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TOSCANA: PREMIO DA 47,5 MLN DAL FESR

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Anche il Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) toscano è stato premiato dalla Commissione Europea con 47,5 milioni di euro per i risultati ottenuti al 31 dicembre 2018. Si tratta della terza premialità conquistata dalla Regione Toscana nel mese di giugno dopo i 57 milioni del Programma di Sviluppo Rurale e i 44 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo. La riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma, tenutasi a Firenze, ha infatti attestato il raggiungimento dei target di realizzazione intermedi previsti dal programma per il periodo 2014-2020, sia per quanto riguarda l’attuazione fisica che finanziaria, e conferma la capacità di spesa dei fondi europei della Regione Toscana, una tra le regioni italiane più virtuose. Dall’inizio del Programma (luglio 2014) fino a tutto il 2018 sono stati finanziati 3.621 progetti, per un totale di 638,9 milioni di risorse stanziate che rappresentano l’81% della dotazione totale del POR. “Il premio da 47,5 milioni – che permette di mantenere la dotazione complessiva del programma di 792,4 milioni – contribuirà ulteriormente alla crescita e allo sviluppo dell’economia e del territorio toscano”, ha dichiarato il presidente Enrico Rossi. “Il POR FESR, è infatti il principale strumento di programmazione delle risorse e degli interventi per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In Toscana finanzia e supporta gli investimenti in innovazione, crescita, competitività, sostenibilità ambientale e nella valorizzazione della coesione sociale. Mi piace infine sottolineare – ha concluso – come in appena tre settimane la Commissione abbia premiato i tre maggiori Programmi europei della Regione. Si tratta di un attestato importante che certifica e dà lustro al lavoro serio e professionale della pubblica amministrazione regionale”. Durante il Comitato di sorveglianza si è anche discusso dei negoziati in corso per il prossimo periodo di programmazione 2021-2027. A maggio 2018 la Commissione europea ha infatti pubblicato le proposte dei regolamenti e del quadro finanziario pluriennale per il prossimo settennato. Parallelamente a livello nazionale sono stati avviati i tavoli di lavoro per la definizione dell’Accordo di Partenariato e la Regione partecipa all’interno del partenariato socio-economico ed istituzionale rappresentando le risultanze delle varie programmazioni per un uso efficace delle risorse pubbliche sul territorio.

E.ROMAGNA: SI DIMETTE VICEPRESIDENTE GUALMINI, ANDRA’ A BRUXELLES

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In seguito all’elezione al Parlamento europeo, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, ha presentato questa mattina le sue dimissioni alla Presidenza della Giunta. Esce dunque dall’esecutivo regionale, dove aveva anche le deleghe al Welfare e alle Politiche abitative. “Ringrazio Elisabetta Gualmini per quanto ha fatto in questi anni per la Regione Emilia-Romagna, sia come vicepresidente della Giunta che come assessore- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. La sua elezione al Parlamento europeo, peraltro con un bellissimo risultato in termini di consensi raccolti, premia il suo impegno personale e politico, ma è anche il riconoscimento del lavoro eccezionale che ha svolto in questi quattro anni e mezzo come amministratrice del nostro territorio. Inutile elencare in questo momento le tante misure adottate per suo impulso, tra le quali spicca senz’altro il Reddito di solidarietà per il contrasto alla povertà. Ma il lavoro che Elisabetta ha fatto su molti altri ambiti, penso all’infanzia e alle politiche abitative, conoscerà un ulteriore sviluppo proprio nei prossimi mesi, con le misure che insieme abbiamo predisposto e stiamo per varare con l’assestamento di bilancio”. “Oggi- prosegue il presidente- rinunciare alla sua presenza in Giunta è possibile solo alla luce del prestigioso incarico istituzionale che va a ricoprire, dove porterà senz’altro la voce del nostro territorio e, soprattutto, un’esperienza di governo significativa nel panorama europeo come quella dell’Emilia-Romagna. E sono certo che proprio dal Parlamento europeo, con la sua capacità e la sua professionalità Elisabetta potrà sostenere quelle politiche comunitarie che tanto incidono sulla vita delle persone e sul nostro tessuto socio-economico, rappresentando una leva importante per la programmazione regionale e le possibilità di crescita e sviluppo, contribuendo a riportare al centro lavoro e diritti nel momento in cui troppo spesso prevalgono logiche finanziarie e di bilancio. Per questo- chiude Bonaccini- la nostra collaborazione rimarrà costante, sulla base anche di un ormai consolidato rapporto di amicizia e rispetto reciproco”. Il prossimo passo sarà l’assegnazione delle deleghe finora in capo a Gualmini da parte del presidente della Giunta. “Sono profondamente onorata e piena di gratitudine per aver potuto svolgere il ruolo di vicepresidente di una Regione straordinaria come l’Emilia-Romagna- afferma Elisabetta Gualmini-. Ringrazio il presidente Bonaccini e tutta la Giunta per il lavoro fatto e per il sostegno ricevuto. Ho conosciuto persone competenti e appassionate e non è scontato lavorare in una Giunta così compatta e coesa”. La vicepresidente uscente ricorda poi i “tre obiettivi ben precisi che avevo in mente all’inizio del mandato”, tutti “affrontati e realizzati”. In primo luogo, “la riforma delle politiche abitative e in particolare dell’edilizia residenziale pubblica, con anche investimenti strutturali innovativi sia sugli alloggi che su interventi più che mai necessari come l’installazione di ascensori o l’abbattimento delle barriere architettoniche”. Poi “l’introduzione di uno strumento nuovo e mai sperimentato di contrasto alla povertà assoluta, come il RES, di cui hanno beneficiato 21 mila famiglie, in assenza del quale non avrebbero avuto nulla”. Terzo, “l’avvio di iniziative importanti a favore delle famiglie: dai contributi per i centri estivi all’avvio della sperimentazione sul fattore famiglia, dal primo Piano regionale sull’adolescenza all’accreditamento dei nidi per l’infanzia, e tanto altro”. “Ma quello di cui sono più fiera è il raddoppio, per la prima volta in Emilia-Romagna, delle risorse finanziarie per le politiche sociali che abbiamo attuato insieme al presidente Bonaccini nel corso del mandato. Un raddoppio netto, senza se e senza ma”. Ora, “grazie al sostegno di tantissimi mi preparo ad affrontare un’altra importante esperienza al Parlamento europeo; ce la metterò tutta per essere all’altezza e per rispettare il mandato così forte che ho ricevuto. L’Emilia-Romagna deve avere un posto centrale a Bruxelles: dobbiamo anche lì lavorare ad un’Europa di prossimità, delle persone e per le persone. Lavoro e welfare saranno i miei obiettivi. Ancora grazie a tutti”, conclude Gualmini.

VENETO: BANDO DA 2 MLN PER SISTEMI DI ACCUMULO ENERGIA

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La giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, ha approvato oggi il “Bando di incentivazione dei sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici” che mette a disposizione 2 milioni di euro per quei cittadini che investono in energia pulita, contenendo il consumo energetico. “Ho fortemente voluto questo bando, il primo nel suo genere nella nostra Regione – afferma l’assessore Marcato – perche’ sono convinto che sia essenziale puntare al contenimento del consumo energetico, a partire dai singoli cittadini. Stiamo parlando di contributi a fondo perduto che la giunta ha deliberato di concedere a favore di soggetti privati, per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici. Con mia personale soddisfazione, il bando, quando l’ho presentato alla in Terza Commissione Consiliare regionale e’ stato apprezzato ed approvato da tutti i colleghi consiglieri” In linea con il Piano Energetico Regionale sulle Fonti Rinnovabili, Risparmio ed Efficienza Energetici (PERFER), adottato dal Consiglio Regionale nel 2017, il provvedimento e’ stato adottato nell’ottica di favorire iniziative che prevedano l’uso razionale dell’energia, la riduzione dei consumi energetici e lo sviluppo sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili. “Il bando non portera’ vantaggi solo ai privati – prosegue Marcato – ma e’ stato pensato anche per favorire un effetto volano sul tessuto produttivo sia della Regione del Veneto che extraregionale. Grazie all’istallazione di sistemi di accumulo di energia prodotta da impianti fotovoltaici, in questo caso, di utenza domestica, vogliamo aumentare l’autoconsumo di energia, favorire la stabilita’ della rete nell’ottica di un complessivo aumento della generazione distribuita”. Nel dettaglio si prevede l’assegnazione di un contributo a fondo perduto, con un importo massimo concedibile pari a 3.000 euro e variabile fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un sistema di accumulo a servizio di un impianto fotovoltaico di utenza domestica. L’intervento dovra’ essere realizzato nel 2019 e le spese dovranno essere sostenute a decorrere dal 1 gennaio 2019; gli interventi dovranno, inoltre, essere realizzati e rendicontati entro il 13 dicembre 2019. Il contributo e’ concesso mediante una procedura a sportello per via telematica (SIU). Tale procedura prevede un accreditamento online, che sara’ possibile dalle ore 9 del 24 giugno alle ore 15 del 25 luglio e la successiva presentazione della domanda, aperta sempre online dalle ore 9 dell’8 luglio alle ore 15 del 31 luglio.

 

 

TOSCANA: BOOM TURISTICO, 48 MLN PRESENZE +3,8% SU ANNO

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Superata quota 48 mln di presenze in Toscana. Cresce anche nel 2018 il turismo in Toscana: +4,5% gli arrivi in strutture ufficiali e +3,8% le presenze, rispetto al 2017. A far da traino ancora i mercati stranieri, con un dato che doppia quello nazionale; in crescita anche la componente domestica. Sono alcuni dei principali esiti contenuti nel Rapporto sul turismo in Toscana 2018, curato da Irpet e presentato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Secondo la ricerca tra il 2009 e il 2018 il turismo ha creato in Toscana circa 22.300 posizioni lavorative in più. Nello stesso periodo il saldo tra le entrate valutarie dal turismo internazionale, al netto delle spese dei turisti toscani all’estero, è passato da 2 a 3,1 miliardi di euro (+55%). La Toscana si è dimostrata inoltre molto brava ad approfittare del trend globale di crescita degli arrivi internazionali in tutto il mondo, aumentati nel 2018 del 6% rispetto all’anno precedente, intercettando buona parte del +7% che ha riguardato l’Europa mediterranea grazie a due elementi chiave in cima alle preferenze: città d’arte e paesaggio collinare. Gli arrivi in strutture ufficiali sono aumentati del 4,5%, le presenze intorno al 3,8%. In termini assoluti le presenze in Toscana nel 2018 hanno toccato i 48,2 mln (33 nel 1998; 41,5 nel 2008; 46,5 nel 2017). Sono i mercati esteri a dare il contributo maggiore (+4,1% presenze +5,2% arrivi). In crescita anche il mercato interno (+3,4% presenze, +3,6% arrivi). Sul fronte internazionale tre i fattori evidenziati: il fisiologico minor dinamismo di alcune nazioni e continenti ‘giovani’; la crescita della componente di domanda più matura, proveniente dall’Europa occidentale; la conferma dell’aumento dei flussi da Stati Uniti e Canada. Il primo punto riguarda in particolare Europa orientale (+7,5%, +10% 2017), Russia (+16%, +40,2 2017), Brasile (+5,8, +19,9% 2017), Argentina (-5,1%,+18,9% 2017) e Cina (+7%, +13,8 del 2017). Rispetto al secondo, in crescita le presenze da Regno Unito (+5,2%) e Francia (+4,3%), meno da Nord Europa (+2,2%) e da Olanda e Belgio (+1,3%). Buone anche le performance di Spagna, Portogallo e Grecia; meno quelle dell’area tedesco-austriaca e della Svizzera. Gli Usa restano uno dei mercati più importanti per la Toscana: +11,6% (8,1% nel 2017); molto bene anche Canada (+6,3%), Australia (+4,3%) e Nuova Zelanda (+12,5%). Sul fronte interno il 2018 segna il ritorno consistente di alcuni mercati molto rilevanti per la Toscana: Lombardia (+5.5%), che contribuisce da sola per circa un terzo alla crescita complessiva, ma anche Toscana (+2.1%), Lazio (+3,3%) e Campania (+9.8%). Nel 2018 da evidenziare la maggior dinamicità degli ambiti che contengono le principali città d’arte (+6,8%) e quelli rurali collinari (+7,6%). Più lieve l’aumento per gli ambiti montani (+1,8%) mentre le aree balneari (+0,02%) soffrono il ritorno della competizione internazionale della sponda sud ed est del Mediterraneo, sul fronte degli stranieri in particolare. Rilevante la crescita (+5,2%) dei due ambiti contenenti le principali città termali, sebbene non ancora in grado di recuperare pienamente i livelli pre-crisi.
Firenze ed aree circostanti segnano un +50,8% delle presenze dal 2008, soprattutto grazie alla domanda extra-europea, dando un contributo alla crescita regionale del +10,9% sul complessivo +16.1% nel decennio. Tra gli ambiti d’arte più dinamici in termini di presenze Terre di Pisa (+18%), Arezzo (+13%) e Terre di Siena (+5,5%). Buona performance anche per Piana di Lucca (+4,7%). In molti casi il traino principale arriva dai turisti stranieri ma il dato è spesso influenzato dal recupero di strutture inadempienti effettuato lo scorso anno.

E.ROMAGNA: BONACCINI VISITA APPENNINO RAVVENATE

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Più lavoro e un fisco formato “light” a favore delle aziende per dare una spinta alla crescita economica nelle zone appenniniche. Senza dimenticare il potenziamento delle infrastrutture e della rete dei servizi pubblici – da quelli sociosanitari, alla banda ultra-larga, agli interventi per il miglioramento della viabilità e per combattere il dissesto idrogeologico del territorio – per contrastare l’abbandono e lo spopolamento delle aree interne. Con un occhio di riguardo soprattutto ai giovani, spesso costretti a lasciare la propria terra di origine in cerca di migliori opportunità di vita e lavoro. Sono le priorità delineate dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nel corso della visita che in mattinata ha interessato tre Comuni dell’Appennino ravennate, Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme, prima di spostarsi nel pomeriggio in Alta Valmarecchia, nel riminese. Nuova tappa di un tour che nelle scorse settimane ha già toccato le aree interne delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Forlì-Cesena e che prossimamente interesserà anche il piacentino e il parmense.     La giornata in Appennino del presidente, accompagnato dal sottosegretario alla presidenza della Regione, Giammaria Manghi, è cominciata con la visita a due aziende di eccellenza del territorio. Primo appuntamento a Brisighella, per l’inaugurazione all’azienda Dalmonte Vivai di una serra ultratecnologica per la moltiplicazione di piante da frutto, viti e portainnesti di grande dimensione, quasi 5mila metri quadrati di superficie coperta. Una struttura all’avanguardia dotata di un impianto di riscaldamento basale (pavimento) a metano, apertura del tetto completamente automatizzata, così come il sistema per l’irrigazione e la fertirrigazione per ridurre il consumo idrico. Una serra con una capacità produttiva di 400 mila portainnesti per ciclo e una potenzialità di 1,2 milioni di piante. Un’opera che ha comportato un investimento di circa 600 mila euro, di cui 85 mila di contributo regionale grazie alle risorse del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, nell’ambito dei cosiddetti progetti di filiera.  “La realizzazione di questa struttura con l’aiuto finanziario del Psr- ha sottolineato Bonaccini- mi rende particolarmente orgoglioso. È la dimostrazione che le risorse pubbliche, quando sono utilizzate per sostenere progetti solidi, sono una potente leva per dare impulso allo sviluppo di un settore fondamentale per l’economia di questo territorio e dell’intera Emilia-Romagna. Per questo motivo, nell’ambito della discussione sulla Politica agricola comune 2021-2027 che si riaprirà dopo l’insediamento della nuova Commissione europea, incalzeremo il Governo per difendere il budget nazionale per il settore agroalimentare e salvaguardare l’autonomia decisionale delle Regioni nell’ambito della futura politica agricola comunitaria”. All’inaugurazione della maxi-serra, oltre ai rappresentanti dell’azienda, associata alla cooperativa Agrintesa, erano presenti anche il neosindaco di Brisighella, Massimiliano Pederzoli, e il presidente dell’Unione dei Comuni Romagna Faentina, Giovanni Malpezzi. Il tour di Bonaccini è proseguito con la visita ad un’altra azienda-gioiello del territorio, la Vetroceramici di Casola Valsenio, leader nei coloranti per la ceramica destinati all’industria delle piastrelle, con un fatturato che nell’ultimo anno ha superato quota 50 milioni di euro e un incremento medio delle vendite del 9,3% nell’ultimo triennio. La Vetroceramici, oltre a quello di Casola, vanta un secondo stabilimento produttivo in Messico, un impianto di miscelazione in Polonia, un ufficio commerciale in Turchia, mentre il centro ricerche e gli uffici vendita si trovano a Maranello (Mo), nel cuore del distretto della ceramica. Tra i temi affrontati, l’opportunità di rilancio della crescita economica offerta dalla nuova fiscalità di vantaggio varata con l’ultima manovra di bilancio regionale proprio per i territori montani. Una misura coperta da 36 milioni di risorse regionali nei prossimi tre anni che prevede un taglio dell’Irap fino al 50% per le aziende e gli esercizi commerciali che operano nei Comuni montani, oltre all’azzeramento per un triennio per le nuove aziende e le start up. La visita si è conclusa quindi in mattinata con la partecipazione a un incontro istituzionale alla Rocca di Riolo Terme, alla presenza di amministratori pubblici, imprenditori e cittadini. Tra le priorità dell’azione regionale il potenziamento della rete dei servizi pubblici – dalla sanità alla diffusione della banda ultra larga, passando per gli investimenti per migliorare la viabilità e la sicurezza del territorio – per rendere più attrattive le aree di montagna. Per quanto riguarda i servizi socio-sanitari, a Brisighella sono in dirittura d’arrivo i lavori per la realizzazione di un Ospedale di comunità, il quarto in Romagna, frutto di un investimento di 700 mila euro, di cui 500 mila erogati dalla Regione attraverso i fondi del Psr e i restanti 200 mila messi a disposizione dall’Ausl Romagna. Il sostegno della Regione allo sviluppo delle zone appenniniche passa anche dall’infrastrutturazione – materiale e immateriale – del territorio. In particolare, nell’ambito del Piano regionale per la diffusione della banda ultra larga sono stati avviati da Lepida i lavori per la realizzazione delle dorsali in fibra ottica Brisighella e Casola Valsenio. Nella seconda metà dell’anno l’intervento si estenderà anche a Riolo Terme. Per quanto riguarda la viabilità, per gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade comunali di montagna la Regione ha destinato circa 220 mila euro all’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, di cui fanno parte appunto Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme. I lavori programmati dovrebbero concludersi entro l’anno. La Regione, attraverso il programma triennale di intervento sulla viabilità di interesse regionale, ha finanziato due interventi di messa in sicurezza dell’ex Strada statale 306 Casolana Riolese, per un totale di oltre 4,6 milioni di euro, di cui uno è già concluso. 

CAGLIARI AL CENTRODESTRA, BALLOTTAGGIO A SASSARI

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Paolo Truzzu, 47 anni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, è il nuovo sindaco di Cagliari. Il testa a testa durato tutta la notte l’ha vinto per un soffio: 50,1 per cento, contro il 47,7 per cento dell’avversaria.
Tra Francesca Ghirra, ex assessora all’Urbanistica della giunta Zedda, candidata di centrosinistra (Pd, Campo progressista e civiche) e il primo cittadino ora proclamato c’è una distanza di circa 2mila voti. Tanto basta per evitare il ballottaggio il 30 giugno. Il terzo sfidante, l’ambientalista Angelo Cremone, si ferma al 2,1 per cento. Assente il Movimento 5 stelle per il dietrofront da Roma sul candidato scelto per via delle sue posizioni antiabortiste apparse sui social. Un sindaco – quasi a metà – perché il crollo dell’affluenza è stato importante. Un dato più basso rispetto a quello regionale (si è fermata al 51,71 per cento contro il 55,33): un crollo di quasi otto punto rispetto alla tornata precedente.
Cagliari – la città più importante – torna così al centrodestra dopo otto anni di amministrazione targata Massimo Zedda (ex Sel, ex sindaco arancione). A febbraio si era candidato per le regionali, poi sconfitto da Christian Solinas (Psd’Az-Lega). Da lì la decisione di lasciare il Municipio per guidare l’opposizione in Consiglio regionale che ha portato al voto anticipato.
Sul fronte liste il Pd è il primo partito con il 16 per cento; il secondo è Fratelli d’Italia, un exploit all’11,7 per cento. La Lega al suo esordio non sbanca: si ferma al quarto posto, 5,4. Mentre crescono in modo stabile i sardisti che nel 2016 avevano fatto vincere Zedda: ora sul fronte opposto conquistano il 9,6 per cento, erano al 7 circa.
Il centrosinistra perde anche Alghero: Mario Conoci è il nuovo sindaco, ha battuto (53,10 per cento contro il 31,3 per cento) l’uscente dem Mario Bruno.
A Sassari – seconda città sarda – è invece ballottaggio: il 30 giugno si sfideranno il candidato del centrosinistra, il magistrato Mariano Brianda, e l’ex sindaco Nanni Campus con le sue liste civiche e il suo peso politico da ex senatore Fi e An. (34 contro 30 per cento). Al terzo posto il centrodestra a trazione leghista che non ha convinto. Fuori il M5stelle ovunque. Il test del voto locale conferme il trend regionale anche se alle elezioni di febbraio a Cagliari città si era registrata la resistenza di Zedda, confermata alle europee. Ora tutto ciò – per una piccola percentuale – non c’è più.
Truzzu, ex sentinella in piedi, punta a una città di centrodestra: “Più sicura e pulita”, ha detto. Le polemiche dal Consiglio lanciate da Zedda sulla reintroduzione nella prima proposta di legge di vitalizi e fondi ai gruppi – aboliti cinque anni – sembrano ormai lontani.
A Monserrato, comune sopra 15mila abitanti nel Cagliaritano, alla fine si va al ballottaggio tra Tomaso Locci (civiche) e Valentina Picciau del centrosinistra (sostenuta dal Pd). Regge il centrosinistra a Sinnai – quinto comune che supera la soglia dei 15mila – con Tarcisio Anedda eletto sindaco.
Continua il trend negativo dell’affluenza: la media sui 28 comuni è al 55,33 per cento: in calo di otto punti rispetto alle precedenti amministrative, di poco superiore a quella per le regionali ferma al 53 per cento.
In tutto 28 i centri chiamati al voto per 390mila votanti circa: ad Austis nessun aspirante sindaco per la quinta volta consecutiva, in nove comuni si è presentata una lista con un unico candidato (basta raggiungere il quorum per essere eletti). Da lì arrivano i primi dati: Illorai, 800 abitanti nel Sassarese, ha eletto il primo cittadino leghista della Sardegna con la lista civica “Fermiamo lo spopolamento”. È Tittino Cau, 69 anni, meccanico e agricoltore, una legislatura da vicesindaco e una candidatura mancata con la Lega alle regionali.
I primi sindaci già eletti sono: nel Sassarese Putifigari (Giacomo Contini); nel Nuorese Ortueri (Francesco Carta), Onanì (conferma Clara Michelangeli), Sarule (Paolo Ledda); nell’Oristanese Sorradile (Pietro Arca), Magomadas (Emanuele Cauli). Nel sud Sardegna: Esterzili (Renato Melis), Genoni (Gianluca Serra), Villasimius (Gianluca Dessì). Gli altri comuni: Tortolì (Massimo Cannas), Villagrande (Alessio Seoni), Castelsardo (Antonio Maria Capula), Golfo Aranci (Mario Mulas), Sorso (Fabrizio Demelas), Bosa (Pier Franco Casula), Sini (Biagino Atzori).

FVG: PSR, ATTIVATO 93% DELLA DOTAZIONE

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 “Sono molto soddisfatto dell’ampio apprezzamento giunto da parte della Commissione Europea, del ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sul forte avanzamento nell’attuazione del Psr conseguito lo scorso anno dalla nostra Regione”. Lo ha affermato l’assessore alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, che a San Daniele, nella prestigiosa biblioteca Guarneriana Antica, ha presieduto la riunione annuale del comitato di sorveglianza del Psr, il Programma regionale di sviluppo rurale 2014-20.  Il Comitato, guidato dallo stesso assessore regionale competente e che ha il compito di accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione del programma, ha avuto modo di valutare i progressi compiuti e di formulare le sue osservazioni. “Le modifiche che sono state apportate al Psr – ha commentato Zannier – consentono oggi di lavorare in modo migliore e ci mostrano che in futuro, oltre a continuare a semplificare, dobbiamo avere obiettivi chiari e condivisi e percorsi lineari e comprensibili per migliorare la nuova programmazione”.  I dati relativi all’avanzamento procedurale mostrano che ad oggi già il 93% della dotazione complessiva di 292 milioni di euro è stato attivato tramite i numerosi bandi finora emanati e che oltre l’84%, pari a circa 247 milioni di euro, è stato impegnato a favore dei beneficiari. Ora l’amministrazione regionale sta procedendo con la ricognizione delle economie e la riprogrammazione delle risorse al fine di ottimizzare il loro impiego entro il termine del periodo di programmazione. La riunione è stata anche occasione per l’approvazione dei criteri di selezione dei prossimi bandi che verranno emanati nella seconda parte dell’anno a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole e nelle imprese di trasformazione, commercializzazione e sviluppo di prodotti agricoli e dell’agriturismo, secondo un calendario reso pubblico sulla pagina internet del Psr.

MERCATONE UNO, IN TOSCANA ISTITUZIONI IN CAMPO

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Un confronto a tutto campo, per fare il punto sulla situazione della Mercatone Uno e soprattutto per mettere a punto iniziative e proposte a sostegno dei 57 lavoratori presenti nei due siti toscani di Calenzano (Fi) e Navacchio (Pi). La riunione convocata per oggi dal consigliere per il lavoro del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, è diventata una vera e propria assemblea, grazie alla partecipazione di una folta delegazione di lavoratori che hanno riempito la sala Cutuli di palazzo Strozzi Sacrati, insieme al neoeletto sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini, e ai rappresentanti dei Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl.
Il fallimento della Shernon Holding, che aveva acquisito dall’amministrazione straordinaria della Mercatone Uno anche i punti vendita di Calenzano (31 dipendenti) e Navacchio (26 dipendenti), ha comportato la sospensione da ogni attività per i lavoratori, che neanche possono contare, attualmente, sulla copertura degli ammortizzatori sociali.

E infatti tra le iniziative concordate nell’incontro c’è anche l’invio di una lettera che la Regione scriverà al ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio per chiedere che si nominino rapidamente nuovi amministratori straordinari (ieri si sono dimessi quelli attualmente incaricati) e che, soprattutto, i lavoratori vengano reintegrati nella gestione dell’amministrazione straordinaria in modo da consentire loro di accedere ai benefici degli ammortizzatori sociali. Da parte dei sindacati è stato anche richiesto che il reinserimento avvenga alle condizioni precedenti alla gestione Shernon, che già aveva comportato un peggioramento delle condizioni retributive dei lavoratori.
C’è però da fronteggiare una situazione di difficoltà che coinvolge i lavoratori e le loro famiglie e per questo il sindaco di Calenzano ha preso l’impegno di verificare la possibilità di sospendere la riscossione di imposte comunali e di intervenire sulle tariffe dei propri servizi. Ha quindi sollecitato i sindacati a fornire l’elenco delle residenze di tutti lavoratori, per coinvolgere eventualmente anche altre amministrazioni comunali. Ad un’altra richiesta avanzata dai sindacati – la possibilità di sospendere il pagamento di rate di mutui da parte dei lavoratori attualmente senza reddito – ha dato subito risposta Simoncini, che ha preso l’impegno di contattare gli istituti di crediti che verranno indicati dai sindacati.

Di fronte a vertenza così complessa, e di carattere nazionale, la Regione Toscana, ha voluto sottolineare Simoncini è pienamente in campo e a fianco dei lavoratori per difendere l’occupazione e i redditi delle famiglie e per sostenere ogni ipotesi di rilancio produttivo. “In questo senso – ha dichiarato il consigliere del presidente Rossi – la Regione sarà disponibile a favorire, attraverso i suoi strumenti legislativi e operativi, ogni serio progetto di rilancio, a livello nazionale o locale, dell’attività”.
Il tavolo convocato oggi continuerà a funzionare, è stato concordato, per seguire ogni sviluppo della vertenza in atto.