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VENETO: MALTEMPO, ZAIA “RISORSE PER 1 MLD E 50 MLN”

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“Per fronteggiare gli enormi danni causati dall’uragano che ha devastato il Veneto a fine ottobre ci sono già un miliardo e 50 milioni di risorse garantite, che saranno immediatamente spendibili perché affidate alla Protezione civile. Per saldare, quindi, il conto conto totale dei danni mancherebbero 600 milioni”. Il bilancio delle risorse stanziate rispetto alla quantificazione dei danni subiti è il dato messo in evidenza dal  presidente della Regione Luca Zaia intervenuto nella seduta straordinaria del Consiglio dedicata a “Interventi per il ripristino del patrimonio forestale del Veneto, gravemente danneggiato dalla “Tempesta Vaia” nell’autunno 2018″.

Rispetto ai 1734 milioni di danni causati dall’eccezionale ondata di maltempo “il governo –  ha dettagliato Zaia – ha stanziato subito 470 mln per il 2019 e 50 mln per il 2020, dei quali  circa il 30 per cento, pari a 150 milioni, sono destinati al Veneto. Successivamente, con il Piano triennale 2019-2021 degli interventi straordinari il Governo ha previsto 2,6 miliardi, di cui circa 900 milioni di ‘soldi freschi’ da destinare al Veneto, affidati alla Protezione Civile e spendibili quindi senza lungaggini burocratiche. Abbiamo, pertanto, in cassa un miliardo e 50 milioni di euro, da destinare ai ristori ai cittadini (fino al 70 per cento del danno subito) e agli interventi di ripristino del territorio devastato. Soldi pubblici ai quali vanno aggiunti i 3.690.544 raccolti con il conto corrente solidale “Il Veneto in ginocchio”, nonchè i 739 mila euro dei proventi del Sms solidale, che sono stati interamente destinati al Veneto, anche grazie alal generosità delle altre regioni che ne avrebbero avuto diritto e che hanno capito l’enormità della catastrofe che ha colpito il Veneto”.

Nel ringraziare privati cittadini, aziende, istituzioni e i media per la ‘gara di solidarietà’ che si è messa in moto nei confronti del Veneto, il presidente Zaia ha richiamato l’attenzione sulle emergenze da affrontare ora, a oltre cento giorni dall’uragano.
“Il problema più preoccupante, la vera tragedia che ci angoscia in questa fase – ha detto il presidente, nella sua veste di commissario straordinario –  è il rischio di valanghe: sono  86 i siti valanghivi identificati in 20 comuni (17 nel Bellunese e 3 nell’Altopiano di Asiago), a ridosso dei centri abitati, che mettono a rischio per incolumità pubblica”. “Si tratta di 730 ettari da mettere in sicurezza, con una spesa prevista di 296 milioni di euro”, ha sottolineato Zaia.
Nel ripercorrere la conta dei danni e gli interventi subito attuati, il presidente del Veneto ha ricordato che sono 208 i comuni del Veneto interessati (di cui 64 in provincia di Belluno), 28 mila gli ettari di bosco schiantati (su circa 100 mila complessivi), due milioni e mezzo i metri cubi di legname da rimuovere negli ettari sinora censiti, 122 i nuovi dissesti idrogeologici rilevati (soprattutto nell’Agordino, nel Comelico, nel Zoldano, in Cadore e nel Vicentino), due i fronti franosi di vecchia data che si sono rimessi in movimento.

“Quanto ai cantieri- ha puntualizzato Zaia – la Regione ha già avviati 112 interventi su 185 previsti per il ripristino della rete viaria, con una spesa quantificata nell’ordine di 127 milioni di  euro. Sono stati avviati 95 cantieri per il dissesto idrogeologico con 45 milioni di euro già impegnati, ai quali si aggiungono i 13 milioni per  il monitoraggio dei grandi movimenti franosi. Inoltre decine di cantieri sono stati aperti per pulire i boschi dagli schianti: operazione che nel suo complesso vale 134 milioni di euro “.
“Qui – ha ammesso Zaia – la situazione è complicata, perché in Veneto la proprietà dei boschi non è tutta demaniale, come in Trentino. Per facilitare le procedure sono stati istituiti tre presidi avanzati nelle zone colpite, ad Asiago, a Rocca Pietore e a Lozzo di Cadore. Conclusa la fase della rilevazione satellitare e della georeferenziazione  ora abbiamo un piano che coinvolge 105 comuni, per un totale 5162 km quadrati di bosco, e che punta al rimboschimento secondo criteri scientifici messi a punto in collaborazione con il professor Raffaele Cavalli dell’Università di Padova”.

Quanto alla valorizzazione dei 2,5 milioni di metri cubi di legname abbattuto, il presidente ha assicurato che il soggetto attuatore ha lavorato per creare una ‘filiera del legno’, coinvolgendo realtà nazionali e internazionali “Ad oggi risultano venduti l’80 per cento del legname abbattuto sull’Altopiano di Asiago (circa 750 mila metri cubi), l’80 per cento dei 900 mila metri cubi del Cadore e del Comelico, mentre per l’Agordino bisognerà aspettare la primavera e uscire dalla fase emergenziale del rischio valanghe”.
“Ringrazio il Governo e le istituzioni dello Stato per la solerzia dimostrata e la collaborazione assicurata – ha concluso Zaia –  Un grazie speciale va ai soggetti attuatori che, a stipendio zero e senza rimborsi, si stanno impegnando al massimo per il ripristino rispondendo in prima persona del loro operato. Noi ce la stiamo mettendo tutta: i veneti meritano di rivedere la loro montagna bella come prima”.

VENETO: FILM COMMISSION, PRESENTATO NUOVO CDA

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La Veneto Film Commission gira il suo primo ciak a palazzo Grandi Stazioni a Venezia e si prepara al ruolo di cabina di regia per la produzione di film, fiction e documentari incentrati sulle ricchezze della regione. Stamattina, nella sede della Regione in fondamenta Santa Lucia a Venezia, l’assessore alla cultura Cristiano Corazzari ha salutato presidente e consiglio d’amministrazione della nuova creatura. Si tratta di un organismo in grado di fornire assistenza logistica alle produzioni durante le riprese, dalla concessione dei permessi al database di luoghi, professionisti e imprese del territorio fino all’accesso alle risorse locali, bandi e incentivi. Con l’obiettivo, inoltre, di fare rete contro il “campanilismo” delle varie commissioni locali (Verona, Padova, Vicenza, Treviso, Polesine). Fino ad oggi, le uniche regione a non essersi dotate di una struttura centrale erano Molise e Veneto.

“Quella che presentiamo – spiega Corazzari durante l’inaugurazione – è un traguardo e un punto di partenza. I nostri obiettivi sono due: mettere a sistema i soggetti che operano nel settore; promuovere e attrarre nel territorio la produzione, nazionale e internazionale, di opere cinematografiche, televisive e audiovisive”. La squadra della Veneto Film Commission è composta da professionisti nominati dalla Giunta regionale: il presidente è Luigi Bacialli (giornalista), i consiglieri sono Cecilia Valmarana (responsabile di Rai Movie), Giulia Lavarone (docente di cinema e turismo all’Università di Padova), Giacomo Brunoro (autore e consulente editoriale), Vittorio Dalle Ore (imprenditore). A loro spetterà adesso il compito di far maturare le professionalità tecniche ma anche artistiche presenti nel Veneto, le maestranze ma anche gli attori, e di favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità legata al cinema. “Il primo obiettivo è la qualità – scandisce Bacialli – non vogliamo diventare una mangiatoia. Vogliamo sostenere chi dà del Veneto un’immagine positiva”.

Già approvato il bando da 1 milione e 350 mila euro per fiction e opere di animazione, a cui si aggiungono 150 mila euro a fondo perduto per documentari e cortometraggi: “Il cinema è una risorsa – conclude Corazzari – e per questo la Regione ha già previsto di stanziare 5 milioni di fondi comunitari per le produzioni cinematografiche”.

E.ROMAGNA: A VILLANOVA SULL’ARDA CENTRO PARALIMPICO NORD ITALIA

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Da presidio sanitario storico del territorio piacentino, voluto e donato alla comunità dal maestro Giuseppe Verdi, a moderno e innovativo Centro nazionale paralimpico del Nord Italia. Una struttura destinata a diventare, quindi, un punto di riferimento in ambito sportivo e sanitario non solo per l’Emilia-Romagna, ma per il Paese.
La trasformazione dell’ospedale di Villanova sull’Arda, attualmente sede dell’Unità Spinale dell’Azienda Usl di Piacenza, è ufficialmente iniziata con la sigla, oggi, del Protocollo d’intesa da parte dei quattro firmatari: per la Regione il presidente, Stefano Bonaccini, per il Comitato Italiano Paralimpico il presidente, Luca Pancalli, per il Comune di Villanova il sindaco, Romano Freddi, e per l’Azienda Usl di Piacenza il direttore generale, Luca Baldino.
Un accordo formale con cui tutti i soggetti coinvolti riconoscono il proprio ruolo e il proprio impegno nella realizzazione di questo avveniristico progetto, a compimento di quanto ha stabilito il Piano di riorganizzazione e sviluppo della sanità piacentina approvato dalla Conferenza Territoriale sociale e sanitaria.

 Il Centro, il primo a nascere in Italia  settentrionale, potrà contare su un palazzetto e palestre per la pratica di molti sport, dal basket alla pallavolo, dalla scherma al tiro con l’arco; un campo da tennis e da calcetto, una pista d’atletica all’aperto, una piscina semi-olimpionica coperta da 25 metri, e un’area dedicata alle attività riabilitative e sanitarie. Non solo: ci sarà, infatti, anche una struttura di soggiorno con circa 50 posti letto a disposizione di atleti paralimpici e istruttori,che potranno utilizzare infrastrutture sportive e servizi alberghieri per allenarsi in vista di competizioni nazionali e internazionali, e dei pazienti delle Unità Spinali (nel raggio di 200 chilometri ne sorgono 14 di tre diverse regioni: Lombardia, Liguria e Piemonte), che dopo le dimissioni potranno seguire percorsi di riabilitazione attraverso lo sport, assistiti dal personale sanitario presente nella struttura. Anche le persone con disabilità interessate a sperimentare uno o più sport potranno usufruire di istruttori qualificati, dei servizi alberghieri e degli impianti sportivi, questi ultimi disponibili anche per i cittadini del territorio.

Un complesso all’avanguardia, baricentrico rispetto a tutto il Nord Italia (a Roma esiste il Centro Preparazione Paralimpica Tre Fontane), che sorge quindi con un duplice obiettivo: offrire adeguati spazi di allenamento agli atleti paralimpici e rieducare alla vita quotidiana le persone con disabilità attraverso l’avviamento allo sport, garantendo al contempo un’ospitalità prolungata. Traguardo reso possibile grazie al finanziamento di 10 milioni di euro assegnati all’Ausl di Piacenza dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), e allavoro congiunto di tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti. ‘Una giornata speciale per Villanova, Piacenza, l’Emilia-Romagna, ma non solo – sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Siamo fieri di esserci battuti a fondo, assieme al territorio e a tutte le istituzioni coinvolte, per un progetto che, una volta realizzato, rappresenterà davvero qualcosa di unico nel panorama sportivo e riabilitativo di una vasta area del nostro Paese. Siamo doppiamente contenti, perché lo storico ospedale voluto da uno dei volti più amati e conosciuti della nostra terra, il maestro Giuseppe Verdi, tornerà a nuova vita con un grande obiettivo: fornire agli atleti paralimpici spazi e impianti adeguati dove potersi allenare, e al tempo stesso dare a tutti coloro che devono affrontare la lunga sfida della riabilitazione, la possibilità di farlo attraverso lo sport.

 È bello pensare-  concludono Bonaccini e Venturi- che questo Centro, con la presenza di tanti atleti, possa motivare altre persone con disabilità fisica a iniziare un’attività sportiva, e siamo orgogliosi che tutto ciò avvenga a casa nostra, in Emilia-Romagna. Perché nello sport e nella sanità abbiamo fortemente creduto, e investito, dal primo giorno del nostro lavoro”.
‘La nascita di un Centro nazionale paralimpico a Villanova sull’Arda è una buona notizia per il movimento che ho l’onore di rappresentare e più in generale per lo sport italiano- dichiara Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico-. Questo impianto può diventare un tassello importante nella costruzione di un sistema nazionale in grado di offrire le giuste opportunità e l’adeguata assistenza a tutte le persone disabili che intendono praticare sport. Si tratta di un progetto che punta a unire la dimensione sportiva a quella sanitaria, rafforzando così il welfare di questo territorio e più in generale del Paese. Siamo felici di poter dare il nostro supporto affinché questo Centro possa diventare un’eccellenza’.
‘Il nuovo Centro paralimpico completa il disegno che l’Azienda Usl, insieme alle istituzioni del territorio, sta costruendo per valorizzare la sanità provinciale rendendola polo di attrazione per tutte le regioni del nord Italia- evidenzia Luca Baldino, direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza-.  Ci occupiamo oggi di un settore, quello della riabilitazione e della qualità di vita post riabilitazione, che necessita di grande innovazione.

  La sinergia tra i soggetti che hanno creduto fin dall’inizio a questo progetto dimostra come sia possibile mobilitare sul territorio sempre nuove idee e risorse al servizio dei cittadini. Sono convinto che altre istituzioni si uniranno a questo progetto: penso alle Fondazioni e alle Associazioni che si occupano del settore che troveranno nel riqualificato Ospedale Verdi al servizio dello sport, motivi di interesse e condivisione e potranno far crescere ulteriormente il Centro a cui oggi diamo il via’. ‘Quello del Centro paralimpico- aggiunge il sindaco di Villanova, Romano Freddi- è un progetto altamente qualificante per la regione Emilia-Romagna e per il nostro territorio, che continuerà a essere, seppur in modo diverso, la sede di una eccellenza nel campo sanitario, sportivo e sociale. È un investimento che non rinnega il passato, anzi, si colloca nella tradizione umanitaria del nostro illustre concittadino, il maestro Giuseppe Verdi. È un atto concreto perché abbiamo un progetto di fattibilità tecnico-economico attentamente studiato, alla stesura del quale abbiamo partecipato direttamente dando il nostro contributo’.
La struttura interessata è l’ospedale di Villanova sull’Arda fondato da Giuseppe Verdi, dove oggi ha sede l’Unità Spinale dell’Ausl di Piacenza, che costituisce uno dei due hub regionali per le mielolesioni (lesioni spinali o midollari).

 Come previsto  dal Piano di riorganizzazione e sviluppo della sanità piacentina ratificato a marzo 2017 dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria e approvato dalla Regione, le attività svolte attualmente nell’ospedale (Neuroriabilitazione, Unità Spinale e Riabilitazione delle gravi disabilità infantili e dell’età evolutiva) saranno trasferite e potenziate nel nuovo blocco B del Presidio unico della Val D’Arda (ospedale di Fiorenzuola), in corso di costruzione, che possiede standard organizzativi, tecnologici ed edilizi più idonei a ospitare questo servizio e necessari per raggiungere i più alti standard di qualità.
Il progetto di riconversione della struttura finalizzato alla creazione del primo Centro del Nord Italia dedicato agli sport paralimpici è stato proposto da Regione Emilia-Romagna assieme ad Ausl, Comune di Villanova in accordo con il Comitato Italiano Paralimpico (Cip), e a dicembre 2017 è stato inserito tra quelli finanziati dal Cipe (delibera 22/12/2017), per l’importo richiesto di 10 milioni di euro.
L’Azienda sanitaria, con la collaborazione di Regione, Cip e Comune, ha provveduto a realizzare il progetto di fattibilità tecnico-economica prima fase.

Per quanto riguarda l’intervento edilizio e l’avvio dei lavori, il Protocollo stabilisce che l’Azienda Usl di Piacenza – destinataria del finanziamento, proprietaria dell’attuale struttura e stazione appaltante – provvederà all’espletamento della gara per la progettazione definitiva ed esecutiva, comprensiva del progetto di fattibilità tecnico-economica seconda fase, nonché della successiva gara di lavori, con l’eventuale supporto tecnico di Regione, Comune e Comitato Italiano Paralimpico per le parti di rispettiva competenza.
Relativamente alle decisioni sulla governance del Centro, i sottoscrittori si impegnano a costituire un Tavolo tecnico istituzionale che rappresenti tutti i soggetti coinvolti e finalizzato a definire: la forma di governance e le responsabilità di ciascun soggetto nella conduzione della struttura; il modello operativo per la gestione del Centro; l’impegno economico di ciascun soggetto per la copertura dei costi di gestione. Decisioni che saranno formalizzate successivamente, con specifici atti separati.

FVG: MIRAMARE, FEDRIGA “AVVIATO RILANCIO”

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Dinamico, aperto e plurale. Questo pomeriggio nel palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia è stato presentato il nuovo logo del parco di Miramare da parte della sua direttrice Andreina Contessa, alla presenza del governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, e dell’assessore alla Sport e Cultura, Tiziana Gibelli.
“Uno dei principali simboli del nostro territorio ha vissuto momenti di particolare difficoltà, ma l’arrivo della nuova direttrice ha ridato vitalità a un monumento che altrimenti avrebbe rischiato di degradarsi”, ha dichiarato Fedriga.
“Finora è stato fatto tutto con i fondi ordinari del castello – ha aggiunto Fedriga – e quindi il cambio di passo è stato determinato dalla buona gestione”.

Il governatore della regione ha poi annunciato lo svolgersi di uno studio di fattibilità per l’ascensore panoramico d’accesso al castello e ha ricordato che sarà necessario affrontare nei prossimi mesi la sfida di collegare Miramare a Trieste e viceversa.
“Penso sia finita la stagione degli investimenti senza ritorno – ha concluso Fedriga – e dobbiamo capire la valenza economica-turistica del castello per il nostro territorio”.
Un anno fa si è tenuto il primo incontro per ripensare Miramare organizzato dalla direttrice Contessa, la quale a tal proposito ha dichiarato: “Vorrei che divenisse una prassi quella di fare il punto sulla situazione ogni anno, per creare un ponte tra la città e il castello che si è ricucito nel tempo”.
La direttrice ha annunciato nuovi cambiamenti e progetti che verranno sviluppati grazie alla nuova squadra, ma allo stesso tempo ha anche segnalato la persistenza di una situazione di sottorganico.

“Miramare sta vivendo un momento di grande dinamicità e riflessione sulla sua identità e per questo è nata una nuova immagine”, ha concluso Contessa.
Anche l’assessora Gibelli ha rimarcato l’importanza della realizzazione di un parcheggio e di un ascensore nel parco in favore delle persone con disabilità, grazie alla collaborazione tra le istituzioni e i privati.
“Perché la cultura costa ma paga. L’Art bonus è uno strumento utile e funzionale per recuperare il mecenatismo in Italia”, ha spiegato Gibelli.

E.ROMAGNA: BANDI DA 35 MLN PER LE IMPRESE

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Un nuovo intervento, con 27 milioni di euro disponibili, per attrarre o sviluppare investimenti di imprese e soprattutto creare occupazione di qualita’ in Emilia-Romagna. A questo, si aggiungono 8,3 milioni di euro per l’internazionalizzazione delle imprese. E’ l’obiettivo dei nuovi bandi regionali per il triennio 2019-2021, presentati oggi dall’Assessore regionale alle Attivita’ produttive Palma Costi. Il primo bando, che segue quelli pubblicati nel 2016 e del 2017, e’ parte delle opportunita’ previste dalla Legge regionale 14 del 2014, “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”, voluta dalla Regione per attrarre eccellenze e promuovere sviluppo e lavoro. L’obiettivo della Regione, utilizzando risorse proprie ed europee dei fondi Por Fesr e Por Fse 2014-2020, e’ quello di favorire la realizzazione di investimenti strategici per aumentare l’occupazione, che comprendano attivita’ di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale con significativi avanzamenti tecnologici del sistema produttivo che interessino le filiere regionali. Secondo le specifiche del bando, gli investimenti dovranno produrre rilevanti effetti occupazionali diretti e indiretti, a livello quantitativo e qualitativo, nonche’ positive ricadute sul territorio emiliano-romagnolo in termini di impatto economico, sostenibilita’ ambientale e sociale. Potranno essere aggiunte nuove risorse per la formazione di neo-occupati e per l’assunzione di personale diversamente abile. A partire da  marzo fino a giugno 2019, si aggiungono al precedente altri 9 bandi per promuovere e sostenere l’internazionalizzazione delle imprese emiliano romagnole: la Regione stanziera’ 8,3 milioni di euro. Le risorse andranno a sostenere, tra l’altro, i Consorzi per l’internazionalizzazione, la partecipazione delle imprese made in Emilia-Romagna a fiere internazionali, il programma di assistenza delle start up e delle Pmi in Silicon Valley. “Attrattivita’ e internazionalizzazione- commenta l’assessore alle Attivita’ produttive, Palma Costi- sono due driver strategici delle politiche industriali messe in campo dalla Regione per porre l’Emilia-Romagna al centro degli scambi economici globali, ma anche per accrescere l’occupazione di qualita’. Con i bandi precedenti abbiamo da un lato stimolato investimenti ad alto valore aggiunto per piu’ di 160 milioni di euro che hanno creato quasi 1.500 posti di lavoro diretti. Dall’altro abbiamo supportato il sistema economico e produttivo regionale ad affermare la qualita’ e l’innovazione dei prodotti sui mercati esteri”. “Inoltre – prosegue l’assessore – per le misure di internazionalizzazione con 8,8 milioni di euro concessi nel 2018, attraverso specifici bandi e azioni che in parte si stanno svolgendo nel 2019, abbiamo finanziato oltre 700 imprese. Ma non solo.  ol presidio permanente in Silicon Valley, da inizio legislatura, abbiamo sostenuto e assistito 69 tra start up e Pmi nel chiudere contratti e rendere il proprio modello di business piu’ efficace”. “I risultati ottenuti- conclude Costi- ci spingono a continuare a investire su queste leve strategiche per l’economia emiliano-romagnola: questo proprio in un momento dove, a livello nazionale ed europeo, si registra un forte rallentamento”. Dal 2016 a oggi sono complessivamente 18 le imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali, leader in ricerca e innovazione che hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna. Cinque le aziende che hanno risposto al bando 2017, tutte attive in settori avanzati dell’industria 4.0: la multinazionale americana Ibm Italia e la californiana Eon Reality, Aetna Group con sede a Verucchio (Rn), il gruppo Sacmi a Imola e la modenese Energy Way. Complessivamente i progetti hanno beneficiato di contributi pubblici per 11,5 milioni, a fronte di 38,2 milioni di investimento. Previste 250 nuove assunzioni, il 86% di laureati. Da sottolineare il progetto di Eon Reality, leader mondiale nel settore della realta’virtuale, che ha avviato il Worklife Innovation Hub a Casalecchio di Reno (Bo) in collaborazione con l’Universita’ di Bologna. Con il primo bando del 2016 sono stati finanziati 13 progetti. Tra questi, quelli di Lamborghini, Ducati Motor, Ynap, Teko Telecom, Avl Italia, B.Braun Avitum Italy, Hpe e Ima. Oltre 126  milioni l’investimento, di cui circa 41 milioni di finanziamento pubblico per oltre 1.200 nuovi posti di lavoro.

 

 

 

VENETO: MALTEMPO, GOVERNO STANZIA 755 MLN

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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato oggi al Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, nella sua qualità di Commissario Delegato per i primi interventi urgenti di Protezione Civile in conseguenza degli eccezionali eventi metereologici che hanno interessato la Regione Veneto a partire da ottobre 2018″ che, per quanto riguarda il maltempo dello scorso autunno, il Governo ha stanziato 755.912.355,61 euro per il triennio 2019-2021 dei quali 232.588.417,11 per il 2019, 261.661.969,25 euro per il 2020, 261.661.969,25 per il 2021.
“Ringrazio il Governo – commenta il presidente Luca  Zaia – per aver manifestato sensibilità e agito con tempestività per stanziare le risorse necessarie alla rinascita dei nostri territori, in particolare quelli del bellunese, così profondamente colpiti dalla furia dei venti e delle piogge dello scorso autunno. Non avevo dubbi che il Premier, il Vicepremier ed il Governo tutto avrebbero mantenuto l’impegno con il Veneto e il suo Popolo”.
“Per quanto mi riguarda – conclude il presidente – posso assicurare fin d’ora che le risorse saranno spese nella piena legalità e con la consueta virtuosità dei Veneti. Siamo già al lavoro da mesi, adesso è finita la fase di analisi e stiamo mettendo in atto gli interventi d’urgenza.  Ora si entra nella fase più attesa: la ricostruzione”.
 

TOSCANA: AREE CRISI, ROSSI “IMPEGNO PER OCCUPAZIONE”

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Un impegno costante per sostenere sviluppo e occupazione. Nel rispetto delle regole e della collaborazione reciproca. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato, stamattina, a Palazzo Strozzi Sacrati gli ultimi protocolli di insediamento relativi agli accordi di programma per le Aree di crisi di Livorno e Massa Carrara. Insieme a lui l’assessore regionale alle attività produttive e i 18 rappresentanti delle imprese destinatarie dei finanziamenti. “Oggi – ha detto Rossi – eroghiamo l’ultima tranche dei 20 milioni di euro messi a disposizione delle due Aree di crisi. Somme che permettono di moltiplicare investimenti fino a oltre 80 milioni di euro ed aumentare l’occupazione. Un impegno serio e importante ma anche la dimostrazione che nella costa ci sono imprese che investono per migliorare produzione e produttività. Per quanto riguarda la provincia di Massa e Carrara si tratta, in molti casi ma non esclusivamente, di imprese coinvolte nelle attività di escavazione o comunque nella lavorazione del marmo. Questo a dimostrazione che la Regione non fa espropri proletari, come qualcuno avventatamente ha dichiarato. La Regione è per le regole, per la salute dei lavoratori, per il rispetto dell’ambiente, e siamo per lo sviluppo del lavoro e dell’occupazione attraverso l’introduzione d i nuove tecnologie. Posso garantire che anche nelle istituzioni, e in questo caso nella Regione, ci sono persone che lavorano per far sì che le cose funzionino al meglio e non per mettere ostacoli.

 Siamo qui  per collaborare, per incontrarci e comprendere le rispettive posizioni. Poi se qualcuno invece è dell’idea di andare in tribunale, ci adegueremo”. “Lavoriamo per sostenere sviluppo e occupazione – ha aggiunto Rossi -. Non tutto si risolve in un giorno, questi investimenti sarebbero comunque stati fatti dalle imprese ma i protocolli rappresentano uno stimolo a fare meglio e un segnale di vicinanza della Regione nei confronti di imprenditori dinamici e vitali. La costa è sicuramente una delle aree regionali più in difficoltà e se la costa cresce, cresce tutta la Toscana. Restano ancora molte criticità aperte ma abbiamo posto le basi per una svolta concreta in questa zona. Siamo in una nuova fase di recessione, occorre uno sforzo collettivo. Lavoreremo per reperire altre risorse e aprire nuovi bandi”. Soddisfatto anche l’assessore Ciuoffo.”Si conclude l’investimento complessivo sulle aree di Livorno e Massa Carrara. Oggi vediamo tante imprese di questi territori che hanno creduto in questa misura e nella loro innovazione, producendo un effetto moltiplicatore importante a livello economico e occupazionale. Oltre a restare competitive sui mercati. Gli investimenti sulla costa sono una priorità individuata da tempo dalla Regione, un’area che necessita di un supporto costante”.

FVG: FINCANTIERI, NUOVO PRESIDIO SANITARIO

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Un medico di base in due giornate della settimana per un totale di 8 ore più il rafforzamento dell’attività dell’oculista già presente, con l’ipotesi di fornire in futuro ulteriori servizi come i prelievi e le visite specialistiche.
Oggi nel palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia è stato presentato il nuovo presidio sanitario di base all’interno dello stabilimento monfalconese dell’azienda cantieristica, con la partecipazione dell’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e la sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint.
Il presidio sanitario sarà interamene a spese di Fincantieri ed è nato grazie a un accordo con l’azienda sanitaria isontina, all’interno di una città che presenta circa 130mila accessi ospedalieri all’anno su neanche 30mila abitanti (di cui almeno 6000 impiegati in Fincantieri).

“Una situazione potenzialmente esplosiva ed è importante che Fincantieri sia parte attiva di un servizio che possa sgravare l’utilizzo del pronto soccorso”, ha commentato la sindaca Cisint.
“Spesso ci affidiamo ai servizi del sistema pubblico con comportamenti impropri e il pronto soccorso è il primo luogo dove accadono tensioni. Abbiamo raggiunto un obiettivo importante per risolvere questo tema grazie a Fincantieri, che spero sia mutuabile in altri luoghi della regione”, ha dichiarato l’assessore Riccardi.
“La qualità dei professionisti non si valuta solo sui risultati economico-finanziari – ha sottolineato Riccardi -, ma anche sulla capacità e responsabilità sociale. Per questo voglio ringraziare Bono”.
L’amministratore delegato di Fincantieri ha così risposto ai ringraziamenti ricevuti: “Lavoriamo tutti per lo stesso obiettivo: far stare bene la gente e creare lavoro e ricchezza. Stiamo nel territorio e dobbiamo risolvere il futuro problema dell’assenza dei medici”.
“Ci metteremo il nostro per far capire che il pubblico dipende dal privato: il primo deve aiutare il secondo a fare la sua parte e l’altro non deve sconfinare”, ha concluso Bono.