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Riccardi “Ok a più integrazione ASP-Aziende Sanitarie”

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L’introduzione di una partecipazione strutturata delle Aziende per i servizi alla persona (Asp) ai lavori della task force dell’Azienda sanitaria di riferimento in ordine alla gestione dell’emergenza Coronavirus nelle strutture protette, case di riposo in primis, al fine di mettere in atto una più funzionale integrazione sanitaria. Questa la proposta presentata dal vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso della riunione in videoconferenza con il presidente di Federsanità Fvg, Giuseppe Napoli, e una rappresentanza dei vertici delle Asp. Come ha spiegato Riccardi, l’obiettivo, dopo aver messo in sicurezza il sistema ospedaliero con l’ampliamento delle terapie intensive, è quello “di affrontare ciò che sta fuori dai nosocomi, garantendo nelle case di riposo la salute di operatori e ospiti. Nel concreto, dobbiamo portare, come stiamo facendo, all’interno delle strutture la competenza e le professionalità delle Aziende sanitarie, partendo dal principio, condiviso da tutti i responsabili, di tenere nelle residenze, ove possibile, gli ospiti positivi al Coronavirus, offrendo loro le cure e le terapie che riceverebbero in ospedale, evitando in questo modo un trasferimento non privo di rischi che comporterebbe tra l’altro una pericolosa sovraesposizione batterica”.

Il vicegovernatore, dopo aver richiesto a Federsanità Fvg una proposta per un maggior collegamento tra le Aziende sanitarie e le Asp, ha quindi condiviso l’idea di rendere formale una maggiore partecipazione delle stesse Aziende per i servizi alla persona nei processi operativi che le riguardano, al fine di offrire le migliori prestazioni sanitarie all’interno delle strutture.
(ITALPRESS).

Massa Carrara, crolla un ponte ad Aulla

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Un ponte è crollato ad Albiano Magra, nel comune di Aulla, in provincia di Massa Carrara, lungo la ex Strada provinciale 70. Il ponte scavalcava il fiume Magra e collegava la ex Strada provinciale 70, ora strada statale 330, con la Sp62. “Stanno operando i vigili del fuoco anche con squadre usar ed elicottero per verificare la presenza di auto e persone coinvolte”, si legge sul profilo twitter dei vigili del fuoco, poco dopo l’incidente. Nel crollo è rimasto ferito il conducente di un furgone. L’autista di un altro furgone è rimasto illeso. “Anche se non ci sono vittime, almeno da quanto risulta dalle prime informazioni, il crollo del ponte di Albiano Magra poteva essere una tragedia se avessimo avuto il traffico dei giorni ordinari”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il quale ha chiesto ad Anas di “chiarire quanto accaduto e di ricostruire i fretta”.
Anas ha avviato una commissione di indagine per accertare la dinamica e le cause del crollo del ponte.
(ITALPRESS).

Solinas “Obbligo mascherine dopo approvvigionamento”

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“Abbiamo avuto premura di approvvigionare la Sardegna di tutti quei dispositivi che faticavano ad arrivare. Prima di mettere l’obbligo delle mascherine ho atteso l’arrivo di ieri del primo milione e 700mila pezzi”. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha spiegato a Radio Uno, nel corso della trasmissione Centocittà, la decisione di estendere a tutta la popolazione l’obbligo delle mascherine. “Nei prossimi giorni arriverà un altro milione e 300mila mascherina. Prima approvvigioneremo il comparto sanitario, le forze dell’ordine e le case di riposo. Poi ci sarà una diffusione capillare su tutta la popolazione con un obbligo. Ritengo sia un fatto di civiltà”. Poi sulla fase due dell’emergenza: “Fare previsioni è azzardato. Nel frattempo dobbiamo tenere ferme le misure di contenimento”.
Intanto, la crisi economica avanza e tra le attività più colpite c’è il comparto turistico. “Il 14% del nostro Pil è fermo. Stiamo approntando una serie di aiuti per le aziende e vogliamo facilitare l’accesso a un fondo di liquidità”, ha oncluso Solinas.
(ITALPRESS).

Zaia “In Veneto abbiamo puntato sui tamponi a tappeto”

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“Abbiamo puntato sui tamponi a tappeto. Ora ne abbiamo fatti circa 150 mila e da mercoledì saranno ancora di più. Nessuno al mondo ne fa 9 mila al giorno, come noi. Oltre al fatto che stiamo diventando autonomi sia per i reagenti che per i tamponi”. Lo ha detto Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa nella sede della protezione civile di Mestre. Per quanto riguarda la flessione dei contagi: “È vero, ma è prematuro definirla un trend. Comunque siamo in vantaggio di una decina di giorni sul modello. È l’effetto del rispetto delle restrizioni”. E sulla ripartenza: “Io tifo affinché ci siano le condizioni per ripartire, in modo graduale, ma deve essere la comunità scientifica a dirci se si può. In ogni caso, va trovato un equilibrio, perché seguendo la linea ortodossa dovremmo rimanere a casa per un anno”. Quanto alla Pasqua: “L’ordinanza vieta ogni aggregazione. Ho sentito il ministro Speranza e il presidente Bonaccini. Spero si possa lavorare insieme. C’è la disponibilità di tutte le Regioni per capire quali ordinanze e decreti scadranno alla mezzanotte di Pasquetta. Serve un provvedimento per stabilire nuove regole. Per noi veneti questa è al settimana definitiva”.

E poi, alle riaperture: “Immagino che ci sarà una fase di transizione prima di arrivare a regime. Il virus c’è, non è scomparso. Questa settimana può riportarci nell’oblio o portarci verso la riapertura”. Infine, sul richiamo in servizio dei medici in pensione: “È stata autorizzata l’assunzione a tempo indeterminato dei medici già in pensione. Vorremmo mantenere questo metodo, perché i medici non ci sono”.
(ITALPRESS).

Rossi “Mascherine obbligatorie in Toscana, le daremo gratis”

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“Abbiamo deciso di distribuire tramite i comuni 10 milioni di mascherine gratuitamente ai cittadini della Toscana. Si tratta quasi di tre mascherine a testa. Abbiamo ordinato altre dieci milioni di mascherine. Vogliamo dare continuità a questa iniziativa di prevenzione primaria, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”. Lo ha scritto, su Facebook, il presidente della Regione, Enrico Rossi.
“Le mascherine verrano date ai Comuni della Toscana e chiederemo loro che siano consegnate quanto più possibile casa per casa, anche avvalendosi dei volontari che sono straordinari, sempre e in questo periodo ancora di più. Ho letto molti commenti al mio post precedente in cui si apprezzava l’iniziativa ma mi si chiedeva con forza che facessi anche l’ordinanza per rendere obbligatorio l’uso della mascherina”, ha aggiunto Rossi.
“Leggo sui giornali che sono ripresi troppi comportamenti sbagliati da parte dei cittadini e che ci sono troppi assembramenti. Per questo oggi stesso voglio fare un’ordinanza che rende obbligatorio l’uso della mascherina all’esterno delle abitazioni. La mia intenzione è che l’ordinanza diventi esecutiva comune per comune a partire dalla data nella quale il comune stesso ci comunicherà di avere effettuato la consegna a domicilio”, ha scritto ancora il presidente della Regione Toscana.
“Questa iniziativa vuole anche colpire l’odiosa speculazione che in certi casi sulle mascherine si è registrata anche in Toscana”, ha concluso Rossi.
(ITALPRESS).

Toscana, 4 milioni per garantire il servizio in aree con pochi utenti

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Assegnati quasi 4 milioni di euro per garantire il trasporto pubblico locale nelle aree a domanda debole. A stanziare i finanziamenti, che garantiranno il servizio anche per l’anno 2020, è stata la Giunta regionale toscana con una delibera proposta dall’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli. “Con 3.978.466 euro – spiega Ceccarelli – finanziamo i servizi di trasporto pubblico in quelle aree poco abitate, che sono rimaste escluse dalla rete dei servizi messa a gara nel lotto unico regionale. In queste zone il trasporto pubblico è organizzato e gestito da Province, Città metropolitana e Comuni, ma economicamente sostenuto dalla Regione. Con questo stanziamento copriremo il conguaglio per l’annualità 2019, per un valore di 485.369 euro, e tutta l’annualità 2020, per 3.493.096 euro”.
(ITALPRESS).

Atterrato a Bologna primo volo dalla Cina con materiale sanitario

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È atterrato all’Aeroporto Marconi di Bologna il primo di tre voli cargo in arrivo dalla Cina, con materiale sanitario acquistato dalla Regione Emilia-Romagna. Si tratta di 185 mila tute, 1 milione di mascherine chirurgiche e 15 mila occhiali protettivi, destinati alla Protezione civile e alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per fare fronte all’emergenza Covid-19, saranno immediatamente trasferiti alle strutture sanitarie della regione. “Una delle nostre priorità- sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo- resta quella di garantire condizioni di sicurezza a chi combatte contro il virus. Questo risultato è frutto dell’impegno comune della task force regionale con il supporto tecnico dell’aeroporto Marconi di Bologna e del terminal Fast Freight Marconi e con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane dell’Emilia-Romagna. Abbiamo dovuto mettere in campo contemporaneamente relazioni diplomatiche, commercio internazionale, conoscenze tecniche di prodotto per le certificazioni all’estero, controlli qualità”.

“Tutto questo in una scala globale di competitività di un mercato reso complesso dal medesimo problema. Lo sforzo non è concluso e la collaborazione con il dipartimento nazionale resta fondamentale per il fabbisogno giornaliero, ma possiamo dire che siamo usciti da una logica giornaliera dell’approvvigionamento per entrare in una di programmazione”. In particolare, l’aeromobile Antonov 124 della compagnia aerea Volga Dnepr, partito da Shanghai, ha scaricato 100 metri cubi di materiale sanitario. Per domani è previsto l’arrivo di un secondo volo cargo, un Tupolev, proveniente dalla città cinese di Zhengzhou con altre 70.000 tute. Il terzo volo, infine, arriverà nei prossimi giorni con altri 140 metri cubi di materiale sempre proveniente dalla Cina.

(ITALPRESS).

Coronavirus, 3 milioni da Banca d’Italia per Carrara e Massa

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Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha ringraziato la Banca d’Italia per la concessione di un contributo speciale di 3 milioni di euro che sarà destinato alla realizzazione di 51 posti letto di terapia intensiva atti a fronteggiare l’emergenza covid-19 nelle strutture di Carrara e Massa, ambedue nel territorio dell’AUSL Nord Ovest.
“Ho appena appreso di questa decisione di Banca d’Italia che con questa scelta contrasta fattivamente l’espansione del Coronavirus nella nostra regione”, ha detto Rossi, commentando la notizia.
“Vorrei pertanto ringraziare personalmente l’Istituto per la sua generosità a nome di tutti i toscani colpiti da questa emergenza. Si tratta di una preziosa collaborazione, di un importante contributo che si inserisce in quel mosaico di interventi del mondo produttivo che è in atto in tutta la regione e che mi fa ben sperare per un’uscita più rapida possibile da questa emergenza”, ha aggiunto il presidente della Regione Toscana.
Lo stock di 51 nuovi posti letto sostenuto da Banca d’Italia fa parte del piano regionale che prevede la realizzazione nell’immediato di 280 nuove postazioni di terapia intensiva su tutto il territorio regionale.
(ITALPRESS).