VENEZIA (ITALPRESS) – Ripristinare la normale capienza dei mezzi pubblici con i passeggeri tutti provvisti di mascherina. Torna alla carica il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, con una proposta già avanzata nei giorni scorsi, con l’obiettivo di recuperare un pò di normalità per la mobilità dei cittadini nella fase 3 dell’emrgenza Covid. Uno schema di ordinanza, ha spiegato Zaia, sarà inviata al Comitato tecnico-scientifico nella giornata di oggi. “Si tratta di un provvedimento più impegnativo rispetto a quello per il trasporto privato – ha detto il governatore del Veneto – voglio far accomodare nei treni e nei pullman persone pari alla capienza del mezzo, purchè abbiano la mascherina”. Alcune restrizioni imposte dalle norme anti contagio, sostiene Zaia, sarebbero ormai superate. “Del resto – ha spiegato – in auto persone anche non conviventi possono tranquillamente fare un viaggio assieme purchè abbiano la mascherina. Non si capisce per quale motivo gli estranei possano circolare assieme in auto mentre in un autobus o in un treno no”.
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Tpl, Zaia “Proposta ordinanza per ripristinare capienza mezzi”
Sbloccati i cantieri dell’ospedale Cattinara a Trieste
TRIESTE (ITALPRESS) – Dopo un anno di stallo, si sblocca la situazione dell’Ospedale di Cattinara a Trieste. I cantieri per la riqualificazione del nosocomio, fermi dopo la risoluzione del contratto con la società che aveva vinto l’appalto, a gennaio 2021 dovrebbero infatti ripartire, dopo che la nuova gara è stata aggiudicata alla società Rizzani de Eccher Spa. “Si sigla la ripartenza dei lavori di un’opera fondamentale per la sanità regionale, la vicenda dimostra ancora una volta quanta necessità ci sia dell’avvio di un processo di semplificazione nel nostro Paese, che rischia di morire di burocrazia”, ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, a Trieste insieme al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Fedriga ha illustrato il percorso relativo al riavvio dei lavori per la riqualificazione dell’ospedale e la realizzazione della nuova sede del Burlo con il decreto per l’aggiudicazione dell’appalto alla Rizzani de Eccher spa. Il governatore ha rimarcato come, pur essendo stati tempi “eccezionali” per la burocrazia italiana, “è comunque passato un anno” dalla risoluzione del contratto con l’azienda che si era aggiudicata originariamente l’appalto. E proprio in tema di semplificazione Fedriga ha voluto citare a modello quanto fatto dalla Regione con i lavori seguenti alla Tempesta Vaia e il relativo sblocco in cinque mesi di opere per un valore complesso di 150 milioni di euro. Ripercorrendo l’iter degli eventi a seguito della risoluzione contrattuale con la Clea del maggio 2019 e dello scorrimento della graduatoria di gara, il soggetto subentrante (Rizzani de Eccher) ha visto superate alcune criticità avanzate in ordine a problematiche di carattere amministrativo e giuridico grazie a un parere dell’Autorità nazionale anticorruzione che, sollecitata da Asugi (Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina), ha fornito le direttive finalizzate al superamento dei quesiti posti. Tempi e costi dei lavori rimangono invariati. L’importo complessivo dell’opera ammonta a circa 109 milioni di euro. Il termine dei lavori è previsto entro il 2027.
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Cig in deroga, in Toscana oltre 41 mila domande per 107 mila lavoratori
FIRENZE (ITALPRESS) – Sono oltre 41 mila per circa 107 mila lavoratori le domande di cassa integrazione in deroga per arginare la crisi provocata dall’emergenza epidemiologica da covid-19 pervenute a ieri, giovedì 18 giugno, alla direzione Lavoro della regione Toscana da parte di aziende od imprese aventi unità produttive sul territorio toscano.
Dallo scorso 31 marzo la direzione Lavoro ha attivato una piattaforma per l’invio online di domande di cassa in deroga. Il portale ha fatto registrare forti picchi di richieste nelle prime due settimane di attività. Poi, chiaramente, il flusso è diminuito. Adesso, però, è possibile effettuare un primo bilancio delle domande ed evidenziare alcune caratteristiche sulla loro distribuzione per territorio e per i principali aggregati di settori produttivi.
“Il flusso delle domande pervenute presenta una maggiore concentrazione in corrispondenza di Firenze, dove infatti si registra il maggior numero di richieste e di lavoratori interessati, ma significative sono anche le percentuali di domande arrivate dalle provincia di Lucca e Pisa”, commenta l’assessore a Lavoro, formazione ed istruzione della regione Toscana, Cristina Grieco, che sulla tipologia di lavoratori interessati, precisa: “In maggioranza sono donne, sono lavoratrici. Questo conferma che la componente femminile, come è parso evidente fin dai primi giorni, è stata la più colpita in termini di posizioni lavorative sospese a causa della pandemia”.
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Coronavirus, attività sanitaria Friuli occidentale verso normalità
ROMA (ITALPRESS) – Si alleggerisce la pressione dell’emergenza Covid sulle strutture sanitarie della Regione Friuli Venezia Giulia. Un lento ritorno alla normalità che il vice presidente della Regione Riccardo Riccardi, titolare della delega alla Salute, ha voluto certificare con un incontro con i vertici dell’Asfo, l’azienda sanitaria Friuli Occidentale. Riccardi ha dato indicazioni di “ripartire con l’attività ordinaria dando
solidità e certezze all’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale,
strutturando i ruoli e le competenze dell’organizzazione”. In primo luogo, durante l’incontro è stato affrontato lo stato finanziario dell’azienda, analizzando anche le conseguenze in termini economici dell’impatto dell’emergenza Covid. Nell’occasione è stato anche fatto il punto sulle strutture presenti sul territorio, esaminando le progettualità in essere nell’ambito di una strategia complessiva finalizzata a valorizzare i presidii sviluppando le specializzazioni. Riccardi, infine, ha anche voluto visitare il dipartimento di
Prevenzione dell’Asfo per ringraziare il personale del lavoro
svolto, ricordando l’importanza di questo ufficio nella
definizione di quei protocolli che regolano il ritorno alla
normalità garantendo alle persone una condizione di sicurezza.(ITALPRESS).
Cultura, restaurati a Venezia i mosaici della Scuola navale militare
ROMA (ITALPRESS) – Tornano a splendere a Venezia i mosaici della scuola navale militare “Francesco Morosini”, eseguito dagli allievi dell’Istituto veneto per i Beni culturali. A inugurare l’intervento di restauro l’assessore all’Istruzione e formazione della Regione veneto, Elena Donazzan. “E’ un felice connubio tra formazione e arte – ha detto Donazzan – esempio di circolarità economica tra investimento nella formazione professionale e imprese del restauro che restituiscono alla fruizione pubblica il godimento di beni culturali”. All’inaugurazione erano presenti anche il comandante delle scuole della Marina militare italiana, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, il comandante del Morosini Marcello Ortiz Neri, la direttrice scientifica dell’Istituto Veneto per i Beni Culturali Federica Restiani, gli artifici del restauro e i rappresentanti del comitato per la promozione del patrimonio artistico della scuola navale e dei vertici della direzione Formazione e Lavoro della Regione. I tre pannelli musivi rappresentano la flotta navale e aerea in azione, le colonie italiane d’Africa e l’Impero Romano. “La scuola Morosini è un bene architettonico di rilevanza nazionale, che il comandante Ortiz Neri intende rendere fruibile anche al pubblico – ha affermato Donazzan – L’intervento di restauro rappresenta un connubio virtuoso tra amministrazione pubblica, che sostiene con risorse pubbliche le scuole professionali, e gli allievi e i docenti dell’istituto regionale per il restauro che hanno messo i loro cantieri-laboratorio a servizio del recupero di opere d’arte e monumenti del territorio. Un bell’esempio di vera formazione e di conservazione e valorizzazione dei beni culturali, che si traduce in risparmio per la collettività e restituzione al grande pubblico di manufatti di grande significato”.
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Rete oncologica, approvate le nuove linee di indirizzo in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Salvaguardare gli ospedali in caso di epidemia e garantire la continuità della cura ai pazienti con tumore, potenziando le risposte oncologiche sul territorio e valorizzando le competenze multidisciplinari e multiprofessionali esistenti. Sono questi i principali obiettivi delle nuove Linee di indirizzo per lo sviluppo di percorsi integrati di cura nella rete oncologica regionale, approvate nell’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore per il diritto alla salute della Toscana, Stefania Saccardi.
“Anche in considerazione delle esperienze che abbiamo maturato nella gestione della fase emergenziale Covid-19, con questa delibera intendiamo promuovere lo sviluppo e la disponibilità di competenze adeguate per la gestione delle persone malate di tumore anche al di fuori dell’ospedale – spiega Saccardi -. Le nuove linee di indirizzo puntano sulla logica più attuale della continuità della cura all’interno della rete oncologica, superando, di fatto, la logica tradizionale dell’integrazione. In questo periodo, abbiamo dovuto riorganizzare le attività oncologiche e mettere in atto alcune soluzioni organizzative – prosegue Saccardi – sperimentando nuovi modelli di presa in carico a distanza, sul territorio e a domicilio, del paziente con tumore. Quest e risposte, che hanno mostrato una discreta efficacia senza interrompere le terapie e l’assistenza in corso, vanno adesso strutturate e perfezionate per salvaguardare gli ospedali in caso di epidemia e per tutelare i pazienti, resi fragili e spesso immunocompromessi dalla malattia. I percorsi diagnostico terapeutici saranno ridefiniti proprio in questa ottica”. Il coordinamento complessivo delle progettualità aziendali, per il recepimento delle indicazioni approvate in delibera, è affidato a Ispro, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica. In particolare, Ispro avrà il compito di definire le specifiche indicazioni per la presentazione dei progetti da parte delle 3 Asl toscane, che dovranno necessariamente coinvolgere le Aziende ospedaliere, per sviluppare modelli interaziendali di Area vasta, con modalità organizzative comuni e l’adozione di strumenti di valutazione sistematicamente applicati e confrontabili.
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In Fvg al via riassetto servizi disabili, stanziati 39,5mln
ROMA (ITALPRESS) – Garantire finanziamenti uniformi alle varie realtà sociali del territorio e semplificare le procedure amministrative per gli enti locali. Muovi i primi passi nella Regione Friuli Venezia Giulia il riassetto dei servizi dedicati alle persone disabili. “Con l’assegnazione da parte della Regione di oltre 39,5 milioni di euro, oggi si concretizza il riassetto dei servizi rivolti alle persone con disabilità approvato nella scorsa Legge di bilancio, che nella maggior parte dei casi ha consentito, oltre al mantenimento del finanziamento storico, anche un aumento dei fondi messi a disposizione degli enti gestori”, ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, il quale ha evidenziato che “grazie alla certezza delle risorse, si favorisce una migliore programmazione degli interventi”. I 39.525.973,18 euro stanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia per l’anno 2020 sono stati ripartiti tra i 5 enti gestori dei servizi in maniera proporzionale alla popolazione di età compresa tra 14 e 65 anni residente al primo gennaio 2019 nei rispettivi territori di competenza. Nello specifico l’azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) per il territorio di parte dei Comuni della ex provincia di Udine, corrispondente a quello afferente all’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine e all’Azienda per l’assistenza sanitaria n. 3 ‘Alto Friuli-Collinare-Medio Friulì riceverà 13.650.118,33 euro; l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale (Asfo) per il territorio dei Comuni dell’ex provincia di Pordenone avrà 10.318.283,04 euro; il Comune di Trieste, che fungerà da referente nei confronti dell’amministrazione regionale per gli aspetti amministrativi e finanziari, per il territorio dei Comuni della ex provincia di Trieste, sarà dotato di 7.457.357,30 euro; il Consorzio isontino servizi integrati (Cisi) per il territorio dell’ex provincia di Gorizia riceverà 4.508.091,49 euro, infine, il Consorzio per l’assistenza medico psicopedagogica (Campp) per il territorio di parte dei Comuni dell’ex provincia di Udine avrà 3.592.123,02 euro. L’utilizzo dei contributi ricevuti per l’anno 2020 dovrà essere rendicontato entro il 30 maggio 2021, mediante la presentazione di una relazione illustrativa delle attività e degli interventi realizzati.
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Tpl Toscana, Rossi indagato “Accuse infamanti”
Il governatore toscano Enrico Rossi è indagato a Firenze per la gara regionale per il tpl.
“A volte – scrive il presidente della Regione su facebook – ricevere un avviso di garanzia è segno del fatto che si fanno cose importanti a favore dei cittadini e che si toccano interessi che non vogliono mettersi da parte e accettare gli esiti di gare regolari e trasparenti.
Mi era già accaduto per la realizzazione dei quattro nuovi e moderni ospedali di Massa, Lucca Pistoia e Prato, che hanno contribuito in modo detetrfmibante a gestire bene in Toscana la lotta contro il Coronavirus.
Ora è capitato nuovamente a causa di un esposto fatto dalla cordata di imprese che ha perso la gara regionale per il trasporto pubblico locale su gomma.
Questa associazione di imprese non solo ha strumentalmente usato la giustizia amministrativa perdendo regolarmente tutti i ricorsi, facendo così ritardare il contratto con l’impresa vincente e quindi la partenza del servizio ma, come ultimo colpo di coda per bloccare le regolari procedure, ha fatto anche un esposto alla procura mettendo sotto accusa oltre a me, l’intera commissione regionale e i dirigenti del settore mobilià”.
“Le accuse sono infamanti e ridicole – prosegue – Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori a cui consiglio di prepararsi a pagare per le loro diffamazioni.
Per quanto mi riguarda l’accusa è di avere rilasciato, il 13 novembre 2015, dichiarazioni sull’esito provvisorio della gara, prima della sua conclusione formale.
In realtà, coloro che hanno presentato l’esposto nascondono il fatto che la notizia già da un mese era di pubblico dominio e che la stampa e le agenzie nazionali l’avevano ampiamente riportata, poiché la seduta della commissione per l’apertura delle buste era stata pubblica, come prevede la legge, e quindi tutti erano a conoscenza del risultato.
La cosa più vergognosa e triste di questa vicenda è che con la strumentalizzazione della giustizia amministrativa e ora persino di quella penale si è sviluppato un contenzioso che ha ritardato di almeno 4 anni la partenza del nuovo servizio di trasporto pubblico locale, provocando un danno alle casse regionale di due milioni di euro per ogni mese, e impedendo ai cittadini di beneficiare da anni di un trasporto pubblico locale moderno e con autobus nuovi”.
“Questa purtroppo è l’Italia – aggiunge – La verità è che se non verranno modificate queste procedure, che impediscono alle pubbliche amministrazioni di arrivare in tempi brevi e nel rispetto della legalità al risultato, non potrà mai esserci ripresa e crescita della ricchezza e dell’occupazione.
Mi auguro che questi giorni di consultazioni da parte del governo abbiano fatto capire che è importante non solo stabilire cosa fare ma anche come farlo e entro quali tempi.
I diffamatori comunque non sono riusciti a intimidirci né a fermarci con i loro ricorsi amministrativi o penali.
Noi siamo sereni e andiamo avanti per la nostra strada con trasparenza e nel rispetto della legge.
L’ultima sentenza di questi giorni del Consiglio di Stato conferma che la gara è stata gestita correttamente e ci sollecita infatti a procedere alla conclusione dell’affidamento del servizio con la stipula del contratto con il vincitore, rigettando la richiesta di sospensione degli atti regionali fatta dai perdenti e rinviando la discussione di merito.
I cittadini Toscani avranno il nuovo servizio di trasporto pubblico locale.
Considero questo uno lasciti più importanti del mio impegno come presidente e ringrazio gli uomini e le donne della Regione che hanno lavorato con impegno, competenza e rigore per raggiungere questo obiettivo e che ora si sono visti recapitare come premio gli avvisi di garanzia”.
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