anni, il 32% tra 40 e 59 anni, il 17% tra 60 e 79 anni, il 9% ha 80 anni o più). I guariti crescono dell’1,4% e raggiungono quota 12.290 (44% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 973.655, 11.378 in più rispetto a ieri. Sono 7.442 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 17,3% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 14.374, +8,4% rispetto a ieri. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 656 (50 in più rispetto a ieri, più 8,3%), 82 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri). Oggi si registrano 8 nuovi decessi: 3 uomini e 5 donne con un’età media di 85,6 anni (3 a Firenze, 2 a Massa Carrara, 1 a Pisa, 2 a Livorno).
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Coronavirus, Zaia “In Veneto siamo al semaforo arancione”

MILANO (ITALPRESS) – “Se paragonassimo la situazione a un semaforo, oggi siamo al semaforo arancione. Abbiamo lasciato il verde. Dire che la situazione è sotto controllo è una grande parola, però è pur vero che in questo momento abbiamo 70 persone in terapia intensiva e 580 persone ricoverate. La punta massima di marzo è stata 356 persone in terapia intensiva e 2400 ricoverati. La crescita è più lenta e il 96-97% dei positivi non sviluppa sintomi. Questo non vuol dire che dobbiamo fare la ‘festa della liberazionè e dobbiamo essere sul pezzo, pronti al peggio”. Così a Sky TG24, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia. “Il motivo – ha aggiunto – dovremmo chiederlo agli scienziati, se riescono a spiegarselo senza litigare tra di loro, ma io so che clinicamente noi abbiamo più incremento di pazienti non critici negli ospedali ma le terapie intensive ancora tengono”.
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Per Cdp nuova sede a Firenze, Palermo “Vicini ai territori”

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È stata inaugurata, alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la nuova sede territoriale di Cassa Depositi e Prestiti. Con l’apertura dei nuovi uffici, Cdp pone al centro della propria attività la crescita sostenibile dei territori, attraverso il supporto alle imprese con particolare attenzione a quelle di media e piccola dimensione e allo sviluppo infrastrutturale delle regioni interessate, operando in stretta sinergia con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. La sede di Cdp a Firenze, in Piazza della Repubblica 6, sarà il nuovo punto di accesso all’offerta del Gruppo Cdp che consentirà di supportare circa 14.000 imprese e oltre 300 enti pubblici presenti in Toscana e di valorizzare le sinergie con i partner bancari e le istituzioni locali. Nella nuova sede lavoreranno a regime 12 risorse del Gruppo, provenienti da Cdp Imprese, Cdp Infrastrutture e Pubblica Amministrazione, Cdp Equity, Sace e Simest. L’inaugurazione della nuova sede di Firenze si inserisce nel più ampio piano di avvicinamento al territorio, che ha già visto l’apertura delle sedi di Genova, Napoli, Torino, e Verona, cui seguiranno, tra le altre, Ancona, Bari, Milano e Roma. Un’ulteriore novità riguarda gli spazi aziendali: all’interno della sede una mostra fotografica dedicata al Maestro Enzo Ragazzini accoglierà gli ospiti. “Cdp è storicamente vicina ai territori e attenta al loro sviluppo economico e infrastrutturale. Un rapporto che stiamo rafforzando e innovando grazie a un modello di cooperazione con le pubbliche amministrazioni e le imprese che risponde alle esigenze del territorio, in una fase caratterizzata da nuove sfide per l’Italia, come la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale e sociale”, ha sottolineato l’Ad di Cdp Fabrizio Palermo. “I molteplici interventi di social housing nel territorio fiorentino, i cinque protocolli di consulenza tecnico-amministrativa sull’edilizia scolastica firmati nell’ultimo anno con diversi enti locali toscani e altri importanti accordi conclusi di recente con le Istituzioni territoriali, ne sono una testimonianza. La centralità dei territori fa da sempre parte del Dna della Cassa, che durante la pandemia ha rafforzato questo impegno mettendo in campo un vasto programma di misure straordinarie a supporto delle imprese e delle pubbliche amministrazioni”, ha concluso.
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Zaia “Nuove restrizioni? Decideranno i parametri”

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Saranno “i parametri” a decidere nuove restrizioni. “Si tratta di decisioni dettate da scelte sanitarie e non politiche”. Lo dice il governatore veneto Luca Zaia al Corriere della Sera. “Siamo di fronte a un nemico terribile – aggiunge – che ha condizionato i sistemi sanitari e l’economia del mondo intero. Davanti a una roba del genere, unica cosa che possiamo fare è condividere buone pratiche e cercare di attutire il colpo. Perché il colpo ci sarà».
“Faremo quello che serve – spiega – Quanto all’insonnia, è feconda: mi spremo le meningi e cerco di farmi venire idee. Ho persino un block notes sul comodino. La verità è che i miei orari sono già tornati in modalità lockdown. Riprenderò le riunioni quotidiane all’Unità di crisi. Praticamente, abiterò là».
Zaia fa “appello a tutti: noi dobbiamo dire la verità. Dire le cose come stanno senza doverci preoccupare di essere cecchinati dalle polemiche. I cittadini hanno bisogno di vedere una squadra, non può passare l’idea che il Covid sia colpa di qualcuno. Tutti i sistemi sanitari da noi ritenuti esemplari sono andati in crisi: Francia, Germania, Stati Uniti, Giappone…».
Oggi, dice il governatore veneto, “abbiamo 65 pazienti in terapia intensiva, il semaforo è arancione. Il nostro picco lo abbiamo registrato il 29 marzo con 356 pazienti. A 150, sono pronto ad aprire 10 ospedali Covid in Veneto. Perché quando si supera la massa critica, bisogna dividere completamente i percorsi. Ma questi numeri, ai negazionisti, beati loro, dicono poco». “Il virus – spiega Zaia – sottopone il sistema sanitario a uno stress terribile. Noi oggi siamo passati da 494 a 1.000 posti nelle terapie intensive. Ma qualche centinaio di pazienti in terapia intensiva porta con sé migliaia di pazienti ricoverati in area non critica. Il Covid si cura, il vaccino arriverà. Ma quando il virus entra in maniera importante negli ospedali toglie la possibilità di curare gli altri pazienti».
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Coronavirus, 812 nuovi contagiati e 2 decessi in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Sono 812 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Toscana da ieri e comunicati con il bollettino giornaliero che fotografa l’andamento dell’epidemia nella regione. I nuovi casi segnano un +3,4 per cento: 407 interessano l’Asl Centro, 228 quella Nord Ovest e 177 la Sud est. I decessi sono due: uomo e donna, età media 86,5 anni, province di Firenze e Livorno. I dati sono quelli aggiornati a mezzogiorno, comunicati sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Con 7.359 persone sottoposte ad esami (esclusi i tamponi di controllo) e 11.351 tamponi effettuati (939.153 dall’emergenza scattata a febbraio) vuol dire che nelle ultime ventiquattro ore l’11 per cento dei test ha dato esito positivo, che è una percentuale un pò più bassa rispetto a quella di ieri. Le persone che in questo momento risultano affette da virus salgono dunque a 11.546, più 6,4 per cento. Di questi solo 547 sono però ricoverate in ospedale (36 in più) e tra di loro solo 72 lo sono in terapia intensiva (dieci in più nelle ultime ventiquattro ore). La stragrande maggioranza – 10.999 – si trova a casa o in alberghi sanitari, perchè priva di sintomi o comunque in condizioni tali da non richiedere particolari cure ospedaliere.
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Fedriga”Strategia green in Friuli Venezia Giulia crea valore e sviluppo”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Il Friuli Venezia Giulia risponde alla sfida europea Green Deal adottando una strategia di crescita integrata, che poggia sul recupero e la valorizzazione dell’ambiente quale elemento indispensabile e innovativo per elevare la competitività del sistema produttivo regionale”.
Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga intervenendo in videoconferenza al workshop ‘Il Green Deal a livello localè, sessione della 18esima edizione della Settimana europea delle regioni e delle città e incentrata sulla scelta dei territori rispetto agli interventi previsti nel Green deal, l’efficienza energetica e la biodiversità.
Illustrando le azioni avviate dalla Regione, il governatore ha sottolineato le opportunità legate al binomio digital-green, quale “chiave per lo sviluppo e fattore strategico per migliorare competitività e ripresa di quelle aree marginali e svantaggiate in cui il recupero e la valorizzazione ambientale devono crescere di pari passo con l’innovazione imprenditoriale”.
“Lo sviluppo di un sistema regionale non si misura solamente nella crescita della competitività – ha spiegato -, ma anche attraverso percorsi di potenziamento delle risorse locali in chiave sostenibile e inclusiva. Le politiche di coesione regionale 2021-2027 avranno, in quest’ottica, la duplice funzione di supportare le aree affette da condizioni di marginalità e di riqualificare le aree urbane attraverso il recupero di contesti degradati”.
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Veneto, Zaia “Ipotesi scuola a giorni alternati per i più grandi”

VENEZIA (ITALPRESS) – “In Veneto non parliamo di autobus per le scuole ma di corriere che per chi abita in provincia mal si sposano con gli attuali orari scolastici. Studieremo la scuola in presenza a giorni alternati per i ragazzi più grandi”. Lo dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia durante la presentazione del bollettino giornaliero sull’emergenza Covid. Il governatore ha poi rimproverato il Governo colpevole di aver “scaricato la responsabilità sulle regioni e i comuni riguardo un possibile lockdown, senza aver dato gli strumenti per affrontare questa scelta”. “Se si invoca la collaborazione bisogna accedere ai dati centrali sul Covid e alle forze territoriali in capo all’Esecutivo”, ha detto Zaia.
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