VENEZIA (ITALPRESS) – Due bandi rivolti al mondo della volontariato per mobilitare la rete della solidarietà di fronte ai nuovi bisogni sociali creati dalla pandemia. L’avviso pubblico della Regione Veneto è rivolto alle 2.500 organizzazioni di volontariato e alle oltre 1.500 associazioni di promozione sociale presenti nel territorio regionale invitandole a presentare iniziative e progetti che saranno sostenuti da contributi pubblici fino al 70-80 per cento della spesa sostenuta. “Anche il mondo del volontariato è stato investito dall’emergenza sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia. Molte iniziative e progetti si sono arrestati, ma la rete della solidarietà non si è mai fermata – osserva l’assessore regionale alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin – La Regione ha deciso pertanto di investire le risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali assegnate al Veneto per il terzo settore, pari a quasi 5 milioni di euro, per sostenere le associazioni e le organizzazioni che svolgono attività di interesse generale”. Il totale delle risorse messe a bando ammonta a 4.764.358 euro. Gli enti del terzo settore (organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte al registro regionale o nazionale) potranno concorrere ai contributi presentando, in alternativa: iniziative volte ad fronteggiare l’emergenza sanitaria attuate o da attuare nel periodo 24 febbraio – 31 dicembre 2020. Le domande, da presentarsi entro il 31 luglio, dovranno specificare l’iniziativa e il relativo piano finanziario (compreso tra 5 e 30 mila euro). La Regione li cofinanzierà fino ad un massimo di 21 mila euro per singola iniziativa, impegnando complessivamente 2.087.864 euro; progetti a rilevanza regionale, che si dovranno protrarre per tutto il 2021 e che potranno essere presentati singolarmente o in partenariato, con un piano finanziario di spesa fino a 50 mila euro. In questo caso il contributo, che conta su una dote complessiva di 2.676.494 euro, potrà arrivare fino all’80 percento della spesa sostenuta. Il termine di scadenza delle domande è fissato al 10 settembre 2020.
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Solidarietà, fondi per 4,7 mln nei bandi per il volontariato in Veneto
Coronavirus, in Toscana un applicativo per misurare gli spazi scolastici
FIRENZE (ITALPRESS) – Un applicativo per misurare gli spazi scolastici e assicurare il rispetto del distanziamento necessario per impedire il contsgio del Coronavirus. Lo sta mettendo a punto la Regione Toscana, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, “per agevolare i soggetti coinvolti, innanzitutto gli amministratori locali e i dirigenti scolastici, nell’approntare le misure necessarie per consentire il ritorno a scuola in sicurezza”, come sottolinea l’assessore a Istruzione e formazione, Cristina Grieco. “L’Anagrafe regionale toscana dell’edilizia scolastica, realizzata negli anni dalla Regione – spiega Grieco – raccoglie il patrimonio informativo relativo agli edifici scolastici del territorio toscano. Questo strumento di analisi si rivela prezioso in questa fase di emergenza in cui gli enti locali e i dirigenti scolastici necessitano in tempi rapidi di un contributo conoscitivo a supporto delle decisioni”. Nell’ambito delle attività del “Cantiere Scuola Toscana”, la Regione ha realizzato e messo a disposizione degli attori interessati l’applicativo che, attraverso la raccolta dettagliata delle caratteristiche funzionali e dimensionali degli spazi di ogni singola struttura scolastica, permette di rappresentare un’analisi su disponibilità e capienza delle strutture scolastiche in funzione del numero degli alunni e del distanziamento tra studenti necessari per rispondere all’emergenza sanitaria legata al coronavirus, in base ai criteri stabiliti dall’autorità sanitaria nazionale. “Voglio ringraziare i dirigenti scolastici, i loro collaboratori e tutti gli amministratori locali, che in queste settimane stanno facendo un lavoro enorme per individuare criticità e soluzioni, al fine di permettere la riapertura delle scuole a settembre in presenza e in sicurezza”. “L’applicativo edilizia – conclude Grieco – è un altro tassello del percorso, che volentieri mettiamo a disposizione sul nostro sito istituzionale”.
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Mose, Conte “No passerella, completare opera in autunno-inverno”
ROMA (ITALPRESS) – “Noi siamo qui per un test, non per una passerella, perchè il governo vuole toccare con mano e verificare l’andamento dei lavori. Noi siamo arrivati all’ultimo miglio e una politica responsabile decide che con un ulteriore sforzo finanziario l’opera si completa”. Il Mose “andrà completato nel 2021, ma se questo funzionamento risponderà alle nostre aspettative il prossimo autunno-inverno ci sarà quanto promesso, anche in anticipo”. E’ quanto assicura il premier, Giuseppe Conte, da Venezia in occasione della cerimonia innalzamento delle paratoie del Mose. Nel corso del test che prevede l’innalzamento delle 78 paratoie, presenti tra gli altri, il governatore del Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, la ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. “Abbiamo una poderosa opera che attende da anni il completamento. E’ nata per un obiettivo concreto, per quanto visionario, quello di salvaguardare Venezia dall’acqua alta. Questa opera va completata – prosegue il premier – dobbiamo fare in modo che il prossimo autunno-inverno ci sia uno strumento di salvaguardia. Siamo qui augurandoci che possa funzionare e che possa rispondere all’obiettivo per cui è stata progettata”.
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Commercio, le nuove regole in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Chiarire alcune norme sul commercio in Toscana come le concessioni su aree pubbliche, la disciplina dei mercatini degli hobbisti, la durata della somministrazione temporanea nell’ambito di sagre e fiere, l’adeguamento del sistema sanzionatorio. Questo l’obiettivo della proposta di legge licenziata con parere favorevole a maggioranza, con sì del Partito democratico e astensione di Lega e Movimento 5 Stelle, questa mattina in commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).
“Si modifica il codice del commercio – ha detto Anselmi – con un intervento che ha avuto un percorso di concertazione informale con le associazioni di categoria e che raccoglie alcune segnalazioni dei comuni sulla fase di prima applicazione del codice del commercio”. Il presidente si sofferma su una delle modifiche più sostanziali, come l’introduzione della disciplina dei mercatini degli hobbisti. “Era una fattispecie non contemplata, adesso si definisce ‘hobbistà come colui che commercia i prodotti della sua creatività e non è un commerciante tout court” e poi “si disciplinano le modalità di questi mercatini, le regole di ingaggio con i comuni, il tesserino di riconoscimento e la frequenza”. Si precisa, inoltre che le merci da loro prodotte devono essere di modico valore, dal prezzo unitario di massimo 100 euro per un valore totale della merce di massimo mille euro. Nella proposta si implementano poi gli interventi regionali sulla formazione e si dispongono adempimenti amministrativi e aggiornamenti disciplinari in merito a seguito delle nuove discipline nazionali. Riguardo alla somministrazione di alimenti e bevande si chiariscono i requisiti che attengono all’attività di somministrazione, distinguendo le varie tipologie di svolgimento delle attività e chiarendo la durata degli eventi. Per la formazione si favorisce quella volontaria con la concessione di buoni formativi da parte della Regione.
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Ambiente, report Arpa indica buona qualità dell’aria in Regione Fvg
TRIESTE (ITALPRESS) – In Friuli Venezia Giulia la qualità dell’aria è buona. Lo certifica la relazione annuale, redatta da Arpa in base ai criteri fissati a livello nazionale ed europeo dalla normativa di settore. Il report, che prende in esame i dati del 2019 e li incrocia con quelli del quadriennio precedente, consente di evidenziare i cambiamenti strutturali intercorsi dal 2015 a oggi e di analizzare, grazie alla riclassificazione del territorio regionale per aree omogenee, non solo la situazione complessiva bensì ogni tessera del mosaico sia sul fronte delle variazioni sistematiche che su quello delle tendenze di lungo periodo. Nello specifico, il documento sottolinea la sostanziale risoluzione dei problemi legati agli ossidi di azoto, che fino al 2014 rappresentavano ancora una criticità tale da poter sollecitare azioni disciplinari a livello comunitario, e un’ulteriore riduzione del benzene. La relazione dell’Arpa è stata presentata dall’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, all’Energia e allo Sviluppo Sostenibile, Fabio Scoccimarro, insieme al direttore generale di Arpa Fvg, Stellio Vatta. Da migliorare invece, secondo Arpa, le statistiche relative all’emissione di polveri sottili, in particolare nel Pordenonese e nella Bassa Friulana, e di benzoapirene, inquinante associato soprattutto alla cattiva combustione della legna. “I dati che ci troviamo a commentare – ha spiegato Scoccimarro – sono testimonianza dell’attenzione dell’amministrazione regionale sul fronte ambientale: un versante sul quale la Giunta intende investire con forza, non solo per rispettare ma addirittura per anticipare le scadenze fissate dal Green Deal europeo”. “L’obiettivo – ha rimarcato l’assessore – è di affermare il Friuli Venezia Giulia quale capofila a livello comunitario nell’uso efficiente di risorse, nello sviluppo di un’economia pulita e circolare e nella riduzione dell’inquinamento: traguardi fissati al 2050, ma che la nostra regione può ambire a tagliare entro il 2045”.
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Via libera alla modifica della legge sulla caccia in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale della Toscana dà il via libera alla modifica della legge sulla caccia. Tra le principali novità, c’è la possibilità per la Regione di avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di alcune funzioni, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza ed ottimizzare le risorse.
Si rivedono, poi alcune norme in materia di affidamento dei contratti da parte degli ambiti territoriali di caccia e si prevede l’istituzione di un fondo di rotazione regionale per il supporto agli Atc in difficoltà finanziarie a carattere eccezionale. Si istituisce un comitato scientifico composto da esperti con il compito di valutare la ‘consistenza faunisticà delle diverse specie sul territorio regionale ed assicurare una corretta gestione dell’equilibrio faunistico. La nuova disciplina interviene anche sulle funzioni degli Atc ai quali sarà chiesto di provvedere alla realizzazione di centri di sosta e alla stipula di convenzioni con centri di lavorazione delle carni; di determinare ed erogare, nel rispetto delle linee guida stabilite dalla Giunta regionale i contributi per gli indennizzi dei danni; di proporre alla Regione l’istituzione, la revoca e la regolamentazione di zone di rispetto venatorio.
Si stabilisce, poi, che nel caso ci siano particolari necessità ambientali, la Giunta regionale può procedere alla costituzione o alla modifica coattiva del perimetro delle oasi di protezione, delle zone di ripopolamento e cattura e di quelle di rispetto venatorio.
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In Veneto multe per chi viola l’isolamento fiduciario
VENEZIA (ITALPRESS) – Mille euro di multa per le persone, anche negative, che violano l’isolamento fiduciario. E’ quanto prevede una nuova ordinanza della regione Veneto, presentata dal presidente Luca Zaia nel corso di una conferenza stampa sull’emergenza coronavirus dalla sede della protezione civile di mestre. Una quota che si può addirittura moltiplicare (fino a mille euro per ogni dipendente) se la violazione riguarderà un datore di lavoro. Secondo la nuova ordinanza, le Ulss avranno l’obbligo di denunciare e di comunicare al sindaco, al prefetto e alla polizia, i soggetti obbligati all’isolamento fiduciario, per eventuali controlli e misure cautelari. In caso di rifiuto del ricovero da parte di persone risultate positive, l’azienda ospedaliera avrà l’obbligo di denuncia d’ufficio alle forze di polizia. “Chiedo che a livello nazionale si possa portare al penale la violazione dell’isolamento fiduciario anche del negativo – ha spiegato il governatore – Ne ho parlato anche con il ministro Speranza, mi aspetto che sul ricovero coatto si provveda a trovare la modalità con un decreto, in maniera che i sanitari decidano se provvedere all’isolamento fiduciario in casa, e se il caso è grave, di fare in modo di evitare di disperdere il virus sul territorio”.
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Infanzia, in Toscana contributi ai campi estivi con pernottamento
FIRENZE (ITALPRESS) – Duecentocinquanta mila euro sono stati stanziati dalla Regione Toscana nell’ambito di un avviso pubblico per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività nei campi estivi con pernottamento, per promuovere il benessere psico-fisico e sociale di bambine e bambini, e di ragazze e ragazzi, tra i 6 e i 18 anni, per l’anno 2020. E’ quanto è stato deliberato dalla Giunta, nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi. “L’emergenza sanitaria e sociale, causata dagli effetti della diffusione del Covid e dei provvedimenti di protezione e isolamento, adottati a livello nazionale, hanno inciso fortemente sulle condizioni di benessere dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, e in particolare di quelli con disabilità – spiega Saccardi – Abbiamo, quindi, ritenuto opportuno sostenere le attività dei campi estivi con pernottamento, realizzate da enti senza scopo di lucro, con l’obiettivo di promuovere il benessere psico-fisico dei nostri giovani e giovanissimi e, nello stesso tempo, anche la loro socializzazione, integrazione ed educazione a corretti stili di vita, non venendo meno a quelli che sono sempre stati i nostri indirizzi programmatici”. La delibera disciplina, dunque, gli elementi essenziali e i criteri necessari all’adozione di uno specifico avviso pubblico per la concessione di tali risorse, definendo le finalità e le tipologie degli interventi che potranno essere ammessi ai contributi, quanto i soggetti che potranno beneficiarne (associazioni, organizzazioni ed enti religiosi privati e senza scopo di lucro, con sede operativa all’interno del territorio toscano), le risorse finanziarie e le spese ammissibili per vitto, alloggio, trasporti, attività (ludiche, sportive, culturali, educative, civiche), rimborso spese dei volontari e compensi del personale impiegato nella realizzazione del soggiorno residenziale.
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