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Fedriga al Consiglio FVG “Tutti uniti in difesa dell’autonomia”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Dobbiamo essere uniti su queste battaglie perche’, senza la revisione dei patti finanziari con lo Stato, non saremo in grado di affrontare le criticita’ provocate dall’emergenza prima sanitaria ed ora anche economica da Covid-19”. Lo ha affermato a Trieste, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel suo intervento che ha inaugurato la seduta del Consiglio regionale, ufficialmente aperta dal presidente dell’Assemblea, Piero Mauro Zanin, che ha sottolineato la valenza del ritorno in presenza, con distanziamento garantito, nella sede originale 70 giorni dopo la sospensione dei lavori dovuta alla positivita’ al Coronavirus del consigliere Igor Gabrovec.
“Il Friuli Venezia Giulia – ha affermato Fedriga, spiegando di avere scelto di presentarsi in Aula senza prima inviare alcuna lettera al Governo in merito alla richiesta di revisione dei patti finanziari – puo’ e deve presentarsi da comunita’ unita, unica e solidale quando si tratta di difendere gli interessi della collettivita’ regionale”.
“Da Regione a statuto speciale – ha proseguito il Governatore – abbiamo l’onore e l’onore di garantire quei diritti che ci sono stati consegnati e che dobbiamo conservare, difendendo con grande determinazione prerogative essenziali per la vita sociale ed economica del territorio”.
“La mia richiesta – ha concluso Fedriga – e’ quella di mettersi tutti dalla stessa parte della barricata per salvaguardare la nostra autonomia, una parola che significa diritti che non possiamo negare ai cittadini del Friuli Venezia Giulia”.
Al termine della comunicazione del Governatore si e’ aperto il dibattito in Aula.
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La Toscana si prepara a far ripartire il turismo in sicurezza

FIRENZE (ITALPRESS) – La Toscana si prepara a far ripartire il turismo, un settore che genera il 13 per cento del Pil di tutta la regione. Quando alberghi e strutture ricettive potranno riaprire – e soprattutto quando, chi e da dove si potra’ spostare – lo decidera’ il Governo. Visto che pero’ con il virus, non ancora debellato, si dovra’ convivere, la giunta sta pero’ gia’ lavorando con associazioni di categoria e parti sociali ad una serie di linee guida per prevenire i contagi. Un primo incontro di riflessione su una bozza c’e’ stato giusto stamani. “Se da Roma arrivera’ il via libera a riaprire ma senza un protocollo di sicurezza condiviso, potremo da subito applicare il nostro – spiega l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, impegnato in questi giorni in riunioni continue – Altrimenti, se ci sara’ un protocollo nazionale, li metteremo insieme. In ogni caso saremo in grado di ripartire in tempi piu’ veloci”.
E’ un po’ quello che e’ gia’ stato fatto per le attivita’ produttive o i trasporti, con un confronto regionale partito prima del via libera nazionale che ha consentito di farsi trovare immediatamente pronti. Ma la Toscana non sta solo lavorando a linee guida sulla sicurezza. “Il turismo da rimettere in moto in una stagione che partira’ sicuramente tardi e rischia di essere troppo corta va promosso. Vanno studiati nuovi pacchetti per attrarre clienti: a partire dal mercato interno. La fetta piu’ grossa dei turisti toscani e’ da sempre quella che arriva dall’estero, ma quest’anno si dovra’ fare invece conto soprattutto sul mercato domestico” spiega l’assessore al turismo della Toscana, Stefano Ciuoffo.
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Fedriga “Facciamo presto rivivere i mercati in Friuli Venezia Giulia”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Questa crisi colpisce tutti”. Lo scrive su facebook il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che aggiunge: “Oggi ho incontrato una delegazione dei venditori ambulanti, categoria pesantemente colpita. Facciamo presto rivivere i mercati, cuore pulsante delle nostre citta’”.
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Zaia “Aprire il 18 maggio, 1° giugno sarebbe ecatombe”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Alle 18 avremo la videoconferenza con il Governo. L’oggetto dell’incontro sara’ l’apertura il 18 maggio. Non e’ una riunione per far prove muscolari, perche’ se avessimo voluto ieri avremmo fatto un’ordinanza. Pensiamo che il percorso iniziato assieme al governo si debba concludere assieme al governo”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso della consueta conferenza stampa sui numeri del coronavirus. “Penso che il Governo – ha continuato – abbia capito che questo ultimo miglio prima dell’apertura totale lo si potra’ fare in maniera piu’ agevole con l’ausilio delle Regioni. Diventa un’attivita’ fortemente chirurgica e particolare. Andiamo verso l’abito sartoriale. Se volessimo vederla fino in fondo, e’ anche una condivisione della responsabilita’. Noi diciamo: ‘ci siamo’. Penso che ormai stiamo ragionando tutti sul 18. Il primo giugno sarebbe un’ecatombe”.
“I presidenti, da destra a sinistra, sono tutti allineati. Non e’ una questione di casacca politica”, ha spiegato Zaia, aggiungendo le sue proposte tra cui “dar modo agli operatori turistici di iniziare ad accendere i motori al minimo, rispettando parametri e linee guida”. “Sono fiducioso – ha aggiunto – i cittadini hanno gia’ manifestato la loro difficolta’. L’ultima istanza che portiamo e’ l’aiuto alle famiglie, per i bambini”.
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Governo e Regioni ancora a confronto sulle riaperture

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“Ho ricevuto da tanti presidenti di Regione la richiesta di avere certezza che dal 18 maggio possano riaprire gli esercizi e le attività commerciali oggi chiuse, ovviamente sulla base dell’andamento epidemiologico e il rispetto di protocolli di sicurezza condivisi. Condividendo lo spirito della richiesta e la necessità di avere chiarezza, anche per poter dare per tempo le dovute informazioni, ho condiviso con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che già domani sarà convocato un confronto fra Governo e Conferenza delle Regioni”. Lo afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
Nel dettaglio i presidenti delle Regioni Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto e il presidente della Provincia autonoma di Trento avevano scritto a Bonaccini sollecitandolo “a convocare urgentemente per domani un incontro con il Governo al fine di avere assoluta certezza che le linee guida INAIL per le riaperture siano disponibili entro mercoledì della prossima settimana e che dal 18 maggio ogni territorio, nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia, possa consentire la ripartenza delle attività economiche”. Una prospettiva che, qualora fosse disattesa, porterà le scriventi Regioni ad agire autonomamente”, sottolineano i presidenti.
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Terapia plasma, in Veneto lettere a oltre 3mila guariti dal Covid-19

VENEZIA (ITALPRESS) – “Partiranno lunedi’ le lettere del Sistema sanitario regionale veneto a oltre 3mila persone guarite dal Coronavirus, affinche’ si rechino a donare il loro sangue per la creazione, nel piu’ breve tempo possibile, della banca del plasma voluta dal presidente Luca Zaia, dopo che la sperimentazione della terapia con plasma iper-immune su un panel di ricoverati condotta dalla dottoressa Giustina De Silvestro, direttore dell’Unita’ operativa immunotrasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Padova, ha evidenziato un netto miglioramento delle condizioni cliniche dei pazienti”. Lo rende noto l’Amministrazione regionale veneta.
“La Regione richiede cortesemente la collaborazione della popolazione per compiere un ulteriore passo sul cammino della sfida alla pandemia da virus Sars-Cov-2 che e’ responsabile della malattia Covid-19”, e’ l’incipit della lettera.
“Negli ospedali della nostra regione e in particolare nell’AOdP, che ha assunto ruolo di centro coordinatore, e’ in atto la sperimentazione della trasfusione ai pazienti con forma grave di COVID 19 del plasma raccolto dai pazienti guariti dalla stessa malattia che hanno prodotto nel loro organismo degli anticorpi in grado di neutralizzare il virus. I confortanti risultati ottenuti nel decorso clinico dei pazienti cosi’ trattati – prosegue la lettera – ci ha dato la forza per sostenere e avviare la ricerca delle persone che hanno superato la malattia e potrebbero divenire sorgente benefica donando un po’ del loro plasma”.
“Non soltanto: ma abbiamo l’ambizione di poter provvedere alle possibili ricomparse future di questa insidiosa malattia conservando quote congelate del prezioso emocomponente, da utilizzare al momento opportuno”, si legge ancora nella missiva.
“Lei potrebbe essere la persona che stiamo cercando: la preghiamo percio’ di poter aderite alla nostra iniziativa e di comunicarci la sua disponibilita’ ad essere contattato dal Centro Trasfusionale della sua provincia di residenza per avere maggiori e piu’ precise informazioni in merito e magari poter concordare un appuntamento per una visita preliminare”, conclude la lettera che sara’ inviata ai guariti da Covid-19.
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Boccia “Inevitabile impugnativa legge della Provincia di Bolzano”

ROMA (ITALPRESS) – “Prendo atto che la Provincia Autonoma di Bolzano ha inserito nella sua legge, che si adeguera’ alle linee guida nazionali ed e’ un segnale di grande responsabilita’. Tuttavia, poiche’ ha deciso di aprire ugualmente alcune attivita’ commerciali pur in assenza delle linee guida sul lavoro che sono in corso di elaborazione in questi giorni dal comitato tecnico scientifico su proposta dell’Inail e alle quali tutti i presidenti di Regione, anche nella conferenza Stato Regioni di ieri, hanno dichiarato di attenersi, il governo non puo’ fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro”. Cosi’ il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. “I proprietari degli esercizi commerciali, i lavoratori e tutti i clienti hanno il diritto di vedere garantita la loro incolumita’ sulla base di prescrizioni scientificamente validate a livello nazionale dal ministero della Salute. Pochi giorni di attesa non possono giustificare un rischio sulla salute pubblica, tutti vogliamo ripartire, ma in sicurezza; le riaperture senza le indicazioni Cts-Inail risultano improvvide”, aggiunge.
“E’ evidente – sottolinea Boccia – che il governo approva l’idea del riavvio graduale delle attivita’ economiche, ma ritiene che l’autonomia, sempre rigorosamente rispettata, debba esercitarsi sempre nell’ambito del rispetto dei valori universali garantiti dalla Costituzione, primo fra tutti quello alla salute. Resta confermato l’orientamento a procedere dal 18 maggio ad aperture differenziate per Regioni sulla base delle valutazioni che perverranno dal ministero della Salute”, conclude il ministro.
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Alto Adige riapre tutto, scontro con il Governo

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Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano ha approvato nella notte con 28 sì, 6 astensioni e un voto contrario la legge che determina le misure per il contenimento del contagio del Coronavirus e “la ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittadine e dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali”. Il disegno di legge era stato approvato la scorsa settimana dalla Giunta provinciale. Dopo che la prima fase dell’emergenza è stata affrontata in modo unitario in tutto il territorio nazionale, “la Provincia vuole affrontare questa fase 2 all’insegna dell’applicazione della nostra autonomia”, ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher. “Dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure, abbiamo deciso di intraprendere il nostro percorso legislativo autonomo”, ha aggiunto Kompatscher. Nel pomeriggio c’è stata la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione: ora la legge è in vigore. Prevede la libertà di movimento sul territorio regionale senza autocertificazioni. A decorrere da subito è prevista la ripresa delle attività economiche, con la riapertura delle attività commerciali, produttive industriali e artigianali. A decorrere dall’11 maggio, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riaprire le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti e anche i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Dalla stessa data saranno riprenderanno piena attività anche i musei e le istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili.
Dal 18 maggio, seguendo dettagliati protocolli di sicurezza, possono essere di nuovo offerti i servizi per l’infanzia. Il 25 maggio è invece la data fissata per la riapertura delle strutture ricettive presenti sul territorio provinciale. Le misure della legge riguardano ambiti in cui la Provincia ha la competenza in virtù dello Statuto di Autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali.

La reazione del Governo, Boccia preannuncia l’impugnativa
“Prendo atto che la Provincia Autonoma di Bolzano ha inserito nella sua legge che si adeguerà alle linee guida nazionali ed è un segnale di grande responsabilità. Tuttavia, poiché ha deciso di aprire ugualmente alcune attività commerciali pur in assenza delle linee guida sul lavoro che sono in corso di elaborazione in questi giorni dal comitato tecnico scientifico su proposta dell’Inail e alle quali tutti i presidenti di Regione, anche nella conferenza Stato Regioni di ieri, hanno dichiarato di attenersi, il governo non può fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.
“I proprietari degli esercizi commerciali, i lavoratori e tutti i clienti hanno il diritto di vedere garantita la loro incolumità sulla base di prescrizioni scientificamente validate a livello nazionale dal ministero della Salute. Pochi giorni di attesa non possono giustificare un rischio sulla salute pubblica, tutti vogliamo ripartire, ma in sicurezza; le riaperture senza le indicazioni Cts-Inail risultano improvvide”, aggiunge.
“In uno Stato di diritto saranno i giudici a valutare il provvedimento. L’impugnazione solo nelle parti in aperto contrasto è suffragata dai pareri scientifici che hanno determinato il monitoraggio in tutto il Paese. È evidente – sottolinea Boccia – che il governo approva l’idea del riavvio graduale delle attività economiche, ma ritiene che l’autonomia, sempre rigorosamente rispettata, debba esercitarsi sempre nell’ambito del rispetto dei valori universali garantiti dalla Costituzione, primo fra tutti quello alla salute. Resta confermato l’orientamento a procedere dal 18 maggio ad aperture differenziate per Regioni sulla base delle valutazioni che perverranno dal ministero della Salute. Ricordo, tra l’altro, che in Italia vige lo stato di emergenza nazionale proclamato dal governo. Ho appena dato incarico agli uffici di procedere con la trasmissione degli atti al Cdm”, conclude il ministro.

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