PADOVA (ITALPRESS) – Prima in Italia, l’Università di Padova sta per avviare una sperimentazione su vasta scala che, per la diagnosi sul Covid-19, utilizza il test salivare al posto del tampone orofaringeo. Interesserà inizialmente i circa ottomila dipendenti tra docenti e amministrativi e, nell’intento dei responsabili dell’Ateneo, partirà prima del ritorno delle lezioni in presenza. La novità è stata presentata oggi, nel corso del consueto punto stampa del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, affiancato dall’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, sulla situazione del Covid-19, alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università Rosario Rizzuto, della Prorettrice Danila Mapelli, del Direttore del Dipartimento Didattico Scientifico Assistenziale Integrato Mario Plebani, del Presidente della Scuola di Medicina di Padova Stefano Merigliano, e del Coordinatore delle 14 Microbiologie della rete pubblica veneta che analizza i tamponi Roberto Rigoli, primario della Microbiologia di Treviso. “La collaborazione tra la sanità regionale e il mondo universitario – ha detto Zaia – prosegue e produce risultati sempre più importanti. Presentiamo con orgoglio quest’ultimo, che ha una prospettiva storica, perchè per noi fa parte dell’evoluzione verso un sistema di test rapido di massa in autoscreening, abbinato alla spinta sulla ricerca dell’antigene. In prospettiva, il test salivare è fondamentale, perchè, una volta appropriatamente testato con la sperimentazione, potrà diventare una risposta veloce e sicura, con procedure più semplici e dall’esito garantito”. Il test salivare è diverso dal tampone tradizionale per la modalità di raccolta del materiale da analizzare (un tamponcino di cotone, masticato e inserito in un contenitore dotato di codice a barre abbinato alla persona, al posto dell’inserimento del tampone orofaringeo) ma, come il tampone tradizionale, consente la diagnosi di tipo molecolare. Inizialmente il test salivare interesserà i dipendenti dell’Ateneo e gli eventuali contatti di studenti positivi, ma l’auspicio espresso oggi è che possa estendersi in maniera molto ampia in tempi ragionevolmente brevi. Gli studi effettuati a Padova sul test salivare, ha assicurato Plebani, hanno portato a verificare che i risultati hanno una precisione assimilabile a quella dei tamponi orofaringei.
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Coronavirus, l’Università di Padova sperimenta il test salivare
Salvini aggredito in Toscana, una giovane gli strappa rosario e camicia
FIRENZE (ITALPRESS) – Fuori programma per il leader della Lega Matteo Salvini che stamane, nel corso di una iniziativa elettorale a Pontassieve, in Toscana, è stato avvicinato e strattonato da una ragazza di colore che gli ha strappato la camicia e il rosario che indossava. Le forze dell’ordine che hanno subito fermato e identificato la giovane “in evidente stato di alterazione psicofisica”. Si tratta di una trentenne congolese che lavora per un progetto del servizio civile del Comune di Pontassieve. La donna non ha precedenti penali e rischia una denuncia per violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale.
“Ognuno può avere idee politiche, calcistiche, religiose diverse, ma la violenza no: la camicia me la ricompro, ma strappare dal collo un rosario che mi ha regalato un parroco è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra, e quella persona si dovrebbe vergognare”, ha detto Salvini. “Condanniamo con nettezza l’aggressione avvenuta poco fa ai danni di Matteo Salvini – ha commentato subito il segretario del Pd toscano, Simona Bonafè -. La Toscana è e deve continuare ad essere terra che si contraddistingue per un dibattito politico corretto e noi vogliamo che tutti possano manifestare liberamente le proprie idee, che si tratti di chi la pensa come noi o diversamente”. “Esprimo profonda solidarietà al leader della Lega che oggi è stato aggredito a Pontassieve – ha detto Francesco Torselli, capolista di Fratelli d’Italia a Firenze per il Consiglio Regionale -. Scusaci Matteo se tutte le volte che vieni a Firenze succede questo, ti assicuro che tutti i fiorentini non sono così”. Il leader della Carroccio, pur condannando il gesto della donna, ha salutato i presenti senza nutrire alcun risentimento per l’accaduto: “Tutto bene tranquilli, nessun problema fisico. A questa rabbia rispondo col sorriso e col lavoro. Per la “signora” che mi ha aggredito e insultato non provo rabbia, solo pena e tristezza – ha aggiunto -. Avanti, senza paura e a testa alta”.
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Veneto, sale a 600 euro il bonus affitti per i mesi di lockdown
VENETO (ITALPRESS) – Aumentano le risorse del Fondo speciale regionale per il sostegno all’affitto nell’emergenza Covid: il bonus ‘Covid’ per la casa, destinato a chi nei mesi del “lockdown” ha perso almeno il 50 per cento delle proprie entrate, sale da 400 a 600 euro ed è stato esteso a una platea più ampia di beneficiari. E’ quanto deciso dalla Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore al sociale e all’edilizia residenziale, per far fronte al gran numero di domande pervenute per questa misura straordinaria di sostegno all’affitto adottata in via sperimentale nella fase più dura dell’emergenza sanitaria e sociale. “La Regione Veneto ha già impegnato 2,5 milioni di euro per assegnare un bonus di 400 euro a 6.021 famiglie che hanno dimostrato di aver subito una perdita di almeno il 50 per cento delle proprie entrate tra marzo e maggio e, nell’anno precedente non hanno avuto redditi superiori a 50 mila euro – spiega l’assessore – Ma le domande valide pervenute dal 15 giugno al 5 luglio sfiorano le 19 mila. Perciò la Regione ha disposto di incrementare questa forma di sostegno al pagamento dell’affitto, destinando al fondo FSA-covid ulteriori 4,5 milioni di euro, resi disponibili dal Fondo nazionale per l’accesso all’abitazione. Dato il successo di questa misura sperimentale e le procedure semplificate introdotte per la prima volta per presentare domanda e redigere le graduatorie, ritengo che questo sia il modo migliore per impegnare buona parte delle risorse aggiuntive che il ministero ci ha promesso”. Quanti hanno già richiesto il bonus Covid per l’affitto, e hanno dichiarato il dimezzamento delle loro entrate ordinarie a causa del lockdown e hanno presentato o presenteranno una dichiarazione Isee non superiore a 35.000, riceveranno 200 euro in più. Per loro l’assegno Fsa-covid aumenta da 400 a 600 euro. In più, i cittadini che hanno dichiarato una riduzione delle entrate dal 30 al 50% rispetto all’anno precedente e, hanno presentato o presenteranno una dichiarazione Isee non superiore a 35.000, riceveranno, senza dover ripresentare la domanda, un assegno di 300 euro. Nel contempo la Regione Veneto ha informato i Comuni che entro l’anno verranno ripartiti i contributi 2020 per favorire l’accesso alla casa in affitto. Il Ministero per le Infrastrutture ha assegnato al Veneto 10,6 milioni di euro aggiuntivi per il 2020. “Dato il contesto di crisi e difficoltà economica in cui versano molte famiglie, anche del ceto medio – promette l’assessore – puntiamo ad erogare questi fondi ai Comuni interessati entro l’anno”.
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Rossi “Il nuovo farmaco per curare il Covid verrà da Siena”
FIRENZE (ITALPRESS) – Verrà da Siena il nuovo farmaco che permetterà di curare il Covid. Ne è convinto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dopo la visita che ha effettuato questa mattina insieme al ministro della sanità Roberto Speranza alla sede di Toscana Life Sciences, il polo tecnologico e della ricerca senese, voluto e finanziato nel 2005 dalla Regione Toscana. Il presidente Rossi ha parlato della presenza del ministro come di un riconoscimento importantissimo per tutto il Sistema sanitario regionale e lo ha ringraziato per il doppio investimento (80 più 300 milioni di euro) che il Governo ha deciso di fare a Siena. Secondo il presidente ciò è potuto accadere perchè il sistema sanitario regionale è ottimo, con un altissimo livello di ricerca e perchè riesce a fare sistema grazie ad un’istituzione come Tls, una struttura che era destinata a chiudere e che oggi impiega 400 ricercatori ed è diventata un riferimento mondiale per la ricerca in campo farmacologico. Del resto tutto ciò avviene nella Toscana dove si produce il 17% dei farmaci realizzati in Italia e che esporta il 70% di questa produzione. E’ qui che si fabbrica il 90% dei vaccini mondiali antimeningite e dove hanno sede i centri di ricerca delle grandi aziende italiane come Menarini, Kedrion, Abioca e Molteni. Secondo il presidente Tls è l’unico centro in Italia che può vantare centinaia di brevetti farmaceutici e che può competere a livello mondiale con tutti i Paesi che stanno combattendo contro il Covid. Da parte sua il ministro Speranza si è detto orgoglioso e ha espresso grandissimo apprezzamento per il lavoro che viene svolto dai ricercatori di Tls e che fa parte del contributo che l’Italia sta dando alla sfida mondiale contro la pandemia. Ha aggiunto che i dati relativi agli anticorpi monoclonali sono interessanti. La strada aperta è però quella che può portare ad un risultato positivo, ed è quindi un orgoglio che questi ricercatori operino su questo territorio.
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Fvg, Fedriga “Ricerca e innovazione per il rilancio”
TRIESTE (ITALPRESS) – “Siamo qui per ribadire l’importanza delle ricerca e dell’innovazione. Trieste è la città con il più alto numero di ricercatori, e questa è una grande opportunità per questa città, per il nostro paese e per l’Europa. Non sono venuto per chiudere ESOF 2020, ma per aprire una nuova stagione all’insegna dell’innovazione e della ricerca”. Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, nel corso della cerimonia di chiusura di ESOF 2020 (EuroScience Open Forum) presso il Convention Center Porto Vecchio, a Trieste. “La scienza a Trieste non deve essere autocompiacimento, ma occasione per un rilancio del Friuli Venezia Giulia”, ha evidenziato Fedriga.
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Formazione, in Fvg attivati 18 corsi per operatore socio-sanitario
TRIESTE (ITALPRESS) – Saranno attivati a inizio ottobre 18 corsi di formazione iniziale (1.000 ore) per operatori socio sanitari (Oss). E’ prevista la partecipazione di 360 allievi che saranno suddivisi in classi la cui capienza massima sarà di 20 unità: è questa infatti, la soglia massima indicata dai protocolli di sicurezza vigenti, considerato anche il numero di accessi limitato nelle sedi di tirocinio. Ne dà notizia l’assessore regionale alla Formazione Alessia Rosolen, specificando che la Regione ha approvato e finanziato i progetti relativi all’avvio delle attività. I corsi verranno realizzati dagli Enti di formazione accreditati e così suddivisi a livello territoriale: quattro corsi a Trieste, uno a Gorizia e due corsi a Cervignano e Palmanova a cura dell’Enaip Fvg; due corsi a Tolmezzo organizzati dalla cooperativa sociale Cramars, quattro corsi a Udine, di cui due di Indar e due di IresFvg; due corsi a Pordenone gestiti dalla Fondazione Opera Sacra Famiglia e un corso a Codroipo, uno a Tarcento e uno a Cordenons seguiti da Indar. Contestualmente la Regione rende noto che si stanno per concludere i 18 corsi avviati per l’anno formativo 2019-2020.
Come noto, a causa della pandemia, tutti i percorsi in fase di realizzazione erano stati sospesi per oltre 2 mesi. L’attività formativa è ripresa a giugno, non appena è stato possibile accedere nuovamente alle sedi di tirocinio. Un primo corso si è già concluso a Trieste con 22 nuovi Oss qualificati, mentre la maggior parte delle attività formative, attualmente frequentate da circa 400 allievi, si concluderà tra ottobre e novembre. A breve sarà dunque disponibile un elevato numero di nuovi operatori immediatamente occupabili nei servizi e nelle strutture sociosanitarie. E’ in fase di predisposizione il calendario aggiornato con le date degli esami per procedere all’individuazione dei componenti la commissione esterna, tra i quali è imprescindibile la presenza di un rappresentante designato dall’assessorato alla Salute e Politiche sociali, così come previsto dall’accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001. In questi giorni inoltre, è stata avviata la campagna informativa e la predisposizione di materiale informativo, online e cartaceo, che verrà messo a disposizione anche presso i Centri per l’impiego e i Centri di orientamento regionale. Per agevolare la partecipazione e la frequenza ai corsi, le persone interessate potranno iscriversi per partecipare alla prova di selezione entro il 22 settembre direttamente presso l’ente formativo prescelto con la sede più vicina alla propria residenza. Per consentire l’avvio dei corsi entro il mese di ottobre, si ritiene che la prova di selezione potrà essere effettuata contemporaneamente per tutte le sedi lunedì 28 settembre.
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Toscana, sanità gratis e numero verde per far tornare studenti Usa
FIRENZE (ITALPRESS) – Regione Toscana al lavoro per favorire il ritorno degli studenti americani dopo l’emergenza Coronavirus. Il presidente Enrico Rossi ha incontrato la console Usa Ragini Gupta. La console ha detto di essere impegnata per consentire il ritorno a Firenze delle centinaia di studenti statunitensi che in Toscana soggiornano e studiano. Il presidente Rossi ha detto che la Regione è interessata a far sì che questo impegno abbia successo. Per questo garantirà agli studenti Usa l’assistenza sanitaria gratuita e ha promesso di istituire in tempi brevi un numero verde loro dedicato, un servizio di consulenza e assistenza che verrà fornito in inglese. La console ha affermato che la Toscana è la regione italiana più amata dagli statunitensi e che vogliono poter tornare presto in Italia. Un’affermazione che è piaciuta molto al presidente Rossi, il quale ha richiamato la presenza delle circa cinquanta università Usa e i fitti rapporti economici tra le tante multunazionali Usa presenti in Toscana e la Regione, anche attraverso il suo ufficio per l’attrazione degli investimenti. E si è augurato che possano riprendere dopo lo stop dovuto alla pandemia, anche perchè gli Usa rappresentano il secondo paese per volume di export toscano. La console si è complimentata con il presidente per la gestione della crisi determinata dal Coronavirus e ha riconfermato che le priorità del suo mandato sono rappresentate dallo sforzo per far tornare gli studenti americani in Toscana, dalla promozione degli investimenti bilaterali così da favorire la ripresa economica e dalle azioni per favorire la sicurezza dei circa 40.000 cittadini statunitensi che normalmente vivono in Toscana.
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Gibelli “Avvio stagione teatro Verdi a Trieste simbolo della ripartenza”
TRIESTE (ITALPRESS) – “Una stagione autunnale di indubbia levatura artistica che presenta i picchi di qualità ai quali il teatro lirico Giuseppe Verdi ci ha abituato e segna non solo il riavvio delle attività in presenza di pubblico, ma diviene simbolo di ripartenza per una regione, il Friuli Venezia Giulia, pronta a reagire malgrado le incertezze e i timori ancora legati all’emergenza epidemiologica non completamente arginata”. E’ quanto espresso, in una nota, dall’assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, in videomessaggio alla presentazione dell’attività artistica autunnale della Fondazione teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste che prevede sei concerti con la partecipazione di artisti d’eccezione seguiti da un’opera, la Traviata, nell’allestimento con cui la Fondazione ha debuttato con successo lo scorso autunno in Giappone e un balletto, Il lago dei cigni, interpretato da solisti di rilievo internazionale. “La Regione, che ha mantenuto il livello di finanziamento al teatro lirico regionale anche nei mesi di lockdown per garantirne la continuità, ha espresso soddisfazione per la programmazione proposta, definita di alto livello e saggiamente prudente perchè limitata in questa fase al solo periodo autunnale”. “Una scelta che tiene conto della situazione contingente e costituisce un prerequisito essenziale nella riapertura di tutte le attività culturali, ma soprattutto della lirica, settore che impiega il più alto numero di professionisti per l’allestimento e la messa in scena degli spettacoli, rispetto alle altre rappresentazioni”. Per la stagione autunnale, che partirà il 13 settembre e si concluderà il 2 gennaio 2021, la capienza della sala sarà ancora limitata a 550 spettatori. I sei concerti verranno proposti in turno unico e senza intervallo e tutti, tranne quello programmato in ottobre per il venerdì che precede la regata Velica Barcolana, si terranno nella giornata di domenica.
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