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Zaia “Morto il serbo che ha contagiato l’imprenditore vicentino”

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“Ci hanno informato che il paziente zero serbo che ha contagiato l’imprenditore vicentino è deceduto mercoledì”. Così il presidente dedlla Regione Veneto Luca Zaia durante il punto stampa sulla situazione dei contagi da Covid in regione. Il riferimento è al cluster provocato da un imprenditore vicentino che era tornato dalla Serbia. “Le quattro persone venete tornate insieme in automobile dalla Serbia – aggiunge -non indossavano la mascherina. Belgrado in Serbia è entrata in lockdown”, aggiunge.
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Puglia e Veneto presentano il Vino d’Italia “Terregiunte”

BARI (ITALPRESS) – “E’ una grande emozione vedere Luca Zaia in Puglia, perchè in questi mesi di lotta comune al Covid19 si sono create delle solidarietà molto forti, che vengono benedette oggi dal vino. L’Adriatico ci collega, abbiamo delle culture comuni, abbiamo adesso anche un vino comune, e per chi dà valore a queste cose, sa che questa non è solo un’operazione commerciale, un’operazione enologica, ma qualcosa di più”. Sono le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a Manduria nella Masseria Li Reni insieme al presidente della Regione Veneto Luca Zaia e al giornalista Bruno Vespa, per presentare il vino d’Italia “Terregiunte”, frutto dell’incontro di due terre, la Puglia e il Veneto, e della collaborazione tra le aziende Masi e Vespa.
“Ben venga questa iniziativa di mettere insieme amarone e primitivo- ha dichiarato il presidente Zaia – Condividere questa gioia con Michele Emiliano significa suggellare quell’alleanza tra due Regioni che si è cementata in mesi di lotta comune e senza quartiere al coronavirus. Due regioni che si trovano ora a voler ripartire insieme, più forti di prima e con l’ottimismo nel cuore”.
“E’ lo spirito di mettere insieme le uve di due grandi regioni – ha detto Bruno Vespa – un segno di unità nazionale nel segno del regionalismo intelligente”.
(ITALPRESS).

Ambiente, a fine anno la bonifica dell’ex C&C di Pernumia in Veneto

VENEZIA (ITALPRESS) – Arrivano altri 7 milioni per la bonifica dei rifiuti presenti nello stabilimento della ex C&C di Pernumia (PA). Sono stati recuperati dalla Regione Veneto nell’ambito della legge speciale per Venezia, e portano a 12 mln di euro complessivi la cifra stanziata per l’intervento ambientale. L’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato questa mattina ha effettuato un sopralluogo nello stabilimento, accompagnato dal sindaco di Pernumia, Luciano Simonetto, e dai dirigenti regionali che hanno seguito la vicenda. “Questi soldi – ha detto – permetteranno di restituire alla comunità un sito, finalmente nel rispetto dell’ambiente. Questa è una grande vittoria per l’ambiente, ma una grande sconfitta per il sistema dopo una vicenda giudiziaria che vede non pagare chi di fatto ha inquinato l’ambiente e prodotto danno alla comunità”. L’assessore Marcato ha ricapitolato la storia del sito e spiegato la precisa scelta della Regione del Veneto di recuperare e stanziare la cifra necessaria ad avviare i lavori di bonifica del sito collocato in territorio comunale a Pernumia, al confine con le municipalità di Due Carrare e Battaglia Terme, nel territorio della bassa padovana. Nell’area dell’ex-C&C, un impianto industriale che nel 2005 è stato sottoposto a sequestro giudiziario a seguito di un’indagine riguardante il traffico illecito di rifiuti tossici, sono ancora stoccate circa 43.000 tonnellate di rifiuti pericolosi da smaltire. Materiali che, dalle risultanze del piano di caratterizzazione, sono considerati pericolosi per la abbondante presenza di idrocarburi e di vari metalli pesanti (cromo, nichel, rame etc.), nonchè per il correlato rischio di incendio dovuto alla presenza di elevate quantità di metalli alcalini e alcalino terrosi che possono creare le condizioni di surriscaldamento della massa. A Veneto Acque Spa è stata assegnato l’importo per avviare le attività di indagine ambientale, caratterizzazione, messa in sicurezza dei capannoni dell’ex stabilimento industriale e smaltimento. “Considerando che l’iter burocratico si concluda per settembre, i lavori potrebbero partire già per fine anno”, ha concluso l’assessore Marcato.
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Pmi, riaperto il bando per l’internazionalizzazione in Regione Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Altri 2,2 mln di euro per riaprire il bando destinato a sostenere gli investimenti delle imprese toscane per i processi di internazionalizzazione ed aumentare la propria competitività sui mercati esteri. A questa somma vanno aggiunti altri 714 mila euro ancora presenti nel fondo dedicato al bando e derivanti da economie di gestione generate sull’intervento, per un totale a disposizione che sfiora i 3 mln di euro. Lo ha stabilito una delibera approvata dalla giunta regionale della Toscana. Nei prossimi giorni sarà comunicata anche la data di riapertura. “Un intervento – sottolinea l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo – che in tutti questi anni ha sempre attirato grande interesse da parte delle Pmi toscane, attente alla loro collocazione sui mercati internazionali e mai come adesso, in questa fase di lenta ripresa, interessate a far sentire la propria presenza. Questa nuova riapertura mantiene inalterate le caratteristiche dei precedenti bandi e ne introduce ulteriori, soprattutto sul fronte della semplificazione delle procedure nonchè dell’introduzione di nuove spese ammissibili connesse ad attività innovative realizzate con soluzioni virtuali”. Con il bando in apertura (che rientra nell’ambito del progetto Giovanisì) sono state introdotte ulteriori novità nell’intento di semplificare e snellire il procedimento amministrativo per la domanda, nonchè di rendere l’intervento più vicino alle esigenze delle imprese, come la dichiarazione asseverata al posto della dichiarazione giurata di fronte a notaio, la possibilità di proroga dei progetti di 3 mesi e l’introduzione di eventuali ulteriori spese ammissibili correlate ad attività innovative per lo sviluppo dell’internazionalizzazione o realizzate con soluzioni gestite in ambiente virtuale. L’intervento agevola investimenti innovativi rivolti a Paesi esterni all’Ue, consistenti nell’acquisizione di servizi all’internazionalizzazione della tipologia C di cui al Catalogo dei Servizi avanzati e qualificati per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle Pmi toscane.
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Geotermia, via libera alla modifica del piano energetico in Toscana

Prima la legge sulla geotermia, approvata dal Consiglio a gennaio 2019, adesso la modifica al Piano ambientale energetico (Paer) per l’individuazione delle aree non idonee all’installazione di impianti geotermici. La Toscana si appresta a chiudere il cerchio sull’utilizzo della risorsa geotermica in un’ottica di “sviluppo sociale e sostenibile”, con un “sostanziale equilibrio tra la vocazione ambientale, paesaggistica, culturale del territorio e l’utilizzo della risorsa”.
Oggi, mercoledì 1 luglio, la commissione Ambiente, guidata da Stefano Baccelli (Pd) ha approvato a maggioranza la proposta di deliberazione per l’adozione della modifica del Paer ai fini dell’individuazione delle aree non idonee. Hanno espresso voto di astensione Sì-Toscana a sinistra e Movimento 5 stelle.
L’atto è stato emendato su proposta del capogruppo Pd, Leonardo Marras: riprendendo le osservazioni già espresse nella Vas (Valutazione ambientale strategica), di fatto si stabilisce che le aree a destinazione produttiva non possono essere ricomprese a priori nelle aree non idonee all’installazione di impianti.
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Scienza, Open Forum Esof2020 dal 2 al 6 settembre a Trieste

TRIESTE (ITALPRESS) – Si terrà a Trieste, dal 2 al 6 settembre, il primo grande evento dedicato alla scienza dopo l’emergenza Coronavirus. Si tratta di Esof2020, EuroScience Open Forum, appuntamento che vede in programma 150 sessioni e 700 speaker. “Esof2020 diviene così un evento emblematico di confronto e di cooperazione e al tempo stesso si configura come un’occasione straordinaria nella quale la comunità scientifica internazionale affronterà pubblicamente il tema Covid-19 – afferma il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga – mettendo in discussione anche l’apporto che è stata in grado di fornire nei mesi di emergenza, dove le informazioni sulla diffusione e il contrasto al virus diffuse dalla scienza sono state talvolta contradditorie e confuse”. Tra gli appuntamenti principali, una tavola rotonda con Thomas Hartung, tossicologo dell’Università Johns Hopkins di Baltimora. Al centro del dibattito, l’impatto dell’infezione da Coronavirus sull’apparato cerebrale. Poi ancora sessioni dedicate al cambiamento climatico, alla matematica con la presenza di Alessio Figalli, vincitore della Medaglia Fields 2018, alle malattie neurodegenerative, alla fisica nucleare. Atteso per la chiusura anche il presidente del Cosiglio Giuseppe Conte. “Anche alla luce di questa esperienza – conclude Fedriga – Esof2020 rappresenta per il networking di istituzioni scientifiche e d’innovazione del Friuli Venezia Giulia non un mero evento celebrativo, ma un’opportunità preziosa per consolidare ulteriormente i risultati raggiunti nella ricerca teorica e sperimentale e rafforzare il proprio potenziale, sia conoscitivo che operativo, di fronte a emergenze come quelle che abbiamo vissuto e che molti Paesi stanno ancora affrontando”.
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Coronavirus, in Veneto scende numero focolai ma 22 ancora “accesi”

VENEZIA (ITALPRESS) – Sono 22 i focolai Covid ancora “accesi” nel Veneto. Un dato in discesa, considerato che dal 31 maggio al 7 giugno ce ne erano 75, la settimana successiva 56, per scendere prima a 35 poi a 22. “Dunque non sono affatto aumentati i focolai, per noi focolaio significa due persone infette nello stesso contesto”, ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso del punto stampa presso la sede della Protezione Civile di Marghera (Venezia). “Tredici dei ventidue focolai sono riconducibili a privati – ha continuato – gli altri nove nelle strutture per anziani. Due focolai importanti sono quello di Feltre con sei positivi e quello delle badanti moldave. Faremo un tampone gratuito a tutte le badanti: quando c’è una badante in arrivo questa dovrà segnalarsi e faremo il tampone. Vengono da fuori, da altri sistemi sanitari e hanno rapporto con persone a rischio come anziani o malati”, ha puntualizzato Zaia. Il governatore si è detto anche “preoccupato” per la diminuzione del numero delle persone che utilizzano la mascherina. “Nonostante si dica che il virus abbia diminuito la propria forza per l’utilizzo della mascherina, è diventato come la festa della
libertà non portarla – ha detto Zaia – Io non posso fare come Catone il Censore, ma stiamo mettendo a repentaglio un grande lavoro. Invito tutti a stare nei binari del sostenibile. A maggio abbiamo detto ai cittadini che avremmo trasferito la responsabilità dall’istituzione pubblica al singolo
privato – ha concluso – Siamo artefici del nostro futuro”.
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Coronavirus, in Toscana 5 nuovi casi e nessun decesso

FIRENZE (ITALPRESS) – In Toscana sono 10.243 i casi di positività al Coronavirus, 5 in più rispetto a ieri. I nuovi casi sono lo 0,05% in più rispetto al totale del giorno precedente. Stabili i guariti a quota 8.817 (l’86,1% dei casi totali). I test eseguiti hanno raggiunto quota 332.758, 2.893 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 323, +1,6% rispetto a ieri. Anche oggi non si registrano nuovi decessi.
Ecco i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 3.187 i casi complessivi ad oggi a Firenze, 532 a Prato, 747 a Pistoia, 1.051 a Massa (1 in più), 1.351 a Lucca, 928 a Pisa, 477 a Livorno (1 in più), 676 ad Arezzo (3 in più), 427 a Siena, 396 a Grosseto. Sono 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. 0 in più quindi i casi riscontrati oggi nell’Asl centro, 2 nella nord ovest, 3 nella sud est.
La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 275 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 399 x 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 539 casi x 100.000 abitanti, Lucca con 348, Firenze con 315, la più bassa Livorno con 142.
Complessivamente, 301 persone sono in isolamento a casa, poichè presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (più 3 rispetto a ieri, più 1%). Sono 2.175 (meno 100 rispetto a ieri, meno 4,4%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perchè hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl centro 664, nord ovest 1.432, sud sst 79).
Sono 2 in più (più 10%) le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid che oggi sono complessivamente 22, di cui 6 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).
Le persone complessivamente guarite rimangono 8.817 (stabili rispetto a ieri): 283 persone “clinicamente guarite” (meno 12 rispetto a ieri, meno 4,1%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.534 (più 12 rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.
Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 1.103 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 405 a Firenze, 51 a Prato, 81 a Pistoia, 164 a Massa Carrara, 141 a Lucca, 89 a Pisa, 61 a Livorno, 46 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 29,6 x 100.000 residenti contro il 58,5 x 100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (84,2 x 100.000), Firenze (40,0 x 100.000) e Lucca (36,4 x 100.000), il più basso a Grosseto (10,8 x 100.000).
(ITALPRESS).