ROMA (ITALPRESS) – Cresce in Veneto il fondo di garanzia per le Pmi. Una delibera approvata dalla Giunta Zaia, nell’ambito del piano “OraVeneto”, ha aumentato la dotazione di 11 milioni di euro. “Vogliamo dare un risposta alla precisa richiesta dei nostri imprenditori, offrendo loro garanzie per l’investimento anche per quelle imprese che hanno rating più bassi – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico ed energia della Regione veneto, Roberto Marcato – E’ una misura essenziale per dare linfa vitale alle nostre imprese, soprattutto quelle che hanno minori mezzi e possibilità di accesso al credito, impegnate a mettere tutte le proprie energie e risorse la ripartenza”. L’assessore Mercato ha inoltre annunciato l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che dà il via libera all’atto integrativo dell’Accordo di programma tra Ministero dello sviluppo economico, Ministero dell’economia e delle finanzia e Regione Veneto, che ha permesso l’istituzione della “Sezione speciale Regione Veneto”. La nuova delibera prevede di modificare l’accordo, al fine di adeguare le modalità di intervento della “sezione speciale Veneto”, già dotata di 10 mln di euro dal novembre 2019, alla quale ora arrivano altri 11 mln per un totale di 21 mln. “Queste risorse regionali – ha aggiunto Mercato – consentiranno di attivare risorse statali del Mise per almeno ulteriori 75.000.000 a sostegno di un portafoglio finanziamenti pari ad almeno 500.000.000 di euro. Un portafoglio che potrà essere caratterizzato da un elevato livello di rischio complessivo, così da poter includere fra le imprese beneficiarie anche le Pmi più in difficoltà”. L’atto integrativo all’accordo di programma previsto nella delibera permetterà, infatti, di uniformare la disciplina regionale a quella prevista per il Fondo centrale di garanzia per le Pmi, rendendo la misura regionale complementare a quella statale ed evitando duplicazione di interventi.
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Cresce fondo garanzia Regione Veneto per pmi, stanziati altri 11 mln
Regione Toscana investe 2,5 mln per corsi post diploma Its
ROMA (ITALPRESS) – Per dare continuità all’offerta formativa degli Its, istituti tecnici superiori post diploma, la giunta regionale toscana ha approvato la delibera che stabilisce gli elementi essenziali e i criteri di selezione dell’avviso pubblico, ormai prossimo, relativo alla presentazione dei progetti in vista del gennaio 2021. L’investimento totale per i percorsi dell’anno formativo 2021-22, che adesso è in programmazione, è di circa 2 milioni e mezzo di euro. E’ stato confermato il cofinanziamento di risorse del fondo sociale europeo al 50 per cento del costo standard dei percorsi biennali. Al momento si ipotizza una copertura di circa diciotto percorsi.
“L’obiettivo è sostenere il trend positivo di occupazione in uscita dai percorsi di istruzione tecnica superiore”, afferma l’assessore a Formazione, istruzione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, che precisa: “Soprattutto in questo particolare momento, che ci vede protagonisti della ripresa economica del Paese e della Toscana, appare più che mai significativo stabilire un legame dinamico e continuativo tra l’attuale programmazione comunitaria 2014-20 e la successiva 2021-27”. Nel sistema Its la Toscana è considerata tra le regioni che hanno ottenuto maggiori risultati in Italia. Gli Its rappresentano un tipo di scuola ad alta specializzazione tecnologica, sorto una decina di anni fa, che può dirsi un ente di formazione di livello post secondario non universitario a cui possono accedere coloro i quali sono in possesso di un diploma di scuola superiore di secondo grado. “E’ a tutti gli effetti un livello di formazione terziaria il cui scopo è professionalizzante – conclude l’assessore Grieco – La formazione di questi istituti è specializzante in aree tecnologiche spesso legate alle peculiarità dei territori in cui i percorsi vengono realizzati”.
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Vespe samurai in campo per salvare agricoltura dalle cimici in Veneto
ROMA (ITALPRESS) – Primi lanci in Veneto di vespe samurai, l’insetto antagonista della cimice asiatica: la Regione, in collaborazione con il laboratorio di Entomologia dell’Università di Padova, giovedì 18 giugno dà avvio al piano triennale di graduale immissione di questa piccola vespa non autoctona in 106 siti distribuiti in tutta la regione, a presidio dei frutteti delle sette province venete. Il Trissolcus Japonicus, questo il nome scientifico del piccolo imenottero di origine asiatica che depone le sue uova in quelle della cimice asiatica di fatto impedendone la nascita, risulta sinora il miglior avversario della temuta Halyomorpha Halys che dal 2015 ad oggi si è diffusa in modo esponenziale nella Pianura padana intaccando e danneggiando le colture di pesche, mele, pere, albicocche, ciliegie, susine, kiwi, senza disdegnare mais, soia e colture orticole. Giovedì i tecnici dei servizi Fitosanitari della Regione Veneto, guidati da Giovanni Zanini, insieme ai ricercatori del dipartimento Dafnae dell’Università di Padova (dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente) coordinati dal professor Alberto Pozzebon, provvederanno ai primi tre lanci per un numero complessivo di oltre 300 esemplari. “Finalmente inizia anche in Veneto il programma di contrasto biologico alla cimice – dichiara l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto Giuseppe Pan – Il territorio regionale è stato suddiviso in 106 quadranti, ciascuno di 30 chilometri quadrati, all’interno dei quali sono stati individuate le aree idonee, siti naturali e corridoi ‘verdì limitrofi ai frutteti, dove le cimici asiatiche tendono a deporre le uova e dove sarà più efficace l’azione parassitoide della piccola vespa. In ogni quadrante i lanci saranno ripetuti tre volte durante la stagione estiva. Ogni volta i nostri tecnici libereranno un centinaio di esemplari femmina, pronte a deporre le uova, e una decina di maschi. In totale, da giugno ad agosto, verranno liberati circa 35 mila esemplari, un piccolo esercito a presidio dei 18 mila ettari di frutteti presenti nel territorio regionale”.
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Coronavirus, Fedriga “già da domani apertura confini Fvg-Slovenia”
TRIESTE (ITALPRESS) – “Da domani mattina riaprirà il confine tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia, anticipando così di 48 ore quanto era già stato stabilito a livello nazionale”. A darne notizia è il Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga al termine di un confronto con il primo ministro sloveno Janez Jansa.
“Ringrazio il Capo del governo sloveno – ha dichiarato con soddisfazione Fedriga – per aver anticipato i tempi della riapertura dei confini al Friuli Venezia Giulia. Questo importante risultato è il frutto del costante colloquio portato da sempre avanti tra la nostra regione e la Repubblica di Slovenia”.
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Fvg, da Friulia 18 milioni di investimenti sulle Pmi regionali
TRIESTE (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Friulia, che si è riunita a Trieste alla presenza dell’assessore alle
Finanze della Regione Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, ha
approvato il bilancio della finanziaria regionale al 31 dicembre
2020.
Si tratta di un bilancio di transizione che considera un periodo
ridotto di sei mesi (dal 1 luglio 2019 al 31 dicembre 2019), a
seguito della delibera dell’assemblea dello scorso dicembre che
ha modificato la data di chiusura dell’esercizio sociale dal 30
giugno al 31 dicembre di ciascun anno, allineandola a quella del
bilancio regionale.
L’assessore ha sottolineato come “pur essendo un bilancio
infra-annuale di raccordo, l’esercizio semestrale ha registrato
un risultato positivo per quasi 156mila euro, riconducibile per
73mila euro alla gestione del patrimonio riferibile alle azioni
ordinarie e per 83mila euro alle azioni correlate, con un impegno
incisivo verso le Pmi regionali secondo l’indirizzo impresso
dagli obiettivi economici della giunta Fedriga”.
Zilli ha poi evidenziato che “Friulia ha lo scopo di concorrere,
nel quadro di una politica di programmazione regionale, a
promuovere lo sviluppo economico della regione, agendo in qualità
di finanziaria di investimento e di capogruppo dell’operazione
holding. Proprio in merito al ruolo di holding di partecipazioni
svolto da Friulia, va evidenziato come il profilo del gruppo si
sia arricchito con una nuova partecipazione nella collegata
strategica Servizi e Finanza FVG Srl (con il 24,51%), acquisita
da Friulia per ampliare l’attività al settore del microcredito
secondo le linee del Piano industriale”.
L’esercizio appena concluso ha visto Friulia impiegare oltre 18
milioni di euro di investimenti in 12 operazioni che hanno
coinvolto diverse realtà del tessuto economico del Friuli Venezia
Giulia. In totale sono stati deliberati circa 29 milioni di euro
in 11 ulteriori operazioni, che saranno ancora più decisivi per
sostenere il rilancio dell’economia nell’attuale momento di crisi
legata al rallentamento delle attività per Covid-19.
Confermando la tradizione di risultati positivi, anche in questo
semestre Friulia consegue un utile netto di 156 mila euro e, al
31 dicembre 2019, vanta interventi per un valore complessivo di
173 milioni di euro (+7% rispetto a giugno 2019) in 94 aziende
partecipate (80% Pmi) rappresentative di 7.300 dipendenti e il
cui fatturato aggregato è pari a circa 2 miliardi di euro. Si
tratta di numeri rilevanti che corrispondono a circa il 7,0% del
fatturato e a circa il 6,5% dei dipendenti delle società di
capitali con sede in Friuli Venezia Giulia.
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Turismo, Veneto riparte da “Land of Venice”, piano da 2,3 milioni
ROMA (ITALPRESS) – Comunicare bellezza, sicurezza e risaltare tutto il territorio che si collega con Venezia. La Regione Veneto riparte dal turismo e dalla comunicazione del territorio affrontando le numerose difficoltà derivanti dalla situazione post emergenza sanitaria. Si chiama “Land of Venice” il piano strategico promosso dal governatore Luca Zaia e dall’assessore al turismo Federico Caner, un piano dove la comunicazione è il punto fondamentale per far crescere un vero e proprio brand. “Tutte le comunità turistiche produrranno una loro campagna comunicativa ma la nostra è molto accattivante perchè esprimiamo un brand, ‘Land of Venicè – ha spiegato Zaia durante il consueto punto stampa al Centro regionale della Protezione Civile a Marghera -. Se sei un cittadino del mondo, di Tokyo, Singapore, Rio de Janeiro o Adelaide, e vedi una collina piuttosto che l’Arena di Verona pensi a ‘Land of Venicè, è questo il punto di partenza”. Venezia ma non solo perchè come sottolineato dall’assessore Caner “vicino a Venezia c’è tutto un territorio da comunicare, i borghi più belli e innovativi. E’ un piano innovativo che coniuga la parte tradizionale che faremo sulla comunicazione ma soprattutto il piano social e degli influencer”.
Una campagna che si avvicina a quelle messe in atto dalle grandi aziende internazionali, sia per l’obiettivo, sia per i 2 milioni e 300 mila euro messi a disposizione per la mera comunicazione. “Il piano marketing è da 2,3 milioni di euro per canali tradizionali, canali digitali (350.000 mila euro per Facebook, Instagram e Youtube) e influencers marketing – ha spiegato Caner -. Alcuni influencer li abbiamo già contattati, qualcuno ci ha detto di sì e altri vogliono vedere il percorso. Il giochino è quello di dire ai turisti di venire a fare la stessa esperienza fatta dagli influencer”.
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Fedriga “Fvg determinante per la riapertura del confine con l’Austria”
TRIESTE (ITALPRESS) – “Ringrazio il presidente della Carinzia
Peter Kaiser per aver evidenziato come la battaglia portata
avanti dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso Euregio sia
stata determinante per la riapertura del confine austriaco con
l’Italia”. Sono le parole del governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga alla notizia della fine del blocco alla
frontiera con l’Italia a partire dal 16 giugno decisa oggi dal
governo di Vienna, confermata durante l’odierna videoconferenza
Euregio dal governatore carinziano Peter Kaiser. Il Veneto era
presente alla riunione trilaterale tenutasi in forma telematica
con il vicepresidente Gianpaolo Bottacin.
“Tornare alla normalità – ha detto Fedriga al termine dei lavori
– significa tornare alla possibilità di muoversi liberamente in
territori limitrofi sia per l’attività economica sia per la vita
quotidiana”. Il governatore del Friuli Venezia Giulia ha
evidenziato come le tre Regioni contermini non si limitino ora a
salutare la riapertura del confine, ma si accingano a rafforzare
la mutua collaborazione. “Puntiamo a favorire l’incontro tra
tutte le realtà produttive della nostra regione, del Veneto e
della Carinzia e questo sentire comune e questa intesa – ha
riferito Fedriga – si tradurranno in un evento Euregio in
programma in Friuli Venezia Giulia che avrà il compito di
elaborare un piano condiviso con lo scopo di affrontare e
superare la crisi economica conseguente alla pandemia”. Il forum
avrà tra i temi cardine il turismo, la digitalizzazione con
particolare riguardo alla cybersecurity e la filiera del legno.
Con il governatore Fedriga ha preso parte alla riunione anche
l’assessore alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio
Bini, insieme al direttore di PromoturismoFVG Guido Gomiero e al
direttore generale della Protezione civile regionale Amedeo
Aristei.
Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, confrontando gli ultimi
dati sul decorso della pandemia, unanimemente giudicati molto
confortanti per i tre territori, hanno concordato di attivare un
gruppo di lavoro con l’obiettivo di velocizzare lo scambio di
informazioni transfrontaliere nel caso in cui alla riapertura del
confine si dovessero conclamare casi di positività di carinziani
in Veneto o Friuli Venezia Giulia o di abitanti delle regioni
italiane in territorio austriaco.
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Mattarella inaugurerà a Vò Euganeo il nuovo anno scolastico
VENEZIA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugurerà il prossimo anno scolastico a Vò Euganeo, in Veneto, uno dei luoghi simbolo dell’epidemia di Covid-19 in Italia.
“Quella di Vò è una bella notizia, il presidente mi aveva informato”, ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel quotidiano punto stampa sui numeri del coronavirus.
“Sto portando avanti – ha continuato Zaia – il tema di un riconoscimento ufficiale e di peso: il presidente mi ha dato la totale disponibilità. E’ una bella decisione perchè andremo a Vò a inaugurare l’anno scolastico. Penso – ha aggiunto – che sia un bel riconoscimento per la storia sanitaria ed epidemiologica del Veneto ed è una forma di ringraziamento nei confronti dei sanitari e di tutti coloro che hanno lavorato. Vò è diventato un pò il paese simbolo”.
(ITALPRESS).









