VENEZIA (ITALPRESS) – Con 524.582 tamponi effettuati, 10.700 in più rispetto a ieri, 3.639 persone in isolamento, 231 in meno, 577 (-15), dei quali 44 in terapia intensiva (dei quali solo 18 positivi) è positivo l’andamento del coronavirus in Veneto. A preoccupare sono però gli eccessivi assembramenti della movida nei centri cittadini, che hanno spinto il presidente della Regione Luca Zaia, nel corso della quotidiana conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile di Marghera a lanciare un appello: “Ci sono arrivate, ma credo a tutti, decine di foto e video dei centri delle nostre città con movida a cielo aperto. Non ho nulla contro la movida, ma gli assembramenti da evitare e la mascherina sono però sacrifici necessari. Se qualcuno pensa che è finito tutto è sulla strada sbagliata. Aspetteremo queste persone sulle porte degli ospedali”. “In 10 giorni – ha aggiunto – io vedo i contagi: se aumentano richiuderemo bar, ristoranti, le spiagge, e torneremo a chiuderci in casa col silicone”.
(ITALPRESS).
Zaia “Troppa movida, richiudo tutto se aumentano i contagi”
In Toscana vietato mettere a disposizione giornali da consultare
ROMA (ITALPRESS) – Vietato mettere a disposizione giornali e riviste per la consultazione pubblica in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Questo quanto prevede un’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, con cui prosegue l’impegno del governo regionale per integrare e migliorare le regole di sicurezza adottate con i protocolli nazionali.
Il divieto introdotto con l’ordinanza – adottato ovviamente in via temporanea per il periodo dell’emergenza – individua una possibilità di contagio nella consultazione promiscua di giornali e riviste. La loro condivisione è dunque sospesa in pubblici servizi quali bar, pizzerie e ristoranti, stabilimenti balneari nonchè in studi professionali e spazi dove esercitano le loro attività parrucchieri, estetisti, tatuatori.
(ITALPRESS).
Zaia “In settimana ordinanza per centri estivi e parchi”
VENEZIA (ITALPRESS) – “I motori, anche se in molti casi al minimo, sono partiti”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella consueta conferenza stampa sui numeri del coronavirus, parlando della ripartenza delle attività. Per Zaia occorre “pensare di sbloccare anche la partita dei centri estivi. L’altro mondo – ha continuato – è quello dei parchi divertimento, lunapark e tutto quello che è affine. Siamo convinti che con linee guida riusciamo ad affrontare anche questa partita. In settimana firmerò un’ordinanza su questi temi”. Il governatore veneto si è soffermato anche sui buffet. “Sono vietati però faremo una circolare”, ha aggiunto parlando di “una formula in stile self-service”. “I nostri alberghi – ha spiegato – continueranno ad avere la formula buffet con servizio”.
(ITALPRESS).
Fedriga “Il 18 maggio noi riapriremo comunque”
TRIESTE (ITALPRESS) – Da lunedì una riapertura generalizzata con delle regole condivise a livello nazionale e alcune specifiche della regione. E’ la situazione illustrata dal presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso della conferenza stampa in merito alla riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative a partire dal 18 maggio. “I principali settori coinvolti sono la ristorazione, il commercio al dettaglio e la cura alla persona – ha spiegato Fedriga -, che dovrebbero essere riaperti a livello nazionale ma, nell’ipotesi in cui non fosse così, la regione aprirà comunque”. Inoltre, saranno riaperte in più rispetto al resto del paese anche le autoscuole e le agenzie di commercio e immobiliari. I due punti più delicati riguardano poi la distanza tra i tavoli delle attività ristorative, che è stata ridotta da due metri a un metro, e quella tra gli ombrelloni negli stabilimenti balneari, che da 5 metri è passato a 10 metri quadrati, mentre il rilevamento della temperatura corporea sarà facoltativo.
“Grazie a un lavoro intenso siamo riusciti ad avere delle linee guide condivise tra le regioni per la prima volta, dopo un serio confronto con le categorie economiche, per dare riposte di sicurezza sanitaria che siano attuabili”, ha dichiarato Fedriga.
“L’emergenza non è finita – ha avvertito -, anzi adesso comincia la fase più difficile in cui ricomincia la vita ordinaria dovendo rispettare le regole”.
(ITALPRESS).
Zaia “io premier? Ma no, mi occupo della mia regione”
“Non sono minimamente interessato a un progetto nazionale”, così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un’intervista a la Repubblica, in merito all’ipotesi che venga indicato come premier. “Io sono un amministratore, mi occupo della mia Regione – spiega -. Salvini non mi ha mai imposto nulla. L’ho sempre apprezzato”.
“Io vengo dalla campagna”, sottolinea Zaia, e se cade il governo si va alle “elezioni. E spero che ci facciano votare a luglio in Veneto, in caso contrario è una sospensione della democrazia”.
“In Italia – aggiunge – la premiership che sognano i cittadini, il problem solver tipo Merkel, la Costituzione non lo permette”.
“Non ho nulla a che spartire con questo governo, ma non m’interessa nemmeno fare polemiche. M’interessa curare le persone e far ripartire il Veneto: abbiamo perso 50 mila posti di lavoro, 35 mila solo nel turismo”. Alla domanda su come mai il Veneto ha avuto 1800 morti e la Lombardia 15 mila, risponde: “Non si possono fare paragoni. Non abbiamo città metropolitane. Vo’ ha 3000 abitanti”. “Hanno avuto una buona dose di sfortuna: è stata come una bomba”.
Il modello Veneto “è merito della mia squadra – dice Zaia -. Crisanti è arrivato dopo”. “Noi eravamo pronti da un mese, grazie alla dottoressa Russo, una catanese che dirige il Dipartimento di prevenzione. Quando c’è stato il primo caso a Vo’, io un’ora dopo a Padova avevo davanti a me la task force. Quella sera, contro la volontà del tavolo, ho deciso tre cose: Tamponare tutti. E così abbiamo scoperto in paese 66 asintomatici. Ho chiuso l’ospedale di Schiavonia, dov’è morto il primo malato in Italia, Adriano Trevisan. E poi ho disposto le tende riscaldate fuori degli ospedali per il triage. L’Oms disse che esageravo. Noi il virus siamo andati a cercarlo”.
Crisanti “non lo conoscevo – aggiunge Zaia -. Mi ha chiamato lui. È un grande scienziato. Gli dobbiamo lo studio su Vo’ e l’acquisto della macchina che consente 9000 tamponi”. Se ne fanno, spiega il Governatore, “undicimila al giorno, 500 mila totali, più della Corea: la media è di circa 30 contagiati”. I tamponi si fanno “negli ospedali, nelle Rsa, nei parcheggi c’è il drive in. I 10 mila medici veneti li ho fatti testare tutti. E sa quanti erano positivi? L’1,3 per cento. Ci dice che l’uso della mascherina è fondamentale, a tutti i livelli”.
In merito alla ripartenza da lunedì, commenta: “L’importante che nessuno sgarri. La prima cura siamo noi. In Veneto non voglio vedere fenomeni senza mascherine”. “Non possiamo abbassare la guardia ma nemmeno stare fermi. È come una battaglia nella foresta. Il nemico non ha una mitragliatrice, ma un proiettile. E se ha buona mira ci prende”.
(ITALPRESS).
Estate in Toscana, operatori si preparano per rilancio turismo
FIRENZE (ITALPRESS) – Parte oggi la prima grande “call” dedicata agli operatori turistici della Toscana. Un’iniziativa innovativa unica in Italia che la Regione, attraverso Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, ha ideato per sostenere il rilancio della destinazione Toscana sul mercato italiano nel periodo post Covid-19.
Gli operatori turistici toscani sono invitati, infatti, a programmare nuove offerte per la stagione estiva 2020 in vista della campagna di promozione della Regione dedicata ai mercati di prossimita’ che prendera’ il via a breve.
Sara’ visittuscany.com, sito ufficiale della Destinazione Toscana, a fare da collettore e vetrina di tutte le offerte che potranno essere inviate a partire da oggi.
La strategia promozionale della Toscana e’ indirizzata all’ampio pubblico dei viaggiatori italiani, con un focus speciale sulla generazione Z e sui millennials. E’ questo il target disposto a ricominciare per primo a viaggiare, pianificando i primi spostamenti da soli, in coppia, in famiglia o con pochi amici.
In un secondo step la campagna si estendera’ anche al target famiglie e 60enni. I trend attuali indicano la propensione alle lunghe permanenze ma anche il desiderio di brevi break in luoghi non affollati, con la possibilita’ di prenotare soggiorni, pacchetti o esperienze come degustazioni, escursioni, terme, benessere e molto altro, tutto con un semplice click.
Le offerte degli operatori turistici potranno beneficiare del “traffico” generato dalla campagna di branding che Regione Toscana – attraverso Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana – sta per presentare. La campagna, online e offline dedicata al pubblico nazionale, mira a promuovere l’offerta turistica regionale nel post emergenza Covid.
Gli operatori toscani da oggi hanno la possibilita’ di proporre le proprie offerte promozionali e commerciali per il 2020, sara’ sufficiente iscriversi gratuitamente a make.visittuscany.com seguendo le istruzioni. Per chi avesse bisogno di supporto lo staff di visittuscany.com e’ a disposizione al numero verde 800 926237 dal lunedi’ al venerdi’ dalle 9 alle 13 o scrivendo alla mail [email protected].
(ITALPRESS).
RFK dona un’ambulanza ad alto bio-contenimento alla Croce Rossa di Firenze
È stata inaugurata in piazza della Signoria, alla presenza del Sindaco di Firenze Dario Nardella, del Console Generale degli Stati Uniti d’America Benjamin Wohlauer, dell’Assessore Welfare e Sanità Andrea Vannucci, del Segretario Generale della RFK Italia Federico Moro, del Presidente della Croce Rossa di Firenze Lorenzo Andreoni, la nuova ambulanza donata da Robert F. Kennedy Human Rights Italia alla Croce Rossa Italiana di Firenze e destinata ai trasporti ad alto rischio di contagio.
Il mezzo è equipaggiato con barella ad alto bio-contenimento, ventilatore polmonare, pompa infusionale e monitor defibrillatore multiparametrico. Sulle fiancate del nuovo mezzo oltre all’emblema della CRI e il logo RFK anche le due bandiere dell’Italia e degli Stati Uniti, in segno di fratellanza e collaborazione tra i due popoli che hanno contribuito a finanziarne l’acquisto insieme a organizzazioni come Amcham Italy, Apax Foundation, Fondazione Snam, Tramuto Foundation e Friends of Florence. L’ambulanza è stata donata in memoria di Maeve Kennedy Townsend McKean e di suo figlio Gideon tristemente scomparsi ad aprile.
La RFK International House of Human Rights in via Ghibellina è nata con l’obiettivo di ospitare attivisti provenienti da tutto il mondo. Oggi, durante l’emergenza Covid-19, le 12 stanze della sua foresteria, sono state concesse gratuitamente alla Croce Rossa di Firenze per poterle destinare – in base alle richieste – agli operatori sanitari coinvolti nelle attività contro il Coronavirus. Vi soggiornano a turni coloro che per esigenze logistiche dovute alla riduzione del rischio per i familiari o per altre ragioni di prudenza abbiano bisogno di un luogo alternativo al proprio domicilio o più facile da raggiungere. RFK Italia si è resa già disponibili ad estendere il periodo in base alle esigenze dei medici e infermieri degli ospedali fiorentini. Dal 15 maggio, sempre presso la RFK International House in Via Ghibellina – con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e in collaborazione con Ikea che ha fornito giocattoli, pennarelli e libri ed altri grandi sponsor – la Croce Rossa di Firenze distribuirà una volta a settimana gli aiuti per famiglie con bambini. La RFK International House diventerà un ulteriore punto di distribuzione di pacchi alimentari e generi di prima necessità, oltre alla Sede della Croce Rossa di Firenze in Lungarno Soderini, e risponderà alle specifiche esigenze di nuclei familiari con minori, grazie a donazioni materiali (alimentari e non solo) dedicate in particolare ai più piccoli: baby food, pannolini, prodotti per l’igiene, giocattoli e materiali di cancelleria e molto altro.
Il Console Generale degli Stati Uniti d’America Benjamin Wohlauer si e’ detto “estremamente orgoglioso nel vedere le associazioni no profit italiane e americane collaborare insieme per affrontare l’emergenza COVID-19, che sta colpendo entrambi i nostri paesi. Robert F. Kennedy Human Rights Italia ha raccolto fondi in tutto il mondo, tra cui donazioni di americani che, mossi da un grande amore per l’Italia e per la Toscana, hanno deciso di offrire il loro sostegno. Gli Stati Uniti d’America e l’Italia sono uniti da un’amicizia secolare, che si basa su una storia, cultura e valori condivisi. Insieme supereremo questa pandemia” Kerry Kennedy, Presidente Internazionale di RFK Human Rights, in relazione alla donazione effettuata da RFK Italia di un’ambulanza anti-Covid ai cittadini e alle cittadine di Firenze: “Così come mia nipote Maeve e suo figlio Gideon sono stati portatori di gioia e speranza nella nostra famiglia, la loro eredità continuerà a vivere nelle azioni di uomini e donne che ci ricorderanno per sempre il loro coraggio e la loro forza instancabile”.
“Siamo orgogliosi e commossi che una realtà internazionale, rappresentata dalla signora Kerry Kennedy in prima persona, abbia scelto la nostra Associazione come partner, riconoscendo l’emblema della Croce Rossa noto in tutto il mondo come un simbolo degno di fiducia. Grazie al generosissimo appoggio della RFK, si aprono le porte a possibilità ancora più efficaci verso i bisogni della cittadinanza” ha detto il Presidente della Croce Rossa di Firenze Lorenzo Andreoni- “La nuova ambulanza ad alto bio-contenimento – in particolare – è fondamentale anche nella cosiddetta fase 2, dove è indispensabile evitare contagi accidentali durante i trasporti e i trasferimenti. L’uso della foresteria per il personale sanitario è invece un’opportunità per agevolare la quotidianità di chi ogni giorno spende le proprie energie a favore degli altri, mettendo a repentaglio se stesso”.
Incendio in un’azienda a Marghera, due feriti
È di due feriti gravi il bilancio dell’incendio scoppiato questa mattina attorno alle 10 nello stabilimento della 3V Sigma di Marghera, azienda specializzata in prodotti chimici. Secondo le prime ricostruzioni, il fuoco potrebbe essere divampato a causa dello scoppio di un serbatoio che era in manutenzione, investendo due operai, immediatamente trasportati in elisoccorso ai centri grandi ustionati degli ospedali di Padova e Verona. Secondo quanto ricostruito dalla Protezione Civile veneta, al rogo sono seguite una serie di esplosioni e dal luogo del rogo si è subito alzata una coltre di fumo nero ben visibile in tutta la provincia, che fortunatamente è stata spinta dal vento verso il mare e lontano dal centro abitato. Sul luogo si sono subito portate 8 squadre dei vigili del fuoco di Venezia, per un totale di 90 operatori, che hanno immediatamente circoscritto il fuoco.
L’incendio ha interessato un’area di 10mila metri quadrati. Nel frattempo, il Comune di Venezia ha invitato i cittadini a chiudere le finestre degli edifici per precauzione, in attesa che l’Arpav verificasse l’eventuale pericolosità delle sostanza disperse nell’aria. Per garantire la sicurezza degli operatori è stata chiusa la viabilità per un raggio di 1,5 chilometri e i lavoratori della zona sono stati evacuati dai rispettivi stabilimenti.
Su disposizione del sindaco Brugnaro, in via precauzionale, dalle 11 è stata sospesa anche la circolazione ferroviaria nella stazione di Venezia Mestre, mentre sono stati invitati i cittadini a rimanere a casa. Attorno alle 14 l’incendio è stato finalmente domato e il suono di una sirena contemporaneamente sancito il cessato allarme, consentendo alle persone di poter uscire di casa e alla polizia locale di riattivare la viabilità. Contemporaneamente però, sono scoppiate le polemiche legate alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Dal segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, che ha ricordato che “la sicurezza sui luoghi di lavoro è una questione nazionale”, al presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin, che ha parlato di “disastro annunciato”, in molti hanno invocato chiarezza sulle cause del rogo ed espresso vicinanza ai due lavoratori feriti.
(ITALPRESS).









