“C’è la necessità che la costruzione europea parta dalle regioni e dai popoli, in maniera tale da avere un legame forte con i territori e i cittadini europei”. A dirlo è il governatore della Sardegna, Christian Solinas, intervistato da Italpress a margine della riunione plenaria del comitato delle Regioni a Bruxelles che ha eletto il presidente e il vice per il nuovo mandato 2020-2025.
“Avere un vicepresidente di isole ultraperiferiche come le Azzorre – aggiunge – mi auguro significhi un’attenzione nuova a problemi che sono specifici, peculiari, vissuti da chi ha una condizione di insultarità che rappresenta uno svantaggio strutturale. Anche da parte nostra cercheremo di sensibilizzare su realtà che sono più grandi, come la Sardegna, la Sicilia, la Corsica, ma che vivono problematiche da affrontare in termini di riduzione delle politiche sugli aiuti di Stato e di programmazione di politiche di coesione realmente efficienti”.
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Solinas “Unione europea riparta dalle Regioni e dai popoli”
E.Romagna, Schlein sarà vicepresidente
“Ho chiesto ad Elly Schlein e a Mauro Felicori di entrare a far parte della nuova Giunta che sto componendo e che completerò in questi giorni, entro la settimana. Entrambi hanno accettato con entusiasmo mettendo le proprie competenze al servizio della Regione e del nostro progetto di governo. Di questo li ringrazio”. Lo scrive in una nota il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. In particolare Elly Schlein sarà la nuova vicepresidente. Dopo l’annuncio nei giorni scorsi della nomina di Vincenzo Colla all’assessorato al Lavoro, ora quello che in tanti si aspettavano di Elly Schlein, che ha ottenuto oltre 22mila preferenze alle elezioni del 26 gennaio, e di Mauro Felicori, ex direttore della Reggia di Caserta. “Elly Schlein – scrive Bonaccini – ha ottenuto un risultato personale particolarmente significativo, guidando le liste di “Emilia-Romagna Coraggiosa”, ben interpretando la necessità di coniugare in modo nuovo e ancor più incisivo la lotta alle diseguaglianze che segnano la nostra società e la transizione ecologica. Il suo impegno su entrambi i fronti, al pari della sua consolidata esperienza europea, ne fanno un punto di forza anche per le future relazioni in ambito comunitario per una Regione aperta e pienamente europea come l’Emilia-Romagna”.
Bonaccini ha chiesto a Schlein “un impegno diretto nell’ambito delle politiche di welfare e nel coordinamento di un nuovo Patto per il clima, che ho intenzione di siglare con tutte le rappresentanze istituzionali, economiche e sociali, così come indicato nel mio programma”. In attesa, però, di completare il quadro delle deleghe Schlein ha accettato “ l’incarico di vicepresidente della nuova Giunta regionale”.
Quanto a Felicori – aggiunge Bonaccini – “anche il risultato personale, particolarmente significativo nell’ambito dell’iniziativa da me promossa di una lista civica del presidente, premia la scelta fatta di aver aperto la nostra alleanza a personalità riconosciute della società civile. Nella sua affermazione vedo sia il riconoscimento della sua rilevante esperienza professionale nell’ambito culturale, sia uno sprone a proseguire nella scelta strategica di rafforzare e qualificare le politiche culturali dell’Emilia-Romagna”.
Per Felicori, artefice della rinascita della Reggia di Caserta e in passato dirigente del Comune di Bologna, si profila l’assessorato alla Cultura. “Ho inteso annunciare l’ingresso in Giunta di Schlein e Felicori e indicare l’ambito dei rispettivi, futuri impegni per sottolineare, come nel caso di Vincenzo Colla per lo sviluppo economico e il lavoro, alcuni fra gli assi prioritari su cui si concentrerà l’iniziativa della nuova Giunta, anche avvalendoci di figure che fino ad oggi non avevano fatto parte del governo regionale”, conclude Bonaccini.
Sanità, siglato accordo tra Regione Toscana e sindacati
Abolizione del superticket sugli esami di laboratorio, ulteriori interventi per ridurre le liste di attesa, nuove Case della Salute, riassetto dei letti di cure intermedie, interventi su cronicità e non autosufficienza, nuove assunzioni in sanità. Sono alcuni dei punti del Protocollo d’intesa per lo sviluppo di interventi mirati in ambiti prioritari di programmazione sanitaria, siglato stamani nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati tra Regione e sindacati. L’ha firmato il presidente Enrico Rossi, presenti anche l’assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi, e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil regionali, dei sindacati dei pensionati e della funzione pubblica.
Il protocollo costituisce una piattaforma comune di impegni e obiettivi da realizzare nei prossimi mesi, secondo un preciso cronoprogramma, per rafforzare il sistema sanitario pubblico e universale.
“L’accordo di oggi con i sindacati è frutto di un lavoro serrato che chiude un percorso e ne avvia uno nuovo per una sanità pubblica accessibile a tutti”, ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi.
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Cimice asiatica, FVG chiede “evento eccezionale”
“Con una apposita delibera la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell’assessore alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, ha definito il perimetro delle aree del Friuli Venezia Giulia che nel 2019 sono state colpite dalla cimice asiatica, causando danni stimati in oltre 40 milioni di euro”. Lo rende noto la stessa Regione.
Contestualmente, con l’atto approvato oggi, è stato richiesto al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali di dichiarare il carattere eccezionale di questa infestazione parassitaria al fine di poter accedere ai fondi previsti dalla legge di Stabilità approvata dal Parlamento.
“La presenza infestante della cimice asiatica – segnalata in Friuli Venezia Giulia fin dal 2016 – ha compromesso lo scorso anno soprattutto le produzioni del comparto frutticolo e quelle del mais e della soia”, scrive ancora la Regione.
Per usufruire di queste risorse statali, le aziende agricole danneggiate dovranno presentare le domande di indennizzo al Servizio sviluppo comparto agricolo della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione Fvg entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale di declaratoria dell’esistenza di eccezionalità di questo evento, definito “infestazione parassitaria di cimice asiatica (Halyomorpha halys)”.
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Volontariato, l’Europa riparte da Padova
“Ricuciamo insieme il Paese”, a partire dalla pace, dalla giustizia sociale e dall’impegno di milioni cittadini che ogni giorno operano silenziosamente nelle comunità. Padova è Capitale Europea del Volontariato. Ed è la prima volta che questo ruolo prestigioso – toccato in passato a metropoli come Londra e Barcellona – viene assegnato a una realtà italiana. Non a caso alla cerimonia di apertura, in Fiera, è arrivato, tra migliaia di volontari provenienti da tutta Italia, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Un prestigioso riconoscimento alla città – ha detto – alla sua cultura di solidarietà, alla storia di donne e uomini che hanno lasciato tracce preziose e aperto strade su cui altri hanno potuto poi camminare”. Questa, ha detto Mattarella, “è una responsabilità, un impegno che Padova assume affinché questi mesi non si limitino alla pur legittima celebrazione di tante positive esperienze, ma rappresentino un avanzamento per l’intero Paese, una stagione di crescita collettiva”.
Mattarella ha definito il volontariato “un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da quanti si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti”. E ha ricordato Silvia Romano, rapita in Kenia, ha detto Mattarella “mentre svolgeva la sua opera generosa di solidarietà e di pace”.
A fare gli onori di casa c’erano il sindaco, Sergio Giordani, e il presidente della Regione, Luca Zaia, che hanno testimoniato con cifre e nomi quanti proprio da Padova e dal Veneto hanno fatto la storia del volontariato in Italia, a partire da Don Giovanni Nervo e Don Giuseppe Pasini, che ci hanno donato la Caritas.
Padova raccoglie il testimone dalla slovacca Kosice, capitale lo scorso anno. E non è un caso. Il ruolo certifica la solidità del terzo settore nel Nordest e in particolare nella provincia di Padova, dove si contano circa 6500 associazioni capaci di mobilitare oltre 12 milioni di euro solo nel 2019 per attività che vanno dal welfare alla protezione ambientale, dallo sport al sociale. E solo il 22 per cento di questi fondi, erano contributi pubblici. “Vogliamo impegnarci a ricucire il Paese – ha sottolineato Emanuele Alecci, presidente provinciale del Centro Servizi Volontariato e responsabile del Comitato Padova Capitale Europea del Volontariato – Una cucitura che contamini l’Europa in un momento in cui essa è messa in discussione e perde un pezzo fondamentale. Molti muri sono caduti e siamo impegnati perché non se ne formino di nuovi. Crediamo che la ricucitura possa partire dalla pace, dalla giustizia, sociale e dall’impegno di milioni di cittadini che ogni giorno operano silenziosamente nelle nostre comunità”.
Per Stefano Tabò, presidente nazionale CSV net, si tratta di assumere prospettive utili a uscire dalla duratura crisi socio – economica, indotta da un modello di società capace di estrarre valore dalle cose e dalla persone e non di rigenerarlo attraverso gratuità, dono, relazione, cultura e bellezza”.
Gabriella Civico, direttore del Centro Europeo del Volontariato, ha ricordato come “i governi da soli non possono creare una società dove il rispetto dei Diritti Umani, l’Uguaglianza e la Dignità per tutti siano riconosciuti e rispettati. Il bando per divenire capitale europea del volontariato dimostra che una buona e sana relazione tra le autorità pubbliche e le organizzazioni della società civile è una condizione necessaria per un volontariato di buona qualità” Nel corso della cerimonia si sono alternate storie, immagini e musica, con Lella Costa e Riccardo Bonacina a condurre, insieme a tanti personaggi del mondo dello spettacolo e del no profit, come Lorenzo Baglioni, Luca Bassanese, Tiziana di Masi e Andrea Pennacchi. Emozionante l’esecuzione dell’inno d’Italia e di quello europeo con l’orchestra giovanile “I polli(ci)ni” con il coro Tre Pini.
Fino a domenica a Padova si alterneranno dibattiti, confronti e contaminazioni tra il mondo del no profit. Il tutto costellato di tanti appuntamenti culturali e di spettacoli. Una sorta di grande show in uno spaccato del nostro Paese meravigliosamente reale.
Veneto, le Sardine in piazza a Vicenza e a Padova
“Due giorni. Due città. Una regione”. Con questo post, pubblicato sul profilo facebook “6000 sardine”, il movimento nato in Emilia-Romagna annuncia due eventi in programma in Veneto domenica e lunedì, in vista delle prossime elezioni regionali.
“Le sardine del Veneto si armano di gentilezza e portano in piazza un’altra idea di politica, partecipata ed inclusiva, con parole di speranza e non di odio. Il vento sta cambiando, il Veneto sta cambiando”, scrivono oggi.
“E’ venuto il momento di dimostrare che in Veneto la partita è ancora tutta da giocare: 20 minuti per salvare 5 anni del tuo futuro: vi aspettiamo in mare aperto. A Vicenza, domenica 9 febbraio, alle 17; a Padova, lunedì 10 febbraio, alle 18.30.
(ITALPRESS).
Sardegna, Solinas “Il bisso arte millenaria da valorizzare”
“La valorizzazione del patrimonio identitario della Sardegna passa anche e soprattutto per il recupero e la salvaguardia delle sue tradizioni. La tutela dell’arte millenaria del bisso, e il sostegno ai suoi tenaci e coraggiosi custodi, va nella direzione seguita da questa Giunta, che dal suo insediamento sta lavorando per preservare e accrescere le ricchezze naturali e culturali della nostra Isola”. Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, ricordando la decisione dell’Esecutivo di concedere all’associazione culturale no profit “Filo dell’acqua” un finanziamento di 70mila euro – il cui iter si è concluso pochi giorni fa con l’erogazione del contributo – per l’acquisto della sede destinata al Museo del bisso a Sant’Antioco.
“L’interesse per questa tradizione di alto artigianato e grande patrimonio culturale – hanno dichiarato gli assessori regionali ai Beni Culturali, Andrea Biancareddu, e al Lavoro, Alessandra Zedda – è tuttora vivo e deve essere tramandato alle future generazioni”.
“Abbiamo perciò voluto contribuire alla riapertura del museo della preziosa fibra tessile perché riteniamo che custodire questo straordinario patrimonio gestuale e misterioso faccia parte delle nostre tradizioni, della nostra storia e cultura”, hanno aggiunto i due assessori.
Chiara Vigo è l’unica al mondo a saper usare questa tecnica, che consiste nel lavorare il materiale grezzo per ottenere la “seta del mare”, filato e poi tessuto, dal quale si ricavano pregiati indumenti.
“Grazie alla solidarietà e ai sostegni, arrivati da più parti, e grazie all’impegno di questa Giunta regionale si è scongiurata la chiusura del museo, che avrebbe causato una perdita di grande valore per tutta la nostra Isola”, hanno concluso i due esponenti della giunta Solinas.
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Emilia Romagna, 40 milioni contro lo smog
Quasi 40 milioni di euro per far fronte all’emergenza smog: è quanto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha messo a disposizione dell’Emilia-Romagna all’interno del decreto che istituisce un programma di finanziamento per promuovere il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico locale e, conseguentemente, la qualità dell’aria all’interno delle regioni del Bacino Padano. All’Emilia-Romagna vanno così 39,3 milioni immediatamente disponibili che si vanno a sommare ai 60,5 della Lombardia, agli oltre 39 milioni al Piemonte e 41 al Veneto per un totale di 180 milioni di euro.
“Adesso non si perda più tempo e la Regione passi dalle promesse della campagna elettorale ai fatti – dichiara la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Silvia Piccinini – Bonaccini utilizzi queste risorse per rinnovare finalmente la flotta dei veicoli più inquinanti e obsoleti sui quali viaggiano ancora tantissimi pendolari della nostra regione. Inoltre, questo importante contributo messo a disposizione dal ministero dell’Ambiente nei fatti libera risorse che la Regione potrà indirizzare verso una misura che chiediamo da tempo, ovvero rendere gratuiti per tutti gli autobus durante i periodi di smog. Per fronteggiare l’emergenza legata alla qualità della nostra aria servono azioni concrete. È arrivato il momento di metterle in pratica”.
(ITALPRESS)









