Home Regioni Pagina 248

Regioni

LIGURIA, CONSEGNATI I PRIMI DUE TRENI JAZZ

0

Consegnati i primi due nuovi treni Jazz per i pendolari e i turisti della Liguria. Il tradizionale taglio del nastro e la presentazione dei moderni convogli, al binario 11 della stazione di Genova Piazza Principe, è avvenuto alla presenza del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, dell’Assessore Regionale ai Trasporti, Giovanni Berrino, del Sindaco di Genova, Marco Bucci, dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia, Orazio Iacono e del Direttore Divisione Passeggeri Regionale Trenitalia, Maria Giaconia.  

A cinque mesi dalla firma del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, siglato a gennaio, sono arrivati in Liguria i primi due dei 48 nuovi treni previsti per i pendolari e i turisti. “Convogli dotati di un eccezionale livello di comfort, sicurezza, affidabilità e accessibilità in grado di circolare su tutte le linee, dalla costa all’entroterra”, sottolinea Trenitalia.

Entro l’estate saliranno a cinque i treni Jazz in circolazione in Liguria a cui si aggiungeranno, dal 2020, 28 Rock e 15 Pop. Con i 20 Vivalto già in esercizio i viaggiatori liguri avranno una flotta rinnovata al 100% e, entro i prossimi cinque anni, più giovane di quasi 20 anni.

Il primo dei due nuovi treni Jazz presentati entrerà subito in servizio come Regionale 6184 sulla linea Savona-Ventimiglia: partenza prevista alle 15.55, arrivo nella stazione di confine alle 17.47 per poi proseguire con un turno di più collegamenti giornalieri da Genova al ponente ligure. Il secondo treno Jazz entrerà in servizio a partire dalla prossima settimana. I cinque treni della flotta Jazz circoleranno in tutta la Liguria.

Lungo 82,2 metri e largo 2,9 metri, il nuovo treno è in grado di viaggiare a una velocità massima di 160 km orari. Progettato secondo nuovi standard di comfort, sicurezza e accessibilità, conta 309 posti a sedere, più due per disabili in carrozzella.

L’ingresso alle carrozze “a raso” del marciapiede facilita la salita dei passeggeri, mentre le pedane retrattili permettono un accesso agevole anche alle persone a ridotta capacità motoria.

Molti i servizi a bordo: impianto di videosorveglianza live globale, schermi luminosi interni visibili da ogni punto del treno per le informazioni, impianto di sonorizzazione, scritte in braille, prese di corrente a 220 V per l’alimentazione di cellulari e PC portatili.

 

FVG, È MORTO ETTORE ROMOLI

0

Il presidente del Consiglio Regionela del Friuli-Venezia Giulia Ettore Romoli è morto all’ospedale di Udine dove era ricoverato da una quindicina di giorni. Martedì era stato sottoposto a un terzo intervento chirurgico. Purtroppo le condizioni si sono aggravate e nella notte è spirato.

Ettore Romoli aveva 80 anni: eletto presidente il 22 maggio scorso, era nato a Firenze il 9 aprile 1938. Laureato in economia e commercio all’Università di Trieste, dottore commercialista, era stato presidente dell’Ordine dei commercialisti di Gorizia e insegnante in materie tecnico-economiche alle scuole superiori. Consigliere comunale di Gorizia negli anno ’80, co-fondatore di Forza Italia, era stato consigliere nazionale di Forza Italia, coordinatore regionale dal 1996 al 2003, responsabile per l’area nord-est dal 2005.

Senatore della Repubblica nella XII legislatura, aveva fatto parte della Commissione finanze e tesoro e della Giunta per gli affari comunitari di Palazzo Madama. Consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia nell’VIII legislatura, aveva ricoperto la carica consiliare di capogruppo e giuntale di assessore alle finanze e programmazione. Deputato al Parlamento della Repubblica nella XIV legislatura, era stato componente della Commissione finanze della Camera. Dal 2007 al 2017 sindaco di Gorizia, ha presieduto il Consiglio delle Autonomie locali. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, l’Assemblea tutta e i dipendenti esprimono profondo cordoglio ai familiari.

 

 

E.ROMAGNA, AL VIA CAMPAGNA DONAZIONE SANGUE

0

E’ stata presentata e partirà nei prossimi giorni, alla vigilia della giornata mondiale del donatore in programma il 14 giugno, la campagna annuale che la Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Centro regionale Sangue e le associazioni Avis e Fidas hanno realizzato per incentivare la donazione del sangue. E in questa edizione, presentata proprio alla vigilia dell’estate uno dei momenti nei quali la carenza di donazioni si fa più sentire, al centro viene messo non chi riceve il sangue, ma il donatore stesso, che diventa il primo mezzo di diffusione di una buona pratica a favore degli altri e di se stessi. Tanto che lo slogan è “Chi dona sangue, inizia un nuovo racconto” e grazie all’hashtag #IoTiRaccontoChe, è possibile raccontare, e socializzare, la propria esperienza, per far sì che un gesto prezioso diventi anche contagioso. “Dono sangue perché dona tutta la mia famiglia. Ho deciso di donare perché mia sorella è stata salvata grazie alla disponibilità di sangue. Dono perché sono giovane e in buona salute. Dono perché senza scorte di sangue non esisterebbero trapianti, medicina d’urgenza e cure oncologiche. Dono perché sono zero negativo e c’è bisogno di me. Dono perché così la mia salute è sempre sotto controllo”. Ecco, alcune delle parole uscite dalla bocca dei donadori e che fanno da filo conduttore della campagna che in questa versione 2018 sarà dedicata soprattutto ai social, luogo prediletto per i più giovani.

L’iniziativa è stata presentata oggi in Regione a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, dalla direttrice del Centro regionale sangue, Vanda Randi, dal responsabile del servizio Assistenza ospedaliera, Anselmo Campagna, e dai presidenti di Fidas e Avis Emilia-Romagna, Michele Di Foggia e Maurizio Pirazzoli.

Oltre ai social, ha spiegato Anselmo, “e a Whatsapp, sarà utilizzato anche il cartaceo, e un corner informativo con una lavagna dove sarà possibile lasciare messaggi per arricchire la campagna promozionale. Il materie sarà consegnato nelle.prossime settimane in tutti i.punti che affiancano questa avventura”.

“Dobbiamo dire grazie ai nostri donatori, perché donare sangue è un gesto che rivela sensibilità, generosità, altruismo – ha sottolineato l’assessore Venturi -. E diciamo grazie anche ai tanti volontari di Avis e Fidas, che con il loro impegno contribuiscono a confermare, anno dopo anno, la solidità e l’autosufficienza del sistema sangue dell’Emilia-Romagna. Un sistema che consente di continuare a donare a regioni che quell’autosufficienza non ce l’hanno e quindi, soprattutto in caso di emergenze, devono essere aiutate. Ma non possiamo abbassare la guardia, perché di sangue c’è sempre bisogno, a maggior ragione con l’avvicinarsi dell’estate, in cui il flusso di turisti aumenta. Dalle testimonianze che raccoglieremo – ha aggiunto Venturi- siamo fiduciosi che possa giungere un’ulteriore spinta a donare, sangue o plasma, che in tanti casi si rivelano indispensabili per salvare delle vite”.

“L’autosufficienza regionale, massimi livelli di sicurezza nelle trasfusioni, l’utilizzo corretto del sangue, una rete informatica più omogenea a livello territoriale, un sostegno ancora più forte per le associazioni e federazioni di donatori: questi – ha evidenziato la direttrice Randi – sono i principali intenti del sistema sangue regionale”.

Nel 2017 le unità raccolte di sangue intero sono state 216.479, le unità trasfuse 201.552. Dati che confermano la capacità del sistema regionale di essere autosufficiente e di riuscire anche a fornire unità di sangue alle regioni che più ne hanno bisogno: 6.159 quelle inviate lo scorso anno.

Complessivamente stabili i nuovi donatori: 16.171 nel 2017 rispetto ai 16.634 nel 2016. Il numero maggiore di donatori si registra nella fascia d’età 18-25 (5.675, di cui 2.854 donne e 2.821 uomini). Si è registrato un lieve calo delle unità raccolte, che però è associato ad una diminuzione delle unità trasfuse. Il Centro regionale sta lavorando assieme alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per promuovere il buon uso del sangue, ovvero un utilizzo appropriato alle necessità e alle condizioni del paziente.

 

FONDI EUROPEI, IN TOSCANA UTILIZZATI DA OLTRE 3 MILA PROFESSIONISTI

0

Sono oltre 3.000 i professionisti che in Toscana hanno potuto avere accesso alle misure previste dai fondi comunitari. Il dato è emerso nella relazione tenuta da Gianfranco Simoncini, consigliere del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al convegno dedicato alle professioni intellettuali svoltosi oggi alla Camera di Commercio di Livorno. Simoncini, richiamando il valore occupazionale (10% degli occupati totali) economico(circa il 20% del più toscano), ha innanzitutto fotografato la situazione di un settore che è molto cresciuto numericamente anche negli anni della crisi (i liberi professionisti sono oltre 150.000), e che quindi in una situazione di stagnazione della domanda, corre il rischio di indebolirsi. Emblematico il dato sui fatturati: il 60% degli studi professionali denuncia un fatturato inferiore ai 50.000 euro l’anno. La Regione si è quindi collocata a fianco e a sostegno di un mondo variegato tra avvocati, medici, architetti, ingegneri e professionisti di molte altre discipline, ma costituito prevalentemente da giovani (quasi il 50% è sotto i 40 anni) varando sin dal 2008 una legge regionale ad hoc, la 73 del 2008, a sostegno del settore. Il passaggio successivo è stata la possibilità di includere i professionisti tra i destinatari dei fondi comunitari in tutti i bandi: i bandi in molte altre regioni italiane ancora oggi sono strutturati in modo tale da consentire solo la partecipazione delle imprese.  Ecco dunque i risultati concreti già ottenuti nell’ambito del programma operativo del Fondo sociale europeo (Por Fesr) e in quello del fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fse) così’ come ricordati nell’appuntamento di oggi. La misura più gettonata dai liberi professionisti è stata quella che prevede la retribuzione dei praticantati: nella programmazione scorsa (2007-2013) erano già stati finanziati 539 praticantati per un impegno di 1,5 milioni di euro, in questa le domande presentate sfiorano le 1.000. E ancora 800 circa nel programma attuale sono le domande di finanziamento per voucher di formazione continua (con disponibilità finanziaria di 1,5 milioni), e 135 le domande per il coworking (i fondi disponibili sono di 732.000 euro). Altra misura gettonata dai professionisti (262 domande) è il fondo di rotazione che consente di avere prestiti garantiti a tasso zero: in questo caso è disponibile un milione di euro proveniente dal bilancio regionale. Se si prendono poi in considerazione le misure del Por Fesr, i numeri delle domande si riducono fortemente ma solo per un motivo temporale: è da appena un anno che sono state attivate queste misure per i liberi professionisti, i quali hanno ora a disposizione forme di microcredito, fondi per il supporto all’internazionalizzazione e per presentare progetti di ricerca e sviluppo. Per diffondere la conoscenza di queste ultime opportunità, più in generale, per conoscere in maniera più approfondita le politiche attive della Regione per il mondo delle professioni la Regione ha programmato un tour di incontri nelle città capoluogo: Arezzo ha ospitato la prima tappa, Livorno, oggi, la seconda.

FVG: PIZZIMENTI “ESTENDERE BANDA LARGA A TUTTA LA REGIONE”

0

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, ha inaugurato ieri sera ad Amaro, nei pressi del municipio, il primo dei cantieri che segnano l’avvio dei lavori di realizzazione del collegamento a banda larga e ultra larga in sette comuni della montagna friulana. “Uno dei punti che caratterizzano il programma di questa Giunta regionale è il completamento della rete di  connessione a banda larga – ha detto l’assessore Pizzimenti – e la sua attuazione
sarà monitorata nel tempo, per poter dare piena risposta, entro il 2020, alle attese del maggior numero di cittadini e di imprese”. “Questo – ha precisato – è uno degli esempi più concreti della filiera Europa, Regione, Enti locali, perché dimostra come sia possibile fruire dei finanziamenti pubblici anche comunitari”. “Ciò che risulta evidente da questo progetto – ha soggiunto Pizzimenti – è che esso metterà la fibra ottica a disposizione almeno di circa la metà delle unità immobiliari esistenti, ma anche di un elevato numero di imprese; a questi interventi, dovrà essere data adeguata promozione affinchè il maggior numero di cittadini possa fruire di un servizio che, specialmente nell’area montana, concorrerà a favorire la crescita e lo sviluppo”. I cantieri che saranno avviati, è stato precisato nel corso di un incontro nella sede civica di Amaro dopo il saluto del sindaco, Laura Zanella, presenti i primi cittadini dei Comuni interessati, permetteranno alla fibra ottica, indispensabile tra l’altro per i servizi di telemedicina e quelli più moderni di supporto ai cittadini, di raggiungere a Enemonzo 692 unità immobiliari, 285 a Raveo, 308 a Zuglio, 1043 a Moggio Udinese, 1533 a Villa Santina, 554 ad Amaro e 968 a Fanna.

Il progetto, che sarà concretizzato da Infratel e Open Fiber, si avvale della rete Ermes per garantire connessioni ultraveloci, stabili e di qualità su tutte le aree bianche del territorio. Per aree bianche, gli operatori del settore intendono quelle zone a fallimento di mercato, nelle quali non vi sarebbero operatori interessati a investire nei prossimi tre anni per erogare il servizio. Servizio, che, invece, in questo modo, sarà messo a disposizione dei cittadini con il supporto della Regione. La rete Ermes è una delle reti infrastrutturali più estese d’Italia, finanziata dalla Regione e realizzata da Insiel, che dal 2017 consente il collegamento delle sedi della pubblica
amministrazione dei Comuni del Friuli Venezia Giulia in banda larga e ultra larga. “Dopo i sette Comuni della Carnia e della montagna che fanno parte di questo progetto – ha concluso Pizzimenti – l’obiettivo della Regione è quello di contribuire a colmare le restanti aree bianche esistenti nel Friuli Venezia Giulia, per creare le condizioni di poter accedere ai moderni servizi offerti dal web a tutti i cittadini e al maggior numero di imprese, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e la competitività del territorio”.

BONACCINI RICEVE AMBASCIATORE D’ITALIA A SAN MARINO

0

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha ricevuto in viale Aldo Moro il nuovo ambasciatore d’Italia a San Marino, Guido Cerboni.

Originario di Lamporecchio (Pistoia), dove è nato nel 1953, Cerboni si laurea in Scienze Politiche a Firenze ed entra alla Farnesina nel 1983, iniziando il suo percorso professionale nella Segreteria Generale. La sua carriera all’estero comincia nel 1985, destinazione l’Ambasciata di Amman. Numerose le sue esperienze all’estero (Belgrado, Atene, Londra), intervallate da periodi a Roma, al ministero degli Esteri. Ambasciatore a Nicosia dal gennaio 2013 al 24 settembre 2017, Cerboni ricopre il ruolo di ambasciatore d’Italia a San Marino dal 25 settembre 2017.

Nel corso dell’incontro il presidente Bonaccini ha ricordato come quella tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino sia una collaborazione storica, che si è consolidata via via nel corso degli anni, e ha auspicato un ulteriore rafforzamento sui temi d’interesse comune.

 

LIGURIA: ORIENTAMENTI CONQUISTA IL PORTO ANTICO DI GENOVA

0

Orientamenti per la prima volta conquista tutto il Porto Antico di Genova: dai Magazzini del Cotone si allarga fino al Muma passando per il Museo Luzzati, l’Autorità Portuale , la Capitaneria di Porto, il Tendone delle Feste e l’Acquario. E’ la scelta “ambiziosa” fatta da Regione Liguria che coordina e finanzia il progetto, dopo il successo dello scorso anno ( con la presenza al Salone di  70mila ragazzi in tre giorni).
“Anche in questo campo dobbiamo pensare in grande visto che Regione Liguria è, e aspira sempre di più a essere, la capofila dell’orientamento in Italia – spiega l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo – il Salone si espande:  il cuore resta ai Magazzini del Cotone, dove troveranno spazio tutti gli stand espostivi di ogni scuola di ordine e grado, della formazione professionale, dell’Università, ma avrà momenti tematici e specifici per guidare i ragazzi settore per settore, con incontri e testimonianze specifiche in tutto il Porto antico, utilizzando tutti gli spazi, in base alla propria vocazione”. 

AL MUMA – GALATA MUSEO DEL MARE – saranno raccontate, tramite incontri e testimonial, le professioni del mare.
ALL’ACQUARIO – le professioni scientifiche della ricerca
ALL’AUTORITA’ PORTUALE –  le professioni legate allo shipping, alle agenzie portuali, ai terminalisti
AL MUSEO LUZZATI – le professioni legate a cultura e spettacolo
ALLA CAPITANERIA DI PORTO – le professioni legate alle Forze armate e alle Istituzioni.
AL TENDONE DELLE FESTE – Avrà sede il padiglione del CONI per tutte le professioni del mondo sportivo
“La nuova edizione di Orientamenti che invade tutto il Porto Antico è il frutto del riconoscimento del Salone a livello nazionale – dichiara il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Grazie al grande lavoro compiuto sulla formazione professionale, sia nei confronti dei giovani disoccupati, sia verso coloro che hanno bisogno di essere riqualificati, siamo diventati un punto di riferimento per il Ministero e per le regioni e oggi, attraverso Orientamenti che è diventato un progetto pilota possiamo avere un ruolo guida nei confronti delle altre regioni”.
“Si tratta di un progetto ambizioso, già condiviso, sia con gli uffici del Ministero dell’istruzione, sia con la IX commissione nazionale della Conferenza delle regioni – aggiunge l’assessore Cavo – Avendo  avuto l’avvallo della Commissione e la  disponibilità delle colleghe delle altre regioni,  presenteremo Orientamenti in ogni singola regione,  andremo a promuoverlo soprattutto in quelle limitrofe con l’obiettivo di avere nei contenuti e nel pubblico un taglio sempre più nazionale. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione con tutti i soggetti coinvolti”.
Il progetto 2018 coinvolge: direzione regionale scolastica, Università,  Comune di Genova,  Camera di Commercio, Porta Antico spa, Città Metropolitana, Autorità portuale,  Capitaneria di Porto, Costa Edutainment, Muma, Eataly come punti di partenza e di ospitalità”.
“A breve, sul sito www.Orientamenti.regione.liguria.it sarà aperta una call per ricevere idee e proposte per le testimonianze e i focus dell’edizione 2018 (vagliate dal comitato del salone) in modo che sia tutto il sistema ligure a mettersi in gioco per orientare i ragazzi – continua Cavo – il programma non è chiuso ma da costruire, anche con accordi di partership  e mediapartenership che andremo a stringere e consolidare. Mi preme sottolineare come gli stand dell’offerta formativa, ai Magazzini del Cotone, prevedano un ampio spazio anche per la formazione professionale, percorso di serie A e non di serie B, rispetto alla scuola tradizionale che coinvolge un numero sempre maggior di ragazzi: quest’anno sono oltre 2300 (tre anni fa erano 1800).  I dati, appena elaborati, riferiti ai percorsi di formazione triennale, rivolti ai ragazzi più giovani, dai 14 ai 18 anni (e che quindi  devono essere presenti al Salone come possibile scelta dopo le medie) stanno avendo un successo sempre più forte: averli abbinati alle reali opportunità del mercato del lavoro ha portato a un esito positivo dei corsi (tra sbocchi occupazionali e prosecuzione degli studi) dell’83 per cento (tre anni fa eravamo al 65 per cento di successo). Il sistema duale è passato da 34 allievi nel 2016/2017 a  326 allievi, decuplicando la platea degli iscritti alla formazione professionale, coinvolti in apprendistato o alternanza rafforzata. 

Dati  positivi a cui si aggiungono anche i risultati del bando over 24 (emanato nel 2015 e avviato nel 2016) , destinato ai ragazzi più grandi e disoccupati: su 4372 allievi ha visto  2651 occupati a sei mesi dalla fine dei corsi”.
Il lancio del salone Orientamenti avviene, non a caso, nella giornata in cui è stato  presentato ai docenti delle scuole  #progettiamociilfuturo: un progetto triennale su cui Regione Liguria ha investito 1,5 mln di euro per portare in tutte le classi un kit con attività di orientamento (in base a una sperimentazione durata due anni) per fare in modo che anche le tecniche e i messaggi dell’orientamento siano presenti ai ragazzi durante tutto l’arco dell’anno. Il materiale, consistente in un volume di oltre 300 pagine sarà distribuito gratuitamente a tutte le scuole da Alfa.
“La formazione – aggiunge l’assessore regionale alle Politiche attive del Lavoro Gianni Berrino – è un tassello fondamentale in ogni percorso di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro. L’edizione 2018 di Orientamenti, con le diverse aree tematiche in cui sarà articolata l’esposizione al Porto Antico, sarà in grado di fornire a giovani e disoccupati un quadro completo e aggiornato delle professioni, matchato sulle richieste delle aziende e del tessuto imprenditoriale locale. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, saranno organizzate anche tavole rotonde nelle quali i ragazzi potranno incontrare imprenditori di successo, un’occasione di stimolo per i più giovani ad appassionarsi a una professione e a impegnarsi nella propria carriera professionale”.
In attesa del Salone di novembre è stata inaugurato anche la sigla #aspettandorientamenti: una serie di eventi saranno organizzati sul territorio per regionalizzare sempre di più il progetto. Dopo due eventi già conclusi a La Spezia e a Genova, prenderanno il via 4 incontri per gli studenti con gli esperti di Linkedin che insegneranno come utilizzare al meglio la piattaforma. Il primo incontro è previsto domani, mercoledì 23 maggio alle 9.30 a Genova (Istituto Nautico), seguito dall’incontro di giovedì 24 maggio alle 9.30 a Imperia (Polo Universitario) e alle 14.30 al Campus di Savona, per chiudere venerdì 25 maggio alle 9 all’Istituto Fossati – Da Passano della Spezia.

TOSCANA: LE DUE RICHIESTE DI ROSSI A JINDAL PER PIOMBINO

0

Dare avvio ad un piano di smantellamento delle parti non più utilizzabili e abbreviare il più possibile i tempi di presentazione dello studio di fattibilità della seconda fase del Piano industriale: sono queste le due richieste che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha rivolto ai rappresentanti di Jindal SW, al termine delle anticipazioni fatte da Jindal SW sul piano industriale per il rilancio delle acciaierie di Piombino.

 

Nel salone degli arazzi del Ministero per lo sviluppo economico si sono ritrovati i rappresentanti del Ministero,  le organizzazioni sindacali,  il sindaco del Comune di Piombino, Massimo Giuliani, il presidente della Toscana Enrico Rossi, il consigliere regionale Gianni Anselmi, il consigliere per il lavoro del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini, l’Autorità portuale, il commissario per la ex Lucchini, un rappresentante di Aferpi e il consulente del presidente Jindal, Vivendar Bubbar, l’assistente alla direzione generale per la finanza strategica, Divyakumar Bhair e il general manager per il marketing internazionale, Narender Sharma, insieme al consulente italiano di Jindal, Fausto Azzi.

 

“Se Jindal – ha precisato il presidente Rossi – darà avvio a breve alla fase di smantellamento, potremmo arrivare all’impiego di altri 200 lavoratori, oltre ai 435 previsti da qui a fine 2018. E, vista la lunga fase di attesa, sarebbe importante che l’azienda riuscisse ad abbreviare i tempi di presentazione di ciò che prevederà la seconda fase , quella dedicata ai nuovi investimenti sui forni elettrici. Se cosi accadrà sarà possibile occupare altri lavoratori. Il nostro obiettivo è infatti quello di far tornare al lavoro tutti gli attuali duemila addetti. E contiamo di riuscirci”.

 

Per ciò che riguarda gli impegni delle istituzioni, il presidente Rossi ha annunciato la convocazione, alla fine della prossima settimana, di una riunione per definire i contenuti dell’Accordo di programma che le istituzioni locali dovranno sottoscrivere, insieme ai Ministeri dello sviluppo economico, del lavoro, dell’ambiente e dei trasporti e ad altri soggetti pubblici, con l’acquirente. Alla riunione il presidente Rossi inviterà anche i sindacati. L’obiettivo è quello di arrivare entro la prima metà di giugno alla firma sul programma che definirà gli impegni della parte pubblica e quelli a carico del privato per favorire la rinascita del polo produttivo di Piombino.