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Toscana, siglata intesa Regione-Baker Hughes

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Una dichiarazione di intenti congiunta per una collaborazione aperta in favore della transizione energetica in Toscana. E’ quella che hanno sottoscritto questa mattina il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e il chairman e Ceo di Baker Hughes, Lorenzo Simonelli, a margine del ventunesimo Baker Hughes annual meeting che si è tenuto alla stazione Leopolda e al Teatro dell’Opera di Firenze. I due firmatari sono convinti che la transizione verso la neutralità climatica può offrire, oltre a benefici ambientali e di sicurezza territoriale, anche opportunità di crescita economica, attraverso l’attrazione di nuovi investimenti e finanziamenti, finalizzati a sostenere lo sviluppo tecnologico.
E’ per questo che intendono avviare un percorso, aperto al coinvolgimento di altri rilevanti operatori nel settore delle tecnologie, soluzioni, infrastrutture e produzione energetica, al fine di individuare e condividere applicazioni e progettualità nel campo della transizione energetica realizzabili in Toscana.
I possibili ambiti di intervento sono numerosi. Si va dalla produzione, trasporto ed utilizzo dell’idrogeno, allo stoccaggio e al recupero energetico, all’efficientamento dei sistemi di produzione ed uso energetico, alla cattura, sequestro e utilizzo della CO2, ai processi di recupero dei rifiuti con produzione di biocarburanti, all’ottimizzazioni nella coltivazione delle risorse geotermiche, agli impianti peaker a gas, all’integrazione delle fonti rinnovabili, a impianti a pompa di calore.
Per cogliere tutte queste opportunità Regione Toscana e Baker Hughes costituiranno un gruppo di lavoro per l’elaborazione di idee progettuali, nel rispetto dei diritti di proprietà e riservatezza. Lo scopo è anche quello di avanzare una proposta di collaborazione sulla sostenibilità e la transizione energetica ad altri soggetti, pubblici e privati, con cui firmare un protocollo di intesa nei prossimi mesi.
“E’ un ulteriore passo – afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – nell’ambito della nostra strategia ‘Toscana carbon neutral 2030’ e per la salvaguardia dell’ambiente, un impegno per il quale abbiamo varato un piano di investimenti da un miliardo di euro in 10 anni, volto soprattutto alla tutela del territorio, alla difesa del suolo, alla lotta all’erosione costiera, alla realizzazione di opere idrauliche, alla cura degli argini, alla prevenzione degli incendi boschivi e ad un sempre più efficiente sistema di protezione civile”.
“Questa dichiarazione di intenti si inserisce nel percorso verso la transizione di Baker Hughes ad azienda a zero emissioni di CO2 entro il 2050, impegno formale che ho annunciato lo scorso anno proprio dal palco del nostro Annual Meeting”, afferma invece Lorenzo Simonelli.
“In Italia, Baker Hughes ha già ridotto le proprie emissioni climalteranti del 50% rispetto al 2012, e questo grazie a una maggiore efficienza e all’introduzione di nuove tecnologie che ci consentono di giocare un ruolo da protagonisti nella transizione energetica”, aggiunge infine Simonelli.
(ITALPRESS).

Fvg, Rosolen “Trieste polo cultura e creatività”

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“La Regione ha creduto e crede in Its, evento di rilievo internazionale che coniuga talento, capacità e professionalità, tanto da affidargli il compito di istituire a Trieste uno dei poli culturali e formativi del Friuli Venezia Giulia per il settore della moda. Abbiamo scelto di sostenere il percorso dell’International talent support e di investire nell’apertura della Its Arcademy perché crediamo che l’attività e la crescita di un territorio si possano sviluppare anche attraverso la cultura e la creatività”. Lo ha dichiarato l’assessore della Regione Friuli Venezia Giulia a Lavoro e Formazione, Alessia Rosolen, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del contest creativo Its 2020, che si è svolta nel palazzo della Regione, in piazza Unità d’Italia, a Trieste.
“Its sarà il polo per Trieste – ha aggiunto l’assessore – ma stiamo investendo in analoghi cluster formativi con differenti vocazioni, in tutto il Friuli Venezia Giulia. Sono percorsi sui quali stiamo investendo con decisione, che coniugano formazione, eccellenze e peculiarità del territorio, capacità d’impresa e innovazione”.
(ITALPRESS).

TRAPIANTI, NIEDDU “INVERTITO TREND NEGATIVO SARDEGNA”

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“Abbiamo invertito la tendenza negativa degli scorsi anni: lancio un appello per una cultura della donazione, che deve essere implementata. Abbiamo messo in atto diverse misure per superare delle incomprensioni nel settore trapianti”. Lo ha detto l’assessore della Regione Sardegna alla Sanità, Mario Nieddu, nel presentare i dati sull’attività di donazione e trapianto in Sardegna relativi al 2019.
Soddisfatto dei risultati anche il professor Lorenzo D’Antonio, coordinatore del Centro regionale trapianti. “Crediamo sia doveroso che la cittadinanza venga informata su questo settore. Quello che abbiamo fatto nel 2019 è stato improntato su due aspetti: quello prettamente tecnico e quello relativo alla creazione di una rete di professionisti. Dobbiamo aumentare i numeri dei segnalati per poter togliere persone dalle liste d’attesa trapianti. La Sardegna è una regione che ha una grande sensibilità sul tema”, ha affermato D’Antonio.
L’individuazione del potenziale donatore è il primo passo fondamentale per i trapianti ma è necessario morire in terapia intensiva per poter donare, cosa che secondo il professor D’Antonio “fa perdere molti potenziali donatori”. I dati mostrano un aumento del 30% dei segnalati, ovvero persone a cui viene diagnosticata la morte cerebrale e avviate all’iter. “Abbiamo comparato i numeri sulle persone decedute per lesione cerebrale acuta con il numero di segnalazioni. Questo dato nel nostro territorio non era equilibrato ma stiamo migliorando. Per un milione di abitanti in Sardegna ci sono stati 55.8 segnalati nel 2019 (92 in totale): siamo al quarto posto su scala nazionale”, ha spiegato ancora D’Antonio.
I trapianti sono stati 76, 12 in più del 2018, quando erano stati 64. Inoltre, comparati alla media nazionale, i dati evidenziano tempi d’attesa inferiori.
Per esempio sono 85 i giorni d’attesa per un trapianto di cuore rispetto ai 360 a livello nazionale, 63 per il fegato (150 di media nazionale) e 240 per il rene (750 giorni di media in Italia). Sono, infine, 138mila i cittadini sardi che hanno dichiarato la propria volontà. Di questi il 79,1% ha espresso il consenso alla donazione; mentre si fermano al 20,3% le opposizioni.
(ITALPRESS).

FIERAGRICOLA, PAN “VENETI DUE DEI MIGLIORI AVICOLTORI”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Dei cinque migliori avicoltori in Italia due sono veneti: oggi a Fieragricola, la più importante manifestazione del settore primario in Italia, in corso a Verona, l’Unione nazionale delle filiere agroalimentari carni e uova (Unitalia) ha portato sul podio le migliori aziende di carni bianche che hanno investito nel benessere degli animali, nella sostenibilità ambientale, nell’innovazione tecnologica e in biosicurezza. E’ stato l’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, a consegnare personalmente il premio “Avicoltore dell’anno” ai due imprenditori veneti selezionati tra i vincitori. Si tratta di Luciano Carli, titolare dell’azienda zootecnica di Grumolo delle Abbadesse (Vicenza), e di Hicham El Aidi, di origine marocchina, che dal 2012 gestisce ad Ariano nel Polesine (Rovigo) la Po 4, moderno allevamento di faraone, galletti, livornesi, capponi e razze ad accrescimento lento.
L’azienda di Carli, fondata nel 1971 a Grumolo delle Abbadesse, è un’oasi naturale di verde dove vengono allevati a terra 280 mila polli da carne, senza far ricorso ad antibiotici e disinfettanti, grazie a un innovativo sistema che rimuove ogni eventuale contaminazione batterica nelle acque ad uso potabile.
L’azienda di Hichim El Aidi ad Ariano del Polesine ha raggiunto la completa autosufficienza energetica a zero emissioni di Co2 grazie al sistema fotovoltaico installato sui capannoni, alle sonde che misurano tutti i parametri ambientali e a uno speciale prodotto probiotico inserito nelle lettiere per ridurre la fermentazione e il livello di ammoniaca.
“Aziende zootecniche come quelle di Grumolo delle Abbadesse e di Ariano nel Polesine ben rappresentano il volto più innovativo della moderna zootecnia che investe nel benessere degli animali e nella sicurezza dei consumatori”, ha sottolineato Pan, consegnando il voucher ai due avicoltori veneti.
“Ringrazio i due imprenditori per la passione, la dedizione e la capacità di investire di cui hanno dato prova: i risultati raggiunti e le pratiche virtuose sperimentate sono il miglior biglietto da visita per un settore trainante dell’agricoltura ‘made in Italy’, in rapida e profonda trasformazione e fortemente competitivo. Quello avicolo è l’unico comparto del primario ad aver raggiunto la completa autosufficienza interna”, ha aggiunto Pan.
Le migliori aziende d’Italia, selezionate dalla giuria tecnica di UnaItalia per le migliori pratiche applicate, sono, oltre alla Luciano Carli di Grumolo delle Abbadesse e alla Po 4 di Ariano nel Polesine, la Cascina Felizia di Cumiana (Torino), la Ferrari e Ardesi di Gambara (Brescia) e la Tieske di Apiro (Macerata).
(ITALPRESS).

FIBRA OTTICA, PARTITO CANTIERE NELL’ARETINO

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Su Internet fino a mille megabit al secondo, grazie alla regione Toscana. I lavori per portare la fibra ottica e la banda ultralarga nei borghi e paesi dove gli operatori privati hanno scelto e comunicato di non voler investire, sono iniziati anche a Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo. Questo è l’elenco delle frazioni coinvolte: oltre al capoluogo, Loro Ciuffenna per l’appunto, ci sono San Giustino Valdarno, Campogialli, Piantavigne, Malva, Persignano, Montemarciano, Gropina, Casale, Trappola, La Casa, San Clemente in Valle, Poggio di Loro, Modine, Gorgiti, Villa, Chiassaia, Anciolina, Borro, Traiana e Comugni. In tutto saranno stesi oltre 66 chilometri di fibra ottica, da portare fin sulla soglia di 3.503 edifici. Una vicinanza che permetterà di navigare sul web veloci come in città (e a volte anche più veloci). Siccome saranno utilizzati 50 chilometri di cavidotti e canaline già esistenti, i disagi del cantiere saranno ridotti al minimo. E’ stato fatto così anche negli altri comuni, dove i lavori sono già partiti o conclusi. Una rivoluzione, anche questa. Laddove comunque ci fosse l’esigenza di scavare, si tratterà di mini trincee a bordo carreggiata larghe e profonde poche decine di centimetri. I lavori si concluderanno in undici mesi: un milione e 77 mila euro euro il valore dell’investimento della Regione.
Per l’apertura ufficiale del cantiere stamani era a Loro Ciuffenna anche l’assessore all’innovazione della Toscana, Vittorio Bugli. “Realizzeremo un’infrastruttura pubblica che tutti gli operatori avranno la possibilità di usare”, spiega. “Si tratta dell’infrastruttura più importante che stiamo predisponendo e che raggiungerà tutta la Toscana. Utilizzando i fondi europei ci abbiamo speso 80 milioni, ma ne vale almeno 170”. A realizzare l’opera sarà Open Fiber, l’azienda che ha vinto il bando nazionale e che avrà in concessione per venti anni l’infrastruttura offrendone l’accesso agli operatori interessati. La società opera infatti nel solo mercato all’ingrosso: cittadini e imprese dovranno dunque contattare i gestori presenti sul loro territorio per attivare la linea, una volta completati i lavori.
In Toscana sono 268 i comuni coinvolti nell’investimento regionale: praticamente tutti, pure i più grandi, anche se solo magari in quel caso per qualche borgo o gruppo di case sparse. Per le norme europee sulla concorrenza la Regione può intervenire nelle sole ‘aree bianche a fallimento di mercato”. La stima, un anno fa quando i lavori sono stati programmati, era di 784 mila cittadini interessati. “Il nostro Paese è in ritardo, ma la Toscana è una delle più avanti, se non la prima in assoluto”, ricorda l’assessore.

“E se continueremo a marciare veloci senza perdere questo vantaggio vorrà dire permettere alle nostre imprese di essere più concorrenziali, e ai nostri territori più attrattivi, rispetto ad altre regioni dove la fibra ottica arriverà magari uno o due anni più tardi”. “Ma la fibra ottica – conclude – renderà più comoda anche la vita ai cittadini, che potranno utilizzare comodamente da casa molti più servizi on line. Un investimento che, al pari ieri di una strada, accorcerà la distanza tra aree interne e città, borghi isolate ed aree metropolitane, aiutando magari a contrastare lo spopolamento di quelle zone”.
(ITALPRESS).

BONACCINI IN FESTA “SALVINI CITOFONI ALTROVE”

E’ uno Stefano Bonaccini raggiante quello che ha parlato oggi, in conferenza stampa, della sua rielezione a Presidente della Regione Emilia-Romagna. “Dopo due anni di elezioni stravinte, quelli della destra erano certi di vincere anche qui: noi abbiamo finalmente invertito il trend. Adesso il campanello Salvini lo va a suonare da un’altra parte. Abbiamo dimostrato che si puo’ battere la Lega”, ha detto il Governatore.
“Un successo del Pd? Noi abbiamo in giro per l’Italia tanti amministratori bravi, non solo qui in Emilia-Romagna. Santori? Ci siamo salutati con Mattia questa mattina. Non ci eravamo mai sentiti al telefono prima; ci siamo fatti reciproci complimenti. Le sardine hanno avuto il merito di dimostrare che le piazze non le riempie solo Salvini. Non sono piazze ‘contro’ ma cercano un’alternativa. Meloni e Salvini sbagliano a pensare che siano contro”, ha poi puntualizzato Stefano Bonaccini.
“E’ stata la vittoria della concretezza, del territorio, di chi ha saputo unire un progetto per il futuro a valori sani. Ora vorreri dare una mano a ricostruire il centrosinistra, con un Pd più largo e robusto”, ha concluso il Governatore.
(ITALPRESS).

ELEZIONI REGIONALI, VINCONO BONACCINI E SANTELLI

Stefano Bonaccini vince in Emilia Romagna, la candidata del centrodestra, Jole Santelli in Calabria. Crolla il Movimento Cinque Stelle. È questo l’esito delle elezioni regionali del 26 gennaio nelle due regioni.

Affluenza in netto aumento in Emilia Romagna. In rialzo anche in Calabria.

“È stata una campagna elettorale che abbiamo affrontato con grande serenità – ha detto il governatore riconfermato dell’Emilia Romagna -: tranquillità, sorrisi sulle labbra, anche quando hanno cercato di utilizzare argomenti che non c’entravano”.

“Partivamo da un -7% delle Europee – ha aggiunto – abbiamo lavorato per costruire una coalizione molto larga e civica. Ci sono metri di interviste di esponenti della Lega che mi
invitavano a fare le valige, a provare a non competere nemmeno – ha proseguito Bonaccini -. Io ho sempre consigliato di essere prudenti nei giudizi perché l’arroganza non paga mai. Se caratterizzi la campagna elettorale nascondendo la candidata vuole dire che vuoi giocare su un altro terreno e noi abbiamo vinto anche su quel terreno”.

“È un risultato enorme. Cominciamo dai mille problemi che ci sono in Calabria ma anche dalle mille opportunità che la Regione offre – sono state le prime parole di una Jole Santelli completamente afona. Cominciamo a lavorare tutti insieme per raccontare una Calabria diversa. Questo deve  essere il primo obiettivo”.

(ITALPRESS).

FVG: DA REGIONE OK A PIANO D’AZIONE ASILI NIDO

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La Giunta del Friuli Venezia Giulia, su proposta degli assessori regionali alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, e a Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen, ha deliberato il piano d’azione regionale per la promozione del sistema integrato di educazione e istruzione per le bambine e i bambini fra 0 e 6 anni che prevede interventi edilizi sulle strutture delle amministrazioni pubbliche per consolidare e migliorare la rete dei servizi educativi per l’infanzia.
“Il ministero dell’Istruzione ripartisce i fondi per il sostegno agli asili nido integrati didatticamente con le scuole materne ma la programmazione relativa a questi fondi è regionali”, hanno spiegato Pizzimenti e la Rosolen. “Con questa delibera, utilizziamo le risorse per interventi sugli edifici di proprietà comunale che hanno espresso la necessità di avere finanziamenti per i lavori necessari all’ottenimento del certificato prevenzione incendi”, hanno aggiunto i due assessori Fvg.
Le strutture individuate e segnalate al Miur per il finanziamento con i fondi assegnati alla Regione sono 10. Si tratta di sei asili nido a Trieste (Zucchero filato, Trecasette/Colibrì, La scuola del sole, L’arcobaleno/Piccoli passi, Acquerello e Semi di mela), due a Gorizia (via San Michele e viale Virgilio), uno a Cordenons (Asilo nido) e uno a Sacile (Arcobaleno Nicholas Green), per un totale di 4.515.116,00 euro.
Le tempistiche relative all’inizio e fine lavori saranno stabile con decreto regionale e saranno valutati i cronoprogrammi presentati dagli enti solo dopo aver ottenuto i fondi dal Miur.
La delibera prevede anche la trasmissione al Miur del piano d’azione.
(ITALPRESS).