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COMELICO, ZAIA “PRESTO RICORSO A CONSULTA E TAR”

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“Abbiamo dato mandato alla nostra avvocatura di ricorrere non solo al TAR, come faranno i Comuni e gli altri Enti coinvolti, ma anche alla Corte Costituzionale per difendere i diritti del territorio del Comelico a realizzare il collegamento con la val Pusteria”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la delibera della Giunta regionale che autorizza l’ente regionale a ricorrere avanti alla Corte Costituzionale per il conflitto di attribuzione contro il Decreto del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, che pone dei vincoli paesaggistici nel territorio compreso fra il Comelico e la val d’Ansiei.
“Siamo pronti a battagliare e arriveremo fino in fondo. Il ministero ponendo i vincoli ha invaso una competenza della Regione e noi lo dimostreremo”, aggiunge il Governatore del Veneto.
“Stiamo parlando di un provvedimento statale che invade la competenza che la Costituzione ci attribuisce: una scelta grave che rappresenta un ostacolo allo sviluppo del territorio. Il Comelico, come tutta l’area dolomitica, in vista dei prossimi importanti eventi sportivi, dai mondiali di sci del 2021 fino alle Olimpiadi del 2026, ha di fronte opportunità enormi. La scelta dei vincoli le limita molto e noi vogliamo impedire che ciò accada, battagliando perché vengano tolti”, spiega ancora Zaia.
(ITALPRESS).

FVG, REGIONE ADERISCE A “BIBLIOTECA DELLA LEGALITÀ”

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TRIESTE (ITALPRESS) – Contrastare l’aumento della criminalità e favorire la lettura, diffondendo la cultura della legalità, della responsabilità e della giustizia tra i giovani. Sono questi gli obiettivi del progetto “Bill. La Biblioteca della Legalità”, al quale la Regione Friuli Venezia Giulia – la prima in Italia – ha aderito attraverso il protocollo siglato a Pordenone dal governatore Massimiliano Fedriga e dagli assessori alla Cultura, Tiziana Gibelli, e a Formazione e Ricerca, Alessia Rosolen.
La Biblioteca della legalità è composta da una raccolta ragionata di più di 200 testi adatti a giovani lettori (dagli 8 ai 15 anni), comprendente narrativa, saggistica, fumetti, graphic novel e albi illustrati. La sua caratteristica fondamentale è di essere una collezione itinerante sul territorio, destinata in particolare alle scuole, al mondo associativo e alle istituzioni che intendono utilizzarla: l’adesione è aperta a tutti coloro che vogliano farne parte.
L’idea alla base di Bill è che le storie narrate dai libri abbiano un ruolo essenziale nella comprensione della realtà e siano strumenti indispensabili affinché il principio di vivere nella legalità diventi un valore centrale nell’immaginario collettivo. In merito, il governatore Fedriga ha spiegato che “l’impegno della Regione nei confronti della sicurezza delle famiglie e dei nostri giovani è costante. Sottoscrivere l’accordo per la costruzione della Biblioteca della legalità in Friuli Venezia Giulia significa proseguire su questa strada, collaborando con l’Associazione nazionale magistrati affinché attraverso la lettura si accresca nelle giovani generazioni una nuova cultura del vivere sociale. La cultura della legalità è fondamentale sia nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni sia tra le persone. Il rispetto reciproco, oltre a essere un elemento fondamentale del nostro modello sociale, favorisce anche le ricadute economiche, dato che anche la sicurezza e la qualità della vita sono tra i parametri analizzati dalle grandi aziende prima di investire sul territorio”.
Concretamente in Friuli Venezia Giulia saranno due le dotazioni a disposizione: una al centro prestito alla biblioteca di San Canzian d’Isonzo, che sarà punto di riferimento per la zona di Gorizia e di Trieste e una alla sede di Damatrà onlus, che sarà disponibile per Udine e di Pordenone.
L’assessore Gibelli ha evidenziato che “la creazione della Biblioteca della legalità, nell’ambito del progetto LeggiAmo 0-18 Fvg, assegna alla lettura un ruolo fondamentale nella migliore comprensione della realtà. Al suo interno i libri vengono considerati gli strumenti indispensabili per consentire ai giovani di costruire un immaginario che pone al centro la giustizia e il senso civico. È infatti giusto insegnare, a partire dalla prima infanzia, i concetti di lecito e non lecito perché noi viviamo all’interno di contesto fondato su un preciso contratto sociale. Va inoltre sottolineato che questa iniziativa, grazie alla collaborazione anche del vicegovernatore Riccardi, è rivolta anche ai bambini ospedalizzati e quindi il nostro auspicio è che possa espandersi sempre di più, sia nel territorio regionale, sia nel resto d’Italia”.
La firma del protocollo si è svolta al Paff, Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone, in occasione della mostra “Matite e Manette – La Polizia nel fumetto”, un contesto particolarmente rappresentativo per il tema del progetto e, a tale riguardo, il governatore Fedriga ha sottolineato che “favorire nei giovani la conoscenza e il rispetto delle istituzioni che garantiscono la sicurezza dei cittadini è un processo fondamentale, perché nel medio e lungo periodo la cultura della legalità rappresenta un forte elemento di contrasto alla criminalità”.
“Inoltre, la capacità di comprendere il significato profondo di ciò che si legge è imprescindibile per garantire la libertà, perché consente ai cittadini di sviluppare una mentalità critica, la quale è, ad esempio, un ottimo antidoto contro le fake news”, ha aggiunto Fedriga.
A margine della sottoscrizione del protocollo l’assessore Rosolen ha evidenziato che “viviamo in un’epoca nella quale chiunque invochi il senso del limite, della misura, della responsabilità va considerato un meschino e se cerca di far valere le leggi e le misure, va deriso e condannato. Restituire dignità al principio di legalità, senza il quale non c’è sviluppo, benessere e società, lo ritengo un impegno urgente. La Regione sostiene con profonda convinzione azioni e iniziative che promuovano il rispetto delle regole, ancor più se rivolte alle giovani generazioni”.
L’iniziativa è sviluppata dalla Regione in partnership con il Consorzio culturale del monfalconese, Damatrà onlus, l’Ufficio scolastico regionale, l’Associazione italiana biblioteche, l’Associazione culturale pediatri, il Centro per la salute del bambino ed è sostenuta da oltre 15 le istituzioni pubbliche e private, tra le quali anche la Polizia postale e delle comunicazioni, l’Ordine dei giornalisti, l’Arpa Fvg e Libera.
(ITALPRESS).

DA INIZIO STAGIONE 180 MILA CASI INFLUENZA IN PIEMONTE

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Dall’inizio della stagione sono circa 180.000 le persone colpite dall’influenza in Piemonte. Nella settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio si stima che si siano ammalate circa 22.000 persone: l’incidenza è aumentata nell’età adulta ed è leggermente diminuita nell’età pediatrica. L’incidenza settimanale è di 5 casi per mille assistiti: nel dettaglio, 6,3 casi per 1000 assistiti da 0 a 14 anni; 5,3 casi per 1000 assistiti da 15 a 64 anni; 3,2 casi per mille assistiti nelle persone con 65 e più anni. Il dato è in linea con la tendenza nazionale. Si prevede che il picco dell’epidemia sarà nelle prossime settimane. Al 9 gennaio sono oltre 693.000 i cittadini piemontesi che hanno deciso di vaccinarsi, in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il numero è già superiore al dato definitivo della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2018-2019 (670.000). Non si segnalano, ad oggi, situazioni di particolari criticità nell’afflusso agli ospedali. La Regione, nelle scorse settimane, ha dato indicazioni alle Aziende sanitarie che hanno predisposto singoli Piani con misure specifiche per prevenire le eventuali situazioni di iper-afflusso, in particolare in Pronto Soccorso.
(ITALPRESS).

TOSCANA: REGIONE COMPRA 300 GIOIELLI “ORO D’AUTORE”

Un tesoretto composto da oltre 300 gioielli d’oro, pezzi unici, non riproducibili e non commerciabili. Si tratta di “Oro d’autore”, la collezione che la regione Toscana ha acquistato il 30 dicembre scorso da Arezzo Fiere per un valore di poco superiore a 1,8 milioni di euro. Il significato dell’operazione compiuta è stato illustrato dal presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso di una conferenza stampa che ha tenuto presso gli uffici di Arezzo Fiere. Il primo intento è stato quello di ampliare e valorizzare il Museo dell’oro, già attivo presso il Palazzo di Fraternita, quale simbolo di identità del distretto orafo aretino. Lo scopo è anche quello di potenziare e valorizzare il “Percorso conoscitivo dell’oro ad Arezzo” e della collezione “Oro d’Autore” con il fine di promuovere lo sviluppo del tessuto economico, sociale e culturale del territorio aretino anche attraverso il potenziamento e la valorizzazione degli spazi del Palazzo di Fraternità e della collezione “Oro d’autore”, attraverso l’elaborazione di un progetto museografico. Oro d’autore nasce nel 1987 con l’obiettivo di creare una collezione di arte orafa contemporanea in grado di valorizzare e promuovere il gioiello made in Italy.
Il progetto unisce all’estro di importanti artisti del panorama nazionale ed internazionale la maestria delle più grandi aziende orafe italiane. Ne fanno parte gioielli realizzati da artisti di spicco che con le loro creazioni hanno arricchito la collezione, che è ed è stata spesso ospite e protagonista di fiere e musei internazionali, come a Tokyo, Hong Kong, Las Vegas, Buenos Aires, in Brasile, a New York, Pechino. Negli ultimi anni Oro d’autore ha intrapreso altre strade creative, e grazie alla collaborazione con Vogue Gioiello e Vogue Accessory, sono stati realizzati gioielli che coniugano lo stile e l’originalità di stilisti nazionali ed internazionali con la tradizione orafa italiana.
Maison come Armani, Ferrè, Fendi, Prada, Gucci, Ferragamo, Dolce e Gabbana, Vivienne Westwood, e molte altre ancora hanno aderito all’iniziativa e nel 2003 è nata la prima collezione, “It Jewels”, mostra nella quale trenta stilisti hanno realizzato i loro pezzi unici.
(ITALPRESS)

SVILUPPO RURALE, SARDEGNA TRA LE PRIME SEI PER SPESA

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“La Sardegna è tra le prime sei regioni d’Italia per capacità di spesa del Psr. Un risultato importante che ci consente di centrare gli obiettivi programmati e di guardare con ottimismo al conseguimento del prossimo obiettivo fissato al 31 dicembre del 2020”. Così l’assessore all’Agricoltura della regione Sardegna, Gabriella Murgia, commenta gli ultimi dati, pubblicati da Agea sul sito della Rete rurale nazionale, sulla situazione dell’avanzamento della spesa dei Psr (i Programmi di sviluppo rurale) italiani, cofinanziati dal fondo comunitario Feasr, al 31 dicembre 2019. “Dalla tabella relativa alle spese effettivamente sostenute – sottolinea l’esponente della Giunta Solinas – emerge che il Psr della Sardegna ha registrato una spesa complessiva di oltre 624 milioni di euro, pari al 48,39% della dotazione complessiva da spendere entro il 31 dicembre 2023. Rispetto agli obiettivi fissati al 31 dicembre 2019 (N+3), il Psr Sardegna ha ottenuto un livello di spesa pari a oltre il 126%. Rilevante la spesa registrata nell’ultimo mese del 2019 con il pagamento di oltre 29.000 domande per un importo complessivo di 66,5 milioni di euro”.
(ITALPRESS).

VENETO, LANZARIN “SPESI 4.6 MLN CONTRO LA POVERTÀ”

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“Davanti ad una vita umana, uccisa dalla povertà e dal gelo, serve rispetto. Ma anche verità. La Regione Veneto non si è dimenticata dei senza tetto: nel triennio 2018-2020, grazie al piano regionale di contrasto alle povertà, ha assegnato oltre 4,6 milioni di euro alle iniziative dei comuni e del terzo settore a favore delle persone in condizioni
di povertà estrema, senza una dimora”. Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto, interviene così in merito alle critiche sollevate dall’opposizione consiliare a seguito della morte a Verona, nei giardini di Porta Vescovo, di Kofie Boateng, il senzatetto di 39 anni ucciso dal freddo delle notti di dicembre all’addiaccio.
“E’ triste dover prendere la parola in queste circostanze nella quali prevalgono sentimenti di dolore, impotenza e umana solidarietà – prosegue l’assessore – ma sarebbe ingiusto tacere e lasciare campo libero alla falsa convinzione che istituzioni e
servizi siano indifferenti verso i drammi della povertà, in particolare quella più estrema”. “In Veneto, con il piano regionale di contrasto alle povertà, questa amministrazione ha
messo a sistema per i senza fissa dimora fondi pubblici per complessivi 4.637.300 nel triennio 2018-2020 – precisa Manuela Lanzarin – Da gennaio 2018 con il progetto DOM. Veneto (programma Avviso 4) la Regione si è fatta capofila di un programma
che coinvolge come partner i sei comuni capoluogo di Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Treviso e Rovigo che registrano presenze di homeless e che ha una dote finanziaria di 3.310.700 euro. Inoltre, la Regione ha destinato ai 15 ambiti territoriali
(ex Ulss) la quota del fondo nazionale lotta alla riservata ai senza dimora pari a circa 1.326.600 euro”.
Questi programmi – fa presente l’assessore – si integrano con le azioni in tema di alloggi di edilizia residenziale pubblica avviate a valere sul programma Operativo regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) 2014-2020, e con le politiche regionali di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, quali il Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA) e il Reddito di Inclusione Attiva (RIA). “Pertanto, dire che la Regione non fa nulla per i senza fissa dimora è quantomeno ingeneroso, nonché offensivo per tutti coloro che, nelle istituzioni e nei servizi,
operano in stretta collaborazione con associazioni e volontari per offrire dignità e opportunità a queste persone così fragili e sfortunate, spesso refrattarie a forme di aiuto”, conclude.
(ITALPRESS)

TOSCANA, DA REGIONE 50 MILA EURO PER L’IPPOTERAPIA

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Le Asl toscane beneficeranno di quasi 50mila euro per i loro progetti di ippoterapia e di riabilitazione equestre approvati dalla Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale (settore organizzazione delle cure e percorsi cronicità). e’ quanto è stato deliberato dalla giunta regionale della Toscana a sostegno di alcuni progetti per attività di ippoterapia, mirata a facilitare le competenze motorie o relazionai in minori con disabilità dell’Asl Toscana sud est (per 16mila e 600 euro complessivi); per la riabilitazione equestre/ippoterapia nei bambini affetti da disturbo dello spettro autistico e l'”Ippoterapia-Passioni di Maremma” dell’Asl Toscana Nord Ovest (per un importo di 16mila e 600 euro); e per la terapia assistita con i cavalli in pazienti seguiti dal Centro di riabilitazione Villa Il Sorriso dell’Asl Toscana centro (per altrettanti 16mila e 600 euro totali).
La Regione Toscana ha destinato alle Asl, dunque, la somma complessiva di 49mila e 800 euro, considerato che questo tipo di terapia, nell’ambito del disagio mentale, consente di controllare o inibire la realizzazione di schemi motori patologici a favore di schemi più corretti in quanto stimola e migliora la coordinazione motoria, l’equilibrio e l’orientamento spazio temporale, favorendo una maggiore autonomia e senso di responsabilità, ma anche migliorando la capacità di attenzione, i tempi di concentrazione, il controllo emotivo e la stima di sé.
Nell’interazione uomo-cavallo, grazie a stili di vita sani, si possono, inoltre, prevenire situazioni di emarginazione, seguendo un percorso che prevede la socializzazione con l’animale e la realizzazione di attività fisica. La terapia con il cavallo è una disciplina inserita dal Ministero della Salute tra gli “Interventi assistiti con gli Animali”.
(ITALPRESS).

SARDEGNA, SOLINAS “CENTRATI OBIETTIVI DI SPESA FONDI UE”

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“Subito dopo l’insediamento della Giunta, avevamo fissato come obiettivo primario una forte accelerazione della spesa dei fondi POR FESR. Abbiamo raggiunto il risultato grazie a un lavoro efficace, che ci ha consentito di centrare e superare i traguardi fissati dalla Commissione europea. Ora con la stessa determinazione ci prepariamo alla nuova fase di programmazione dei fondi POR FESR. Si tratta di risorse preziose per il lavoro e lo sviluppo, e dobbiamo essere capaci di sfruttarle al meglio e fino in fondo”. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, commenta il positivo risultato raggiunto dalla Giunta.
Esprime soddisfazione anche dall’assessore regionale alla Programmazione, Giuseppe Fasolino: “Con una spesa certificata di oltre 249 milioni di euro, dice l’esponente dell’Esecutivo, il Programma operativo regionale supera il target fissato dalla Commissione europea, rispettando gli impegni assunti e addirittura superando il target di spesa ‘N+3’, fissato a circa 245 milioni di euro”.
“Questo obiettivo – spiega l’assessore – si aggiunge al mantenimento della riserva di premialità di quasi 56 milioni di euro che la Commissione europea ha deciso di confermare al Programma con proprio atto di agosto scorso. A oggi risultano finanziate oltre 2000 operazioni consultabili sul portale ‘Storiediprogetti’. Un importante traguardo, che consideriamo un buon punto di partenza della legislatura”.
(ITALPRESS).