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Lombardia e Veneto “Chiusura totale piuttosto che agonia”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Piuttosto che protrarre un’agonia che dura mesi e’ meglio arrivare a una chiusura totale, ben contingentata, in maniera tale che si possa bloccare del tutto il contagio”. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, intervenuto alla conferenza stampa nella sede della protezione civile di Mestre.
“E’ il tempo della fermezza – scrive sulla sua pagina
Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana- Ho incontrato i sindaci dei capoluoghi lombardi e il presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa: chiudere tutto adesso (tranne i servizi essenziali) per ripartire il prima possibile. Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza”.
(ITALPRESS).

Fvg, Fedriga “11.5 milioni a sostegno dell’economia”

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L’introduzione di una norma regionale “aperta”, che porta già in dote 7,5 milioni e mezzo di euro (più 4 milioni dai Confidi), estensibili, e che individua una serie di misure a favore delle imprese correlate con gli interventi statali, al fine di evitare sovrapposizioni e una duplicazione di adempimenti rispetto alle iniziative che verranno assunte dal Governo. Oltre a ciò, per superare eventuali situazioni di particolare emergenza e garantire l’operatività dell’Amministrazione, viene prevista la possibilità per il Consiglio e la Giunta regionale di riunirsi anche in modalità telematica. Questi alcuni dei provvedimenti contenuti nel disegno di legge “Prime misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica Covid-19”, approvato oggi a Trieste dalla Giunta regionale su proposta del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
Un intervento, come spiegato dallo stesso governatore, ispirato dal confronto che c’è stato con le categorie economiche e che riprende alcuni passaggi fondamentali dello Sviluppoimpresa.
“L’Amministrazione – ha spiegato Fedriga – vuole così dare una prima risposta a fronte di quelli che sono gli effetti del coronavirus sul tessuto produttivo regionale. Criticità che, ad esempio, nel settore turistico hanno comportato l’80 per cento in meno di presenze: un dato preoccupante, che rischia di mettere in ginocchio tanti piccoli imprenditori che non possono essere lasciati soli”.
Nell’articolato la concessione degli aiuti alle imprese senza l’applicazione della regola del ‘de minimis’ e la concessione a valere sulla Sezione anticrisi di specifici finanziamenti agevolati per far fronte ai danni causati al tessuto produttivo dal coronavirus.
A ruota: la sospensione per un anno del pagamento della quota capitale delle rate in scadenza di qualsiasi finanziamento agevolato concesso sui fondi di rotazione amministrati dal Comitato di gestione Frie (quindi Frie, Fondo per lo sviluppo delle Pmi, Interventi anticrisi per imprese artigiane/commerciali, attività produttive e turistiche, Fondo di rotazione per imprese artigiane, Fondo speciale di rotazione per imprese commerciali, turistiche e di servizio); il potenziamento dell’utilizzo delle risorse assegnate ai Confidi (4 milioni di euro) per sostenere le imprese coinvolte nelle crisi bancarie;
l’attivazione di fondi rischi finanziati in passato dalla Regione presso Confidimprese Fvg e Confidi Friulia, che presentano disponibilità utilizzabili.
Per quel che riguarda la norma “aperta”, che stanzia 7 milioni e mezzo di euro al tessuto produttivo colpito dall’emergenza da coronavirus, si tratta di fondi regionali finalizzati all’aumento di quelle che saranno le intensità contributive previste a livello statale.
La correlazione tra i due piani istituzionali consentirà un abbattimento del peso burocratico per le imprese.
Sempre nel ddl, si trova anche la disposizione, in deroga a quanto previsto dai bandi e dai regolamenti, di differire, a tutto il 2020, il periodo di svolgimento di eventi e manifestazioni turistiche, ammettendo il riconoscimento delle spese già sostenute, anche se l’evento non si è svolto.
(ITALPRESS).

Sardegna, 8 marzo: Zedda “Donne motore di sviluppo”

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“L’8 marzo rappresenta l’occasione per rimarcare una parità ancora lontana tra uomini e donne nel mondo del lavoro e nel welfare occupazionale”. Con queste parole l’assessore della Regione Sardegna a Lavoro, Formazione e Cooperazione sociale, Alessandra Zedda, ha ricordato la Giornata Internazionale dedicata a tutto il mondo femminile, che deve essere vissuta “come momento di festa ma anche di riflessione” e ha voluto esprimere, nel corso di un incontro che si è tenuto oggi con alcune rappresentanti della società sarda e di diverse comunità internazionali presenti nell’Isola, l’augurio di speranza verso la totale parità, soprattutto nell’ambito del lavoro.
La Giornata internazionale dei diritti della donna ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.
“Questa ricorrenza – ha proseguito l’esponente della giunta Solinas – ci rammenta infatti i fondamentali principi di uguaglianza e dignità politica e sociale sanciti dalla nostra Costituzione, con pari opportunità di accesso ai pubblici uffici e alle cariche elettive. Purtroppo questo principio non è ancora oggi pienamente attuato, soprattutto nel contesto sociale. Ecco perché questa ricorrenza deve rappresentare anche l’occasione per le Istituzioni per dire no a ogni forma di violenza di cui ancora oggi è vittima la donna, deve riacquistare il suo significato storico-sociale e tornare a essere un momento nel quale ribadire la centralità sociale della figura femminile”.
La Zedda ha poi concluso affermando di “credere fortemente in una società che valorizzi l’apporto che le donne sanno e possono dare, nella vita come nel mondo del lavoro e per questo, attraverso l’assessorato, incentiviamo le imprese che assumono donne e supportiamo con un sussidio economico – il cosiddetto Reddito di Libertà – le vittime di violenza che vivono in condizioni di povertà o di dipendenza economica, soprattutto in presenza di figli minori”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Zaia “A Vo’ importanti test scientifici”

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Centocinquantamila euro per effettuare il maggior numero di tamponi possibili tra i residenti di Vo’ Euganeo, il paese d’origine del primo paziente italiano morto a causa del Coronavirus. È il programma dell’Università di Padova, che, a partire da domani, coinvolgerà medici specializzandi e infermieri volontari della Croce Rossa.
Il cordone sanitario partirà domani per il paesino dei colli euganei e coinvolgerà tutti i residenti disponibili a farsi sottoporre al tampone. Chi risulterà positivo sarà costretto a una quarantena casalinga. Lo studio è stato presentato dal governatore del Veneto, Luca Zaia, dall’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, e dal rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto.
Attualmente, a Vo’ ci sono 90 positivi (3% del totale); verrà verificato quanti di questi sono guariti. Padova è in grado di effettuare 1.500 tamponi al giorno.
“Sia ben chiaro, i cittadini di Vo’ non sono delle cavie. A loro totale e piena solidarietà. Vivono in questo cordone sanitario con un alto senso civico: oggi sono in ginocchio, non solo dal punto di vista economico. A mio avviso non ha più senso pensare per loro a un prolungamneto dell’isolamento: hanno fatto ormai i canonici 15 giorni. Garantiamo a loro un servizio importante e approfittiamo di ciò per fare test scintifici unici. E’ infatti un progetto unico, nato strada facendo. Con tutto il campionamento fatto Vo’ è l’unica zona così tanto ‘testata’ dal punto di visto scientifico ed è ben definita geograficamente”, ha spiegato Zaia in conferenza stampa.
Saranno gli scienziati del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova a realizzare il primo studio sul Coronavirus al mondo. Lo scopo è studiare la storia naturale del virus, definire al meglio le dinamiche di trasmissione e definire le classi di rischio stratificate per morbilità e mortalità.
Lo studio sarà effettuato sulla popolazione di Vo’ Euganeo: su base volontaria, la popolazione verrà sottoposta a un secondo giro di tamponi, i cui esiti verranno confrontati con quelli effettuati sugli stessi cittadini all’apparire della malattia. Da questo confronto gli scienziati padovani ritengono di poter trarre informazioni inedite e preziose per comprendere l’evoluzione dell’epidemiologia e mettere a disposizione delle autorità sanitarie strumenti fondamentali di controllo dell’epidemia.
(ITALPRESS).

Coronavirus, positivi 2 assessori della Regione Emilia-Romagna

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La neo assessore regionale dell’Emilia-Romamgna, Barbara Lori, è risultata positiva al Coronavirus. La Lori aveva partecipato alla seduta di insediamento della Giunta venerdì scorso. Subito dopo aver appreso la notizia, ieri sera tardi, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sottosegretario Davide Baruffi e l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, si sono sottoposti al test tampone, per motivi legati all’operatività dell’Ente e per doverose ragioni precauzionali. In particolare, l’assessore Donini era entrato a diretto contatto con Barbara Lori nei giorni scorsi. Il presidente Bonaccini e il sottosegretario Baruffi sono risultati negativi. Positivo, invece, l’assessore Donini. Già questa mattina, gli altri componenti la Giunta sono stati sottoposti al test. Lori e Donini sono in buone condizioni e si trovano presso le loro abitazioni, dove rispetteranno il periodo di isolamento.
In entrambi i casi è in corso di definizione la lista dei contatti avuti nei giorni passati e, così come previsto dai protocolli, verranno svolti gli accertamenti sulle persone interessate, contattate direttamente dalle strutture sanitarie competenti territorialmente. Bonaccini parteciperà all’incontro con il premier Conte e le parti sociali dedicato alle misure economiche, previsto nel pomeriggio a Roma, collegato in videoconferenza dalla Regione.
(ITALPRESS).

“Rosamimosa”, in corsa in Toscana per la parità di genere

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La parità tra uomo e donna nei lavori domestici e il riconoscimento del lavoro e del ruolo della donna all’interno della famiglia. Questo il tema scelto per l’edizione numero 35 di Rosamimosa, manifestazione podistica riservata alle donne che prevede una corsa competitiva di 7,8 chilometri, riservata alle atlete in possesso di idoneità sportiva agonistica, e una passeggiata ludico motoria di 5 chilometri, con partenza dallo stadio Bruno Betti di via del Filarete, a Firenze.
“E’ un evento bellissimo, capace di creare armonia tra attività sportiva, impegno civile e bellezza del territorio”. Così il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha presentato la manifestazione – organizzata dall’Associazione sportiva dilettantistica Gs Le Torri, in collaborazione con Moica (Movimento italiano casalinghe) – che si svolgerà sabato 7 marzo alle 16.
“Correre tra le colline fiorentine, accompagnati da un’organizzazione che dà all’attività motoria un significato valoriale, significa vivere l’8 marzo all’insegna di una testimonianza attiva – ha continuato il presidente – vuol dire impegnarsi per i valori legati alla Festa della donna, dalla parità dei diritti al riconoscimento del ruolo della donna, non solo tra le mura domestiche, ma anche nel lavoro e nella società”.
Alla conferenza stampa, insieme al presidente dell’Assemblea toscana, sono intervenuti il presidente del Quartiere 4, Mirko Dormentoni; la consigliera comunale Barbara Felleca; il presidente Uisp Firenze, Marco Ceccantini; la presidente della Asd Gs Le Torri, Catia Ballotti.
(ITALPRESS)

Paziente positivo a Cagliari, primo caso in Sardegna

CAGLIARI (ITALPRESS) – Un paziente sardo è risultato positivo al coronavirus. L’uomo è ricoverato in una struttura sanitaria di Cagliari. La conferma della diagnosi avverrà dopo la verifica del tampone da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Si tratta del primo caso in Sardegna. “La situazione è sotto controllo e costantemente monitorata. Ogni evoluzione è seguita con la massima attenzione e le misure di sicurezza sono operative su tutto il territorio. Anche in questo caso, di cui stiamo attendendo conferma dall’Istituto superiore di sanità, il sistema regionale ha risposto rapidamente e con il massimo scrupolo per garantire la sicurezza dei cittadini”. Lo dichiara il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.
“Il paziente – afferma l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu – è assistito al Santissima Trinità e presenta un infezione acuta alle vie respiratorie. Il suo quadro clinico è stabile e scrupolosamente monitorato. Le procedure per arrivare ai primi risultati sono state attuate in maniera corretta, il paziente si è rivolto al numero per le emergenze e questo ha consentito di svolgere le prime valutazioni e di prestargli assistenza nella massima sicurezza”.
“La task force si è subito mobilitata per mettere sotto vigilanza attiva i familiari e le persone con cui è stato a stretto contatto, così come definito dalle disposizioni nazionali”, aggiunge l’assessore sardo.
Prosegue intanto l’attività della Protezione civile che, in queste ore, sta procedendo all’allestimento delle tende per i percorsi dedicati presso i pronto soccorso del territorio regionale.
(ITALPRESS).

Sono 1049 le persone contagiate e 29 i decessi

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“Sono 1049 le persone contagiate, 29 i decessi e in totale 50 guarigioni. Di 1049 persone contagiate il 52% dei casi e’ in isolamento domiciliare, le persone ricoverate con sintomi sono 401, il 10% sono in terapia intensiva. I contagiati sono 522 in Lombardia, 189 in Veneto, 213 in Emilia Romagna”. Lo ha reso noto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso del punto stampa sull’emergenza coronavirus.

“Registriamo 8 decessi nella giornata odierna, 6 in Lombardia, 2 in Emilia Romagna, persone anziane risultate positive al test. Complessivamente sono stati fatti 18.500 tamponi”, ha aggiunto Borrelli, che sulla richiesta da parte dei medici di materiale sanitario ha dichiarato: “Stiamo proseguendo per la ricerca delle mascherine, così come i colleghi delle Regioni. Siamo particolarmente confidenti nella possibilità di fornire gli ospedali e i medici di macherine che possono servire in questi casi”.

Borrelli ha ringraziato la macchina dei volontari e degli uomini delle forze dell’ordine impegnati nell’emergenza e ha ricordato: “Nei prossimi giorni, a partire da lunedì, scadranno le ordinanza per le regioni interessate, si sta ancora lavorando per confezionare il provedimento con il quale si andrà a dare disposizioni in ordine alle attività nelle Regioni in cui ci sono state delle restrizioni”. Il Capo della Protezione Civile, alla fine, ha lanciato l’appello a “continuare a non intasare i numeri di emergenza e contattare telefonicamente per avere una prima analisi da parte dei medici di famiglia”.

(ITALPRESS).