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Fedriga “Dl Rilancio insostenibile per casse del Friuli Venezia Giulia”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Se il Governo vuole chiudere le Regioni, lo dica: si comporta con il decreto-legge ‘Rilanciò come se non ci fosse stata nessuna interlocuzione precedente. Il fondo di 1,5 miliardi per tutte le Regioni e per le Province autonome è insostenibile”. E’ la dura protesta del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga espressa nella seduta telematica odierna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “La posta prevista dal decreto-legge 34 lascia solo 1,5 miliardi per le Regioni e le Province autonome per ristorarle delle minori entrate, a fronte di una manovra statale in deficit da 55 miliardi che si aggiunge ai 25 miliardi del decreto ‘Cura Italià. La nostra Regione – ha ricordato Fedriga – non solo non beneficia dei proventi della tassa di soggiorno e dei fondi alle Province che qualcuno prima di noi ha abolito, ma si vede tolto anche il gettito Irap, non prevedendo le coperture e facendo pagare questa scelta di fatto al Friuli Venezia Giulia. In queste condizioni – ha tuonato il governatore – ci dicano se dobbiamo chiudere la sanità, i servizi sociali e il trasporto pubblico locale”.
“E’ incomprensibile – ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia – il fatto che il Governo ci chieda in questa fase di sommare alle perdite dovute al crollo del Pil un contributo alla finanza pubblica: equivale a pretendere di svenarci per buttare una goccia nel mare. Chiediamo rispetto”.
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Zaia “App Immuni è partita male, si è atteso troppo”

VENEZIA (ITALPRESS) – “L’app nazionale purtroppo è partita male dal punto di vista del consenso pubblico. Funziona se c’è consenso, altrimenti non funziona. A mio avviso si è atteso troppo e si è lasciata troppo andare la discussione con le preoccupazioni giuste sulla privacy e sulla gestione dei dati. Se non si recupera con un’informazione corretta, l’app avrà grosse difficoltà a decollare”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella conferenza stampa sui numeri del coronavirus, in merito all’app Immuni per contrastare la diffusione del virus. “Noi – ha aggiunto – stiamo lavorando con il nostro progetto di biosorveglianza, non stiamo lavorando sulla tracciabilità, cioè sui contatti”.
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Disabilità, 3,5 mln per le Zone distretto e Società salute in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Ben 3.438.930,00 euro saranno assegnati a breve alle Zone distretto e alle Società della Salute in seguito all’approvazione della programmazione delle attività di assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Sommati a quelli assegnati a marzo scorso sono in tutto 6.556.030,00 euro di contributi.
L’atto, che contiene quest’ultima assegnazione di risorse economiche, è stato deliberato nella recente seduta di Giunta su proposta dell’assessore per il diritto alla salute e al sociale, Stefania Saccardi, in attuazione della Legge 112 del 2016 (la cosiddetta “Dopo di Noi”), che prevede il finanziamento delle misure di assistenza, cura e protezione delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, a causa della mancanza di entrambi i genitori, oppure per l’impossibilità degli stessi di fornire loro l’adeguato sostegno, o anche in vista del venir meno dell’aiuto familiare, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori.
“Da anni investiamo in questo settore, perchè crediamo fermamente che tutti abbiano il diritto di migliorare la qualità della propria vita, di sviluppare le proprie potenzialità, di partecipare alla vita sociale e di avere, laddove possibile, una vita indipendente, in condizioni di pari opportunità – spiega l’assessore alla salute Stefania Saccardi -. La rete integrata dei servizi socio sanitari a livello territoriale favorisce questo tipo di progettualità, perchè forte e costruttiva è anche la collaborazione con le associazioni di volontariato, che rappresentano i diritti e i bisogni di persone, che a causa del loro stato di salute e del contesto familiare in cui vivono, più di altre, hanno bisogno di tutto il nostro fattivo supporto. La sfida del nostro sistema regionale è proprio questa”.
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Fedriga “All’Inps tutti i decreti per Cig in Friuli Venezia Giulia”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Abbiamo mantenuto l’impegno e chiuso il cerchio questa mattina attorno alle 13.30. Adesso la palla passa all’Inps per le ultime verifiche e la successiva liquidazione, ma la Regione ha ricevuto, lavorato e trasmesso tutte le pratiche per la cassa integrazione in deroga”.
A dare l’annuncio sono il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e l’assessore al lavoro Alessia Rosolen, che hanno sottolineato: “Abbiamo cercato di lavorare con impegno e serietà. Adesso, l’unica cosa che conta è che tutti ricevano quanto atteso. Il nostro unico obiettivo è stato garantire ai lavoratori l’indennità spettante. Teniamo a ringraziare tutti i dipendenti per l’impegno profuso in queste settimane”.
“Alle ore 13.30 di oggi, mercoledì 20 maggio – hanno proseguito Fedriga e Rosolen -, siamo a 8.443 decreti di cassa in deroga trasmessi all’Inps. I funzionari preposti alle istruttorie stanno esaminando le domande pervenute in data odierna e perfezionando le pratiche giunte in precedenza che necessitavano di rettifiche e integrazioni”. “Le istituzioni devono dare risposte e, in questo caso – hanno concluso – assicurare che le risorse arrivino a destinazione nel minor tempo possibile. Al netto di altre valutazioni, assessorato e direzione hanno sempre lavorato per erogare un servizio puntuale e accurato. La cosa che ci preme di più, anzi, l’unica cosa che ci interessa è che i soldi arrivino ai lavoratori”.
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A Treviso tre operati di tumore e guariti dal covid

VENEZIA (ITALPRESS) – “Sappiamo bene che l’emergenza coronavirus non è finita, che bisognerà combattere ancora, ma notizie come quella che arriva dall’Ospedale di Treviso fortificano la fiducia nel futuro e dimostrano che, in Veneto, la sanità e tutti i sanitari non si arrendono. Mai. Non lo hanno fatto nemmeno il prof Zanus e tutti i medici della IV Chirurgia del Cà Foncello con i quali mi complimento, come emblema di un intero sistema sanitario”.
Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando il doppio successo ottenuto all’Ospedale di Treviso, dove, in piena emergenza coronavirus, tre pazienti, colpiti da Covid-19 e malati di gravi forme tumorali che richiedevano un intervento urgente, sono stati operati con successo appena riaperte le sale operatorie (dal 4 maggio), hanno superato brillantemente l’intervento, e sono poi guariti anche dal virus.
“Un doppio successo contro il cancro e contro il coronavirus negli stessi pazienti – aggiunge Zaia – non è cosa da tutti, ed è riuscita in un ospedale veneto. Non è un caso, così come nulla sarà lasciato al caso fino a che Covid 19 non sarà completamente debellato”.
“Siamo e resteremo pronti a ogni evenienza – conclude il Governatore – spingiamo sulla ricerca e sulle sperimentazioni e non arretreremo di un centimetro sul fronte delle dotazioni strutturali e tecnologiche. Ad esempio, resteranno attive le migliaia di posti letto delle terapie intensive e subintensive. Spero sempre più vuoti, ma sempre pronti a lottare per una vita”.
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Regione Toscana e Università al lavoro su didattica e sanità

FIRENZE (ITALPRESS) – Studiare in Toscana all’università continuerà ad essere sicuro, nelle aule e nei laboratori di ricerca come a mensa o nelle residenze studentesche. La Regione, assieme agli atenei, ha infatti messo a punto una serie di raccomandazioni e linee guida per ridurre e prevenire i rischi di nuovi contagi e garantire lo svolgimento della didattica e l’attività di ricerca, oltre a sostenere il diritto allo studio. “Al centro dei provvedimenti concertati ci sono studenti e lavoratori – sottolinea la vice presidente della Toscana, Monica Barni – ed ancora una volta l’accordo raggiunto è il risultato del lavoro di squadra ormai consolidato che ha visto al fianco il sistema delle università toscane e la Regione in una fase così complessa”. C’è un aspetto sanitario. “Ventiduemila test sierologici per trovare chi avesse sviluppato anticorpi al coronavirus (e dunque anche eventuali asintomatici) saranno messi a disposizione per il personale, strutturato e non, degli atenei” racconta l’assessore alla salute, Stefania Saccardi. La Regione ha stanziato per questo 550 mila euro a disposizione di Estar, l’ente tecnico che si occupa di acquisti in sanità. L’opportunità riguarda dipendenti, assegnisti e dottorandi dell’Università degli di Firenze, Pisa e Siena, dell’Università per stranieri di Siena, della Scuola Normale superiore, della Scuola superiore Sant’Anna e la Scuola Imt Alti studi di Lucca. In questo modo la Regione prosegue quell’ampia campagna di screening già partita prima con gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e il personale della protezione civile, poi allargata ai lavoratori più esposti al contatto con le persone e alla fine estesa, nel caso di richiesta del medico di famiglia, a tutti i residenti. Sono state messe a punto per gli atenei comuni linee guida anti-contagio per la sicurezza di studenti, professori e lavoratori. “Abbiamo messo in pratica il modello di confronto già utilizzato per altri settori economici in vista della riapertura” sottolinea l’assessore alla presidenza, Vittorio Bugli.
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Coronavirus, in Friuli Venezia Giulia prevista contrazione del Pil del 7,1%

TRIESTE (ITALPRESS) – L’emergenza Covid19 fa segnare il passo in Friuli Venezia Giulia con una perdita nel primo trimestre di 8 mila posti di lavoro e una contrazione del Pil regionale su base annua del 7,1 per cento. Lo ha detto l’assessore regionale Alessia Rosolen nel corso dell’audizione compiuta in II Commissione consiliare illustrando alcuni temi di sua competenza riguardanti l’esame dei documenti della Sessione europea 2020.
In particolare l’esponente dell’esecutivo Fedriga si è soffermata su alcuni cambiamenti di direzione che si verranno a determinare, anche a livello regionale, rispetto a quanto programmato dalla legislazione comunitaria approvata ad inizio anno in materia di lavoro. L’assessore Rosolen ha posto in risalato come l’emergenza sanitaria legata al Covid 19 provocherà ripercussioni diverse e peggiori in questo comparto rispetto a quelle già viste nel 2008, che andranno contrastate con strumenti analitici diversi rispetto a quelli usati allora. “I dati in nostro possesso – ha detto Rosolen – ci indicano che in quest’anno dovremo misurarci a livello regionale con una contrazione del Pil su base annua pari al 7,1 per cento, soprattutto a seguito di una grave difficoltà nel settore dei servizi. Nel comparto dell’occupazione poi, i poco rassicuranti segnali provenienti già a fine 2019 si sono confermati nei primi mesi del 2020, anche a seguito dell’emergenza epidemiologica che ha prodotto in Friuli Venezia Giulia nel primo trimestre una riduzione di posti di lavoro pari a 8 mila unità. Non c’è dubbio che queste variazioni tendenziali diventeranno strutturali per l’anno in corso e che quindi richiederanno misure di intervento su più livelli. A tal proposito si sta operando anche ai tavoli nazionali ed europei per finanziare, con fondi strutturali, sia la parte riguardante la politica attiva di lavoro e quindi la formazione, sia sugli ammortizzatori sociali”.
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Bando da 5 mln per alberi e piste ciclabili in Toscana

ROMA (ITALPRESS) -La lotta ai cambiamenti climatici passa anche dalla quantità di “verde” che si trova in città ed ecco allora che la piantumazione di alberi diventa protagonista di un nuovo bando regionale rivolto ai Comuni. Nell’ambito della strategia regionale “Toscana Carbon Neutral” che punta a raggiungere l’obiettivo della neutralità di emissioni climalteranti entro il 2050, la Regione ha messo a disposizione 5 milioni di euro da destinare a un bando con il quale i Comuni potranno abbattere l’inquinamento grazie a progetti integrati. L’azione “regina” dovrà essere l’aumento di piante nelle aree urbane, ma ad accompagnarla ci potranno essere la realizzazione di piste ciclabili o di interventi che comunque contribuiscano a ridurre le emissioni in aria.
“La lotta ai cambiamenti climatici – ha detto l’assessore all’ambiente Federica Fratoni – rientra già tra le sfide prioritarie della Toscana che intende non solo fare la propria parte nel contesto internazionale, ma porsi obiettivi ambiziosi in termini di neutralità carbonica, tenendo conto sia della necessità di ridurre le emissioni climalteranti sia di implementare misure per aumentare la capacità di assorbimento dovuto a piante e suolo. Sappiamo che oltre il 70% dell’anidride carbonica che viene prodotta annualmente nel pianeta deriva dall’ambiente urbano. E uno dei modi più efficaci, come ha avuto più volte modo di ricordarci il professor Stefano Mancuso nell’ambito del tavolo regionale istituito per costruire la strategia “Toscana carbon neutral”, è l’aumento di verde, che agisce come un vero e proprio filtro per le emissioni tutelando la qualità dell’aria e contrastando i cambiamenti climatici. Gli alberi e le piante sono in grado di assorbire con maggiore efficacia e capacità tanto più si trovano vicini alla fonte emissiva. In questa direzione va il bando che abbiamo promosso, uno strumento efficace con il quale i Comuni possono arricchire il loro patrimonio verde e contribuire a migliorare molto la qualità dell’aria offrendo un contributo fondamentale per il bene dei cittadini e dell’ambiente.
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