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Regioni, Fedriga “Territori uniti per ridare visione a Italia”

BARI (ITALPRESS) – “Il più grande onore per un amministratore pubblico è quello di lasciare in eredità una visione, un percorso già tracciato che rafforza gli obiettivi di sviluppo economico e sociale di un territorio. Per fare questo dobbiamo abbandonare una logica prevalentemente dedicata all’ideologia e recuperare un’idea di futuro e di ottimismo. Le Regioni devono aiutare il Paese a tornare a volare alto, con leale collaborazione istituzionale”. Lo ha detto oggi a Bari il governatore Massimiliano Fedriga in chiusura della terza edizione del Festival delle Regioni alla presenza, tra le altre autorità, del ministro del lavoro Marina Elvira Calderone, del ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e del segretario del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano. Come ha spiegato il governatore affrontando il tema della transizione green, dobbiamo condividere un approccio al di fuori delle ideologie, “perchè è una transizione e non una trasformazione. Tutti siamo d’accordo sui cambiamenti climatici e la necessità di contrastarli, ma questo deve coinvolgere in un’azione comune tutti i Paesi, perchè altrimenti il risultato che conseguiremo sarà quello di penalizzare pesantemente le nostre filiere produttive senza generare alcun beneficio sul piano della crisi climatica”.
Fedriga ha poi sottolineato la priorità della formazione continua, di fronte a uno scenario che vede le innovazioni tecnologiche nel breve periodo creare di fatto nuove figure professionali che oggi non esistono. Infine, il massimo esponente della Giunta ha rimarcato la necessità di ritrovare un protagonismo internazionale, tale da non essere dipendenti nelle produzioni strategiche da nazioni i cui governi non riconoscono i principi di libertà e democrazia.

foto: ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia

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Regionali, sondaggio Corriere dell’Umbria, Tesei in vantaggio di 1,6 punti su Proietti

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PERUGIA (ITALPRESS) – Donatella Tesei (centrodestra) in vantaggio su Stefania Proietti (centrosinistra) che è chiamata a rimontare quasi due punti percentuali (1,6 aritmeticamente) di distacco nelle ultime settimane di campagna elettorale puntando sugli indecisi. E’ l’esito del sondaggio (il primo, ce ne sarà un secondo) che il Corriere dell’Umbria ha commissionato a TechnoConsumer sulle elezioni regionali 2024 in Umbria (17-18 novembre prossimi) e che il quotidiano umbro pubblica oggi in prima pagina. Una indagine che stima al 3,4% gli indecisi se andare alle urne e indica una affluenza che sfiora il 68%. Il sondaggio è stato condotto su un campione di mille soggetti maggiorenni, residenti in Umbria, tra l’8 e il 12 ottobre. Prima quindi della presentazione delle liste avvenuta sabato scorso. Altri elementi forniti al Corriere dal sondaggio della società specializzata: sia Tesei che Proietti vantano una notorietà molto alta (82,6% la governatrice uscente, 71,3 l’avversaria) soprattutto nella fascia di età fra i 25 e i 64 anni. Quanto alla giunta uscente viene valutata con un giudizio positivo o molto positivo da 7 intervistati su 10. L’elettorato della regione, attraverso questo sondaggio, chiede alla prossima giunta di occuparsi di sanità (84%), quindi di sicurezza e criminalità (dato molto più basso). A proposito di sanità, per risolvere il problema delle liste di attesa, si indica di assumere più medici. Sul tema dello smaltimento rifiuti, 3 umbri su 5 preferiscono la costruzione di un nuovo termovalorizzatore.

foto: Agenzia Fotogramma

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Fedriga “Su IA regole europee inefficaci”

BARI (ITALPRESS) – “L’Intelligenza artificiale è una straordinaria opportunità che deve essere governata. Da qua la necessità di porre delle regole, che però devono essere efficaci, mentre l’approccio adottato a livello europeo finora manifesta dei limiti, che rendono permeabili gli stati dell’Unione ai sistemi di Intelligenza artificiale non autorizzati. Questi ultimi però si possono trovare in certi smartphone di ultima generazione: ciò dimostra che fare regole che poi non servono non ha senso”. Lo ha detto oggi a Bari il governatore Massimiliano Fedriga, alla presenza, tra gli altri, di altri presidenti di Regione e dei ministri Orazio Schillaci (Salute) e Roberto Calderoli (Affari regionali e autonomie), nel corso del panel titolato ‘Azzeriamo le distanze: l’Intelligenza artificiale tra opportunità e rischì nell’ambito del Festival delle Regioni. Presenti in platea al Teatro Petruzzelli anche l’assessore regionale ai servizi informativi Sebastiano Callari e l’Amministratore unico di Insiel Diego Antonini.
Come ha spiegato il massimo esponente della Giunta regionale, riprendendo l’intervento del ministro Schillaci, l’applicazione dell’IA allo stato attuale trova il suo sviluppo in particolare nella sanità. A tal riguardo la sua potenzialità più alta comprende il campo della medicina predittiva, “che consentirà di intervenire a monte, sullo stile di vita delle persone e che servirà a prevenire le patologie. Ciò non solo migliorerà il livello di salute della popolazione, ma comporterà anche una minore pressione sul sistema sanitario”. Per quel che riguarda l’inserimento dell’Intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione, Fedriga ha parlato della difficoltà di introdurre dei cambiamenti all’interno di processi e prassi consolidate. In questo bisogna superare le resistenze e apportare l’innovazione che la tecnologia ci offre.
Infine, commentando una ricerca illustrata durante il panel che ha messo in luce la sfiducia dei giovani per il proprio futuro nel mondo lavorativo, Fedriga, dopo aver ricordato i dati sull’occupazione particolarmente positivi del Friuli Venezia Giulia, ha richiamato la platea sui danni generati dallo scontro politico, dove per fini elettorali da diversi anni si configurano scenari “catastrofici” sull’Italia non coerenti con le realtà.
“Questa – ha concluso il governatore – è una responsabilità della politica che deve cambiare registro e ricomporre una visione realistica di fiducia, dando una prospettiva positiva ai giovani”.

foto: ufficio stampa regione Friuli Venezia Giulia

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Maltempo al Centro-Nord, in Toscana la situazione più critica

FIRENZE (ITALPRESS) – Maltempo al Nord e al Centro Italia. In particolare tra Liguria, Emilia Romagna e Toscana. I Vigili del Fuoco hanno portato a termine oltre 350 interventi di soccorso. In Toscana la situazione più complessa. Qui le squadre dei Vigili del fuoco sono al lavoro dalla serata di ieri nelle province di Siena e Livorno per le intense precipitazioni. Nel senese sono stati svolti 60 soccorsi connessi al maltempo, la maggior parte dei quali tra Siena e Sovicille. A Campiglia Marittima, provincia di Livorno, sono state soccorse stanotte dalle squadre del Corpo nazionale 30 persone minacciate dall’innalzamento dell’acqua generato dalla rottura dell’argine del fiume Cornia. A Suvereto (LI) evacuati gli ospiti di una casa di cura. Nel livornese da ieri sono stati portati a termine 100 soccorsi dalle squadre del Corpo nazionale per allagamenti, salvataggi di persone bloccate in auto o ai piani bassi di edifici.
“Sono in unità di crisi con i Comuni e territori colpiti dalla fortissima perturbazione. Sono proseguiti tutta la notte gli interventi del sistema di Protezione Civile della Toscana per assistenza e soccorso ai cittadini e ripristino della viabilità” ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “A Campiglia Marittima, dove è piovuto in un’ora più di quello che piove in un mese, si è verificata una rottura del Cornia lato campagna che ha superato il livello massimo storico di oltre 8 metri-ha aggiunto Giani-. E’ stata ritrovata e soccorsa nella notte una persona che risultava dispersa. Nelle prossime ore saranno ancora possibili rovesci sparsi e isolati temporali, più frequenti sul centro-nord della regione”. “La situazione dei fiumi: Transito della piena del Cecina a Cecina. Servizio di piena attivo anche sull’Ombrone grossetano che ha raggiunto il secondo livello a Buonconvento. Transito della piena dell’Arbia a Monteroni. Piena in transito dell’Elsa a Ponte a Elsa e dell’Era a Capannoli. Il Bisenzio e l’Ombrone pistoiese sono in diminuzione al primo livello. L’Arno è sotto i livelli di riferimento” ha concluso Giani.

– Foto: Vigili del Fuoco –

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Marsilio “La ciclovia è un progetto strategico per l’Abruzzo”

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CHIETI (ITALPRESS) – “La Regione Abruzzo ha sempre creduto nell’importanza strategica di questo progetto tanto da stanziare decine di milioni di euro, sia nella precedente programmazione dei fondi di sviluppo e coesione che in quella attuale, per la realizzazione di un intervento che non è di propria competenza diretta in quanto la proprietà è della Provincia di Chieti. In più, oltre a queste risorse, nel tempo sono stati stanziati ulteriori fondi per circa 15 milioni di euro che si aggiungono ai fondi sviluppo e coesione. Risorse destinate alla protezione di questa ciclovia Via Verde Costa dei Trabocchi dall’aggressività dell’erosione costiera”. Lo ha dichiarato, questa mattina, a Chieti, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, intervenuto in apertura degli Stati Generali della Via Verde Costa dei Trabocchi.
“Inoltre, – ha aggiunto Marsilio – c’è il discorso legato alla promozione turistica perché, con la Grande Partenza del Giro d’Italia del 2023, abbiamo fatto il miglior sport promozionale che si potesse immaginare per lanciare nel mondo la bellezza della Via Verde. E’ ora che gli enti proprietari, a cominciare dalla Provincia di Chieti, ma anche i Comuni coinvolti, facciano il resto mettendoci i contenuti. In sostanza, – ha proseguito – si deve permettere alla Costa dei trabocchi di vivere. Credo, però, a tal proposito, che si debbano cambiare delle regole perché la Costa dei Trabocchi non può essere trattata come un qualunque stabilimento balneare. Infatti, è un’infrastruttura capace di attirare turismo dal 1 gennaio al 31 dicembre ed il cicloturismo, in particolare, è un grande volano di crescita del territorio. Per questo, bisogna adeguare i regolamenti comunali e provinciali di utilizzo delle superfici a questa particolare vocazione altrimenti si rischia di vanificare tutti gli sforzi di valorizzazione compiuti finora”.
Il sottosegretario alla presidenza della Regione, Daniele D’Amario, dal canto suo, ha fatto la fotografia attuale della situazione della pista ciclabile della Via Verde confermando che “dal punto di vista strutturale, ci sono diversi tratti da completare. Esistono delle criticità da risolvere ma non sono insormontabili. Mi riferisco ad un paio di gallerie ferroviarie nei pressi di Ortona anche se in un caso c’è la progettazione esecutiva di un intervento che consentirebbe il collegamento fino al lido Riccio. Il punto più critico resta quello di lago Dragoni, nel territorio di Torino di Sangro, dove si può dire che la collina frana ed il mare avanza. Ma qui gli investimenti a difesa della costa non mancano visto che si prevede la costruzione di un ponte, una struttura leggera che dovrebbe salvaguardare l’area. Poi – ha concluso – ci sono altre interruzioni che si verificano a Vasto e Casalbordino ma anche in questi casi sono state individuate soluzioni che hanno consentito di ridisegnare il percorso della pista ciclopedonale”.

foto: ufficio stampa Regione Abruzzo

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Turismo, Fedriga “Trieste in top 10 booking.com premia lavoro costante”

PORDENONE (ITALPRESS) – “Un risultato che riconosce, una volta di più, l’unicità di Trieste, e che premia al contempo il lavoro di tutti i soggetti pubblici e privati i quali, in questi anni, hanno contribuito ad accrescere in maniera davvero considerevole l’attrattività non solo del capoluogo bensì di tutto il Friuli Venezia Giulia. Un’azione sostenuta convintamente dalla Regione attraverso interventi di promozione ad ampio spettro finalizzati a consolidare un brand, ‘Io sono Friuli Venezia Giulià, sia in campo nazionale che internazionale”. Così si è espresso il governatore della Regione Massimiliano Fedriga commentando la notizia secondo cui Trieste è stata selezionata da booking.com tra le 10 destinazioni globali più di tendenza del 2025. Come evidenziato dal massimo esponente della Giunta, questo risultato non è il frutto del caso ma di un lavoro che tiene conto di una visione di lungo periodo sulle politiche di investimento compiute dalla Regione nel settore del turismo, comparto importante per l’economia regionale sul quale c’è sempre la massima attenzione dell’Amministrazione.
“Trieste, con la sua storia secolare e l’affascinante bellezza della città che si affaccia sul mare – spiega Fedriga – è senza dubbio una tra le località più attrattive del nostro territorio, come testimoniato dalla rilevazione di booking.com. Ma chi realmente ‘vincè non è solo il capoluogo regionale ma è l’intero Friuli Venezia Giulia, uno scrigno ricco di storia e cultura, di offerta turistica estiva e invernale nelle varie località di mare e di montagna, con la preziosità di ben cinque siti patrimonio Unesco e soprattutto di un ambiente incontaminato da offrire ai suoi visitatori”. “Il risultato evidenziato da booking.com – ancora il Governatore – è figlio di un impegno congiunto sia dei soggetti pubblici che privati. La Regione ha infatti messo in campo importanti risorse per rendere ancora più attrattivi alcuni dei luoghi simbolo del turismo in Friuli Venezia Giulia: ne sono un esempio gli interventi sulle località balneari come sui poli sciistici. Non vanno poi dimenticati i finanziamenti a favore delle imprese del settore turismo con finalità di ammodernamento delle strutture ricettive turistiche anche non alberghiere e di supporto alla domanda del settore. Lo testimoniano le linee contributive a favore delle persone fisiche proprietarie di unità abitative ammobiliate ad uso turistico e a quelle da destinare, una volta ristrutturate, alle attività di albergo diffuso”.
Tuttavia, per rendere attrattivo un territorio è importante, innanzitutto, renderlo riconoscibile a livello nazionale e internazionale. “Prima ancora di raccontare le bellezze della nostra regione – spiega il Governatore Fedriga – è stato strategico far sapere dove essa si colloca, superando così la poca riconoscibilità del nostro territorio. Su questi presupposti è nato il brand ‘Io sono Friuli Venezia Giulià, dietro al quale si muovono politiche di marketing che puntano alla penetrazione in nuovi mercati e al consolidamento in quelli in cui siamo già presenti. Stiamo continuando a lavorare sulla promozione del nostro territorio a livello nazionale e internazionale utilizzando prestigiosi media europei come il Times oppure avvalendoci degli spazi nell’iconica piazza Time Square. Grazie poi alla partnership con la National Italian American Foundation (Niaf) il Friuli Venezia Giulia sarà presente anche negli Stati Uniti e, nel 2025, all’Expo di Osaka in Giappone proprio per far conoscere la nostra regione”.
Centrato l’obiettivo di rendere riconoscibile il territorio in Italia e all’estero, l’altro sforzo compiuto dalla Regione è stato quello di intensificare i collegamenti per consentire al visitatore di raggiungere agevolmente il Friuli Venezia Giulia.
“Uno dei settori sui quali stiamo investendo molto – aggiunge il massimo esponente della Giunta regionale – è quello dell’attivazione di nuovi collegamenti europei; lo stiamo facendo incrementando le rotte sullo scalo di Ronchi dei Legionari, quest’ultimo diventato sempre più attrattivo grazie anche alla nostra autonomia finanziaria che ci ha permesso di attivare specifiche politiche con le compagnie aeree, risultati testimoniati dal continuo incremento di voli e di passeggeri.
Importante è poi anche la partnership strategica nella crocieristica; gli accordi stipulati ci hanno permesso di portare le grandi navi ad attraccare al porto di Trieste, consentendo così ai numerosi turisti che sbarcano nel capoluogo regionale di conoscere le eccellenze artistiche, paesaggistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche del nostro territorio”.

foto: Agenzia Fotogramma

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Settantacinque studentesse toscane a scuola di Cybersicurezza a San Rossore

FIRENZE (ITALPRESS) – Settantacinque studentesse delle superiori delle province di Grosseto, Livorno, Pisa, Massa Carrara, Prato e Arezzo, a scuola di cybersicurezza, giocheranno con una Escape room virtuale per imparare a proteggersi dagli attacchi informatici che possono determinare perdita di dati, di denaro e anche avere pesanti riflessi sulla propria reputazione. E’ la prima volta che si organizza qualcosa del genere in Toscana.
Saranno il Cybersecurity National Lab e la Scuola Imt Alti Studi Lucca, con il supporto della Regione Toscana, a organizzare la giornata, in programma venerdì 18 ottobre, dalle 10 alle 16, presso le Cascine Vecchie nel Parco Regionale Migliarino di San Rossore di Pisa.
“Abbiamo promosso volentieri questa iniziativa formativa e di gaming – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani – perchè crediamo molto nella necessità di garantire ai nostri cittadini la sicurezza, a partire da quella informatica. Abbiamo deciso di coinvolgere in particolare le giovani generazioni e le ragazze, perchè sono più vulnerabili dei loro coetanei maschi e quindi ogni azione capace di colmare il divario di genere è da incoraggiare”.
“Il metodo usato – aggiunge l’assessore regionale alle infrastrutture digitali e alla sicurezza, Stefano Ciuoffo – servirà a stimolare il percorso di apprendimento e crescita delle giovani studentesse. La Regione Toscana non solo vuole accrescere le competenze in materia di sicurezza informatica, ma vuole impegnarsi affinchè si riduca il divario di genere nelle discipline scientifico-tecnologiche”.
Le studentesse saranno divise in squadre in competizione tra loro e saranno premiati i primi tre gruppi classificati.
“Il Cybersecurity National Lab – afferma il direttore Alessandro Armando – è impegnato da tempo in attività di awareness rivolte ai giovani di scuole superiori e università. Questo workshop vuole non solo formare sull’uso sicuro e consapevole del digitale, ma anche offrire l’opportunità di sperimentare quanto la sicurezza informatica, centrale nelle nostre vite, possa essere divertente e alla portata di tutte le persone”.
Il workshop sarà anche l’occasione per presentare The Big Game, il programma di formazione e gioco che il Cybersecurity National Lab propone gratuitamente ogni anno attraverso percorsi che, da dicembre fino a maggio, consentono agli studenti e alle studentesse di acquisire competenze tecniche, giocando.
“Come Scuola IMT Alti Studi Lucca – afferma il rettore Rocco De Nicola – siamo estremamente orgogliosi di sostenere e partecipare a questa iniziativa che rappresenta un passo fondamentale nel promuovere la consapevolezza e le competenze in ambito di sicurezza informatica tra le giovani generazioni, in particolare tra le ragazze. Attraverso questa iniziativa, non solo intendiamo fornire strumenti pratici per affrontare le sfide digitali del nostro tempo, ma vogliamo anche contribuire a ridurre il divario di genere nelle discipline Stem, quelle scientifico matematiche, avvicinando sempre più giovani donne a questi settori cruciali per il futuro. La collaborazione tra la Scuola Imt, il Cybersecurity National Lab e la Regione Toscana testimonia il nostro impegno verso l’eccellenza formativa e l’inclusione, offrendo un’opportunità unica di crescita e sviluppo personale per tutte le partecipanti”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Carabinieri TPC recuperano 695 opere d’arte rubate per un valore 3 mln

FIRENZE (ITALPRESS) – I Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale hanno recuperato 695 opere d’arte rubate per un valore stimato di oltre tre milioni di euro. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze e condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, in collaborazione con l’F.B.I. e il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri, è durata circa tre anni e trae origine dalla denuncia di furto, presentata nel 2021 da un cittadino fiorentino, dell’importantissima opera libraria di Leonhart Fuchs dal titolo “De Historia Stirpium Commentarii Isignes”, Basilea 1542, bene sottratto da ignoti presso la propria dimora tra dicembre 2018 e giugno 2019. L’opera, individuata sul sito di una casa d’aste fiorentina a distanza di un anno esatto dalla sua denuncia, veniva poi sequestrata a Firenze a un antiquario veneto, ritenuto nel corso delle indagini acquirente in buona fede.
L’importante recupero generava l’inizio di un’articolata attività investigativa che ha coinvolto, a vario titolo, complessivamente 12 indagati nei confronti dei quali venivano compiute altrettante perquisizioni delegate dalla magistratura inquirente, consentendo il recupero di oltre 600 opere d’arte. Tra le stesse figurano numerose e pregevoli opere librarie, nonchè preziose ceramiche e vari dipinti, fra cui spiccano per importanza: – 4 piatti in ceramica bianca con decorazioni, recanti sul retro il timbro “MANIFATTURA GINORI A DOCCIA PRESSO FIRENZE”, realizzate in esclusiva per la Presidenza della Repubblica italiana; servizio in finissima porcellana con decorazioni in oro zecchino, Meissen 1820; – un piatto della dinastia Ming tardo periodo Kangxi di fine XVII sec.; un dipinto raffigurante “bue” a firma Giovanni Fattori; l’opera libraria dal titolo “De Honesta Disciplina” con firma autografa di Giorgio Vasari.
Le opere recuperate, custodite in lussuose dimore nobiliari fiorentine, sono state sottratte nel corso di un quinquennio da uno degli indagati durante lo svolgimento di piccoli lavori di manutenzione di cui era stato incaricato dai proprietari.
I beni venivano poi immessi, a distanza di tempo dal furto, sul mercato antiquariale nazionale e, in alcuni casi, in quello estero dissimulandone la provenienza delittuosa. L’esportazione fuori dai confini nazionali ha visto collaborare all’indagine inizialmente l’F.B.I. e, successivamente, il servizio INTERPOL per tentare il rientro in patria, mediante azione stragiudiziale, di alcune opere legittimamente acquistate da ignari collezionisti, dagli Stati Uniti, Emirati Arabi e Inghilterra.
Grazie al rinvenimento di un libro mastro su cui veniva dettagliatamente riportata la contabilità delle opere d’arte rubate, è stato possibile quantificarne l’illecito e cospicuo volume d’affari ammontante a oltre 300 mila euro. E’ stato quantificato che, tutti i beni recuperati nel corso dell’attività investigativa, che ritorneranno nella disponibilità dei legittimi proprietari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, qualora immessi sul mercato antiquariale avrebbero potuto generare utili per oltre 3 milioni di euro.
Il risultato di oggi è un esempio concreto della sinergia tra la Magistratura e i vari Reparti dell’Arma dei Carabinieri, a cui si aggiunge la fondamentale collaborazione del Ministero della Cultura nelle sue ramificazioni territoriali, non disgiunta dalla indispensabile azione di denuncia del cittadino che si è rivolto alle istituzioni preposte consentendo, a distanza di tempo, di scardinare un’attività delittuosa che avrebbe spoliato un patrimonio culturale di inestimabile valore storico artistico.

foto: ufficio stampa Carabinieri TPC

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