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FVG, FEDRIGA “AVVIARE NUOVO PATTO FINANZIARIO”

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“Partendo dal risultato conseguito con il patto finanziario dello scorso febbraio, ho ribadito al ministro, in virtù anche della consolidata virtuosità di bilancio della Regione, l’esigenza di iniziare un percorso che porti alla sottoscrizione per il triennio 2022-24 di un nuovo accordo con lo Stato al fine di armonizzare ulteriormente, in tema di contributo alla finanza pubblica, la posizione del Friuli Venezia Giulia a quella delle altre Regioni a Statuto speciale”. Lo ha affermato a Trieste il governatore Massimiliano Fedriga a margine dell’incontro con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. Nel dettaglio, il governatore ha spiegato che, in merito al contributo regionale alla finanza pubblica (accordo siglato nel 2011), il Friuli Venezia Giulia è la Regione che versa la quota più alta in termini di percentuale di bilancio (anche se ridotta grazie alla sigla dell’ultimo patto), mentre le altre Regioni a Statuto speciale si attestano su percentuali sensibilmente inferiori. Come sottolineato da Fedriga, l’obiettivo è quello “di superare una condizione di disparità”.

Il governatore ha ricordato che, proprio con la nuova legislatura, l’attuale Giunta, grazie all’ultimo patto siglato, ha attuato un miglioramento nei rapporti finanziari con lo Stato che ha portato a un risparmio per la Regione di 843 milioni di euro in tre anni. Oltre agli aspetti economici, come ha rimarcato Fedriga, nel corso dell’incontro sono strati affrontati alcuni dossier relativi al rapporto tra Stato e Regione. Tra questi, quello che riguarda il trasferimento di determinati beni demaniali agli Enti locali e all’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia. Una partita sulla quale il ministro ha garantito la massima attenzione, oltre che un’accelerazione ai relativi procedimenti. Un altro tema oggetto del confronto è stato quello delle competenze in materia di beni culturali e di istruzione (Ufficio scolastico). Su quest’ultimo punto, Boccia ha ribadito in particolare la competenza statale sui concorsi per gli insegnanti, delimitando gli spazi di autonomia delle Regioni ad alcuni aspetti organizzativi. Fedriga ha anche richiesto una convergenza sul ruolo di supporto che la Regione, riconoscendo la piena competenza statale sulla materia, è disposta a offrire sul piano amministrativo ai Tribunali, con l’obiettivo di velocizzare i tempi della giustizia, “alla stregua di quanto già accade in Trentino Alto Adige”.

Da parte sua Boccia, definendo “cordiale” questo primo incontro istituzionale, ha espresso l’impegno di organizzare un confronto con i governatori della Regioni autonome per affrontare in maniera organica tutte le questioni aperte, tra le quali l’abbattimento del numero di contenziosi che riguardano la produzione normativa delle Regioni con il proposito di arrivare a una riduzione del 50 per cento.
(ITALPRESS).

LA TORRE DI PISA S’ILLUMINA PER I DIRITTI DELL’INFANZIA

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La Toscana celebra il trentasimo anniversario della Convenzione per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Accadrà il 20 novembre, quando la Torre di pisa si illuminerà di blu come altri monumenti e palazzi in tutta la regione. La Convenzione venne adottata dall’Assemblea generale delle nazioni Unite il 20 novembre 1989: riconosce per la prima volta che anche i bambini, le bambine e gli adolescenti sono titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti. “Noi amministratori locali tramite il programma Città Amica vogliamo migliorare le vite dei minorenni che vivono nelle nostre città – affermano gli organizzatori che ieri hanno presentato l’evento nel Palazzo del Pegaso, a Firenze – Dichiariamo il nostri impegno per dare piena attuazione alla Carta coinvolgendo diversi attori a livello locale e per assicurare e garantire una serie di obiettivi che si possono riassumere in 5 punti: rispetto di ciascun bambini, libera espressione della propria opinione, accesso ai servizi essenziali di qualità, incluse le cure mediche e l’istruzione, la possibilità per ciascun bimbo di vivere in un ambiente migliore e l’opportunità di giocare e di avere del tempo libero”.
A questo proposito gli amministratori locali, supportati anche dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, chiedono alle autorità nazionali di supportare Città Amica, assicurando “che ciascun minorenne raggiunga il proprio pieno potenziale attraverso un’equa garanzia e tutela dei diritti nel contesto della propria città”.

PARCO MAREMMA, MODELLO TERRITORIALE DI SUCCESSO

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Verificare sul campo quel “modello di eccellenza” che la commissione Ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Stefano Baccelli (Pd), conosce bene e che certifica ogni anno con l’approvazione dei bilanci dell’Ente Parco regionale della Maremma. In visita nei locali di Alberese il presidente Baccelli, con i consiglieri regionali Giacomo Giannarelli (M5S), Francesco Gazzetti (Pd), Leonardo Marras (Pd), Elisabetta Meucci (Italia Viva) e Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), hanno incontrato i rappresentanti della Comunità di Parco, anche come “riconoscimento di un lavoro che ha saputo coniugare sviluppo e tutela ambientale”, come ha commentato Baccelli, proponendo la sfida per il prossimo futuro: “Ripensare e rilanciare le politiche regionali” sulle aree protette anche in termini di “maggiori risorse da erogare”. “Oltre la tutela, qui assistiamo a una vera e propria attività di promozione e valorizzazione nel rispetto delle diverse sensibilità e con il risultato che il Parco non è più vissuto come vincolo ma come opportunità”, ha dichiarato ancora Baccelli.
Che quello della Maremma sia il Parco da prendere come “punto di riferimento” è convinto anche il capogruppo Pd, Leonardo Marras, che ha ricordato come i contrasti tra vincoli e attività siano superati. “Oggi dobbiamo fare i conti con nuove consapevolezze”, ha detto parlando di mobilità interna e di opportunità per sviluppare un “laboratorio avanzato”, ma anche di quello che ha definito lo “strumento fondamentale” del Parco: “L’agricoltura consente ad un habitat di mantenersi, svilupparsi e trasformarsi”.
La sinergia tra i tre Parchi – Maremma, San Rossore e Alpi Apuane – è stata ricordata anche da Tommaso Fattori: “La pace sociale costruita sul territorio dovrebbe essere adottata anche dagli altri due enti pur nelle loro diversità”. La tutela ambientale continua ad essere il “vero obiettivo da perseguire” e in questo senso, secondo Fattori, occorre “ripensare l’attività economica”. Il consigliere ha poi espresso un plauso per la gestione degli ungulati.
Nel corso dell’incontro, cui è seguita la seduta della commissione sul Piano integrato del Parco, il senatore e assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Orbetello, Roberto Berardi, ha ribadito l’importanza di essere più flessibili. “Questo non significa più cementificazione, ma migliori risposte ai cittadini” ha spiegato.
Soddisfazione per la visita è stata espressa dalla presidente del Parco, Lucia Venturi: “Il nostro obiettivo è quello di coniugare sviluppo e tutela. Con il lavoro di confronto e concertazione siamo riusciti a creare una percezione positiva tra cittadini e operatori. Il confronto continuo e dinamico ha prodotto risultati”, ha aggiunto, ricordando un incontro di qualche giorno fa con gli enti locali sui rapporti con Ente terre Toscana. Sull’ex azienda di Alberese è attualmente all’esame della commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd), una proposta di legge che dovrebbe risolvere problemi di sovrapposizioni, ma che potrebbe anche ridisegnare la governance del territorio. Venturi ha infatti informato i commissari che la Comunità e i rappresentanti degli enti locali sarebbero “favorevoli alla gestione delle aree agricole oggi in carico a Ente Terre”. Su questa ipotesi la stessa commissione Ambiente si è già espressa. Il parere secondario espresso a favore è infatti accompagnato da una osservazione, ricordata oggi da Baccelli, che si muove proprio verso un potenziamento dell’Ente Parco.
All’incontro hanno partecipato anche il direttore e tre consiglieri del Parco Enrico Giunta, Simone Rusci, Fabrizio Gorazzi, Domenico Donati.

(ITALPRESS)

FVG, BINI “PRESTO BANDI PER INNOVAZIONE AZIENDE”

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“Nei primi mesi del 2020 pubblicheremo due bandi, del valore complessivo di 16 milioni di euro, per favorire i processi di innovazione delle nostre imprese”. Lo ha annunciato oggi l’assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, nel corso della presentazione a Trieste di “Fari Manifatturieri”, il progetto che ha valutato il livello di digitalizzazione di 89 imprese manifatturiere del Friuli Venezia Giulia grazie ai dati raccolti dal digital innovation hub regionale IP4FVG (Industry Platform 4 Fvg). “Il Friuli Venezia Giulia è l’unica in Italia a far parte del gruppo di 73 regioni europee considerate ‘innovatrici forti’ e recentemente abbiamo già investito ben 55 milioni di euro per sette progetti di innovazione. Questi risultati e quelli prodotti da ‘Fari Manifatturieri’ sono l’ennesima dimostrazione che la forza del nostro sistema è rappresentata dalla capacità di mettere a sistema le nostre eccellenze”, ha ricordato Bini.
“Noi vogliamo continuare ad accompagnare le imprese del Friuli Venezia Giulia. Oltre ai nuovi investimenti, con il disegno di legge SviluppoImpresa, che presenta un capitolo molto importante dedicato ai temi dell’innovazione, vogliamo offrire nuove opportunità di accesso al credito alle startup, ai giovani e a chi punta su progetti di internazionalizzazione. Vogliamo inoltre rafforzare i cluster della nostra regione a partire da Ditedi che si occupa proprio delle tecnologie digitali”, ha aggiunto l’assessore regionale.
“Abbiamo ben chiaro quello di cui hanno bisogno le aziende del Friuli Venezia Giulia. Aziende che troveranno sempre la massima disponibilità da parte della Regione”, ha concluso Bini.
(ITALPRESS).

E.ROMAGNA, BONACCINI “PIÙ IMPEGNO A DIFESA DOP E IGP”

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Intensificare l’impegno contro la contraffazione alimentare, un fenomeno in crescita che penalizza pesantemente il Made in Italy, a partire dai prodotti della Food Valley, il territorio che detiene il record europeo di Dop e Igp, ben 44. Veri e propri campioni di export come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e l’Aceto balsamico.
Arriva dalla Germania il richiamo a un più forte gioco di squadra, all’interno dell’Unione europea, contro una pratica ingannevole che penalizza produttori e consumatori con prodotti che evocano un’inesistente origine italiana, come il famigerato Parmesan. L’occasione è data dalla prima giornata della missione della Regione Emilia-Romagna in occasione della “Settimana della cucina italiana nel mondo”: un appuntamento giunto ormai alla sua quarta edizione, che dopo New York, Cina e Canada fa tappa nel Paese che rappresenta il principale mercato per l’agroalimentare regionale con un valore di quasi 1,2 miliardi di euro, oltre il 18 per cento del totale.
Ieri a Berlino il taglio del nastro con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, al termine di un’iniziativa dedicata appunto al tema dell’Italian sounding. “I nostri prodotti – ha sottolineato Bonaccini – rappresentano un’eccellenza nel mondo che va tutelata. Qui viene prodotto oltre il 40 per cento del valore alla produzione di tutte le Dop e Igp italiane. Prodotti di straordinaria qualità, che raccontano un territorio e che rappresentano sempre più un richiamo anche dal punto di vista turistico”.
“Siamo qui in Germania, Paese che già da tempo conosce e apprezza le nostre specialità, per rafforzare ulteriormente la nostra azione, a difesa di un settore strategico per la nostra economia, che in questi anni ha conosciuto un vero proprio boom anche sul fronte dell’export, con 6,5 miliardi di euro nel 2018, dato che arriva a sfiorare gli 8 miliardi se si considera anche il comparto della meccanica agricola”, ha aggiunto il presidente della Regione Emilia-Romagna.
Un taglio del nastro che è stata anche una festa nel nome della più autentica creatività emiliano-romagnola con l’omaggio a Federico Fellini di cui nel 2020 verrà celebrato il centenario della nascita. “Dal cibo al cinema: l’incredibile mondo commestibile di Federico Fellini”, il tema dell’iniziativa che è servita per riflettere sui legami tra gastronomia e film nella produzione del grande regista. Nella stessa occasione anche la proiezione del film “La notte non fa più paura” di Marco Cassini, dedicato al terremoto del 2012 e alla ricostruzione.
(ITALPRESS).

FEDRIGA “FVG IN PRIMA LINEA CONTRO L’ANTISEMITISMO”

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“Nel corso della visita in Israele il sindaco di Modi’in-Maccabim-Re’ut e il rappresentante del ministero degli Esteri hanno sottolineato come in tutto il mondo vengano promosse iniziative per combattere l’antisemitismo e come sia necessario che alla base vi sia una battaglia culturale: la Regione Friuli Venezia Giulia si è messa a disposizione assieme al sistema delle autonomie locali affinché queste iniziative possano continuare a svolgersi con profitto e incontrare consenso”. Lo ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nel corso della visita istituzionale in Israele, precisando anche che “occorre superare una certa ipocrisia occidentale per cui tutti a parole combattono l’antisemitismo, facendo poi dei distinguo su Israele”.
“Non può più esistere ‘Israele però…’ – ha sottolineato il governatore – se si vuole realmente contrastare l’antisemitismo.
Inoltre è necessario che la battaglia sia portata avanti senza volerci mettere dentro altri obiettivi che nulla hanno a che fare con la lotta all’antisemitismo ma nascondono diversi fini politici che, in molte circostanze, vanno a braccetto proprio con quel distinguo ‘Israele però…’: se si combatte l’antisemitismo lo si fa con determinazione, senza condizioni e incertezze. Noi lavoreremo in questa direzione e speriamo che, assieme alle altre collaborazioni avviate con Israele anche su questi temi, ci siano ulteriori occasioni di incontro per portare cultura e formazione nei nostri rispettivi territori”, ha concluso Fedriga.
(ITALPRESS).

LIGURIA, ORIENTAMENTI ALZA IL SIPARIO

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Si apre martedì la 24esima edizione del Salone Orientamenti, appuntamento dedicato agli studenti (dalla primaria alla secondaria di secondo grado), docenti e famiglie. Il cuore del più grande “villaggio dell’orientamento” d’Italia sarà al Porto Antico di Genova, dal 12 al 14 novembre. Ma il programma, ancora più ricco e interessante, prevede eventi anche a Palazzo Ducale (con le professioni della cultura) e al Palazzo della Borsa (con il Career Day che anticipa l’apertura già a lunedì 11) oltre a Palazzo San Giorgio, Acquario e Museo della Navigazione (con le professioni del mare). Il Salone, organizzato da Regione Liguria e dal comitato promotore composto da Comune di Genova, Città Metropolitana di Genova, Università degli Studi di Genova, Ufficio Scolastico Regionale e Camera di Commercio in strettissima collaborazione con il MIUR ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è la tappa più importante di un percorso che si è esteso nel tempo e nello spazio.
“Orientamenti è diventato il Salone guida a livello italiano dell’orientamento dei giovani. Ogni anno sono sempre più numerose le aziende, gli enti di formazione e le scuole che decidono di essere presenti. Quest’anno i partecipanti saranno ancora più numerosi e noi non possiamo che invitare tutti i giovani a visitare il Salone al Porto Antico, perché sarà una bella occasione per parlare con i capitani coraggiosi, con motivatori, con chi ha trovato una propria strada e che può essere da esempio”, ha detto il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti.
“Naturalmente in Liguria molte sono le opportunità che verranno offerte nell’ambito del turismo e della blue economy che sono gli asset fondamentali della nostra regione. Quello che è certo è che da Orientamenti potranno uscire con un’offerta di lavoro in tasca, o comunque un’opportunità, grazie anche alle Accademie del mare realizzate di comune accordo con le grandi compagnie di crociera e agli esponenti delle aziende presenti. Un bel momento di speranza dunque per i nostri giovani che potranno guardare con più fiducia al loro futuro”, ha aggiunto Toti.
Il “Saper fare” sarà il tema centrale. L’ultimo rapporto Excelsior Unioncamere – ANPAL evidenzia che il 78 per cento degli assunti tra il 2019 e il 2023 saranno nelle professioni tecniche e che oggi esiste un divario tra domanda e offerta di lavoro del 26,3 per cento di media nazionale (22,4 per cento in Liguria). Un divario che sta aumentando: su 100 posti di lavoro ben 37 non sono coperti. In Liguria, questo divario nelle professioni tecniche è del 41 per cento.
(ITALPRESS).

VENETO, DONAZZAN “GRANDE CAPACITÀ DI FARE IMPRESA”

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“Un plauso all’assessore con delega al Lavoro del Comune di Vicenza, Silvio Giovine, che ha compreso appieno la novità per cui i Comuni devono diventare sempre più interlocutori dinamici, e non passivi, delle politiche del lavoro, tanto più in una città che può vantare la più dinamica offerta universitaria inter-ateneo”. Così l’assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro del Veneto, Elena Donazzan, a margine della seconda edizione di “Capitale NordEst” sul tema “Orientare all’autoimprenditorialità”, plaudendo all’entrata di IUAV in Fondazione degli Studi Universitari di Vicenza con un corso sul design industriale.
L’appuntamento si è svolto nella sede municipale di Palazzo Trissino, promosso da ESU Verona e Città di Vicenza. I protagonisti erano tutti presenti alla tavola rotonda di oggi in Sala degli Stucchi: Carlo Alberto Formaggio, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Vicenza, Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, Giorgio Xoccato, presidente della Camera di Commercio di Vicenza, ed esponenti dell’Università degli Studi di Verona e di ESU Verona, rappresentata dal consigliere Stefano Peripoli.
“Quando con Tommaso Aiello, presidente di Fondazione Emblema, affrontiamo il tema dei primati del Veneto – continua Donazzan – ricorre forte l’esigenza di una migliore rappresentazione di questo NordEst che ha certamente tra le proprie capitali economiche anche Vicenza”.
“Abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sul tema dell’autoimprenditorialità – conclude Donazzan – proprio per stimolare i più giovani a mettersi in gioco verso quei percorsi di imprenditorialità tipici del genius loci che sta alla base del Veneto di oggi. Il capitale del NordEst è la sua capacità di fare impresa”.
(ITALPRESS).